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La Legge di Roma Capitale: Iter legislativo, significato politico e impatti

17/01/2025 - 17/01/2027

La discussione sulla riforma dei poteri di Roma Capitale ha ripreso slancio con l’avvio del relativo iter parlamentare. Obiettivo cardine di questa riforma è dotare Roma di poteri e risorse paragonabili a quelli di una Regione, esclusa la competenza sulla sanità. Tale intervento mira a superare le attuali limitazioni istituzionali, garantendo alla città una maggiore autonomia legislativa, amministrativa e finanziaria per affrontare le complesse sfide di una moderna metropoli e rafforzare il suo ruolo di Capitale d’Italia.

 

Il contesto istituzionale e la necessità di una riforma

 

La configurazione di Roma come Capitale, sancita dall’articolo 114 della Costituzione, pone la città in una posizione unica nel sistema istituzionale italiano. Tuttavia, l'attuale quadro normativo risulta inadeguato rispetto alle esigenze di una città con 4,3 milioni di abitanti nell’area metropolitana, una superficie di 1.287 km² e una funzione duplice come capitale dello Stato italiano e sede della Città del Vaticano. Il confronto con altre capitali europee come Londra, Parigi e Berlino evidenzia il deficit di poteri di Roma, che ne limita la capacità di gestire questioni cruciali come trasporti, urbanistica e sviluppo economico.

 

Le proposte di Legge Costituzionale

 

Due proposte di legge costituzionale, presentate rispettivamente dai deputati Barelli-Sbardella ( area centro destra ) e Morassut ( area centro sinistra ), propongono modifiche all’articolo 114 della Costituzione per attribuire a Roma uno statuto speciale.

 

I due testi, disponibili in allegato, pur condividendo lo stesso obiettivo, propongono dei percorsi diversi.

 

Punti in comune

 

1. Modifica dell’articolo 114 della Costituzione:

Entrambe prevedono un riconoscimento formale dell'autonomia normativa, amministrativa e finanziaria di Roma.

 

2. Autonomia legislativa:

Roma disporrà di poteri legislativi nelle materie di competenza concorrente e residuale delle Regioni, esclusa la tutela della salute.

 

3. Risorse economiche adeguate:

Si sottolinea la necessità di garantire risorse finanziarie sufficienti per le funzioni della città.

 

4. Decentramento amministrativo:

Entrambe le proposte prevedono forme di decentramento nell'esercizio delle funzioni amministrative.

 

5. Statuto speciale:

Le proposte introducono uno statuto che disciplina i poteri e il funzionamento della città.

 

Differenze principali

 

1. Procedura per lo statuto speciale:

 

- Proposta Morassut: Richiede una maggioranza dei 2/3 dell'Assemblea capitolina e il parere della Regione Lazio.

 

- Proposta Barelli-Sbardella: Non specifica una procedura dettagliata, lasciando maggiore flessibilità.

 

2. Applicazione degli articoli 127 e 134 della Costituzione:

 

- Barelli-Sbardella: Estende esplicitamente a Roma le prerogative costituzionali delle Regioni per conflitti di attribuzione e legittimità costituzionale.


- Morassut: Non include tale dettaglio.

 

3. Carattere derogatorio dei poteri legislativi:

 

- Barelli-Sbardella: Sottolinea il carattere derogatorio rispetto alla normativa regionale.


- Morassut: Adotta un approccio più collaborativo, evitando enfasi sulla preminenza normativa.

 

4. Coinvolgimento della Regione Lazio:


- Morassut: Include esplicitamente il parere della Regione Lazio.

- Barelli-Sbardella: Meno definito il ruolo della Regione.

 

L’Iter Legislativo

 

L’approvazione della riforma richiede il quorum dei due terzi in entrambe le Camere o, in alternativa, un referendum popolare. Le forze politiche mirano a ottenere una prima approvazione entro l’estate, con l’obiettivo di completare il processo legislativo entro circa un anno e mezzo.

 

Significato politico e impatto sulla Città

 

Questa riforma rappresenta un passo cruciale per colmare il divario con le altre capitali europee, permettendo a Roma di accedere ai fondi europei per la coesione regionale e di rafforzare il proprio apparato amministrativo. Sul piano politico, il riconoscimento di una maggiore autonomia è un segnale di attenzione trasversale verso una città che rappresenta il cuore istituzionale, storico e culturale del Paese.

 

Le due proposte di legge costituzionale costituiscono un significativo avanzamento verso il riconoscimento di Roma come Capitale dotata di strumenti adeguati. La proposta Barelli-Sbardella enfatizza la preminenza normativa e strumenti costituzionali avanzati, mentre la proposta Morassut privilegia un approccio collaborativo con gli enti locali e regionali. Una sintesi tra le due potrebbe rappresentare la soluzione ottimale per garantire a Roma i poteri necessari, nel rispetto delle peculiarità costituzionali e delle esigenze di governance locale.

 

Vantaggi e svantaggi

Aspetti Proposta n. 1241 (Morassut) Proposta n. 514 (Barelli e altri)
Moderazione Più graduale e basata sul consenso delle istituzioni locali. Più incisiva e immediata, ma con potenziale conflitto con il Lazio.
Modello Autonomia speciale simile a quella di altre regioni italiane. Allineamento diretto ai modelli delle capitali europee.
Rischi Possibile lentezza nell’attuazione dello statuto speciale. Maggiori tensioni con la Regione Lazio e difficoltà di armonizzazione.
Decentramento Esplicita attenzione al decentramento locale. Meno dettagli sull'attuazione del decentramento.

 

Se l’obiettivo è ottenere un cambiamento rapido ed efficace, la proposta n. 514 sembra più ambiziosa e in grado di rispondere alle urgenze attuali di Roma. Tuttavia, se si desidera un percorso più inclusivo e graduale, la proposta n. 1241appare più bilanciata e potrebbe evitare conflitti istituzionali.

 

La scelta finale dipende quindi da:

 

  • La capacità politica di gestire le relazioni con la Regione Lazio.
  • L’urgenza percepita di migliorare la governance di Roma.
  • La volontà di affrontare un processo più graduale (1241) o più diretto (514)

 

LE DUE PROPOSTE DI LEGGE IN FORMATO PDF 

 

leg.19.pdl.camera.1241.19pdl0042230.pdf

leg.19.pdl.camera.barellisbardella514.19pdl0008670.pdf

 

 

Roberto Necci

info@robertonecci.it 

 

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