12/08/2023 07:07 PM
(Adnkronos) - Il blitz di Israele per liberare gli ostaggi fallisce, ma le forze di difesa (Idf) annunciano che "sempre più miliziani di Hamas si stanno arrendendo e sempre più uomini di Hamas stiamo uccidendo''. Il portavoce delle Forze ...
(Adnkronos) - Il blitz di Israele per liberare gli ostaggi fallisce, ma le forze di difesa (Idf) annunciano che "sempre più miliziani di Hamas si stanno arrendendo e sempre più uomini di Hamas stiamo uccidendo''. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Daniel Hagari in una conferenza stampa fa il punto sulle operazioni dell'esercito nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 24 ore sono circolate immagini di decine e decine di uomini sotto il controllo dei soldati: per i vertici delle Idf si tratterebbe di miliziani. "Le nostre truppe stanno operando simultaneamente nel cuore dei 'centri di gravità' di Hamas nel sud e nel nord di Gaza, a Jabaliya, Shejaiya e nell'area di Khan Younis", dice Hagari.
''Siamo impegnati in feroci battaglie con i terroristi di Hamas, che si nascondono nei tunnel. Stiamo uccidendo molti terroristi e vediamo sempre più terroristi arrendersi in battaglia e consegnarsi alle nostre forze'', aggiunge.
Nei combattimenti, è fallita l'operazione lanciata nella Striscia per salvare ostaggi rapiti da Hamas. Hagari spiega che ''due soldati delle Idf sono rimasti gravemente feriti stasera, durante un blitz.
Hagari afferma che ''le forze hanno fatto irruzione in una sede di Hamas e hanno eliminato i terroristi che avevano preso parte al rapimento e alla detenzione degli ostaggi. Nessun ostaggio è stato salvato in questa operazione''. Il portavoce delle Idf rende noto che ''le famiglie dei soldati feriti sono state informate''.
Nelle stesse ore le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, rendono noto che diversi ostaggi "sono rimasti uccisi o feriti" nei nuovi attacchi israeliani. In una nota, i miliziani affermano che "i barbari raid su alcune parti di Gaza City" hanno provocato vittime tra gli ostaggi. Nella stessa nota rivendicano il lancio di razzi contro Tel Aviv "in risposta ai massacri commessi contro i civili".
12/08/2023 06:23 PM
(Adnkronos) - Neonati morti, in stato di decomposizione, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale al-Nasr nel nord della Striscia di Gaza, ancora attaccati ai tubi che avrebbero dovuto tenerli in vita. ''Scene agghiaccianti'' quelle ottenute dalla Cnn, dove si ...
(Adnkronos) - Neonati morti, in stato di decomposizione, nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale al-Nasr nel nord della Striscia di Gaza, ancora attaccati ai tubi che avrebbero dovuto tenerli in vita. ''Scene agghiaccianti'' quelle ottenute dalla Cnn, dove si vedono pannolini e biberon sui letti accanto ai cadaveri di almeno quattro neonati. La Cnn spiega che le immagini sono state girate lo scorso 27 novembre da Mohamed Baalousha, giornalista di Gaza che lavora per il quotidiano Al Mashhad degli Emirati Arabi Uniti. Alcuni neonati ripresi sono poco più che scheletri, mentre sul corpo di un neonato si vedono mosche e vermi.
La zona settentrionale di Gaza è stata irraggiungibile ai giornalisti per giorni, a causa degli intensi combattimenti, ma il video ottenuto dalla Cnn è stato girato durante la tregua tra Israele e Hamas. Dall'inizio di novembre gli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, che fanno parte dello stesso complesso, erano in prima linea nei combattimenti. Il personale medico e sanitario di al-Nasr ha raccontato di aver dovuto evacuare in fretta lo scorso 10 novembre sotto pressione dell'esercito israeliano. I medici hanno ammesso di essere stati costretti ad abbandonare neonati in terapia intensiva perché impossibilitati a trasferirli in sicurezza.
Un medico dell'ospedale di al-Nasr ha detto alla Cnn, a condizione di anonimato, che un bambino di due anni e uno di nove mesi erano morti poco prima dell'evacuazione, ma che tre bambini erano vivi e collegati ai respiratori. Uno di quelli rimasti in vita aveva due mesi. Secondo il medico, molti dei bambini ricoverati in terapia intensiva soffrivano di malattie genetiche. In un video del 9 novembre il direttore sanitario degli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, il dottor Mustafa al-Kahlout, aveva affermato che l'ospedale Al-Nasr era stato ''colpito due volte'' riportando ''molti danni''.
12/08/2023 05:43 PM
(Adnkronos) - 'Viva l'Italia antifascista'. Marco Vizzardelli, il loggionista identificato dalla Digos dopo aver gridato la frase alla Scala, non ha dubbi il giorno dopo: "Pentito? Neanche un po', la ridirei. Non posso non andare in imbarazzo davanti a ...
(Adnkronos) - 'Viva l'Italia antifascista'. Marco Vizzardelli, il loggionista identificato dalla Digos dopo aver gridato la frase alla Scala, non ha dubbi il giorno dopo: "Pentito? Neanche un po', la ridirei. Non posso non andare in imbarazzo davanti a un La Russa, a un presidente del Senato che si tiene in casa determinate cose e dice determinate cose. Non c'era niente di preparato, è una frase che mi è uscita con il pilota automatico dopo l'inno di Mameli, tra l'altro in maniera calma, non era gridata'', spiega all'Adnkronos-
''Sono sorpreso da tutto a partire dall'arrivo della Digos. Per aver detto una frase costituzionale è arrivata la Digos. Mi hanno detto che l'identificazione era una cosa di prassi ma io sono rimasto un po' interdetto", dice ricostruendo i fatti. "A quel punto mi hanno detto che se non mi identificavo avrei commesso un reato. 'Non ho commesso un reato perché ho detto 'Viva l'Italia antifascista', l'avrei commesso se avessi detto 'Viva l'Italia fascista'. Ho detto una cosa costituzionale e lapalissiana', ho risposto. Gli agenti si sono messi a ridere e mi hanno detto che erano anche molto d'accordo ma il loro compito era procedere all'identificazione. Allora l'abbiamo fatta anche molto amichevolmente'', continua.
E' possibile che l'identificazione non fosse legata alla frase? "Non ci credo, ho dei dubbi. Voglio pensare che essendo la prima della Scala, essendoci molti politici, essendoci stato qualche movimento in piazza, anche se era molto più tranquilla rispetto agli scorsi anni, forse il Governo ha pensato bene di mandare molta Digos in maniera cautelare. Io non ho mai visto tanta Digos come quest'anno''.
12/08/2023 05:12 PM
(Adnkronos) - L'oppositore numero uno del presidente russo Vladimir Putin, Alexey Navalny, risulta ''scomparso da tre giorni''. La sua portavoce, Kira Yarmysh, afferma di ''non sapere dove si trovi'' e spiega che ai suoi avvocati ''è stato rifiutato l'ingresso ...
(Adnkronos) - L'oppositore numero uno del presidente russo Vladimir Putin, Alexey Navalny, risulta ''scomparso da tre giorni''. La sua portavoce, Kira Yarmysh, afferma di ''non sapere dove si trovi'' e spiega che ai suoi avvocati ''è stato rifiutato l'ingresso in carcere da tre giorni''. E questo dopo che Navalny ''la scorsa settimana ha avuto un grave incidente di salute".
"La vita di Navalny è in grave pericolo'', ha detto il team della sua Fondazione anticorruzione. Secondo alcune fonti, l'avvocato russo avrebbe avuto un collasso all'interno della sua cella.
Oggi gli avvocati di Navalny si sono recati nella colonia penale IK-6 dove è attualmente detenuto e nella colonia a regime speciale IK-7. "Ovunque è stato detto loro di aspettare - spiega Yarmysh a 'Meduza' - Il fatto che non riusciamo a trovare Alexey è particolarmente preoccupante perché la settimana scorsa si è ammalato nella sua cella: ha avuto vertigini e si è sdraiato sul pavimento. Il personale della colonia ha fatto una flebo ad Alexey'', aggiunge.
Il timore di Yarmysh è che Navalny sia ''svenuto dalla fame''. E questo perché ''non gli viene dato da mangiare, è tenuto in una cella senza ventilazione e il tempo per passeggiare è stato ridotto al minimo''. Oggi ''ormai è il terzo giorno che non sappiamo dove sia. Prima di allora, c'erano state sue lettere almeno occasionalmente, anche se censurate, ma per tutta la settimana non ci sono state lettere''.
Le news arrivano mentre cartelloni stradali sono apparsi in tutta la Russia con gli auguri per le feste del nuovo anno apparentemente innocui con un QR Code che rimanda al sito web "Russia senza Putin", con un messaggio politico in vista delle elezioni presidenziali del prossimo marzo e voto per chiunque non sia Vladimir Putin. I sostenitori di Navalny hanno reso nota la loro strategia mentre le autorità hanno già iniziato a rimuovere i cartelloni.
"Qualsiasi elezione, anche la più falsa, rappresenta un momento di dubbio. La gente pensa a chi è al potere e perché lo è", spiega il gruppo di oppositori che intendono così "rispondere a questi dubbi offrendo strumenti" per smascherare il processo di voto che in Russia è privo di significato. Sarà poi possibile scaricare e stampare volantini anti Putin, adesivi e poster.
12/08/2023 04:58 PM
(Adnkronos) - La ratifica del trattato che riforma il Mes "è nelle mani" della Camera dei Deputati, che ne discuterà il 14 dicembre. Lo dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a Bruxelles a margine dell'Ecofin.
(Adnkronos) - La ratifica del trattato che riforma il Mes "è nelle mani" della Camera dei Deputati, che ne discuterà il 14 dicembre. Lo dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a Bruxelles a margine dell'Ecofin.
12/08/2023 04:42 PM
(Adnkronos) - Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un ''cessate il fuoco immediato'' per la guerra tra Israele e Hamas, aggiungendo che ''gli occhi del mondo e gli occhi della storia guardano". "E' tempo di ...
(Adnkronos) - Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un ''cessate il fuoco immediato'' per la guerra tra Israele e Hamas, aggiungendo che ''gli occhi del mondo e gli occhi della storia guardano". "E' tempo di agire'', ha detto intervenendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu riunito per votare una risoluzione sul cessate il fuoco. ''La brutalità dimostrata da Hamas non deve essere utilizzata come una giustificazione per la punizione collettiva del popolo palestinese. Il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas contro Israele e l'uso di civili come scudi umani non assolvono Israele dalle sue stesse violazioni'', ha aggiunto Guterres, sottolineando il fatto che Israele deve ''rispondere nei limiti di quanto prevede il diritto internazionale''.
"La gente di Gaza sta guardando nell'abisso. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per porre fine a questa dura realtà'', ha proseguito Guterres. Rivolgendosi al Consiglio di sicurezza dell'Onu ha poi chiesto di ''non risparmiare alcuno sforzo per ottenere un cessate il fuoco umanitario immediato per la protezione dei civili e per la consegna urgente di aiuti salvavita''.
''A Gaza stanno finendo le scorte di cibo'' e ''ai palestinesi viene chiesto di muoversi come palline da flipper, rimbalzando verso aree sempre più ristrette del sud senza alcune base per la sopravvivenza'', ha affermato, sottolineando che ''a Gaza nessun posto è sicuro''. Inoltre, ha aggiunto, per la popolazione di Gaza ''servirebbero 40 camion al giorno con scorte alimentari al giorno, molti di più rispetto a quanti oggi'' ne entrino nell'enclave palestinese.
C'è un ''serio rischio che si aggravino le minacce al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale'' come conseguenza della guerra tra Israele e Hamas. ''Abbiamo già assistito a ripercussioni in Cisgiordania, in Libano, Siria, Iraq e Yemen. Esiste chiaramente, a mio avviso, il serio rischio che si aggravino le minacce esistenti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale''.
''Il rischio di collasso del sistema umanitario è fondamentalmente legato alla totale mancanza di sicurezza per il nostro personale a Gaza'' oltre che ''alla natura e all'intensità delle operazioni militari che stanno limitando gravemente l'accesso persone che hanno un disperato bisogno'' di assistenza.
''La minaccia alla sicurezza e all'incolumità del personale delle Nazioni Unite a Gaza non ha precedenti - ha sottolineato Guterres - Più di 130 miei colleghi sono già stati uccisi, molti insieme alle loro famiglie. Questa è la più grande perdita di vite umane nella storia della nostra organizzazione''. Allo stesso tempo, il segretario generale ha voluto ribadire che ''l'Onu è totalmente impegnata ad aiutare il popolo di Gaza, non mi stancherò mai di ripeterlo''.
Guterres ha quindi voluto rendere ''omaggio agli eroici operatori umanitari che continuano a impegnarsi nel loro lavoro nonostante gli enormi pericoli per la loro salute e la loro vita. Ma la situazione sta semplicemente diventando insostenibile''.
12/08/2023 04:26 PM
(Adnkronos) - "Sono un’anziana madre addolorata che aspetta da oltre quattro anni che si faccia luce sui mandanti dell’omicidio di mio figlio Fabrizio ucciso il 7 agosto 2019. Esecuzione avvenuta al parco degli Acquedotti in piena estate e sotto ...
(Adnkronos) - "Sono un’anziana madre addolorata che aspetta da oltre quattro anni che si faccia luce sui mandanti dell’omicidio di mio figlio Fabrizio ucciso il 7 agosto 2019. Esecuzione avvenuta al parco degli Acquedotti in piena estate e sotto gli occhi di tutti i presenti, bambini inclusi. Le diverse scelte di mio figlio, che sono andate ben oltre i dettami educativi della famiglia, non mi impediscono di scriverle e di rappresentarle tutto il mio sdegno in merito alla fuga dell'albanese Dorian Petoku di cui poco importa che rapporti avesse con mio figlio. Trovo allarmante invece sapere che questo soggetto dopo i faticosi tentativi per ottenere l’estradizione dall'Albania abbia ottenuto da un giudice il collocamento in comunità con dotazione del braccialetto per scontare i suoi 12 anni". Lo scrive, a quante apprende l'Adnkronos, in una lettera rivolta al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dopo la notizia della fuga dell'albanese Dorian Petoku dalla comunità di recupero dove era stato trasferito dall’autorità giudiziaria nonostante i pareri contrari della procura capitolina, la madre di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik, ucciso al parco degli Acquedotti di Roma il 7 agosto del 2019.
Petoku era stato condannato a luglio del 2022 a 12 anni di carcere perché secondo l'accusa avrebbe rifornito di droga l'organizzazione capeggiata prima da Diabolik, poi da Fabrizio Fabietti.
Una decisione, quella del trasferimento in comunità, aggiunge la madre di Piscitelli, "contraria al parere sensato e significativo dei pm che ben conoscevano evidentemente la pericolosità e la caratura del soggetto".
La madre rivolge poi al ministro una serie di domande che, sottolinea, "sorgono spontanee a chi ha un modesto intelletto malgrado l’età avanzata". "Il parere dei pm della Dda che notoriamente hanno un grande spessore, preparazione e conoscenza della criminalità mafiosa a Roma, ha valore oppure è solo spunto a cui un giudice può contrapporsi? - chiede - Un Gip nella sua autonomia e discrezionalità è esonerato da un’attenta e autentica disamina di quanto emerge dagli atti di indagine relative a un individuo? Nel caso specifico un tale provvedimento palesemente inadeguato verrà posto al vaglio di un organo competente?''.
''Cosa dovrò aspettarmi come madre e cittadina che vuole giustizia per l’omicidio del figlio? Che tutti i colpevoli dall’esecutore materiale ai mandanti a cui mi auguro si arrivi se la caveranno con perizie discutibili e con giudici compiacenti? Devo attendermi prossimi soggiorni in strutture 'alberghiere' perché drogati o malati psichici ? Devo prepararmi agli stravolgimenti da parte del Tribunale e della Corte d’Appello a cui spesso attoniti assistiamo ?", chiede ancora la donna.
"Agli occhi di un ministro della Giustizia oltretutto magistrato, non può sfuggire l’assurdità di una simile decisione di un Gip, né il fatto che Roma anche in assenza di lupare, coppole e scacciapensieri sia da tempo nelle mani di mafie calabresi, camorriste, albanesi, nigeriane - scrive ancora la madre di Fabrizio Piscitelli - Se e come mio figlio ne abbia fatto parte è per me solo ulteriore fonte di dolore che però non inibisce o tacita l’aspettativa di avere giustizia. Io confido fortemente nei magistrati della Dda che seriamente si occupano del caso e che soprattutto si dedicano alla lotta contro la criminalità". "Voglio sperare che lei nei suoi pieni poteri e doveri voglia appurare le motivazioni del provvedimento emesso da questo giudice a favore di Dorian Petoku che di certo non risulta essere il povero 'tossicodipendente' ma un abile e lucido latitante proteso probabilmente a evitarsi le conseguenze di altri provvedimenti giudiziari", conclude.
12/08/2023 04:12 PM
(Adnkronos) - Il virologo Roberto Burioni candidato sindaco di Urbino? Il professore ha ricevuto la proposta per candidarsi, come spiega in un post su Facebook. "Ho ricevuto, tramite un caro amico, la proposta di candidarmi come sindaco di Urbino ...
(Adnkronos) - Il virologo Roberto Burioni candidato sindaco di Urbino? Il professore ha ricevuto la proposta per candidarsi, come spiega in un post su Facebook. "Ho ricevuto, tramite un caro amico, la proposta di candidarmi come sindaco di Urbino e la cosa mi ha molto lusingato. Prima di tutto perché – nonostante la narrazione imperante degli ultimi 30 anni – ritengo la politica la forma più alta di impegno sociale per un cittadino in un Paese democratico. In secondo luogo perché il fatto che in una cittadina con una così antica e importante tradizione universitaria si pensi proprio a un professore universitario come candidato sindaco è a mio giudizio un segno molto positivo", la riflessione di Burioni.
"Tutti sanno quanto io sono legato alle mie origini, ma ho deciso di non accettare", dice prima di motivare il 'no'. "Anche di fronte ad altre proposte, in passato, ho scelto di continuare a fare il Professore Universitario e di proseguire nel mio impegno per comunicare al pubblico correttamente la scienza e la medicina. Nei nostri tempi di oscurantismo e di superstizione penso che anche questa sia una forma di politica, ed è questo il modo in cui penso in questo momento di essere più utile al mio Paese", aggiunge.
12/08/2023 04:01 PM
(Adnkronos) - Arriva la piattaforma per spegnere il 'pezzotto' e bloccare la trasmissione di eventi sportivi, con la Serie A di calcio in pole position, su siti e app pirata. La 'macchina' si accenderà all'inizio del 2024. L'AgCom ha definito ...
(Adnkronos) - Arriva la piattaforma per spegnere il 'pezzotto' e bloccare la trasmissione di eventi sportivi, con la Serie A di calcio in pole position, su siti e app pirata. La 'macchina' si accenderà all'inizio del 2024. L'AgCom ha definito i requisiti tecnici e operativi per il funzionamento della piattaforma Piracy Shield, con cui vengono bloccati i siti che diffondono illecitamente eventi sportivi live. La piattaforma è dunque funzionante e spetta ora agli operatori che forniscono l'accesso (Isp) e devono oscurare tali siti, su segnalazione dei titolari dei diritti, porre in essere le attività necessarie per rendere operativa la piattaforma. Queste attività devono essere completate entro il 31 gennaio 2024.
Il funzionamento della piattaforma si basa su un sistema machine to machine: i titolari accreditati dei diritti, che hanno già ottenuto un provvedimento cautelare per la tutela del diritto protetto, a fronte di ulteriori violazioni del medesimo diritto, possono 'caricare' le segnalazioni di violazione, assistite da un adeguato corredo probatorio, sulla piattaforma che le indirizza automaticamente agli ISP accreditati i quali provvedono al blocco dell’indirizzo IP e/o dell’FQDN entro i successivi 30 minuti. Lo stop al sito pirata, quindi, dovrebbe essere immediato.
La decisione dell’Autorità è stata assunta all’unanimità lo scorso 5 dicembre con una delibera che ha dato esecuzione a quanto previsto dalla legge 14 luglio 2023, n. 93.
12/08/2023 03:55 PM
(Adnkronos) - La circolazione ferroviaria è fortemente rallentata dalle 10.30 di oggi sulla linea dei treni Alta velocità Roma - Napoli e sulla linea Salerno - Napoli via Monte del Vesuvio a causa di un guasto ai sistemi di distanziamento dei ...
(Adnkronos) - La circolazione ferroviaria è fortemente rallentata dalle 10.30 di oggi sulla linea dei treni Alta velocità Roma - Napoli e sulla linea Salerno - Napoli via Monte del Vesuvio a causa di un guasto ai sistemi di distanziamento dei convogli.
I treni possono subire ritardi che, in alcuni casi, hanno raggiunto e superato i 100 minuti, oltre a limitazioni di percorso e a deviazioni su percorsi alternativi tra Napoli e Salerno. È in corso l'intervento dei tecnici di RFI per ripristinare la piena efficienza dell'infrastruttura, prevista per le 17.30.
Il guasto, che riguarda l'impianto di segnalamento e gestione della circolazione di Napoli Afragola, sulla Linea AV Roma-Napoli, impone, per salvaguardare la sicurezza della circolazione, che i treni siano movimentati con specifiche prescrizioni rallentandone così la marcia e determinando un accodamento, anche conseguenza dell'intenso traffico.
Gli impianti tecnologici in questione, ancora di prima attivazione della Linea AV Roma-Napoli, sono stati interessati a partire dalla fine dello scorso 2022 da un programma di rinnovo di tutte le apparecchiature e dei sistemi; in particolare è previsto il potenziamento di tutti i sistemi di trasmissione dati e telecomunicazioni con attivazione di una prima fase nel primo semestre del 2024.
Parallelamente sono stati avviati i lavori per la sostituzione di tutto il sistema di segnalamento con attivazioni per fasi nel corso del prossimo anno.
Gli investimenti complessivi degli interventi di rinnovo e potenziamento tecnologico sulla Linea AV Roma-Napoli sono pari a 155 milioni di euro.
12/08/2023 03:20 PM
(Adnkronos) - In Europa di questi tempi "viviamo circostanze eccezionali e riteniamo che serva un periodo transitorio per tenere conto di queste circostanze eccezionali. E speriamo che non si replichino ancora per molto". Lo dice il ministro dell'Economia Giancarlo ...
(Adnkronos) - In Europa di questi tempi "viviamo circostanze eccezionali e riteniamo che serva un periodo transitorio per tenere conto di queste circostanze eccezionali. E speriamo che non si replichino ancora per molto". Lo dice il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a Bruxelles al termine dell'Ecofin che nella notte ha discusso della riforma del patto di stabilità.
12/08/2023 03:12 PM
(Adnkronos) - La leader del Rassemblement National (Rn) Marine Le Pen è stata rinviata a giudizio insieme ad altre 26 persone accusate di "appropriazione indebita di fondi pubblici" europei. Lo hanno deciso oggi i due giudici inquirenti che si occupano del ...
(Adnkronos) - La leader del Rassemblement National (Rn) Marine Le Pen è stata rinviata a giudizio insieme ad altre 26 persone accusate di "appropriazione indebita di fondi pubblici" europei. Lo hanno deciso oggi i due giudici inquirenti che si occupano del caso, come riporta l'emittente Bfmtv citando proprie fonti della Procura di Parigi a condizione di anonimato.
Oltre all'ex candidata all'Eliseo, tra i rinviati a giudizio ci sono anche suo padre Jean-Marie Le Pen, l'ex tesoriere del partito Wallerand de Saint-Just, il sindaco di Perpignan Louis Aliot e l'ex numero 2 del partito Bruno Gollnisch. Il processo è previsto tra ottobre e novembre 2024.
Marine Le Pen è sospettata di aver ''organizzato un sistema fraudolento e organizzato di appropriazione indebita di fondi europei a suo vantaggio, attraverso l'assunzione fittizia di assistenti parlamentari'' tra il 2004 e il 2016.
12/08/2023 03:00 PM
(Adnkronos) - Nei giorni in cui molti festeggeranno il Natale, tante altre persone, in particolare i bambini, non avranno questa fortuna. Anzi, ancora oggi, soffrono per mancanza di una casa, cibo, medicine e amore.
Il 6 dicembre è partita ...
(Adnkronos) - Nei giorni in cui molti festeggeranno il Natale, tante altre persone, in particolare i bambini, non avranno questa fortuna. Anzi, ancora oggi, soffrono per mancanza di una casa, cibo, medicine e amore.
Il 6 dicembre è partita la quarantesima missione dell’Associazione La Memoria Viva, organizzata insieme alla giornalista e attivista per i diritti umani Claudia Conte, che dall’Italia arriverà ancora una volta in Ucraina per consegnare beni di prima necessità, cibo per i bambini dell’orfanotrofio di Mariupol. Così giochi, abbigliamento pesante, alimenti, medicinali, saranno trasportati con un Tir fino a Kharkiv dove sarà aperto un ufficio postale di Babbo Natale per i piccoli.
Questa nuova missione si arricchisce del gesto – significativo - dei bambini italiani che hanno inviato lettere, doni e video ai loro coetanei ucraini. Il progetto scolastico “Natale 2023. Non lasciamoli soli”, che coinvolge le scuole del Piemonte, unisce dunque bambini provenienti da due paesi diversi e mostra che l'amore e l'empatia non conoscono confini. Un modo potente per ricordare che, nonostante le diversità culturali e geografiche, siamo tutti parte di una grande famiglia umana.
Una testimonianza di come il Natale debba essere soprattutto un momento per riflettere, e per condividere con coloro che sono meno fortunati.
12/08/2023 02:46 PM
(Adnkronos) - Gli atleti di Russia e Bielorussia potranno prendere parte alle Olimpiadi di Parigi 2024 a titolo individuale come atleti neutrali. Lo ha deciso il Comitato Olimpico Internazionale. Il Comitato Esecutivo (EB) del Cio ha deciso che gli Atleti ...
(Adnkronos) - Gli atleti di Russia e Bielorussia potranno prendere parte alle Olimpiadi di Parigi 2024 a titolo individuale come atleti neutrali. Lo ha deciso il Comitato Olimpico Internazionale. Il Comitato Esecutivo (EB) del Cio ha deciso che gli Atleti Individuali Neutrali (AIN) che hanno guadagnato il pass attraverso i sistemi di qualificazione previsti dalle varie federazioni internazionali aranno dichiarati idonei a competere ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 secondo precise condizioni.
"Gli Atleti Neutrali Individuali sono atleti con passaporto russo o bielorusso, nei loro confronti verranno applicate le rigorose condizioni di ammissibilità basate sulle raccomandazioni emesse dall'’EB del Cio il 28 marzo 2023 per le federazioni internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi internazionali", spiega il Cio.
Tutti gli atleti, compresi quelli che partecipano ai Giochi a titolo individuale, "dovranno sottoscrivere le Condizioni di Partecipazione aggiornate applicabili a Parigi 2024. Queste contengono l'impegno a rispettare la Carta Olimpica, compresa 'la missione di pace del Movimento Olimpico'", sottolinea il Cio. "Solo un numero molto limitato di atleti si qualificherà attraverso i sistemi di qualificazione esistenti delle IF. Tra i 4.600 atleti di tutto il mondo che finora si sono qualificati per Parigi 2024, ci sono solo 11 Atleti Neutrali Individuali (otto con passaporto russo più tre con passaporto bielorusso). In confronto, fino ad oggi più di 60 atleti ucraini si sono qualificati per Parigi 2024. Si prevede che la delegazione ucraina avrà all’incirca le stesse dimensioni di quella dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020".
A Parigi, non verranno prese in considerazione squadre composte da atleti con passaporto russo o bielorusso. "Gli atleti che sostengono attivamente la guerra non potranno partecipare o competere. Il personale di supporto che sostiene attivamente la guerra non sarà inserito. Gli atleti che hanno un contratto con l'esercito russo o bielorusso o con le agenzie di sicurezza nazionale non potranno essere iscritti o competere. Non sarà ammesso il personale di supporto ingaggiato dall'esercito russo o bielorusso o dalle agenzie di sicurezza nazionale", precisa il Cio.
"Le sanzioni contro i responsabili della guerra, gli Stati e i governi russo e bielorusso, restano in vigore anche per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Ciò significa, in particolare, che: nessuna bandiera, inno, colore o qualsiasi altra identificazione della Russia o della Bielorussia sarà esposta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 in qualsiasi sede ufficiale o in qualsiasi funzione ufficiale. Nessun funzionario governativo o statale russo o bielorusso sarà invitato o accreditato per i Giochi Olimpici di Parigi 2024".
12/08/2023 02:37 PM
(Adnkronos) - L'accordo che si delinea per la riforma del patto di stabilità è concedere una flessibilità transitoria, legata all'aumento del servizio del debito, ai Paesi Ue sotto procedura per deficit eccessivo limitatamente agli anni 2025-27. Lo conferma il ministro ...
(Adnkronos) - L'accordo che si delinea per la riforma del patto di stabilità è concedere una flessibilità transitoria, legata all'aumento del servizio del debito, ai Paesi Ue sotto procedura per deficit eccessivo limitatamente agli anni 2025-27. Lo conferma il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al termine dell'Ecofin a Bruxelles. "In linea di principio è corretto - risponde - naturalmente i dettagli, la definizione giuridica è qualcosa che ancora merita giorni o settimane di lavoro. E' un passo nella giusta direzione, cosa che ha ribadito anche Christian Lindner, oltre al sottoscritto anche in sede di Ecofin", afferma.
"La posizione dell'Italia è sempre la stessa: viviamo circostanze eccezionali e riteniamo che serva un periodo transitorio per tenere conto di queste circostanze eccezionali. E speriamo che non si replichino ancora per molto", osserva. "Riteniamo che debbano essere tenute in conto - prosegue - quelle necessità strategiche che l'Europa si è data in termini di sicurezza e di transizione digitale ed energetica-ambientale. Queste grande finalità politiche richiedono regole fiscali coerenti, per poterle finanziare. Altrimenti, rimangono dei nobili principi o auspici, ma senza possibilità concreta di traduzione. Le regole fiscali sono un mezzo per attuare questi fini, non un fine in se stesse", sottolinea ancora.
Per concludere un accordo sulla riforma del patto di stabilità "è già annunciato un altro Ecofin straordinario tra il 18 e il 21 di dicembre. La data potrebbe essere il 19 dicembre, di sera, a quanto si apprende a Bruxelles, ma non ci sono ancora conferme dalla presidenza, cui spetta convocarlo. "Lei l'ha detto: piuttosto che un cattivo accordo, meglio le regole esistenti" del patto di stabilità, dice rispondendo alla domanda di un cronista.
Alla domanda se sia necessario un passaggio nel Consiglio Europeo, per risolvere gli ultimi nodi, il ministro replica dicendo di essere "rispettoso dei ruoli: se i capi di governo decidono che bisogna difendere i valori di libertà dell'Occidente, i ministri delle Finanze devono dare le risorse per poter svolgere questo ruolo".
"Se i capi di governo mi dicono che per la transizione energetica bisogna mettere centinaia di mln di euro, come fanno gli Usa, per raggiungere quelle finalità, io come ministro delle Finanze devo mettere a disposizione quelle risorse", dice ancora.
Nella riforma del patto di stabilità "noi accettiamo un pacchetto complessivo: non si può prendere, in questa vicenda, un punto e isolarlo dagli altri. Bisogna considerare l'approccio complessivo e vedere come escono fuori il braccio preventivo e quello correttivo".
"Perché su un punto o sull'altro - continua Giorgetti - potrei avere soddisfazione, ma non avere soddisfazione con il collega tedesco, francese, spagnolo, finlandese o croato. Diciamo che, dal punto di vista italiano, se l'accordo trovato in una fase transitoria diventasse definitivo, sarebbe logico e coerente con le aspirazioni europee".
"L'Italia - sottolinea - non si lamenta rispetto al fatto che dobbiamo garantire sostenibilità fiscale: abbiamo anche accettato delle salvaguardie, proposte dalla Germania. Quello che ribadisco è che, se giovedì i governi continueranno a mantenere alti gli standard delle ambizioni europee, le regole fiscali europee devono essere adeguate a questi standard di ambizione", afferma.
"Il governo italiano ha già presentato un disegno di legge (la manovra economica 2024, ndr), che è all'attenzione del Parlamento, e una Nadef, che è coerente esattamente con questi obiettivi".
12/08/2023 02:12 PM
(Adnkronos) - L'Italia perde terreno nella classifica delle performance climatiche dei principali paesi del Pianeta, scendendo dal 29esimo al 44esimo posto nella classifica contenuta nel rapporto annuale di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute realizzato in collaborazione con Legambiente per ...
(Adnkronos) - L'Italia perde terreno nella classifica delle performance climatiche dei principali paesi del Pianeta, scendendo dal 29esimo al 44esimo posto nella classifica contenuta nel rapporto annuale di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute realizzato in collaborazione con Legambiente per l'Italia e presentato alla COP28 in corso a Dubai
Il risultato è legato soprattutto al rallentamento della riduzione delle emissioni climalteranti (37° posto della specifica classifica) e per una politica climatica nazionale (58° posto della specifica classifica) ritenuta fortemente inadeguata a fronteggiare l'emergenza. Secondo il report, l'attuale aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) consente un taglio delle emissioni entro il 2030 di appena il 40.3% rispetto al 1990.
Nel rapporto si prende in considerazione la performance climatica di 63 Paesi, più l'Unione Europea nel suo complesso, che insieme rappresentano oltre il 90% delle emissioni globali. La performance è misurata, attraverso il Climate Change Performance Index (CCPI), prendendo come parametro di riferimento gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e gli impegni assunti al 2030. Il CCPI si basa per il 40% sul trend delle emissioni, per il 20% sullo sviluppo sia delle rinnovabili che dell'efficienza energetica e per il restante 20% sulla politica climatica. Anche quest'anno le prime tre posizioni della classifica non sono state attribuite, in quanto nessuno dei Paesi ha raggiunto la performance necessaria per contribuire a fronteggiare l'emergenza climatica e contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1.5°C.
"Nonostante il boom delle rinnovabili, infatti, la corsa contro il tempo continua. Entro il 2030 – spiega Mauro Albrizio, responsabile ufficio europeo di Legambiente - le emissioni globali vanno quasi dimezzate, grazie soprattutto alla riduzione dell'uso dei combustibili fossili. Alla COP28 in corso a Dubai, pertanto, è cruciale raggiungere un accordo ambizioso che preveda di triplicare la capacità installata di energia rinnovabile, raddoppiare l'efficienza energetica ed avviare da subito il phasing-out delle fossili. Solo così sarà possibile una drastica riduzione entro il 2030 dell'utilizzo di carbone, gas e petrolio, mantenendo ancora vivo l'obiettivo di contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1.5°C".
Si conferma in testa alla classifica con il quarto posto la Danimarca, grazie soprattutto alla significativa riduzione delle emissioni climalteranti ed allo sviluppo delle rinnovabili. Seguono Estonia (5°) e Filippine (6°) che rafforzano la loro azione climatica nonostante le difficoltà economiche. In fondo alla classifica troviamo, invece, Paesi esportatori e utilizzatori di combustibili fossili come Emirati Arabi Uniti (65°), Iran (66°) e Arabia Saudita (67°).
La Cina, maggiore responsabile delle emissioni globali, rimane stabile al 51° posto dello scorso anno. Nonostante il grande sviluppo delle rinnovabili ed il miglioramento dell'efficienza energetica, le emissioni cinesi continuano a crescere per il forte ricorso al carbone. Invece gli Stati Uniti, secondo emettitore globale, si posizionano al 57°posto. Un passo indietro di cinque pozioni rispetto allo scorso anno, dovuto all'ancora scarsa attuazione delle misure previste dall'Inflation Reduction Act, che destina un considerevole sostegno finanziario per l'azione climatica.
Solo tre membri del G20, India e Germania (14°) insieme all'Unione Europe (16°), sono nella parte alta della classifica. La maggior parte dei Paesi del G20, invece, si posiziona nella parte bassa. Mentre Canada (62°), Russia (63°), Sud Corea (64°) ed Arabia Saudita (67°) sono i Paesi del G20 con la peggiore performance climatica.
Riguardo la posizione dell'Italia, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani commenta così: "Serve una drastica inversione di rotta. L'Italia può colmare l'attuale ritardo e centrare l'obiettivo climatico del 65%, in coerenza con l'obiettivo di 1.5°C, grazie soprattutto al contributo dell'efficienza energetica e delle rinnovabili. Secondo il Paris Compatible Scenario elaborato da Climate Analytics, il nostro Paese è in grado di ridurre le sue emissioni climalteranti di almeno il 65% grazie al 63% di rinnovabili nel mix energetico ed al 91% nel mix elettrico entro il 2030. E così arrivare nel 2035 al 100% di rinnovabili nel settore elettrico, confermando l'uscita dal carbone entro il 2025 e prevedendo quella dal gas fossile entro il 2035. In questo modo sarà possibile raggiungere la neutralità climatica già nel 2040".
Potenzialità confermate da Elettricità Futura che nel suo piano prevede l'84% di rinnovabili nel mix elettrico entro il 2030 con 85 nuovi GW installati, insieme alla realizzazione di 80 GWh di nuova capacità di accumulo di grande taglia, in grado di ridurre le importazioni di gas fossile di ben 20 miliardi di m3. Con benefici davvero importanti per l'economia, la società e l'ambiente. Si tratta di 320 miliardi di euro di investimenti cumulati al 2030 del settore elettrico e della sua filiera industriale, 360 miliardi di benefici economici cumulati al 2030 in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, 540 mila di nuovi posti di lavoro (che si aggiungono agli attuali 120 mila) e una riduzione nel 2030 di almeno il 75% delle emissioni di CO2 del settore elettrico rispetto ai livelli del 1990.
A tutto questo si aggiungerebbe la possibilità di ridurre entro il 2030 di ben 160 miliardi di m3 le importazioni di gas fossile con un risparmio di 110 miliardi di euro. E le imprese sono pronte a fare ancora di più per centrare l'obiettivo del 100% di elettricità rinnovabile entro il 2035, come dimostrano le 5.054 richieste di connessione a Terna per 317,7 GW e gli oltre 1.300 progetti in attesa di valutazione. A cui si aggiunge il contributo delle Comunità Energetiche Rinnovabili che uno studio Elemens per Legambiente stima in almeno 17 GW entro il 2030. Solo così sarà possibile vincere la sfida della duplice crisi, energetica e climatica, che rischia di mettere in ginocchio l'Italia.
12/08/2023 01:19 PM
(Adnkronos) - E' polemica su quanto accaduto alla Prima della Scala di Milano ieri: Marco Vizzardelli, giornalista 65enne, è stato identificato dalla Digos dopo aver urlato "Viva l'Italia antifascista" subito dopo l'esecuzione dell'inno di Mameli.
Esperto di equitazione ...
(Adnkronos) - E' polemica su quanto accaduto alla Prima della Scala di Milano ieri: Marco Vizzardelli, giornalista 65enne, è stato identificato dalla Digos dopo aver urlato "Viva l'Italia antifascista" subito dopo l'esecuzione dell'inno di Mameli.
Esperto di equitazione e frequentatore assiduo del teatro, Vizzardelli si è detto "orpreso da tutto a partire dall'arrivo della Digos. Per aver detto una frase costituzionale è arrivata la Digos. Mi hanno detto che l'identificazione era una cosa di prassi ma io sono rimasto un po' interdetto. A quel punto mi hanno detto che se non mi identificavo avrei commesso un reato. 'Non ho commesso un reato perché ho detto 'Viva l'Italia antifascista', l'avrei commesso se avessi detto 'Viva l'Italia fascista'. Ho detto una cosa costituzionale e lapalissiana', ho risposto", ha spiegato all'Adnkronos. "Gli agenti si sono messi a ridere e mi hanno detto che erano anche molto d'accordo ma il loro compito era procedere all'identificazione. Allora l'abbiamo fatta anche molto amichevolmente'', ha aggiunto.
In una nota la Questura di Milano spiega che "l'identificazione dei due spettatori presenti in galleria è stata effettuata quale ordinaria modalità di controllo preventivo per garantire la sicurezza della rappresentazione. L'iniziativa non è stata assolutamente determinata dal contenuto della frase pronunciata, ma dalle particolari circostanze, considerate le manifestazioni di dissenso poste in essere nel pomeriggio in città e la diretta televisiva dell'evento che avrebbe potuto essere di stimolo per iniziative finalizzate a turbarne il regolare svolgimento. La conoscenza dell'identità delle persone ha consentito, infatti, di poter ritenere con certezza l'assenza di alcun rischio per l'evento''.
L'hashtag #VivalItaliaAntifascista è diventato virale, sul profilo X del Partito democratico, in segno di solidarietà si legge: "Continueremo a gridarlo, ovunque. Anche se non piace a Salvini. E adesso identificateci tutte e tutti". Diversi esponenti dem, da Debora Serracchiani ad Arturo Scotto, passando per Marco Furfaro, hanno aderito all'iniziativa twittando "Viva l'Italia antifascista" con nome, cognome, luogo e data di nascita.
Sull'accaduto è intervenuto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Mi auguro che il motivo che ha portato agenti della Digos ad identificare chi ha gridato 'Viva l'Italia Antifascista' alla Scala ieri sera, sia perché il questore e il prefetto di Milano intendono ringraziare quel cittadino per aver reso omaggio alla Costituzione", ha scritto su Twitter il parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra.
12/08/2023 12:56 PM
(Adnkronos) - Mario Draghi non è interessato alla presidenza della Commissione europea. Lo precisano fonti vicine all'ex premier contattate dall'Adnkronos, a proposito di quanto riportato dalla 'Repubblica', secondo cui il presidente francese Emmanuel Macron vorrebbe indicare Draghi come presidente dell'esecutivo ...
(Adnkronos) - Mario Draghi non è interessato alla presidenza della Commissione europea. Lo precisano fonti vicine all'ex premier contattate dall'Adnkronos, a proposito di quanto riportato dalla 'Repubblica', secondo cui il presidente francese Emmanuel Macron vorrebbe indicare Draghi come presidente dell'esecutivo di Bruxelles.
L’ipotesi piace però al leader di Azione Carlo Calenda, secondo il quale "Draghi alla guida dell'Ue, alla Commissione o al Consiglio, rappresenterebbe la migliore possibilità per l'Europa di risollevarsi. Draghi ha già salvato l'Euro una volta ed è venuto in soccorso dell'Italia in un momento drammatico. Possiede l'auctoritas, la dignitas e l'esperienza per far fare all'Ue il salto di qualità di cui ha bisogno. Lavoreremo in ogni modo per raggiungere questo obiettivo".
Sulla stessa linea Riccardo Magi e Davide Faraone. "Stati Uniti d'Europa, esercito europeo, elezione diretta del Presiedente della Commissione, Draghi alla guida del consiglio o della commissione: noi ci siamo", scrive su X il capogruppo di Italia Viva alla Camera. Mentre per il segretario di Più Europa "Mario Draghi ha saputo esprimere più di chiunque altro con chiarezza la tragicità e l'importanza dell'attuale fase storica per l'Europa: 'l'Europa è in crisi, diventi Stato'. L'Europa e gli europei rischiano di condannarsi all'irrilevanza se non avranno ben chiaro ciò. Di condannarsi non solo all'incapacità di affrontare le grandi sfide geopolitiche e di sicurezza, climatiche e economiche che il nostro tempo ci pone davanti ma anche di difendere la democrazia rappresentativa". "Solo nella dimensione di uno stato federale europeo potremo continuare a far vivere la democrazia e la libertà. Sta a tutti noi lavorare con coraggio perché questa visione diventi un obiettivo politico concreto. La sua guida - conclude Magi - sarebbe la migliore garanzia per imboccare questa strada necessaria al rilancio dell'Europa".
Più cauto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "I trattati prevedono che il presidente della Commissione venga individuato tenendo conto dei risultati dell’elezione del nuovo Parlamento europeo. Noi popolari europei terremo il nostro Congresso in marzo a Bucarest e credo proprio che confermeremo la candidatura di Ursula Von Der Leyen". "Bisognerà attendere il responso del voto popolare e decidere sulla base di quello che indicheranno i cittadini europei", ha aggiunto Tajani, in visita alla Comunità papa Giovanni XXIII di don Aldo Buonaiuto, per partecipare da padrino al battesimo di una bimba nigeriana riunita alla madre, ospite della comunità.
12/08/2023 12:50 PM
(Adnkronos) - Vladimir Putin arriva al Cremlino il 31 dicembre del 1999 e ci rimarrà, da oggi è certo, fino al 2030, e se lo vorrà, anche fino al 2036. A chiamare l'allora Premier ad assumere la carica di Presidente facente funzione era stato, ...
(Adnkronos) - Vladimir Putin arriva al Cremlino il 31 dicembre del 1999 e ci rimarrà, da oggi è certo, fino al 2030, e se lo vorrà, anche fino al 2036. A chiamare l'allora Premier ad assumere la carica di Presidente facente funzione era stato, a sorpresa, Boris Eltsin che aveva contemporaneamente rassegnato le sue dimissioni. Quello stesso giorno a Putin erano state consegnate la valigia con i codici nucleari, una copia della Costituzione russa - che modificherà più volte per consolidare ed estendere il suo potere - e l'emblema del Presidente.
La prima prova delle urne per l'ex agente del Kgb a Dresda arriva pochi mesi dopo, il 26 marzo del 2000. Vince le elezioni con il 53 per cento dei voti. Ma la sua popolarità andrà genuinamente crescendo negli anni, complice l'aumento dei prezzi di petrolio e gas che consentono una spesa crescente per finanziare pensioni, stipendi dei dipendenti pubblici e progetti.
Nel 2008, esauriti i due mandati da Presidente previsti dalla Costituzione, l'ex direttore dell'Fsb annuncia il primo cambio di poltrone con il Premier Dmitry Medvedev. Che pochi mesi dopo l'approdo al Cremlino ripaga il favore introducendo una legge che precisa come i due mandati limite debbano considerarsi come consecutivi ed estende il mandato del Presidente da quattro a sei anni. Un passo che consentirà il secondo cambio di poltrone fra Madvedev e Putin che, nel 2012, si ripresenta per il suo terzo mandato al Cremlino, in un clima nuovo e più scuro.
Le proteste di piazza a Mosca e San Pietroburgo a cavallo fra il 2011 e il 2012 contro i brogli alle ultime elezioni legislative, il balletto fra Putin e Medvedev, le ruberie di Russia unita, definito in quei mesi il partito dei ladri e dei truffatori da Aleksei Navalny, portano all'inizio di repressioni politiche con l'introduzione di nuove leggi, come quella sulle ong agente straniere.
Nel 2018 Putin affronta le urne per la quarta volta. Viene rieletto con oltre il 76% dei voti in elezioni che l'Osce giudica "prive di reale competizione" e in cui rileva "pressioni sugli elettori" ma che per il Cremlino rappresentano una celebrazione della maggioranza che si è creata nel paese dopo l'annessione della Crimea, il cui quarto anniversario, non a caso, coincide con il giorno di apertura delle urne.
All'inizio del 2020 Putin presenta un nuovo emendamento della Costituzione, che sarà poi ratificato in un referendum, che consente agli ex Presidenti in vita, quindi a lui e a Medvedev, di vedere azzerati i loro mandati. Quindi che gli consente di ripresentarsi nel 2024. Ma anche nel 2030. Quella che fino a oggi era solo una possibilità, è stata confermata. Putin di guerra di ripresenterà al voto che si terrà fra il 15 e il 17 marzo, tre giorni per aumentare l'affluenza alle urne. Unica incognita anche di questo voto.
12/08/2023 12:22 PM
(Adnkronos) - "Ho la gioia di annunciare che il 25 e il 26 maggio celebreremo a Roma la prima Giornata mondiale dei bambini”. Lo ha annunciato il Papa al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. "L’iniziativa, patrocinata dal dicastero ...
(Adnkronos) - "Ho la gioia di annunciare che il 25 e il 26 maggio celebreremo a Roma la prima Giornata mondiale dei bambini”. Lo ha annunciato il Papa al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. "L’iniziativa, patrocinata dal dicastero per la Cultura e l'educazione, risponde alla domanda ‘che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo?’. Vogliamo mettere i bambini al centro di prenderci cura di loro”.
“La prima Giornata Mondiale dei Bambini è un evento senza precedenti. Nasce dal desiderio di papa Francesco di porre al centro dell’attenzione il futuro dei più piccoli, chiedendo a tutti di prendersi cura di loro, di guidarli verso una crescita buona e di ascoltarli”, sottolineano padre Enzo Fortunato, Marco Impagliazzo e Angelo Chiorazzo, coordinatori del Comitato Organizzatore della Prima Giornata Mondiale dei Bambini.
”Il 25 e 26 maggio prossimi desideriamo immaginare con i bambini e le bambine - a partire dai loro sogni e desideri - un mondo diverso, dove ci sia pace, cura dell’ambiente e scelta per la fraternità. Questa giornata è anche un messaggio al mondo degli adulti perché si fermino ad ascoltare le domande semplici e dirette dei piccoli che chiedono pace e rispetto”, sottolinea il Comitato organizzatore della due giorni dedicata ai bambini.
12/08/2023 12:19 PM
(Adnkronos) - Luci rutilanti nella tentacolare Dubai, dune e rocce dal fascino silenzioso alle porte del deserto e rombo dei motori che risuona nel Circuito di Yas Marina: panorami e sensazioni forti hanno accompagnato per quattro intense giornate il ...
(Adnkronos) - Luci rutilanti nella tentacolare Dubai, dune e rocce dal fascino silenzioso alle porte del deserto e rombo dei motori che risuona nel Circuito di Yas Marina: panorami e sensazioni forti hanno accompagnato per quattro intense giornate il viaggio intrapreso dagli equipaggi iscritti alla seconda edizione di 1000 Miglia Experience UAE. Sono stati contesti territoriali, climatici e ambientali particolarmente suggestivi e poco usuali per le gare di regolarità tipicamente italiane ed europee ad accogliere gli oltre 100 equipaggi che, attratti dal fascino che la Freccia Rossa esercita ormai anche fuori dai nostri confini, hanno affrontato gli oltre 1.600 km del percorso.
Dopo la giornata di training sulle regole e l’utilizzo degli strumenti, le prove di regolarità distribuite lungo il percorso hanno premiato equipaggi veterani della specialità, esempio e termine di paragone per i neofiti di cronometri e pressostati che si sono via via appassionati alla parte sportiva e competitiva della manifestazione. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato l’equipaggio italiano Rifai-Mozzi (Porsche 356 Speedster del 1955) davanti al sammarinese Umberto Galloni con Alice (Alfa Romeo 6C 1750 Gran Turismo del 1930) e Wetz-Drazdik (Lancia Aurelia B20 GT del 1957) da Lussemburgo. A seguire, l’alternanza di concorrenti che, provenienti da oltre 15 diversi paesi tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Arabia Saudita, Canada, Germania, Olanda, Francia, Turchia, Oman e Libano, hanno avuto modo di cimentarsi per la prima volta o perfezionare le proprie performance nella disciplina sportiva.
“Manifestazioni come 1000 Miglia Experience, un evento in licenza che vuole portare lo spirito della Freccia Rossa al di fuori del territorio italiano- ha dichiarato in chiusura Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia srl - ci offrono la possibilità di raccontare la nostra storia e la nostra corsa a chi non ha ancora avuto la possibilità di farne parte, sia perché non ne è mai entrato in contatto sia perché non ne conosce, o vuole approfondire, le regole e la complessità. È fuori discussione che la 1000 Miglia è sempre stata e sempre rimarrà solo in Italia: il progetto di internazionalizzazione e consolidamento del nostro marchio è volto proprio a rafforzarne l’identità e a far conoscere i valori, la storia e l’unicità della corsa più bella del mondo”.
12/08/2023 12:03 PM
(Adnkronos) - Una donna di 53 anni, Rossella Cominotti, è stata trovata morta in una camera d'albergo in località Mattarana, nel comune di Carrodano in provincia di La Spezia. Dopo un tentativo di fuga a bordo di una Citroen C3 bianca, ...
(Adnkronos) - Una donna di 53 anni, Rossella Cominotti, è stata trovata morta in una camera d'albergo in località Mattarana, nel comune di Carrodano in provincia di La Spezia. Dopo un tentativo di fuga a bordo di una Citroen C3 bianca, i Carabinieri hanno fermato il marito Alfredo Zenucchi, 57 anni, nella zona di Pontremoli, in Toscana.
Della coppia, che gestiva da circa un anno l'edicola di Bonemerse, vicino Cremona, non si avevano più notizie da giorni. Su Facebook i familiari avevano lanciato un appello.
"Volevamo farla finita. Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l’ho fatta"’, avrebbe detto Zenucchi nell'interrogatorio.
Per uccidere Rossella Cominotti sarebbe stato usato un rasoio, ritrovato dai carabinieri di La Spezia sul luogo del delitto. Restano però ancora da chiarire i motivi del progetto di omicidio-suicidio. Fermato nel pomeriggio dopo ore di ricerche dai carabinieri, l'uomo al momento è stato posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio prima del trasferimento nel carcere di Massa Carrara.
12/08/2023 11:53 AM
(Adnkronos) - Gli accordi di filiera sono stati straordinari - ha detto Gennarino Masiello vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Ont Italia a margine dell' incontro " Le sfide regolatorie per la filiera del tabacco " svoltosi nel villaggio Coldiretti, in piazza ...
(Adnkronos) - Gli accordi di filiera sono stati straordinari - ha detto Gennarino Masiello vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Ont Italia a margine dell' incontro " Le sfide regolatorie per la filiera del tabacco " svoltosi nel villaggio Coldiretti, in piazza Municipio a Napoli sino al 9 Dicembre.
Il mondo della filiera del tabacco era demonizzato e chiaramente con l' eliminazione degli aiuti e delle risorse a disposizione è stata messo a dura prova l'intera filiera. Anche noi siamo convinti che bisogna lottare contro il tabagismo e fare in modo si possa creare un consumo consapevole e a danno ridotto ma questo - aggiunge Masiello, non può passare per l'eliminazione della coltivazione del tabacco in Italia. Il rischio sarebbe aumentare l'importazione del tabacco. L'accordo di Philip Morris deve diventare un esempio un modello da replicare anche in altri comparti.
12/08/2023 11:53 AM
(Adnkronos) - "Abbiamo fatto questo accordo di filiera con Coldiretti e il ministero dell'Agricoltura da ormai dodici anni, è un rapporto di lungo e medio termine ed è il futuro". Così Cesare Trippella, head of Leaf Philip Morris Italia, a margine ...
(Adnkronos) - "Abbiamo fatto questo accordo di filiera con Coldiretti e il ministero dell'Agricoltura da ormai dodici anni, è un rapporto di lungo e medio termine ed è il futuro". Così Cesare Trippella, head of Leaf Philip Morris Italia, a margine dell'incontro "Le sfide regolatorie per la filiera del tabacco", svoltosi nel villaggio Coldiretti in piazza Municipio a Napoli.
"La filiera di Philip Morris è innovativa - continua Trippella - la nostra azienda si è integrata verticalmente, cioè acquista direttamente a chilometro zero togliendo tutte le intermediazioni e facendo degli investimenti sulla transizione eco-energetica digitale per portare i giovani coltivatori e il tabacco verso il futuro. La nostra filiera si basa sul fatto che il prodotto italiano è dentro i prodotti di nuova generazione di Philip Morris quindi il prodotto italiano, con questo accordo, è entrato nel futuro dei prodotti di Philip Morris Italia", conclude.
12/08/2023 11:50 AM
(Adnkronos) - "L'Italia è il principale Paese europeo per la produzione di tabacco". Esordisce così Paolo De Castro, membro del Parlamento europeo, in occasione dell'incontro "Le sfide regolatorie per la filiera del tabacco" svoltosi nel villaggio Coldiretti, in piazza Municipio ...
(Adnkronos) - "L'Italia è il principale Paese europeo per la produzione di tabacco". Esordisce così Paolo De Castro, membro del Parlamento europeo, in occasione dell'incontro "Le sfide regolatorie per la filiera del tabacco" svoltosi nel villaggio Coldiretti, in piazza Municipio a Napoli.
"Noi abbiamo questo primato - prosegue De Castro - anche grazie agli accordi di filiera che hanno permesso ai produttori italiani di avere mercato certo, prezzi garantiti e anche una raccolta significativa di prodotto proprio grazie a questi accordi. Uno tra tutti l'accordo firmato tra Coldiretti e Philip Morris che da solo vale circa il 60 per cento dell'intera produzione di tabacco italiano, quindi è grazie a questo se si sono create le condizioni affinché la tabacchicultura italiana possa continuare ad andare avanti. Va vanti anche grazie agli aiuti europei ma senza una garanzia di sbocco, con prezzi certi, non ci sarebbe stata garanzia di futuro", conclude De Castro.
12/08/2023 11:47 AM
(Adnkronos) - Sofia Goggia trionfa nel SuperG di coppa del mondo di St. Moritz. Splendida Sofia, oggi nettamente superiore a tutte le avversarie nel superG che apre il week-end sulla Corviglia, le prime gare veloci della stagione. Goggia non ...
(Adnkronos) - Sofia Goggia trionfa nel SuperG di coppa del mondo di St. Moritz. Splendida Sofia, oggi nettamente superiore a tutte le avversarie nel superG che apre il week-end sulla Corviglia, le prime gare veloci della stagione. Goggia non ha commesso errori ed è stata velocissima per tutto il tracciato, ad eccezione del primo tratto, non decisivo per la gara. Nessuna delle rivali è riuscita neppure ad avvicinarsi all’azzurra delle Fiamme Gialle, che ha così messo in carniere la 23esima vittoria in Coppa, raggiungendo Federica Brignone in vetta alla classifica delle italiane più vittoriose di sempre, in questo testa a testa che entusiasma tifosi e addetti ai lavori.
L’ultimo superG vinto dalla campionessa bergamasca risaliva al dicembre ’21 in Val d’Isère, poi gli infortuni e il recupero pieno arrivato già all’inizio di questa stagione con le ottime prestazioni mostrate in gigante. Una vittoria voluta e meritata. "Il superG di St. Moritz, anche in condizioni perfette, non è mai semplice. Oggi bisognava mettere la velocità nei tratti giusti e credo di averlo fatto. Sono partita un po’ lenta, come sempre, nella parte centrale dove ho fatto la differenza, in realtà mi sentivo sempre un po’ lunga, ma ero veloce e sinceramente non mi aspettavo di vincere con 95 centesimi di vantaggio", ha detto Sofia al termine della gara. "Quando sono arrivata al traguardo non ho avuto sensazioni buonissime, mi sono dovuta inventare lungo il percorso. Il percorso nel gigante l’ho dovuto intraprendere per forza, perché avevo bisogno di una base tecnica più solida. C’era la curiosità di cominciare con la velocità, le prove dei giorni scorsi sono andate abbastanza bene, e ora bisogna andare al massimo sia domani che dopodomani”, ha aggiunto Goggia.
Ottima anche la gara di Federica Brignone, che per un lungo tratto è sembrata poter rimanere alle spalle della compagna di squadra, salvo poi lasciare troppo tempo nella parte conclusiva del tracciato. La carabiniera valdostana chiude in quinta posizione, alle spalle di Cornelia Huetter, a 95 centesimi da Goggia, Lara Gut-Behrami, terza a 1″02, Mikaela Shiffrin quarta a 1″08. 1″21 è lo svantaggio della Brignone. Al settimo posto, ed in continuo progresso si piazza Marta Bassino, che accusa 1″77 di ritardo dalla leader, ma dimostra di proseguire nella sua crescita complessiva.
“Sono molto arrabbiata, perché oggi non avrei di certo vinto la gara, ma un posto sul podio avrei potuto prenderlo. Sull’ultimo salto sono uscita troppo a destra e ho dovuto mettermi ancora di spigolo e lì ho perso quei 7 decimi che mi hanno impedito di prendere il podio. Io voglio sciare come so e oggi non ci sono riuscita: oggi non ero così fluida, non ero al 100%, non è così che mi piace sciare, so di poter fare molto meglio e per questo non sono contenta”, ha detto una delusa Federica Brignone. “Partiamo dal presupposto che Sofia oggi ha fatto la differenza -ha detto Marta Bassino doppo il settimo posto- perché abbiamo distacchi importanti. Io non mi sono sentita sciare così bene, non era così facile trovare il compromesso fra velocità e gobbette, perché non c’era visibilità. Domani farò la discesa, in prova ho fatto dei tratti abbastanza bene, vedremo se riuscirò a mettere insieme tutto”.
Brutto volo per Elena Curtoni, che era in corsa per un ottimo piazzamento. La lombarda dell’Esercito si è fatta sbalzare da una gobbetta ed è decollata ricadendo sulla neve con la parte bassa della schiena. Per lei qualche dolore, ma l’azzurra è scesa al traguardo sui suoi sci. Buona gara per Laura Pirovano che aggancia la 16esima posizione a 2″79 dalla Goggia.
12/08/2023 11:36 AM
(Adnkronos) - Vladimir Putin si candida alle elezioni presidenziali in programma in Russia a marzo del 2024. Putin andrà a caccia del quinto mandato da presidente che gli consentirebbe di rimanere al Cremlino fino al 2030. "Non c'è altra scelta. Correrò ...
(Adnkronos) - Vladimir Putin si candida alle elezioni presidenziali in programma in Russia a marzo del 2024. Putin andrà a caccia del quinto mandato da presidente che gli consentirebbe di rimanere al Cremlino fino al 2030. "Non c'è altra scelta. Correrò per la presidenza della Federazione russa", dice il 71enne presidente nel corso di una cerimonia al Cremlino in occasione della Giornata degli eroi della patria, parlando con alcuni dei partecipanti. Tra questi, riferisce la Tass, Artem Zhoga, presidente del Parlamento della Repubblica popolare di Donetsk e padre di un 'eroe' morto nell''operazione militare speciale in Ucraina, che gli chiede di ricandidarsi. "E' il momento di decidere", lo sollecita Zhoga, quando mancano poco più di tre mesi al voto, fissato da 15 al 17 marzo.
Ma non è solo lui a chiederglielo, sottolinea l'agenzia di stampa, secondo cui il presidente del Parlamento di Donetsk lo fa anche a nome di tutte le persone che vivono nelle 'nuove' regioni russe in Ucraina: "Grazie alle sue azioni e decisioni abbiamo conquistato la libertà e il diritto di scegliere. C'è ancora molto lavoro da fare...Vorremmo farlo sotto la sua guida... Abbiamo bisogno di lei e la Russia ha bisogno di lei".
"Grazie per queste parole, dette soprattutto in questa situazione e oggi", replica Putin. Che poi ammette: "Ho avuto pensieri diversi su questo argomento. Comunque capisco che oggi non c'è altra scelta, è per questo che correrò per la presidenza della Russia". Un annuncio arrivato poco dopo le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondi cui Putin avrebbe fatto conoscere la sua intenzione di ricandidarsi "al momento necessario e opportuno".
La Commissione elettorale russa ha intanto esteso a tre giorni il periodo in cui si voterà per le elezioni presidenziali il prossimo anno, dal 15 al 17 marzo. L'annuncio è stato dato dalla presidente della commissione, Elena Pamfilova. Hanno votato in favore dell'estensione dell'apertura delle urne 13 dei 14 membri della commissione. "Votare nell'arco di tre giorni sta già diventando una tradizione", ha dichiarato Pamfilova, dopo che l'estensione era stata introdotta per la prima volta durante la pandemia, per evitare assembramenti ma in realtà per contenere l'astensionismo. Ieri il Consiglio della Federazione aveva fissato la data per le presidenziali al 17 marzo.
12/08/2023 11:28 AM
(Adnkronos) - La messa in scena del 'Don Carlo' di Giuseppe Verdi che ha inaugurato ieri, giovedì 7 dicembre, la Stagione del Teatro alla Scala di Milano, ha raccolto - dalle 18.01 alle 22.28 - su Rai 1 una platea di 1 milione 411 mila ...
(Adnkronos) - La messa in scena del 'Don Carlo' di Giuseppe Verdi che ha inaugurato ieri, giovedì 7 dicembre, la Stagione del Teatro alla Scala di Milano, ha raccolto - dalle 18.01 alle 22.28 - su Rai 1 una platea di 1 milione 411 mila spettatori pari all'8.4% di share. La serata è stata anticipata, alle 17.45, da "Aspettando Don Carlo" con Milly Carlucci e Bruno Vespa che ha raggiunto il 17.2% con 1 milione 813 mila.
"Abbiamo scritto un'altra grande pagina di televisione e di cultura, come ci impongono il dovere e la passione di essere Servizio Pubblico", il commento dell'amministratore delegato Rai Roberto Sergio. "Scala e Rai – prosegue - hanno ribadito con quanto andato in scena sul palcoscenico e sugli schermi della tv - e non solo - di essere due istituzioni fondamentali per la diffusione della Cultura nel nostro Paese. Il mio sincero ringraziamento va al sovrintendente Meyer, al Maestro Chailly e a tutti gli straordinari interpreti di questa splendida opera verdiana. Un ringraziamento che estendo a Milly Carlucci e Bruno Vespa, a Rai Cultura e a tutti i lavoratori Rai del Centro di Produzione Tv di Milano che con grande professionalità e dedizione hanno portato il Don Carlo in tv".
"La Prima della Scala è sempre una sfida appassionante - aggiunge la direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli - che quest'anno abbiamo affrontato alzando ulteriormente il livello della qualità, grazie alla ripresa e alla trasmissione in 4k, offrendo ai telespettatori uno spettacolo mai visto e portando la bellezza del teatro musicale nelle case degli italiani. Il Don Carlo scaligero è il punto più alto di una programmazione vicina alle grandi istituzioni musicali e teatrali italiane durante tutto il corso dell'anno. Una strada che continueremo a percorrere con sempre maggior convinzione, specie dopo che l'arte del canto lirico italiano è stata proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità".
12/08/2023 10:33 AM
(Adnkronos) - La vicepremier spagnola Nadia Calvino sarà la presidente della Bei, la Banca europea per gli investimenti. Lo annuncia via social il ministro delle Finanze belga Vincent van Peteghem, spiegando che i ministri delle Finanze dell'Ue "hanno concordato ...
(Adnkronos) - La vicepremier spagnola Nadia Calvino sarà la presidente della Bei, la Banca europea per gli investimenti. Lo annuncia via social il ministro delle Finanze belga Vincent van Peteghem, spiegando che i ministri delle Finanze dell'Ue "hanno concordato di sostenere la candidatura di Calvino", per sostituire il tedesco Werner Hoyer dal primo gennaio 2024. .
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha preso atto della nomina della collega spagnola, ma ha contestato la procedura che ha portato alla decisione. Lo indicano fonti del Mef, mentre è in corso l'Ecofin a Bruxelles. "Quando l'arbitro fischia è rigore", aggiungono, usando una metafora calcistica. L'Italia sosteneva la candidatura di Daniele Franco, ex ministro dell'Economia del governo Draghi. In corsa c'era anche, tra gli altri, la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea Margrethe Vestager.
12/08/2023 10:01 AM
(Adnkronos) - Scoperto a Pompei il panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane. Era un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con ...
(Adnkronos) - Scoperto a Pompei il panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane. Era un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati. Il ritrovamento sembra confermare il celebre racconto di Apuleio dal titolo "L'asino d'oro" contenuto nelle "Metamorfosi".
Per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, "questa scoperta è un’ulteriore conferma del valore inestimabile dell’intero sito archeologico. Il Parco di Pompei continua a rivelare nuovi tesori che si aggiungono al patrimonio già ricchissimo della nostra Nazione. Queste nuove scoperte, frutto di scavi e di una ricerca scientifica continua e puntuale, confermano l’unicità di un luogo che tutto il mondo ci invidia”, si legge in una nota.
L'impianto è emerso nella Regio IX, insula 10, dove sono in corso scavi nell'ambito di un più ampio progetto di messa in sicurezza e manutenzione dei fronti che perimetrano l'area ancora non indagata della città antica di Pompei. L'annuncio è stato dato oggi dal direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel
Le indagini hanno restituito una casa in corso di ristrutturazione. Un'abitazione suddivisa - come spesso avviene - in un settore residenziale decorato con raffinati affreschi di IV stile, e un quartiere produttivo destinato in questo caso alla panificazione. In uno degli ambienti del panificio, erano già emerse nei mesi scorsi tre vittime, a conferma che nonostante la ristrutturazione in corso, la dimora fosse tutt’altro che disabitata.
La scoperta restituisce una 'fotografia/testimonianza' del lavoro massacrante a cui erano sottoposti uomini, donne e animali negli antichi mulini-panifici, del cui racconto abbiamo la fortuna di poter disporre di una fonte d'eccezione, lo scrittore Apuleio, vissuto nel II secolo d.C., che nelle Metamorfosi IX 11-13, racconta l'esperienza del protagonista, Lucio, trasformato in asino e venduto a un mugnaio, evidentemente sulla base di una conoscenza diretta di contesti simili.
Le nuove scoperte rendono possibile descrivere meglio anche il funzionamento pratico dell'impianto produttivo che, seppure in disuso al momento dell’eruzione, ci restituisce una conferma puntuale del quadro sconcertante dipinto da Apuleio.
Il settore produttivo messo in luce è privo di porte e comunicazioni con l'esterno; l'unica uscita dà sull'atrio; nemmeno la stalla possiede un accesso stradale come frequente in altri casi. "Si tratta, in altre parole, di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento - fa notare Gabriel Zuchtriegel, in un articolo scientifico a più mani pubblicato oggi sull'E-Journal degli scavi di Pompei - È il lato più sconvolgente della schiavitù antica, quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza, impressione che è pienamente confermata dalla chiusura delle poche finestre con grate di ferro".
La zona delle macine, ubicate nella parte meridionale dell'ambiente centrale, è adiacente alla stalla, caratterizzata dalla presenza di una lunga mangiatoia. Attorno alle macine si individua una serie di incavi semicircolari nelle lastre di basalto vulcanico. Data la forte resistenza del materiale, è verosimile che quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle “impronte” siano in realtà intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un "solco circolare" (curva canalis) come lo descrive anche Apuleio.
"Le fonti iconografiche e letterarie, in particolare i rilievi della tomba di Eurysaces a Roma, suggeriscono che di norma una macina fosse movimentata da una coppia composta da un asino e uno schiavo. Quest'ultimo, oltre a spingere la mola, aveva il compito di incitare l’animale e monitorare il processo di macinatura, aggiungere del grano e prelevare la farina", spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
L'usura dei vari intagli può essere ascritta agli infinti giri, sempre uguali, svolti secondo lo schema predisposto nella pavimentazione. Più che a un solco viene pertanto da pensare all’ingranaggio di un meccanismo di orologeria, concepito per sincronizzare il movimento intorno alle quattro macine concentrate in questa zona.
L'ambiente riaffiorato, con la sua testimonianza di dura vita quotidiana, integra il quadro raccontato nella mostra "L'altra Pompei: vite comuni all'ombra del Vesuvio" - che inaugurerà il 15 dicembre alla Palestra grande di Pompei - dedicata a quella miriade di individui spesso dimenticati dalle cronache storiche, come appunto gli schiavi, che costituivano la maggioranza della popolazione e il cui lavoro contribuiva in maniera importante all'economia, ma anche alla cultura e al tessuto sociale della civiltà romana.
"In ultima analisi - aggiunge il direttore Gabriel Zuchtriegel - sono spazi come questo che ci aiutano anche a capire perché c’era chi riteneva necessario cambiare quel mondo e perché negli stessi anni un membro di un piccolo gruppo religioso di nome Paolo, poi santificato, scrive che è meglio essere tutti servi, douloi che vuol dire schiavi, ma non di un padrone terrestre, bensì di uno celeste".
12/07/2023 08:20 PM
(Adnkronos) - “In un contesto professionale sempre più dinamico e complesso, il ruolo del commercialista è in costante evoluzione. Il Forum 2023 dell’Unione giovani commercialisti è pensato come un momento di riflessione e confronto su come bilanciare al meglio il nostro ...
(Adnkronos) - “In un contesto professionale sempre più dinamico e complesso, il ruolo del commercialista è in costante evoluzione. Il Forum 2023 dell’Unione giovani commercialisti è pensato come un momento di riflessione e confronto su come bilanciare al meglio il nostro ruolo e le crescenti responsabilità che la professione impone e richiede. Con esponenti delle istituzioni, delle professioni, del mondo accademico e imprenditoriale esploreremo i ruoli di advisor, esperto, ausiliario e attestatore nel codice della crisi e dell’insolvenza, analizzando le relative responsabilità. Discuteremo delle criticità connesse agli incarichi in collegi sindacali, caratterizzati da una responsabilità pressoché illimitata e compensi ancora lontani dall’equità. Infine, ci soffermeremo sull'opportunità di intervento del commercialista nell’ambito delle diverse certificazioni che la delega fiscale aggiungerà a quelle già esistenti, in particolare in ragione delle competenze e dei presidi alla legalità che tale figura professionale può garantire alla collettività”. Lo ha detto Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, presentando il XVII Forum dei Giovani Commercialisti, dal titolo 'Il commercialista in equilibrio tra ruolo e responsabilità', in programma venerdì 15 dicembre dalle ore 10.00 presso l’Auditorium Antonianum (viale Manzoni 1, Roma).
Nel corso della giornata sono previste tre sessioni mattutine dal titolo “Il Ruolo di advisor, esperto, ausiliario ed attestatore nel CCI e le sue Responsabilità”; “Il Sindaco: tra responsabilità (ancora) illimitata ed (incerto) equo compenso” e “Un nuovo ruolo per il Commercialista o una naturale evoluzione? A che costo?”. Tra gli interventi, quelli di Chiara Gribaudo, vicepresidente commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei deputati; Andrea de Bertoldi, componente commissione Finanze Camera dei deputati; ed Enrico Zanetti, già viceministro dell’Economia e delle Finanze.
Alle 14 interverrà Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle Finanze. Nel pomeriggio, tavola rotonda con Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia; Marta Schifone, componente XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato) Camera dei deputati; Francesco Savio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec, Elbano de Nuccio, presidente Cndcec.
12/07/2023 03:30 PM
(Adnkronos) - Lavoro e welfare a misura di famiglia. Il 13 dicembre se ne parla nell’evento organizzato per il progetto Demografica al Palazzo dell’Informazione. Sul tavolo le politiche pubbliche e il welfare aziendale, insieme all'educazione finanziaria, come strumento ...
(Adnkronos) - Lavoro e welfare a misura di famiglia. Il 13 dicembre se ne parla nell’evento organizzato per il progetto Demografica al Palazzo dell’Informazione. Sul tavolo le politiche pubbliche e il welfare aziendale, insieme all'educazione finanziaria, come strumento fondamentale per raggiungere l'autonomia necessaria a progettare il futuro. Apre i lavori il direttore dell'agenzia di stampa Adnkronos, Davide Desario. Ne discutono esponenti istituzionali, della società civile e del mondo aziendale, moderati dal vicedirettore Fabio Insenga.
Le misure introdotte per il sostegno alle famiglie e per la genitorialità sono solo un primo passo, la tendenza demografica rende ancora più necessarie politiche attive e una proposta di servizi che incoraggino a preservare il tessuto sociale sul territorio. In agenda, tra gli altri, l'intervento di Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e del presidente della Conferenza Stato Regioni Massimiliano Fedriga.
Sulle scelte individuali e sulla prospettiva di costruire una famiglia incide anche la dimensione economica. Non dipende solo dalla retribuzione ma anche dalla capacità di risparmiare e investire, sia sul piano assicurativo sia sul piano finanziario. Ne discutono Paola Ansuini, direttore della comunicazione tutela clientela e educazione finanziaria Banca d’Italia, e Claudia Ghinfanti, head of marketing & communication di Alleanza Assicurazioni - Gruppo Generali. Il welfare aziendale è una leva fondamentale per integrare le politiche pubbliche, grazie agli strumenti disponibili: dalle agevolazioni fiscali alle nuove norme per i fringe benefit, passando per una migliore conciliazione vita/lavoro. A parlarne Silvia Bagliani, consigliere Centromarca e presidente e ad Mondelez International; Laura Bernini, responsabile welfare direzione centrale politiche del lavoro Confcommercio; Antonio Fazzari, general manager Fater; Alberto Rivolta, ceo prénatal & country manager PRG Retail Group; Fabrizio Ruggiero, ad Edenred; Paola Trotta, head of corporate communications and public affairs Valore D.
12/07/2023 03:26 PM
(Adnkronos) - "E se fossimo in ritardo?" Questo è il sentiment comune che travolge almeno due generazioni che si ritroveranno, in un futuro non molto lontano, a fare i conti con una dura realtà. Esistono già, infatti, dei punti considerati ...
(Adnkronos) - "E se fossimo in ritardo?" Questo è il sentiment comune che travolge almeno due generazioni che si ritroveranno, in un futuro non molto lontano, a fare i conti con una dura realtà. Esistono già, infatti, dei punti considerati di “non ritorno” dell’ambiente. Punti che, anche quando meno lo si possa prevedere, potranno generare delle vere e proprie catastrofi. Per evitare allarmismi, però, il monitoraggio e l’attenzione puntata alla prevenzione è quanto di più importante ci sia al momento, oltre che l’assumere tutta una serie di comportamenti che facciano della “sostenibilità” non uno slogan, ma una pratica quotidiana.
Scopriamo insieme di quali punti si tratta.
Presentato il 6 dicembre alla Cop28, il Global Tipping Points Report è una valutazione autorevole dei rischi e delle opportunità dei punti di svolta sia negativi che positivi nel sistema Terra e nella società.
Secondo il report, cinque importanti punti critici sono già a rischio di essere superati a causa del riscaldamento in questo momento e altri tre sono minacciati nel 2030 mentre il riscaldamento globale supera 1,5 gradi.
Il danno totale causato dai punti di non ritorno negativi sarà di gran lunga maggiore del loro impatto iniziale. Gli effetti si riverseranno sui sistemi sociali ed economici globalizzati e potrebbero superare la capacità di adattamento di alcuni paesi. I punti di non ritorno negativi mostrano che la minaccia posta dalla crisi climatica ed ecologica è molto più grave di quanto comunemente si pensi e ha una portata mai affrontata prima dall’umanità.
Attualmente non esiste una governance globale adeguata alla portata delle minacce poste dai punti di non ritorno negativi. Superare un punto critico, addirittura potrebbe innescarne altri, causando un effetto domino di cambiamento accelerato e ingestibile ai nostri sistemi di supporto vitale. Prevenire ciò – e farlo in modo equo – dovrebbe diventare l’obiettivo principale e la logica di un nuovo quadro di governance globale. La prevenzione è possibile solo se le società e i sistemi economici vengono trasformati per ridurre rapidamente le emissioni e ripristinare la natura.
L’attuale approccio del cambiamento incrementale lineare, favorito da molti decisori, non è più un’opzione. Le istituzioni di governance esistenti e gli approcci decisionali devono adattarsi per facilitare il cambiamento trasformazionale.
Fondamentali per raggiungere questo cambiamento trasformativo sono le opportunità di punti di svolta positivi, in cui i cambiamenti desiderabili nella società diventano auto promotori. Le azioni concertate possono creare le condizioni abilitanti per innescare una trasformazione rapida e su larga scala. La storia umana è ricca di esempi di bruschi cambiamenti sociali e tecnologici. Esempi recenti includono l’aumento esponenziale dell’elettricità rinnovabile, la portata globale dei movimenti per la giustizia ambientale e l’accelerazione della diffusione dei veicoli elettrici. Le minacce di punti di svolta negativi potrebbero essere mitigate se ci fosse un grande sforzo per innescare altre opportunità di punti di svolta positivi.
Se la temperatura globale dovesse superare di 1,5 gradi quella del periodo preindustriale (usata come riferimento negli accordi internazionali come quelli di Parigi) potrebbero verificarsi delle serie criticità: sciogliersi le piattaforme di ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartide occidentale, le enormi aree di permafrost nordamericane, cambiare la corrente nel Mare del Labrador e danneggiarsi gran parte delle barriere coralline tropicali. Tra i 2 e 4 gradi di aumento perderemmo altri meccanismi cruciali che regolano il clima, come quelli che generano le piogge torrenziali nel Sahel e in qualche modo limitano la desertificazione a sud del Sahara, mentre oltre i 4 gradi perderemmo definitivamente anche tutti i ghiacci antartici e la corrente Atlantica.
12/07/2023 03:21 PM
(Adnkronos) - Un’altra Cop28 con delle tematiche che sembrano “grandi assenti” nello scenario futuro: questa è ciò che si è notato negli ultimi giorni. La Conferenza delle Nazioni Unite si è riunita a Dubai per discutere delle politiche dedicate al cambiamento ...
(Adnkronos) - Un’altra Cop28 con delle tematiche che sembrano “grandi assenti” nello scenario futuro: questa è ciò che si è notato negli ultimi giorni. La Conferenza delle Nazioni Unite si è riunita a Dubai per discutere delle politiche dedicate al cambiamento climatico, ma pare non aver soddisfatto, neanche quest’anno, le aspettative dei cittadini di tutti i Paesi coinvolti. Si è sottolineata la mancanza di coraggio nelle scelte, la difficoltà di indirizzare le politiche verso dei binari fino ad oggi non ancora intrapresi e l’assenza di alcune tematiche di rilevanza non trascurabile.
E mentre si capisce cosa farne dei combustibili fossili, le politiche alimentari continuano a non essere una priorità. Ma scopriamo meglio di cosa si tratta.
A denunciare l’assenza delle Politiche alimentari dalla Cop28 è la presidente di Slow Food Italia durante la presentazione della ventesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la più rilevante manifestazione internazionale dedicata al cibo salutare e pulito organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte. “Le politiche alimentari – ha affermato la presidente - sono assenti alla Cop28. Abbiamo visto le dichiarazioni provocatorie rilasciate sull’impossibilità di fare a meno dei combustibili fossili, quando invece probabilmente è l’unica strada seria e in tempi brevi per incidere al contrasto della crisi climatica”.
E sulla carne sintetica ha aggiunto: “La posizione di Slow Food accoglie la complessità. Il nostro ragionamento non è solo sulla carne coltivata in sé, ma un ragionamento più ampio che riguarda gli allevamenti intensivi e lo spreco alimentare, dato che nel mondo sprechiamo un terzo del cibo prodotto. Abbiamo più che altro bisogno di fonti proteiche vegetali, una soluzione in linea con la conversione ecologica e dentro la natura, non in laboratori o nelle industrie”.
A darne rilevanza, però, è stata la premier italiana Giorgia Meloni, che, intervenuta all’inizio della Cop28 nel panel sulla sicurezza alimentare, ha dichiarato “vogliamo essere impegnati anche nella sicurezza e incolumità alimentare, che significa non solo alimenti per tutti, ma assicurare alimenti sani per tutti. Questo significa - ha sottolineato - che non vogliamo considerare la produzione alimentare come sopravvivenza, ma un mezzo per vivere una vita sana e il ruolo della ricerca è essenziale in questo contesto. Tuttavia, non per produrre alimenti in laboratorio, e magari andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e i poveri cibi sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere: non è mondo che voglio vedere”. Ma, purtroppo, sembra proprio la direzione più plausibile che si intraprenderà se non si cambierà la rotta.
Intanto, a proporre delle iniziative in merito è ancora una volta l’Università e l’ambito della formazione e dell’istruzione. Nello specifico ci troviamo a Parma, città in cui, Università e OnFoods, la rete italiana di ricerca e innovazione per il cibo e la nutrizione sostenibili, hanno lanciato un bando.
La dotazione finanziaria del bando è di cinque milioni di euro, destinati a progetti di ricerca avviati da imprese e organizzazioni di ricerca pubbliche e private che non fanno parte del partenariato ma che sono interessate agli argomenti affrontati da OnFoods.
L'obiettivo è coinvolgere organizzazioni esterne interessate a realizzare progetti di ricerca fondamentale e applicata e trasferimento tecnologico nel campo dell'alimentazione e della nutrizione che siano originali, innovativi e di dimensioni medio-grandi.
“I bandi a cascata di OnFoods – ha commentato il docente dell’Università di Parma Filippo Arfini, coordinatore dello Spoke 1 - rappresentano una grande opportunità, aperta a tutti, di fornire il proprio contributo per rendere più sostenibile il nostro sistema alimentare. I food systems – cioè il modo in cui il cibo viene prodotto e consumato – sono responsabili, infatti, di un terzo delle emissioni globali di gas serra, con un impatto negativo sulla salute dei consumatori. Occorre cambiare paradigma e abbiamo bisogno di idee, strumenti e proposte innovative da parte di tutti i soggetti interessati a realizzare una nuova visione sostenibile dei sistemi alimentari.”
La call for action dello Spoke 01 "Global Sustainability”, coordinato dall’Università di Parma, punta a migliorare l'efficienza delle catene del valore alimentare combinando produttività e sostenibilità, promuovendo il trasferimento tecnologico e fornendo accesso al cibo sostenibile per le persone più vulnerabili della società. L'obiettivo è quello di incidere sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale dei sistemi alimentari attraverso strategie che rispettino le scelte dei consumatori, diano priorità alla qualità e alla stagionalità degli alimenti e promuovano l'equità socioeconomica per ridurre la disuguaglianza sociale. Filiere dunque efficienti e sostenibili insieme.
“Questo primo bando a cascata – ha dichiarato il docente dell’Università di Parma Daniele Del Rio, Presidente della Fondazione OnFoods e coordinatore del progetto – inaugura una nuova stagione per la Fondazione, nella quale ciascuno degli Spoke finanzia enti di ricerca pubblica e aziende che, nella forma di piccolo partenariato costituito da 3 a 6 entità, metteranno a terra un progetto che complementi le attività degli affiliati, ma in tutto e per tutto indipendente. L’Università di Parma, che è anche l’ente proponente del nostro progetto PNRR e sede della Fondazione, è il primo Spoke ad emanare un bando a cascata e sarà a breve seguita da tutti gli altri.”
12/07/2023 10:50 AM
(Adnkronos) - La maggior parte dei bambini e dei giovani dicono di aver sentito parlare del cambiamento climatico ma solo la metà comprende cosa sia. E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio Unicef-Gallup, lanciato mentre i leader mondiali ...
(Adnkronos) - La maggior parte dei bambini e dei giovani dicono di aver sentito parlare del cambiamento climatico ma solo la metà comprende cosa sia. E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio Unicef-Gallup, lanciato mentre i leader mondiali si riuniscono alla Cop28 di quest'anno. Il sondaggio globale, che ha raggiunto più di 55mila persone in 55 Paesi, ha rilevato che in media l’85% dei giovani fra i 15 e i 24 anni in 55 paesi afferma di aver sentito parlare del cambiamento climatico, ma solo il 50% di loro ha indicato la definizione corretta secondo lo United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc) quando è stato chiesto di scegliere fra "cambiamenti stagionali del clima che si verificano ogni anno" ed "eventi meteorologici più estremi e un aumento delle temperature medie mondiali derivanti dall'attività umana".
La conoscenza del cambiamento climatico fra i giovani è minore nei paesi a reddito basso e medio basso, i più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, come Pakistan (19%), Sierra Leone (26%) e Bangladesh (37%).
"I giovani sono stati tra i più grandi eroi nel guidare l'azione per affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici. Hanno chiesto un'azione per il clima nelle strade o nelle sale riunioni, e dobbiamo fare ancora di più per garantire che tutti i bambini e i giovani comprendano la crisi che incombe sul loro futuro - ha dichiarato la Direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell - Alla Cop28, i leader devono impegnarsi a garantire che i bambini e i giovani siano istruiti sul problema, presi in considerazione nelle discussioni e coinvolti nelle decisioni che influenzeranno le loro vite per i decenni a venire".
In occasione del Vertice sui cambiamenti climatici Cop28, in corso a Dubai, l'Unicef chiede ai leader mondiali di "garantire che le decisioni siano consapevolmente in grado di proteggere e investire nell'infanzia, anche per quanto riguarda la formazione sul clima. Questo include: valorizzare i bambini nella decisione finale di copertura della Cop28 e convocare un dialogo tra esperti su bambini e cambiamenti climatici; inserire i bambini e l'equità intergenerazionale nel Global Stocktake (Gst); includere i bambini e i servizi essenziali resilienti al clima nella decisione finale sull'Obiettivo globale per l'adattamento (Gga); garantire che il Fondo per le perdite e i danni e gli accordi di finanziamento rispondano alle esigenze dei bambini, con i diritti dei bambini integrati nella governance del Fondo e nel processo decisionale".
Al di là della Cop28, l'Unicef chiede alle parti di agire "per proteggere la vita, la salute e il benessere dei bambini, anche adattando i servizi sociali essenziali, mettendo ogni bambino in condizione di essere un campione per l'ambiente e rispettando gli accordi internazionali sulla sostenibilità e sul cambiamento climatico, compresa la rapida riduzione delle emissioni".
"Avendo constatato la forza del movimento giovanile per il clima, sono certa che informare e coinvolgere un numero ancora maggiore di giovani sulla crisi climatica potrebbe contribuire a dare un impulso al senso collettivo di urgenza di cui il mondo ha disperatamente bisogno", ha aggiunto Russell.
12/07/2023 10:18 AM
(Adnkronos) - Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per aziende e PA, sigla con soddisfazione delle organizzazioni sindacali l’accordo del contratto integrativo aziendale per gli anni 2024-2026. Ad annunciarlo è il gruppo in una nota. L’intesa riguarda per ...
(Adnkronos) - Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per aziende e PA, sigla con soddisfazione delle organizzazioni sindacali l’accordo del contratto integrativo aziendale per gli anni 2024-2026. Ad annunciarlo è il gruppo in una nota. L’intesa riguarda per la prima volta tutte le società del Gruppo guidato da Maximo Ibarra, ad eccezione delle neo-acquisite Be - Shaping The Future e Atlantic Technologies. L’accordo, che prevede una serie di misure migliorative rispetto al contratto collettivo nazionale, è in linea con la visione di un’organizzazione fortemente human capital e da sempre attenta ad offrire alle sue persone le migliori condizioni per conciliare tempo lavorativo e tempo libero, sostenendo la diversità e l’inclusione.
In questa direzione vanno le tante misure volte al miglioramento delle condizioni in materia di famiglia e genitorialità che prevedono: allargamento del concetto di famiglia (figli fino a 18 anni, genitori affettivi, genitori ultra75 anni); innalzamento dei permessi retribuiti per visite mediche private, confermando la centralità dei permessi per visite mediche presso le strutture pubbliche; permessi retribuiti per la malattia del figlio/a; contributo per congedo parentale facoltativo all'80% della retribuzione per un mese in aggiunta a quanto previsto dalla normativa di riferimento; innalzamento di ulteriori 5 giorni di congedo obbligatorio di paternità oltre quanto previsto dalle normative vigenti.
A queste misure, riferisce ancora il gruppo, si aggiungono l’innalzamento dei contributi per l’acquisto dei testi scolastici e del numero delle borse di studio per i figli, oltre all’aumento del contributo a carico dell’azienda per potenziare la previdenza complementare. Per il 2024 l’accordo prevede l’erogazione di 400 euro in beni e servizi, che si aggiungono all’aumento di 400 euro lordi del premio di risultato: riguardo a quest’ultimo il dipendente avrà la possibilità di convertirlo in tutto o in parte in misure di welfare oppure in permessi retribuiti.
12/07/2023 09:57 AM
(Adnkronos) - "In Johnson & Johnson da sempre siamo molto attenti al benessere e alla crescita delle nostre persone: è grazie al valore e all’impegno dei nostri collaboratori, infatti, che possiamo contribuire ad affrontare le sfide sanitarie più complesse, attraverso ...
(Adnkronos) - "In Johnson & Johnson da sempre siamo molto attenti al benessere e alla crescita delle nostre persone: è grazie al valore e all’impegno dei nostri collaboratori, infatti, che possiamo contribuire ad affrontare le sfide sanitarie più complesse, attraverso lo sviluppo di soluzioni terapeutiche sempre più avanzate e personalizzate. In questo quadro, la formazione riveste per noi un ruolo centrale per dare la possibilità alla nostra organizzazione, composta da oltre 1400 dipendenti in tutta Italia, sia di sviluppare nuove competenze, per essere pronti ad affrontare con successo le esigenze di un settore in veloce evoluzione, sia di progredire nel proprio percorso di carriera". Così, con Adnkronos/Labitalia, Cosimo De Nigris, direttore delle risorse umane di Johnson & Johnson.
"Per sensibilizzare tutta la nostra popolazione sull’importanza della formazione, lo scorso settembre abbiamo organizzato un 'Global learning day', finalizzato a presentare le opportunità presenti sulla nostra piattaforma di traninig e sviluppo j&j learn", spiega ancora.
Novità per la formazione possono arrivare dall'intelligenza artificiale. "L’integrazione dell’intelligenza artificiale tra gli strumenti a disposizione nell’ambito della formazione offre grandi potenzialità, che possono essere sfruttate -spiega- per rendere l’esperienza di apprendimento più semplice, personalizzata e funzionale agli obiettivi del singolo dipendente e dell’azienda navigando in un catalogo di offerta formativa sempre più ampia. Come gruppo Johnson & Johnson abbiamo abbracciato questa innovazione per poter offrire a tutti i nostri collaboratori, grazie all’analisi dei dati e all’impiego di algoritmi, una offerta di percorsi formativi che sia sempre più coerente con le singole necessità e che si basa su un catalogo che contiene migliaia di opzioni in costante aggiornamento".
In particolare, sottolinea il manager, "crediamo che questa soluzione possa aiutarci a rendere i percorsi di formazione più inclusivi, flessibili e mirati, sviluppando al massimo il potenziale dei nostri collaboratori", aggiunge.
Tante le novità messe in campo quindi. "Abbiamo sviluppato -spiega- una piattaforma di e-learning che contiene migliaia di corsi di formazione e di materiali formativi (articoli di giornale, libri, riviste scientifiche) provenienti dalle più autorevoli fonti e l’abbiamo resa disponibile senza limitazioni a tutta la popolazione di J&J nel mondo. La piattaforma prende il nome di J&J Learn, ma offre molto di più rispetto alla sola formazione. Grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, guida ogni dipendente nella definizione del proprio profilo, basandosi su test di auto-valutazione delle competenze, della fase di carriera e dei propri valori guida", sottolinea.
"Queste informazioni permettono all’intelligenza artificiale di suggerire percorsi formativi personalizzati e alla persona di ottenere una migliore visione globale del proprio piano di sviluppo grazie alla riflessione guidata. Non da ultimo nella piattaforma J&J Learn sono state integrate anche due aree dedicate all’implementazione concreta delle nuove competenze acquisite: l’area grow permette di partecipare a progetti cross-funzionali e internazionali per un periodo di tempo definito e l’area mentonring permette al dipendente di individuare un mentore, che lo guida nel percorso di sviluppo delle nuove skill. in quest’ultimo caso riusciamo anche a valorizzare e trasferire l’esperienza di chi ha acquisito competenze chiave", conclude.
12/06/2023 06:36 PM
(Adnkronos) - “Chiediamo al Parlamento e al governo una proposta di legge per l’approvazione di un codice di regolamentazione e tutela di un settore completamente nuovo e fin troppo a lungo lasciato senza un impianto normativo adeguato. L’...
(Adnkronos) - “Chiediamo al Parlamento e al governo una proposta di legge per l’approvazione di un codice di regolamentazione e tutela di un settore completamente nuovo e fin troppo a lungo lasciato senza un impianto normativo adeguato. L’Associazione fornirà a breve una proposta”. Così Sara Zanotelli, presidente dell’Associazione Italiana Content & Digital Creators (Aicdc), apre 'C come economy - Il content creator: un futuro già presente', evento che segna la nascita ufficiale dell’Associazione alla presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
A inviare un messaggio anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy: “I governi e le imprese sono chiamati a investire per sostenere il passaggio ai lavori del futuro attraverso l'istruzione, la riqualificazione e le strutture di sostegno sociale che nel futuro del lavoro possono garantire centralità agli individui. A riprova della proiezione del Mimit verso l’economia del futuro, vi ricordo che nella legge di bilancio abbiamo previsto 3 collegati dedicati ai settori del domani: uno per la blue economy, uno per la space economy e infine uno per le tecnologie di frontiera per le quali voi potete essere paladini e divulgatori”.
L’Associazione, guidata da Sara Zanotelli, è nata quest’anno per rappresentare un comparto, quello della creator economy, che conta oltre 350mila professionisti e che, secondo le stime di I-Com, ha un potenziale giro d’affari di 2,55 miliardi di euro. Capillare anche la penetrazione: il 76% della popolazione italiana segue almeno un influencer, 21 milioni di italiani almeno tre e 7 arrivano a oltre dieci. Complessivamente, il 57% di italiani dichiara di essere sempre interessato ai prodotti consigliati dagli influencer. Ad essersi uniti all’Associazione sono già 250 creator, capitanati da Khaby Lame, forte di 160 milioni di followers su TikTok e primo su Instagram con 80 milioni di followers, Luca Campolunghi, Sespo, Giulia Latini, Gabriele Vagnato, Klaus, Cartasegna, Samara Tramontana, Andrea Muzzi e Ignazio Moser.
Dall’etica alla normativa, dalla comunicazione alla dimensione artistica, 'C come Economy' si è articolato in cinque panel, a cui sono intervenuti, tra gli altri, anche Claudio Durigon, sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, Massimo Camisasca, direttore generale Istat, Stefano da Empoli, presidente I-Com, Alessandra Ghisleri, direttrice EuroMedia Research, Paolo Boccardelli, direttore Centro di Ricerca Luiss, Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al ministero dell’Istruzione e del Merito, Raffaella Paita, coordinatrice nazionale Italia Viva, Michele Sciscioli, capo Dipartimento politiche giovanili e servizio civile universale, e Antonio Affinita, direttore generale Moige.
Dominante, nel corso del convegno, è stato il tema dell’etica, per il quale diventa sempre più necessario introdurre un codice dedicato che sovraintenda sulle implicazioni potenzialmente dannose specie per le categorie più fragili. E’ in questo quadro che è stato presentato il codice etico di Aicdc, un insieme di linee guida definite collegialmente da tutti i professionisti che hanno aderito all’Associazione e che individuano regole chiare, procedure e valori morali a cui ci si potrà uniformare.
Molto diffusi, infatti, anche i casi di cyberbullismo e hate speech: nella ricerca elaborata da Moige 'Dieta mediatica e cyberbullismo', il 31% dei ragazzi intervistati dichiara di aver subito 'prepotenze' online. Una media che resta invariata al cambiare dell’età: i giovani che riconoscono di averle subite 'qualche volta', escludendo quindi le vittime sistematiche, è pari al 20% nella fascia d’età 6-10 anni, percentuale che sale al 21% nella fascia 11-14 e al 23% in quella 15-18. Il 45% dei ragazzi dichiara di aver assistito a episodi di prepotenza online e il 34% conosce qualcuno, a scuola o fuori dalla scuola, che è stato vittima di cyberbullismo.
“Il comparto della creator economy - sottolinea Sara Zanotelli, presidente di Aicdc - sta diventando sempre più rilevante nel quadro dell’economia italiana. Ed è per questo che, anche in linea con le indicazioni dell’Agcom, si rende più che mai necessario avviare un dibattito etico e legislativo sulla professionalizzazione della categoria. Con le istituzioni oggi abbiamo avviato un confronto, e siamo pronti ad applicare con i nostri associati il codice etico che abbiamo presentato per la prima volta in questa sede, strumento che ci permette di certificare a tutti i livelli la validità dei creator che fanno parte di Aicdc”.
“Attraverso questa associazione, vogliamo rivolgerci a tutti i professionisti della creator economy. Non solo ai frontman, agli influencer e ai creativi digitali, ma anche a tutto il vasto ecosistema che ruota intorno: dai manager alle agenzie, che si confrontano ogni giorno con una professione le cui dimensioni e i cui confini sono ancora molto sfumati", commenta Mauri Valente, vicepresidente dell’Associazione.
Durante l'evento è stata inoltre annunciata la nascita dell'Osservatorio sulla Creator Economy, in collaborazione con I-Com, Istituto per la Competitività e il Centro di Ricerca in Strategic Change 'Franco Fontana' della Luiss. L'iniziativa nasce con l’obiettivo di analizzare la dimensione in termini economici e occupazionali del mercato dei creator di contenuti digitali in Italia e di elaborare proposte di policy da sottoporre ai decisori politici per indirizzare lo sviluppo del settore a beneficio del Paese. L'Osservatorio è sostenuto da Digit'Ed, primo polo di formazione in Italia e uno dei maggiori player del settore a livello europeo, e da Nextalia, società di gestione del risparmio, costituita con l’obiettivo di investire nelle eccellenze italiane per accelerarne il percorso di crescita sostenibile.
12/06/2023 06:00 PM
(Adnkronos) - Prosegue l’intesa siglata tra Unicoop Tirreno e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come missione la raccolta e l’avvio al riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo. Anche al supermercato ...
(Adnkronos) - Prosegue l’intesa siglata tra Unicoop Tirreno e Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come missione la raccolta e l’avvio al riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo. Anche al supermercato Coop di Civita Castellana parte il progetto di economia circolare “da bottiglia a bottiglia”, ossia generare Rpet da bottiglie usate per realizzarne di nuove. A partire dal 6 dicembre, grazie all’installazione dell’eco-compattatore Coripet, i soci Coop potranno conferire le bottiglie in Pet e ricevere punti per la spesa.
I soci Coop con l’ausilio dell’app Coripet (scaricabile da smartphone e da associare poi alla carta socio Unicoop Tirreno) possono inserire le bottiglie nel macchinario (che devono essere vuote, non schiacciate, con tappo, etichetta e codice a barre leggibile) e ottenere in cambio punti Coop.
Ogni 100 bottiglie si ricevono 100 punti che vengono caricati direttamente sulla tessera del socio Coop e possono essere usati per fare la spesa, partecipare alle raccolte a premi e sostenere i progetti di solidarietà della Cooperativa.
12/06/2023 04:34 PM
(Adnkronos) - Non chiamatela conferenza sul clima: la Cop 28, così come tutte le sue edizioni precedenti, non è pensata per trovare delle soluzioni reali alla crisi climatica e al futuro dell’umanità.
Da questa netta posizione prende forma ...
(Adnkronos) - Non chiamatela conferenza sul clima: la Cop 28, così come tutte le sue edizioni precedenti, non è pensata per trovare delle soluzioni reali alla crisi climatica e al futuro dell’umanità.
Da questa netta posizione prende forma la prima Earth Social Conference, la controconferenza che si sta tenendo in Colombia da ieri, 5 dicembre, e fino al 10 dicembre, nella zona di Casanare, in cui ci saranno assemblee sul conflitto in Medio Oriente, sulle nuove forme di colonizzazione e sul ruolo delle organizzazioni nella crisi climatica.
“Chiediamo a tutti i ‘realisti’ del clima di rifiutare il loro invito alla Cop 28 che si terrà a Dubai e di unirsi a noi per la prima Earth Social Conference a dicembre”: con questo invito attivisti e gruppi di tutto il mondo hanno chiamato a raccolta quanti preferiscono boicottare la Cop 28 e organizzare una conferenza alternativa.
In effetti, a 6 giorni dal termine, la Conferenza delle Parti in corso a Dubai non sta dando i risultati sperati, anche se questo non sorprende affatto gli organizzatori dell’evento in Colombia: “Finirà con un accordo non vincolante, verrà stipulato dietro le quinte e si cercherà di uscire dal vertice con la percezione di non aver fallito completamente. L’accordo non comporterà alcuna deviazione significativa dal business as usual. A consolarci saranno le speranze della Cop29 del prossimo anno. E il mondo resterà sull’autostrada verso l’inferno climatico con i piedi ben saldi sull’acceleratore”, hanno scritto le oltre 50 organizzazioni che hanno avanzato l’idea della prima controconferenza sul clima, trasformandola in realtà.
Chi parteciperà alla conferenza sociale in Colombia in passato è stato alle conferenze sul clima, non solo protestando ma anche partecipando ai panel dedicati alle giovani generazioni e a quelli delle società civile. Questa volta hanno deciso che le loro energie sarebbero state impiegate meglio altrove.
“Tutti i gruppi di End Fossil stanno boicottando la Cop28 perché è il vertice sul clima più corrotto che ci sia mai stato, per questo alcuni di noi parteciperanno agli eventi della conferenza sociale in Colombia”, raccontano a economiacircolare.com le attiviste e gli attivisti di End Fossil, una rete internazionale nata nel 2022 che ha promosso l’occupazione di più di 90 università in 13 Stati diversi per protestare contro l’uso dei combustibili fossili.
Ancora prima dell’inizio della conferenza (30 novembre), il clima era surriscaldato non solo in senso ambientale, ma anche figurato. Ad alzare la bufera le parole, riportate dal The Guardian, di Sultan Ahmed Al Jaber, ministro dell’Industria degli Emirati Arabi Uniti e presidente di Cop 28.
In una call con l’ex inviata speciale delle Nazioni unite e già presidente dell'Irlanda, Mary Robinson, Al Jaber ha detto: “Mi mostri una strada per eliminare i combustibili fossili che consenta uno sviluppo sostenibile, a meno di non volere riportare il mondo nelle caverne”.
Non solo. Per il presidente della Cop 28 “non esiste alcuna scienza che affermi che l'eliminazione graduale dei combustibili fossili”, come il petrolio ad esempio, “porti a questo risultato”.
La replica del presidente delle Nazioni Unite Antonio Guterres è stata immediata: “Si tratta di affermazioni assolutamente preoccupanti e sull’orlo del negazionismo climatico”, che generano particolare apprensione perché pronunciate dal presidente di quella Conferenza che dovrebbe trovare un ampio accordo tra le parti proprio per contrastare il cambiamento climatico.
Nonostante la chiarezza delle dichiarazioni, Al Jaber ha provato il dietrofront affermando di credere e rispettare moltissimo la scienza. Il presidente della Cop 28 di Dubai ha detto che le sue parole sono state “mal interpretate” e che ritiene fondamentale “l'eliminazione graduale dei combustibili fossili”, specificando che “deve essere ordinata, giusta e responsabile”. Dichiarazioni che, inevitabilmente, hanno lasciato molti dubbi sulla vera posizione di Al Jaber.
Questa vicenda ha finitor per rafforzare la linea di chi, alla Conferenza di Dubai, sta preferendo la controconferenza in Colombia.
Come spesso sottolineato anche su queste pagine, il cambiamento climatico non produce danni ‘solo’ ambientali, ma profonde disuguaglianze socio-economiche. Infatti, a pagare il prezzo più caro della crisi climatica spesso sono i paesi più poveri , che meno di altri hanno contribuito all’emissione di gas serra. Un paradosso che si traduce nella richiesta di “giustizia climatica” da parte di chi ha aderito alla Earth Social Conference o comunque ne sostiene il contenuto.
Per questo, gli organizzatori della controconferenza colombiana propongono una sorta di ‘patrimoniale climatica’ ispirata al principio ‘più inquini, più paghi’. Tutte le oltre 50 organizzazioni che hanno dato forma alla manifestazione in Colombia sono d’accordo su questa proposta.
I dati confermano che le responsabilità per l’incremento delle emissioni di gas climalteranti sono di una ristretta minoranza elitaria e benestante: secondo l’ultimo rapporto Oxfam-SEI, l’1% più ricco del mondo inquina quanto i 2/3 dell’intera popolazione globale. Più nello specifico, nel 2019, l’1% più ricco del pianeta ha generato il 16% delle emissioni globali di CO2 derivanti dai consumi, superando quelle prodotte da tutti i veicoli su strada. Allo stesso tempo, il 10% più ricco della popolazione mondiale è responsabile della metà delle emissioni globali. In un anno, un individuo appartenente all’1% più ricco inquina quanto una persona del restante 99% in 1.500 anni.
Con questi dati, sostengono gli organizzatori della Earth Social Conference, una patrimoniale climatica è l’unica strada concreta da perseguire.
“Senza pretesa di rappresentare una panacea, un’imposta progressiva sui grandi patrimoni può generare risorse considerevoli per la decarbonizzazione dell’economia e per affrontare al contempo i crescenti bisogni sociali quali salute, istruzione, contrasto all’esclusione sociale, che stentano a trovare oggi una risposta adeguata. Un tributo in grado di garantire maggiore equità del prelievo fiscale e una prospettiva di futuro dignitoso per chi ne è oggi privato”, ha spiegato Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia fiscale di Oxfam Italia, lanciando la campagna #lagrandericchezza.
La proposta è quella di introdurre, a livello comunitario, una tassa sui grandi patrimoni che avrebbe un triplice scopo:
- finanziare le iniziative di transizione ecologica dell’Ue;
- rafforzare l’inclusione sociale nei Paesi membri;
- integrare gli stanziamenti dell’Unione per le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo e per la finanza climatica.
Gli scarsi risultati raggiunti dalla Cop 28 a soli sei giorni dal termine, avvalorano le ragioni dei manifestanti.
Ciò che più impreziosisce il dibattito, tuttavia, è l’approccio olistico che muove gli organizzatori della Earth Social Conference, consapevoli che nessuna politica ambientale può diventare concreta se non si promuove la giustizia climatica.
Il manifesto è ben riassunto da queste parole di Karim di Earth Social Conference, raccolte da economiacircolare.com: “Abbiamo deciso di proporre un’alternativa speranzosa. Ecco perché stiamo organizzando una conferenza dove discutere con urgenza e in maniera concreta come garantire un futuro giusto e sicuro per tutti. Durante questa settimana di incontri utilizzeremo ogni momento per sviluppare strategie collettive e costruire una solida rete globale basata sulla solidarietà”.
12/06/2023 03:56 PM
(Adnkronos) - Debutta il ciclo di eventi de #IlLavoroContinua, il nuovo centro studi dell’associazione di imprese Cifa, con un webinar dal titolo 'Il salario minimo dalla Costituzione alla Cassazione'. "Per la prima volta, la misura verrà valutata nell’...
(Adnkronos) - Debutta il ciclo di eventi de #IlLavoroContinua, il nuovo centro studi dell’associazione di imprese Cifa, con un webinar dal titolo 'Il salario minimo dalla Costituzione alla Cassazione'. "Per la prima volta, la misura verrà valutata nell’ottica giurisprudenziale. Si tratta di un approccio inedito, finora mai considerato. E le domande non sono di poco peso. Il salario minimo esiste? Conviene? Chi decide a quanto ammonta e se sia commisurato all’attività di un lavoratore in un luogo ben preciso? Ha senso considerarlo un parametro univoco? Questi i dubbi che serpeggiano nelle aule di tribunale e che si pongono i 'professionisti' della legge in materia di lavoro. Fatto sta che il pensiero dei giudici si traduce in provvedimenti che intervengono in modo significativo nella vita di lavoratori e imprese, passando per l’attività interpretativa di avvocati e consulenti del lavoro, ogni giorno alle prese con la necessità di dare risposte chiare", spiega una nota.
È per questo motivo che il Comitato tecnico-scientifico del Centro studi #IlLavoroContinua si propone di fare una ricostruzione del tema, oggi alla ribalta della cronaca dopo l’esito degli ultimi arresti giurisprudenziali. Obiettivo del webinar sarà proprio analizzare le proposte susseguitesi nel tempo (già nella precedente legislatura erano stati presentati più disegni di legge di iniziativa parlamentare a favore), passando attraverso la direttiva Ue 2022/2041 relativa a salari minimi adeguati nell’Unione. Uno sguardo attento verrà riservato alla proposta di legge n. 1275/2023 per l’istituzione del salario minimo e alle recenti 'Osservazioni e Proposte sul Salario minimo in Italia', approvate dal Cnel il 12 ottobre scorso, fino ad arrivare alle sentenze, sempre di ottobre, della Corte di Cassazione.
A esporre le ricadute di tipo economico, professionale e tributario su aziende e lavoratori saranno alcuni componenti del Comitato tecnico-scientifico del Centro studi #IlLavoroContinua, tra cui l’avvocato giuslavorista Fabrizio Di Modica, il giudice del lavoro Giuseppe Tango, il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo, Antonio Alessi, e il professor edi Diritto amministrativo all’Università di Chieti e di Pescara, Paolo Cacciagrano. Interverranno anche il presidente dell’associazione di imprese Cifa, Andrea Cafà, e il segretario generale del sindacato Confsal, Angelo Raffaele Margiotta. Modera Cinzia Santangeli, della Fondazione Studi Consulenti del lavoro.
12/06/2023 02:24 PM
(Adnkronos) - Gli scarti della coltivazione del riso e i giornali letti potrebbero essere gli elementi decisivi di una risposta ecologica alle emissioni del settore edile. Nonostante questa affermazione possa apparire curiosa, è quanto sostengono i ricercatori dell’Universidad Tecnoló...
(Adnkronos) - Gli scarti della coltivazione del riso e i giornali letti potrebbero essere gli elementi decisivi di una risposta ecologica alle emissioni del settore edile. Nonostante questa affermazione possa apparire curiosa, è quanto sostengono i ricercatori dell’Universidad Tecnológica de Panama, in un articolo recentemente comparso su “Frontiers in Built Environment”. Grazie al riciclo dei due materiali, gli esperti sono infatti riusciti a ottenere un isolante rispettoso dell’ambiente, che potrebbe rappresentare un’alternativa alle soluzioni tradizionali, ben più inquinanti.
12/06/2023 10:47 AM
(Adnkronos) - Si discute tanto di economia circolare e dei suoi fondamenti come uno dei fattori principali della transizione ecologica e dell'ecosostenibilità. In realtà, in questi ultimi anni riciclo, riuso, ricondizionamento non sono solo parole sulla bocca di molti, ...
(Adnkronos) - Si discute tanto di economia circolare e dei suoi fondamenti come uno dei fattori principali della transizione ecologica e dell'ecosostenibilità. In realtà, in questi ultimi anni riciclo, riuso, ricondizionamento non sono solo parole sulla bocca di molti, ma azioni virtuose messe in atto da un numero crescente di imprese e di cittadini. Applicare i principi di economia circolare, in sintesi, significa prolungare il ciclo di vita dei prodotti, il che si traduce anche in risparmio economico, oltre che naturalmente nella riduzione della quantità di rifiuti di ogni genere. Risparmio che, solo nel 2022 in Italia, è stato quantificato in 1,2 miliardi di euro. Una cifra considerevole in assoluto, ma non abbastanza rispetto a quanto fissato per il 2030. Attualmente, con 15,6 miliardi di euro complessivamente risparmiati a seguito di pratiche di economia circolare, infatti, siamo solo al 15% dell'obiettivo di complessivi 103 miliardi da raggiungere entro il 2030. Il che significa, che per riuscire ad arrivare al traguardo, dovremmo risparmiare 11 miliardi all'anno da qui al 2030, decuplicando lo sforzo prodotto nell'ultimo anno. Sono alcuni dei dati emersi dal Circular Economy Report 2023 elaborato dall'Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano. Quali sono le cause di questo ritardo? Il Report indica soprattutto la scarsità di investimenti privati in economia circolare rispetto agli altri grandi Paesi dell'UE. Per contro, nel nostro Paese si evidenzia una elevata capacità di riciclare i rifiuti, ma del tutto insufficiente rispetto al quadro generale che suggerisce sempre più la strada del riuso rispetto al riciclo. Qualche spunto positivo però emerge nel Report. L'Italia risulta seconda per numeri di brevetti relativi all'economia circolare e sono ben 210 le startup circolari che hanno raccolto finanziamenti pari a 122,7 milioni di euro.
Che il nostro Paese sia piuttosto indietro rispetto agli obiettivi 2030 di economia circolare non lo dicono solo i dati sul risparmio economico sopra citati. Il Report di PoliMi, effettuato su imprese dei 7 principali settori produttivi, segnala che il 59% delle grandi aziende ha adottato almeno un pratica di economia circolare, ma solo il 29% di quelle piccole e, tra queste, in un anno sono aumentate dal 38% al 47% quelle che non intendono fare investimenti in economia circolare. Se parliamo poi di transizione verso l'economia circolare, solo il 2% delle aziende dichiara di averla completata e il 70% sta muovendo i primi passi. Sui dati pesano gli investimenti ancora troppo contenuti, in oltre la metà dei casi inferiori a 50 mila euro. Tra gli altri ostacoli allo sviluppo di pratiche di economia circolare, le aziende indicano gli elevati costi di investimento, l'incertezza della normativa del settore e la mancanza di incentivi.
Entrando nel dettaglio dei singoli settori produttivi, il più virtuoso è quello delle Costruzioni dove il 61% delle aziende ha adottato almeno una pratica di economia circolare, seguito dall'Impiantistica industriale con il 48%, terzo il Food&Beverage con il 41%. Al contrario, i settori meno propensi all'economia circolare sono quello del Mobile e Arredamento con solo il 20% di imprese che ha adottato almeno una pratica, seguito dall'Automotive con il 25% e dall'Elettronica di consumo con il 33%. Si segnalano anche aziende che non hanno avviato alcuna pratica di economia circolare e non hanno intenzione di adottarla per il prossimo futuro: in particolare il 60% delle aziende del settore Automotive, il 52% del Mobile e Arredamento, il 45% del Tessile.
12/06/2023 05:52 AM
(Adnkronos) - Un'Europa consapevole delle sfide ambientali, sociali e di governance si sta impegnando attivamente in un approccio sostenibile allo sviluppo economico. È quanto emerge da un’indagine condotta da BVA Doxa in Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia, paesi ...
(Adnkronos) - Un'Europa consapevole delle sfide ambientali, sociali e di governance si sta impegnando attivamente in un approccio sostenibile allo sviluppo economico. È quanto emerge da un’indagine condotta da BVA Doxa in Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia, paesi che rappresentano una significativa percentuale della popolazione e del PIL dell'Unione Europea. Questa consapevolezza è stata principalmente diffusa grazie all'attenzione dedicata a tali tematiche da parte di televisioni e social media.
Nonostante ciò, l'indagine rivela che persiste una mancanza di chiara comprensione delle diverse dimensioni ambientali, sociali e di governance. Tuttavia, la sostenibilità sta diventando sempre più una necessità, anche dal punto di vista economico. La maggioranza schiacciante dei cittadini europei è favorevole ad accettare un orizzonte temporale di medio-lungo periodo nei rendimenti degli investimenti sostenibili, con oltre il 70% degli intervistati. Inoltre, la riduzione del costo dei prestiti alle imprese che perseguono obiettivi sociali o ambientali è vista positivamente da una vasta parte della popolazione, come afferma il 51% degli intervistati. C'è anche un ampio consenso (oltre il 30%) sul fatto che la sostenibilità avrà un impatto positivo sull'occupazione nel prossimo futuro.
Nonostante il cambiamento climatico rimanga una delle principali preoccupazioni, l'attenzione inizia a spostarsi verso l'importanza della dimensione sociale. In particolare, sono emerse preoccupazioni significative riguardo alle infrastrutture, come scuole, ospedali e alloggi.
La maggioranza schiacciante dei cittadini intervistati (il 57%) ritiene che le sfide della sostenibilità possano essere affrontate solo attraverso un patto tra governi e cittadini, assegnando un ruolo chiave agli Istituti Nazionali di Promozione nell'accelerare la crescita e lo sviluppo sostenibile dei diversi Paesi europei. La fiducia nella collaborazione tra istituzioni pubbliche e cittadini emerge come un elemento cruciale per superare le sfide e costruire un futuro più sostenibile per l'Europa.
L'indagine è stata presentata durante l'evento "Eyes on a sustainable future" organizzato da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) in collaborazione con Borsa Italiana; l'evento ha riunito i vertici di importanti istituti finanziari europei, tra cui Caisse des Dépôts (CDC), Instituto de Crédito Oficial (ICO), Kreditanstalt für Wiederaufbau (KFW) e Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Gli Istituti di Promozione stanno attivamente lavorando per creare una rete comune a livello europeo, mirando a potenziare gli investimenti sostenibili in un contesto in rapida evoluzione. Questo progetto si propone di migliorare il coordinamento tra gli attori coinvolti, promuovendo un approccio comune alle tematiche ESG e cercando un allineamento degli standard europei in ambito di sostenibilità.
Complessivamente, le oltre 30 NPBI europee hanno un patrimonio di oltre 2.700 miliardi di euro e svolgono un ruolo cruciale nel finanziare investimenti per la crescita sostenibile e inclusiva dell’Europa. L'impegno congiunto degli Istituti Nazionali di Promozione si configura come una risposta fondamentale per affrontare le sfide e promuovere lo sviluppo sostenibile nel panorama finanziario europeo.
12/05/2023 09:08 PM
(Adnkronos) - Volvo 'festeggia' l'ottima accoglienza all'ultima nata della sua gamma elettrica, la EX30 (che non solo è fra le finaliste del Car of the Year, ma ha anche totalizzato in Italia circa 1.730 vendite prima ancora della sua commercializzazione) e ...
(Adnkronos) - Volvo 'festeggia' l'ottima accoglienza all'ultima nata della sua gamma elettrica, la EX30 (che non solo è fra le finaliste del Car of the Year, ma ha anche totalizzato in Italia circa 1.730 vendite prima ancora della sua commercializzazione) e lo fa accelerando sul fronte delle infrastrutture necessarie come le colonnine di ricarica. Con l'inaugurazione a Roma di una nuova stazione ultrarapida a 100 kw - presso la concessionaria C.A.R. Room - è salito a 22 il numero degli impianti Powerstop installati da Volvo nel nostro paese negli ultimi due anni, e la cerimonia ha permesso di fare un bilancio di questo progetto e di anticipare gli sviluppi a breve e medio termine dell’iniziativa.
Promosso nel 2021 da Volvo Car ltalia in collaborazione con la rete delle concessionarie ufficiali Volvo in Italia per favorire su scala nazionale la diffusione della mobilità elettrica nel nostro Paese, il progetto Powerstop è in linea con la scelta strategica di Volvo Cars a favore dell’elettrificazione: una strategia che - spiega Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia - "e' globale, è stata decisa da anni, ne siamo convinti e non pensiamo di rivederla. Peraltro in Italia la EX30 sta segnando una pietra miliare nella elettrificazione: sono convinto che sia una 'game changer' non solo per Volvo ma per tutto il mercato dell'elettrico".
Alla prima stazione di ricarica ultrafast Volvo attivata a febbraio 2022 a Perugia se ne sono aggiunte altre 22, e in questo periodo sono 39.000 le ricariche per un totale di 4,5 milioni di Km percorsi con le ricariche erogate da Powerstop per un totale di 910 megawattora: un lunghissimo 'viaggio a zero emissioni' che si è tradotto in 547 tonnellate di CO2 allo scarico non emesse e quindi risparmiate.
Questa esperienza peraltro ha permesso di tracciare un ritratto del cliente 'elettrico': sono 23 i kWh di energia per ricarica media, pari a un recupero di autonomia di 115 Km con una durata della sosta di 17 minuti. Ricariche va detto effettuate in impianti che sono in funzione 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Le Powerstop Volvo più utilizzate sono risultate Milano (6.903 ricariche), Verona (6.473 ricariche) e Ferrara (4.429 ricariche).
Questa - ha sottolineato Crisci - "è un’iniziativa senza precedenti. Siamo stati il primo costruttore automobilistico a impegnarsi attraverso investimenti concreti nella realizzazione di una rete di stazioni per la ricarica veloce accessibili a tutti gli automobilisti". Infatti le stazioni sono accessibili anche ai clienti di brand differenti, e grazie a un programma di nuove inaugurazioni il loro numero dovrebbe presto toccare quota 30. Volvo Car Italia e i concessionari Volvo attiveranno inoltre 20 stazioni di ricarica da 50 kW per aumentare la capillarità e la versatilità del servizio e giungere nel 2024 a una rete complessiva di circa 50 punti.
Nel segno di una crescente attenzione alla semplicità del processo di ricarica Volvo punta inoltre a offrire agli utilizzatori della rete Powerstop la ricarica con carta di credito, senza dover ricorrere ad app o tessere differenti per ogni provider. Il tutto in base al Regolamento emanato qiest'anno dal Parlamento Europeo che prevede che i gestori di punti di ricarica accessibili al pubblico debbano dare agli utenti finali la possibilità di ricaricare pagando con carta di credito (da aprile 2024 per le infrastrutture di ricarica nuove, dal 1 gennaio 2027 per tutte, incluse le esistenti).
12/05/2023 05:41 PM
(Adnkronos) - Il cambiamento climatico potrebbe provocare la perdita del 4,4% del Pil globale ogni anno, già a partire dal 2050.
L’allerta arriva da uno studio di Standard and Poor’s Global Rating, dove si spiega che è possibile ...
(Adnkronos) - Il cambiamento climatico potrebbe provocare la perdita del 4,4% del Pil globale ogni anno, già a partire dal 2050.
L’allerta arriva da uno studio di Standard and Poor’s Global Rating, dove si spiega che è possibile evitare questo scenario disastroso per l’economia mondiale solo tenendo le temperature ben al di sotto dei +2°C rispetto al periodo preindustriale (1850-1900).
Il primo punto chiarito dal report di S&P Global “Lost GDP: Potential Impacts Of Physical Climate Risks” è che il cambiamento climatico non è ‘solo’ un problema ambientale, ma anche finanziario e sociale.
Il riscaldamento del pianeta, causato principalmente dalle emissioni di gas serra derivanti dalle attività umane, ha già effetti tangibili e negativi sulle condizioni di vita di milioni di persone, sulla biodiversità, sulla sicurezza alimentare e idrica, sulla salute e sui diritti umani.
Ma qual è il costo finanziario del cambiamento climatico? Quali sono i settori e i paesi più esposti ai rischi fisici legati al clima e le possibili soluzioni per mitigare il cambiamento climatico prima che le conseguenze diventino irreversibili?
Come detto in apertura, secondo S&P le conseguenze del cambiamento climatico possono portare a una perdita del 4,4% del Pil ogni anno tra meno di trent’anni, già a partire dal 2050. Un dato allarmante, se si considera che il Pil globale nel 2020 era di circa 84 trilioni di dollari, secondo il Fondo Monetario Internazionale e che quindi la perdita sarebbe di oltre 3 trilioni di dollari. Sarebbe come perdere il Pil di Germania, Regno Unito o Francia ogni anno. Il report si basa su quattro scenari climatici per esaminare l’esposizione potenziale di 137 paesi a perdite economiche causate dagli impatti fisici del clima.
È possibile valutare i danni anche considerando il trend di crescita delle perdite nel settore assicurativo che dal 1992 al 2022, è cresciuto in media del 5%-7% all’anno a causa dei disastri naturali. I dati Swiss Re certificano che gli eventi climatici più estremi causano la maggior parte delle perdite assicurative.
C’è poi un’altra tendenza sottolineata nel report che getta (ancora più) ombre sul futuro: è probabile che gli impatti di tali rischi non siano lineari, come già è accaduto storicamente. In pratica, l’aumento marginale della temperatura produce più danni quanto più elevata è la temperatura di partenza. In futuro, è quindi probabile che il cambiamento climatico diventi esponenziale una volta raggiunti determinati punti critici.
L’agenzia di rating con focus sulla sostenibilità ha individuato 7 tipi di rischi climatici:
- Ondate di calore;
- siccità;
- inondazioni;
- tempeste;
- incendi;
- innalzamento del livello del mare.
Utilizzando i dati sui tassi di perdita storici associati a questi rischi, S&P ha quindi stimato i potenziali impatti economici. Ciò che emerge dalla ricerca è che la diffusione dei rischi climatici fisici erode gradualmente la capacità produttiva dei Paesi per vari motivi: gli investimenti sono più deboli perché aumenta il timore di perdere tutto per calamità naturali, c’è minore produttività, i tassi di mortalità diventano più elevati e si perde capitale.
Prendendo in considerazione uno scenario definito “di transizione lenta” S&P Global Ratings utilizza tre parametri per valutare gli impatti economici dei rischi climatici fisici:
- l’esposizione: la percentuale di Pil o di popolazione che può essere messa a rischio dai cambiamenti climatici;
- il Pil a rischio: il valore del Pil che potrebbe essere perso ogni anno a causa dei rischi climatici, espresso in valore assoluto;
- la prontezza: indica la capacità dei paesi di rispondere ad alcune di queste perdite in base alla loro forza economica e istituzionale.
Il report assume uno scenario di surriscaldamento di 3°C entro il 2050, in linea con le attuali politiche climatiche dei paesi. Tuttavia, se le emissioni di gas serra continuassero a crescere al ritmo attuale, il riscaldamento potrebbe essere anche superiore, con conseguenze ancora più gravi per l’economia mondiale.
Il report evidenzia anche che il costo del cambiamento climatico non è distribuito in modo uniforme tra i paesi e i settori economici.
Si verifica il paradosso per cui, in media, a subire le conseguenze peggiori del cambiamento climatico sono i paesi che meno hanno contribuito all’inquinamento atmosferico. I paesi più poveri e più caldi, infatti, sono quelli che subiscono le perdite maggiori a causa della loro maggiore esposizione e vulnerabilità agli impatti climatici, della loro minore capacità di adattamento e della loro dipendenza da settori sensibili al clima, come l’agricoltura e il turismo.
[Scenari di danni economici da crisi climatica - Fonte: S&P Global]
È evidente, quindi, come tra i diversi territori varino anche rischi ed esigenze di investimento.
Ad esempio, il report stima che il Pil pro capite dell’Africa sub-sahariana e della zona Mena (Medio Oriente e Nord Africa) potrebbe diminuire dell’8% entro il 2050 a causa dei rischi fisici legati al clima, mentre l’Asia meridionale potrebbe perdere addirittura il 12% di Pil, tre volte la perdita prevista a livello globale.
[La previsione sui fenomeni climatici estremi. Fonte: S&P Global]
Al contrario, nelle stime di S&P, Europa e Nord America sarebbero meno esposte e sarebbe a rischio il 2% del loro Pil. Ricordiamo inoltre un recente rapporto Oxfam-SEI dove si dimostra che l’1% più ricco della popolazione inquina quanto i 2/3 della popolazione globale.
Bisogna poi sottolineare che negli ultimi anni il cambiamento climatico sta portando eventi estremi anche in quei territori tradizionalmente miti, dove non esistevano fenomeni come siccità, inondazioni, tempeste, incendi e innalzamento del livello del mare.
Questi eventi possono causare danni ingenti alle infrastrutture, alle proprietà, alle attività economiche e alle vite umane, oltre a generare costi di adattamento e di ricostruzione. A questo va aggiunto che il cambiamento climatico può avere effetti indiretti sull’economia mondiale gravando sulle catene di approvvigionamento, i flussi commerciali e i movimenti migratori.
Le aziende italiane risultano particolarmente colpite dall’estremizzazione dei fenomeni, secondo i dati dell’Eib Investment Survey 2023, ricerca annuale svolta dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) su un campione di 13 mila aziende europee.
L’indagine spiega che le imprese italiane sono tra quelle che hanno subito i danni maggiori dagli eventi climatici estremi: complessivamente ne è stato danneggiato il 73% delle aziende, meno solo della Spagna (80%) e del Portogallo (79%). La percentuale italiana supera di ben 9 punti percentuali quella media delle imprese che hanno subito perdite legate al cambiamento climatico che si assesta al 64%. Anche quest’ultimo dato è molto allarmante se si considera che è cresciuto del 7% in un solo anno (nel 2022, era stato danneggiato il 57% delle aziende).
Il dato italiano è strettamente correlato all’aumento dei fenomeni: nel 2010 nel Belpaese si verificarono 19 eventi estremi, nel 2022 sono saliti a 310, di cui 104 allagamenti, 81 trombe d’aria, 29 grandinate distruttive, per citare i più ricorrenti (dati Legambiente). Una crescita esponenziale che, secondo una ricerca dell’Icsr (International Center for Social Research) potrebbe far spendere alle imprese italiane, complessivamente, fino a 3,24 miliardi di euro all’anno per riparare i danni ma anche per tutelarsi dal rischio ambientale.
Una situazione che ha il proprio risvolto sociale, noto con il termine di “Ecoansia”, una paura che coinvolge quasi 1 italiano su 2!
In conclusione, il report di Standard and Poor’s Global Rating ribadisce che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia seria e urgente per la stabilità finanziaria, che richiede una rapida e decisa azione da parte dei governi, delle imprese e della società civile. In realtà, la tanto temuta soglia dei +2°C rispetto al periodo preindustriale è stata già raggiunta (e superata) lo scorso 17 novembre e il tempo a disposizione non sembra molto.
L’obiettivo principale resta quello di ridurre le emissioni di gas serra, in modo da limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come previsto dall’Accordo di Parigi del 2015 registrato nella Cop 21. L’edizione numero 28 della Conferenza delle parti, in corso a Dubai, ha il compito di trovare delle soluzioni condivise per contrastare il cambiamento climatico. Per raggiungere questo obiettivo, sono necessarie politiche efficaci e ambiziose, che incentivino la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, basata sulle energie rinnovabili, sull’efficienza energetica, sulla mobilità sostenibile, sull’innovazione tecnologica e sulla circolarità dei materiali.
Allo stesso tempo, sono necessarie politiche di adattamento, che aiutino i paesi e i settori più vulnerabili a far fronte agli impatti climatici già in atto o inevitabili, aumentando la loro resilienza e capacità di recupero. Queste politiche devono essere integrate e coordinate a livello locale, nazionale e internazionale, tenendo conto delle diverse esigenze e opportunità dei diversi attori coinvolti. Quando però si tratta di passare dalle parole ai fatti, gli accordi non si trovano e gli interessi particolari continuano a prevalere.
Non fosse altro che solo a novembre, il presidente della Cop e ministro dell’Industria degli Emirati Arabi Uniti 28 Sultan Al Jaber ha espresso dubbi sulla possibilità di rinunciare ai combustibili fossili senza “tornare all’età delle caverne”. Lui dice di essere stato frainteso e di avere fiducia nella scienza.
Intanto, anche S&P ha lanciato l’allarme cercando di far leva su ciò che, per alcuni operatori, può essere più preoccupante: la perdita economico-finanziaria a cui la popolazione mondiale va incontro senza una decisa inversione di rotta.
12/05/2023 04:02 PM
(Adnkronos) - Vivere nell'Unione europea non è uguale per tutti i Paesi membri. A dimostrarlo è Housing in Europe, il report realizzato a partire dai dati Eurostat dalla Commissione europea, secondo cui, in merito al 'Costo delle abitazioni', alle abitudini di ...
(Adnkronos) - Vivere nell'Unione europea non è uguale per tutti i Paesi membri. A dimostrarlo è Housing in Europe, il report realizzato a partire dai dati Eurostat dalla Commissione europea, secondo cui, in merito al 'Costo delle abitazioni', alle abitudini di vita e al tipo di costruzione, cambia lo stile di vivere la propria casa da parte dei cittadini. La pubblicazione, infatti, fornisce dati in merito alle dimensioni e le qualità delle abitazioni e l'impatto ambientale che esse apportano, dal 2010 ad oggi.
Ad esempio, nell'Ue nel 2022 il 69% della popolazione viveva in un nucleo familiare di proprietà, mentre il restante 31% affittava un alloggio. Ma ci sono Paesi in cui le abitudini di acquisto o affitto possono essere molto differenti. Romania, Slovacchia, Croazia e Ungheria hanno un tasso di persone che comprano casa molto elevato (superiore al 90%). In un Paese come la Germania, invece, il dato cambia sensibilmente. L'affitto è diffuso in misura nettamente maggiore della proprietà, con il 53% della popolazione che vive in una casa che non è la propria. A seguire, Austria con il 49% e la Danimarca con il 40%.
Questa fotografia evidenzia come cambiano le scelte dei cittadini negli Stati membri anche in base ai costi della vita se comparati a quelli delle case e abitazioni in cui si decide di vivere, da soli o con la propria famiglia.
In Italia, riuscire ad acquistare la casa di proprietà è uno degli obiettivi di vita di moltissimi giovani che sperano di poter trovare un punto di equilibrio, nel minor tempo possibile, tra abitazione, lavoro, spese e famiglia. Nonostante le percentuali italiane dimostrino che si preferisce vivere in case di proprietà piuttosto che in affitto, non è sempre detto che la realtà sia conforme alle speranze e alle aspettative delle persone. Ecco per cui, per raggiungere quell’over 90% dei Paesi sopracitati in cui la proprietà batte altre forme di locazione, dovrebbe verificarsi un approccio differenziato al welfare statale che consentirebbe in modo più agevolato la compravendita.
Dai dati nostrani in materia è emerso che gli italiani prediligono appartamenti rispetto a case singole. Ma è sui costi ambientali che i dati focalizzano un dato rilevante: in modo nettamente superiore rispetto alla maggior parte degli altri Paesi Ue, ad eccezione di quei pochi Paesi in cui le abitazioni inquinano ancora troppo, l’Italia continua a produrre gas serra senza particolari tendenze di decrescita.
Una parte delle emissioni di gas serra proviene dalle famiglie che bruciano combustibili fossili per riscaldare le proprie case, preparare acqua calda, cucinare e usare aria condizionata. Ciò ha rappresentato una produzione di gas serra di 733 chili pro capite nell’UE nel 2021, in calo rispetto a 914 chili nel 2010. Nel 2021, i valori maggiori sono stati osservati in Lussemburgo (1 636 chili pro capite), Irlanda (1 347) e Belgio (1 400). Il valore più basso è stato invece riscontrato in Svezia (26), seguita da Portogallo (150) e Malta (168).
Con la direttiva “Case green” l'Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050, attraverso la riqualificazione del parco immobiliare europeo e il miglioramento dell'efficienza energetica. L’Italia, da questo punto di vista, risulta essere ancora indietro se si considera che molte abitazioni non hanno un “censimento energetico” e quindi, risultano manchevoli di un ‘Attestato di prestazione energetica’. Secondo i dati di Enea, circa l'86% degli edifici residenziali si trova nelle classi energetiche D e inferiori e ben il 60% circa si troverebbe addirittura nelle due classi peggiori, F e G.
In media nell’UE nel 2022, il 19,9% del reddito disponibile era destinato ai costi abitativi.
I prezzi delle case sono aumentati del 47% nell'Ue tra il 2010 e il 2022. Dal 2013, nello specifico, si è osservata una costante tendenza al rialzo, con incrementi consistenti dopo il 2015. Le uniche due diminuzioni hanno riguardato proprio l'Italia con -9% e Cipro, -5%. Mentre in Paesi come Estonia, Ungheria e Lussemburgo le case sono aumentate, rispettivamente del +192%, +172% e +135%.
Gli affitti, però, non sono da meno e risultano aumentati del 18%. Si è registrato un aumento in tutti gli Stati membri tranne la Grecia (-25%). Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Estonia (+210%), Lituania (+144%) e Irlanda (+84%). A Cipro l'aumento è stato solo del +0,2%.
I costi degli alloggi rispetto alla media dell’Ue differiscono notevolmente tra gli Stati membri. I costi abitativi più elevati nel 2022 rispetto alla media sono stati riscontrati in Irlanda (112% sopra la media UE), Lussemburgo (87% sopra) e Danimarca (82% sopra). I valori più bassi, invece, sono stati osservati in Bulgaria (63% sotto la media UE) e Polonia (60% sotto).
Osservando l’evoluzione tra il 2010 e il 2022, i livelli dei prezzi immobiliari rispetto alla media dell’UE sono aumentati in 17 Stati membri e diminuiti in 10. Gli aumenti maggiori sono stati osservati in Irlanda (dal 17% al 112% al di sopra della media dell’UE) e in Slovacchia. (dal 44% al 3% al di sotto della media UE) e le diminuzioni maggiori si sono verificate in Grecia (dall’8% al 30% al di sotto della media UE) e Cipro (dall’8% al 23% in meno).
Anche i prezzi alla produzione delle costruzioni per nuove abitazioni nell’UE sono aumentati nel periodo dal 2010 al 2022 – soprattutto dal 2016, e in modo particolarmente significativo dal 2021 al 2022. L’aumento durante l’intero periodo è stato del 40%. Tra gli Stati membri, gli aumenti maggiori sono stati osservati in Ungheria (+124%), Bulgaria (+103%) e Romania (+97%). La Grecia è stato l'unico Stato membro a registrare un calo (-1%).
Con l’aumento dei prezzi delle case e degli affitti, il costo degli alloggi può diventare un peso. Ciò può essere misurato mediante il tasso di sovraccarico dei costi abitativi, che mostra la percentuale di popolazione che vive in una famiglia in cui i costi abitativi totali rappresentano più del 40% del reddito disponibile. Nell’UE nel 2022, il 10,6% della popolazione delle città viveva in una famiglia di questo tipo, mentre il tasso corrispondente per le zone rurali era del 6,6%. I tassi di sovraccarico dei costi abitativi più elevati nelle città sono stati osservati in Grecia (27,3%) e Danimarca (22,5%), mentre i più bassi in Slovacchia (2,3%) e Croazia (2,6%). Nelle zone rurali i valori più alti si sono registrati in Grecia (24,2%) e Bulgaria (18,1%) e i più bassi a Malta (0,2%) e Cipro (0,5%).
Il sovraccarico dei costi abitativi è stato più elevato nelle città che nelle zone rurali in 20 Stati membri e inferiore in 7. Gli estremi di questa differenza erano la Danimarca (13,5 punti percentuali, con il 22,5% nelle città e il 9,0% nelle zone rurali) e la Bulgaria (-5,4 punti percentuali, con il 12,7% e il 18,1%).
Ma che vivere nelle città fosse più dispendioso che nelle zone rurali è ormai noto. Nonostante ciò, il nostro Paese fa i conti con il fenomeno dello spopolamento di zone considerabili rurali se paragonate alle principali metropoli italiane e che vivono di una popolazione per lo più formata da persone anziane che, a differenza dei giovani, ha scelto di “resistere” e restare.
12/05/2023 03:55 PM
(Adnkronos) - La medicina sta per fare un salto avanti nel futuro, ma non tutti ancora lo sanno e non è detto che l’Italia sia pronta. La sfida da affrontare è quella di nuovo approccio ad una serie di servizi ...
(Adnkronos) - La medicina sta per fare un salto avanti nel futuro, ma non tutti ancora lo sanno e non è detto che l’Italia sia pronta. La sfida da affrontare è quella di nuovo approccio ad una serie di servizi base già offerti in farmacia invece che dal medico di base e che dovrebbero, se svolti in telemedicina, agevolare il lavoro e le prestazioni di tutti gli operatori del settore. In altre parole, si parla di un futuro non così lontano che, già a partire da gennaio, introdurrà una prima forma di sperimentazione per poi diventare ufficiale a giugno 2024 e, con il 2025, consolidarsi su tutto il territorio nazionale.
Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
A fornire una definizione più o meno chiara di cosa si intenda con il termine “Telemedicina” sono le Linee di indirizzo nazionale dal Ministero della salute: “Per Telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località”.
“La Telemedicina – continua il documento - comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. I servizi di Telemedicina vanno assimilati a qualunque servizio sanitario diagnostico/ terapeutico. Tuttavia, la prestazione in Telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza. La Telemedicina deve altresì ottemperare a tutti i diritti e obblighi propri di qualsiasi atto sanitario”.
Il costo della telemedicina sulla sanità italiana può essere calcolato sia in termini economici che in termini di sostenibilità sociale. L’onere economico del funzionamento dei sistemi sanitari assorbe il 10,3% del Pil nazionale dell’Ue. In Italia, esso corrisponde al 9,1%. Un dato destinato ad aumentare se si tiene conto dell’inverno demografico che sta vivendo la nostra nazione e l’aumento delle malattie croniche con l’aumento dell’età media italiana.
Un aumento della popolazione di età superiore ai 65 anni è stimato al 34% nel 2051. Ciò comporterà una crescita della domanda dei servizi di assistenza domiciliare, pubblici o privati che siano e, quindi, anche della telemedicina.
Un primo calcolo su quello che può essere il costo della telemedicina per la nostra Nazione è stato effettuato dall’Ente di Assistenza e Previdenza dei medici che già nel 2012 prevedeva un risparmio di tre miliardi di euro l’anno per l’uso di strumenti digitali volti alla deospedalizzazione dei pazienti. Altrettante cifre si possono ottenere dai risparmi dei tempi di attività infermieristiche grazie all’introduzione della cartella clinica elettronica; la dematerializzazione dei referti e delle immagini; la riduzione di ricoveri derivanti da errori evitabili con sistemi informatici.
Con la pandemia si è sperimentata una qualche forma di telemedicina che si è trovata preparata alla sfida, ma non alla stessa velocità in tutto il territorio. L’Italia, infatti, anche a livello sanitario viaggia a velocità differenti tra Pil, trasporti, servizi, economia, turismo, dovuto ad un primo divario evidente tra Nord e Sud e un secondo divario meno noto tra le grandi città e quelle piccole che pagano lo scotto di non avere delle infrastrutture di base.
Si parla di una vera e propria sfida che l’Italia sarà costretta ad affrontare: trovare un punto di equilibrio tra ciò che è necessario fare per adempiere ai doveri che la comunità europea ci richiede e ciò che il Belpaese necessita in termini di supporto di spesa pubblica e impiego di risorse.
Tale sfida è stata in parte già vinta da una buona percentuale di farmacie. Un’indagine di Federfarma, infatti, svela che, per quanto riguarda l'Ecg, la media italiana delle farmacie che erogano il servizio è del 52%, con un 32% di farmacie che si dichiara disponibile ad implementarlo all’interno della propria attività. Quasi la metà delle farmacie italiane offre i servizi di holter pressorio (50%) e cardiaco (46%), mentre tra i quattro servizi oggetti d’indagine, la spirometria risulta il meno diffuso tra le farmacie italiane: solo l'8% di esse lo eroga attualmente, con il 56% che si dichiara disponibile a introdurlo all'interno della propria attività. Questi test diagnostici prevedono una tele refertazione a distanza, effettuata in tempo reale e certificata da medici specialisti. Federfarma, con il supporto della società di servizi informatici Promofarma, ha promosso l’erogazione delle prestazioni di telemedicina presso la rete delle farmacie associate e il progetto ha visto un incremento progressivo delle adesioni su territorio nazionale, favorito anche dalle misure del Pnrr dedicate alle farmacie rurali.
In particolare, solo nell’ambito strettamente sociosanitario e medico, ciò che si dovrà affrontare riguarda:
• Migliorare la formazione del personale medico e infermieristico capace di seguire i pazienti nei vari reparti;
• Divulgare le linee guide per un corretto trattamento delle ferite difficile attraverso dei mezzi messi a disposizione tra riviste scientifiche, eventi mirati, linee guida offerte dalla comunità scientifica;
• Informare i medici di famiglia sui riferimenti ospedalieri territoriali per inquadrare diagnosi e terapie in un contesto di rieducazione agli strumenti base.
In sintesi, per rispondere alla domanda iniziale e cioè se l’Italia sia pronta o meno ad affrontare questa sfida, si potrebbe dire ‘Sì’ se si guarda al recente passato e ‘No’ se si considerassero strumenti forniti fino ad oggi nelle mani dei cittadini e degli operatori del settore. Quali le conseguenze? Tutto ancora da determinare.
12/05/2023 01:44 PM
(Adnkronos) - Fondazione Entain, l’organizzazione no-profit istituita nel 2019 per coordinare e sostenere le iniziative di Csr del Gruppo Entain, ha annunciato oggi le associazioni vincitrici della seconda edizione del suo Csr Award. Il riconoscimento premia associazioni impegnate in ...
(Adnkronos) - Fondazione Entain, l’organizzazione no-profit istituita nel 2019 per coordinare e sostenere le iniziative di Csr del Gruppo Entain, ha annunciato oggi le associazioni vincitrici della seconda edizione del suo Csr Award. Il riconoscimento premia associazioni impegnate in tutta Italia nello sviluppo di progetti di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva, e, per la prima volta quest’anno, realtà attive nella protezione dell’ambiente e nella creazione di opportunità di inclusione attraverso l’uso di tecnologie digitali.
La premiazione si è tenuta oggi a Roma, a Palazzo Wedekind, a seguito del talk 'Infrastrutture sociali e partnership Pubblico-Privato per garantire continuità alle risorse per il terzo settore' che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni e del mondo dello sport. Sono intervenuti, Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A, Lodovico Mazzolin, direttore generale dell'Istituto per il Credito Sportivo, Giampiero Zinzi, membro della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Luca Toni, calciatore, commentatore televisivo e sostenitore di progetti di inclusione attraverso lo sport, Giuliano Guinci, responsabile delle Relazioni istituzionali e della Csr del Gruppo Entain in Italia, con conclusioni della sottosegretaria di Stato al Ministero dell'economia e delle finanze Sandra Savino.
Il dibattito si è incentrato sulla pianificazione di lungo termine degli investimenti ed in particolare di quelli nelle infrastrutture sociali, azioni necessarie per dare continuità, trasparenza ed efficacia ai progetti delle associazioni del terzo settore supportati da Fondazioni e società private. “Una visione di lungo periodo e un forte coordinamento fra le istituzioni, le realtà del terzo settore e gli operatori privati che le sostengono sono necessari per garantire la riuscita dei progetti di inclusione all’interno delle comunità in cui vengono realizzati” ha dichiarato Giuliano Guinci, responsabile delle Relazioni istituzionali e della Csr del Gruppo Entain in Italia.
Sono quindici in totale le associazioni che Fondazione Entain sosterrà nel 2024, garantendo continuità a molti progetti già avviati con la scorsa edizione del premio ed aggiungendo nuove sfide individuate quest’anno. Con il supporto di un gruppo di esperti, quali Raffaella Giugni, responsabile relazioni istituzionali di Marevivo, Mirta Michilli, direttore generale di Fondazione Mondo Digitale, Pietro Saccò, giornalista ed esperto di comunicazione sociale e Gabriele Sepio, avvocato cassazionista esperto di normativa del terzo settore, sono stati selezionati come primi classificati in particolare i progetti 'Audiovisual Napoli Hub', 'Forestazione Urbana' e 'Mixed Ability' per la valorizzazione delle risorse umane che risiedono in aree marginalizzate, la tutela di aree di pregio ambientale e l’internazionalità.
Considerato l’elevato impatto sociale dei quindici progetti presentati, la Fondazione ha deciso di sostenerli con un finanziamento complessivo di oltre 300 mila euro. "Siamo entusiasti di portare avanti anche quest’anno, grazie alla Fondazione Entain, il nostro impegno al fianco di associazioni che realizzano importanti progetti di inclusione attraverso lo sport - ha concluso Giuliano Guinci - e di poter estendere il nostro supporto, per la prima volta, anche ad organizzazioni dedite all’inclusione sociale attraverso la salvaguardia dell'ambiente e l’utilizzo di tecnologie digitali. Questo ci consente di dare un contributo più ampio e, speriamo, ancora più rilevante, ai territori in cui operiamo, in linea con gli obiettivi della nostra Fondazione”.
12/05/2023 12:31 PM
(Adnkronos) - "E' scattato ieri, lunedì 4 dicembre, alle ore 9, il click day per il lavoro domestico. Il primo dopo 11 anni. Dei 136mila ingressi previsti per il 2023, solo 9.500 destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Ovviamente, una quota non ...
(Adnkronos) - "E' scattato ieri, lunedì 4 dicembre, alle ore 9, il click day per il lavoro domestico. Il primo dopo 11 anni. Dei 136mila ingressi previsti per il 2023, solo 9.500 destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Ovviamente, una quota non sufficiente a coprire il fabbisogno delle famiglie e del settore stesso, tanto che, sul portale dei servizi del ministero dell’Interno, sono state inserite durante il periodo di pre-compilazione: 86.074 domande per questo settore, 253.473 relative al lavoro subordinato non stagionale e 260.953 relative al lavoro stagionale, per un totale di 607.904 domande (dati del Viminale)". Ad affermarlo è l'Inca, il Patronato della Cgil, secondo cui “si può dire che solo una domanda su 9 sarà accolta quest’anno: le 607.904 domande rappresentano un’entrata per le casse del governo pari a 9.726.464 euro solo di marca da bollo".
“Le domande - ricorda - devono essere trasmesse solo telematicamente e ieri, il giorno del click day, si sono confermati, per l’ennesima volta, tutti i limiti del decreto flussi, anche dal punto di vista informatico: il portale dedicato del ministero dell’interno è andato in tilt e si è visto un pesante rallentamento nell’invio delle domande e quindi una penalizzazione per chi aveva necessità di richiedere il nulla osta per un lavoratore del settore. A questa situazione si è aggiunta - prosegue - la mancanza di tempestività e la confusione di alcune comunicazioni fornite dal ministero dell’Interno". Secondo il Patronato, “ferma restando la necessità di riforma normativa, con il superamento della legge Bossi-Fini, nel frattempo è necessario garantire a tutti la certezza di poter concorrere in modo paritario, in quanto ad oggi il nulla osta al lavoro subordinato viene concesso a chi arriva prima ad inviare la richiesta”.
Per Inca, in pratica, “viene meno il rispetto dei nostri assistiti e del lavoro svolto dagli operatori dell’Inca Cgil e di tutti i Patronati del Ce.Pa, che si sono adoperati a fornire assistenza e informazione ma che di fatto, si sono trovati, al momento dell’invio, nell’impossibilità di adempiere l’attività di tutela per queste persone. “Invitiamo nuovamente il ministero dell’Interno e agli altri ministeri interessati a riaprire il tavolo di confronto con i patronati per trovare soluzioni a questi problemi affinché non si ripresentino anche il 7 febbraio data del prossimo click day”, conclude la nota.
12/05/2023 11:45 AM
(Adnkronos) - Si è svolta ieri a Roma, presso la sede Inps di Palazzo Wedekind, la premiazione della prima edizione del premio letterario Fondo Pittori, scultori, musicisti e attori drammatici, Psmsad. Le sezioni premiate: romanzo; opera drammaturgica; raccolta di racconti. Leggi tutto
(Adnkronos) - Si è svolta ieri a Roma, presso la sede Inps di Palazzo Wedekind, la premiazione della prima edizione del premio letterario Fondo Pittori, scultori, musicisti e attori drammatici, Psmsad. Le sezioni premiate: romanzo; opera drammaturgica; raccolta di racconti.
Secondo Micaela Gelera, commissario straordinario di Inps, "l'Inps da 125 anni svolge il proprio impegno in funzione delle istanze del cittadino. L' Istituto si è saputo evolvere, innovando le prestazioni e ampliando la gamma dei servizi offerti". Il premio aveva come tema: solidarietà, educazione, lavoro, per una pace duratura. “Tutte parole di grande impatto per l’Inps. Educazione in particolare, è un termine importante per Inps. Non si tratta solo di cultura previdenziale, per far comprendere ai cittadini quali siano gli elementi importanti di un percorso che li porterà alla pensione. Riguarda anche la formazione, quella che consente all’individuo di accedere al mondo del lavoro in continua evoluzione, ma è anche la possibilità che l’Istituto faccia comprendere ai cittadini quali siamo le prestazioni e i servizi a cui far riferimento, rispetto ai diversi bisogni", ha concluso.
E per Vincenzo Caridi, direttore generale Inps, "ereditiamo questo importante Fondo dall’Enpals e crediamo che possa favorire la crescita e lo sviluppo di tipologie di narrativa di qualità, anche fuori dal circuito mainstream. È importante investire sulla cultura e sull’arte, da sempre temi cari all’Istituto".
12/05/2023 11:15 AM
(Adnkronos) - Riflettere sul suolo, sugli effetti del cambiamento climatico e sugli obiettivi da raggiungere per tutelarlo e preservarlo. Con questo obiettivo il Cic, Consorzio Italiano Compostatori ha organizzato a Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Re Soil Foundation, ...
(Adnkronos) - Riflettere sul suolo, sugli effetti del cambiamento climatico e sugli obiettivi da raggiungere per tutelarlo e preservarlo. Con questo obiettivo il Cic, Consorzio Italiano Compostatori ha organizzato a Bergamo, in collaborazione con la Fondazione Re Soil Foundation, la settima edizione del convegno 'Dalla terra alla Terra | Il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita' in occasione del World Soil Day, giornata mondiale del Suolo che si svolge ogni anno il 5 dicembre. Partendo dal tema del World Soil Day 2023 “Soil and water: a source of life”, l’evento punta a sottolineare come la sopravvivenza del nostro pianeta dipenda dal prezioso legame tra suolo e acqua, considerando che oltre il 95% del cibo proviene da queste due risorse.
Per quanto riguarda il suolo, in particolare, si stima che contenga tra il 25% e il 35% circa della biodiversità totale, considerando tutti gli organismi viventi, tra cui i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della qualità del terreno e della sua fertilità. Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane, i suoli si stanno degradando, esercitando una pressione eccessiva sulle risorse idriche, poiché l’erosione sconvolge l’equilibrio naturale e riduce la disponibilità di acqua per tutte le forme di vita.
Come ribadisce il Cic, la filiera del biowaste (il riciclo dei nostri scarti organici) ha un ruolo importante nella tutela del suolo e di conseguenza delle risorse idriche. In Italia, nel 2021 sono state trattate 8,3 milioni di tonnellate di rifiuti a matrice organica, di cui 7,3 milioni provenienti dalla raccolta differenziata, che sono state trasformate in 2,1 milioni di tonnellate di compost.
“Il suolo svolge un ruolo decisivo nel turnover del Carbonio e quindi nella cattura e nel potenziale stoccaggio di CO2. In questo senso è fondamentale sostenere il recupero di materia da ogni rifiuto organico compostabile, promuovendo la centralità dei fertilizzanti organici, con particolare attenzione a quelli che derivano dalla trasformazione dei rifiuti a matrice organica”, spiega Massimo Centemero, direttore del Cic.
“Dalla trasformazione di questi rifiuti, si ottengono più di due milioni di tonnellate di compost, fertilizzante organico che, restituito alla terra, nutre ed alimenta la vita nel suolo e aiuta a contrastare il cambiamento climatico. Si calcola che, nel 2021, il settore del riciclo organico abbia infatti contribuito a stoccare nel terreno circa 600.000 t di sostanza organica, risparmiando 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno rispetto all’avvio in discarica. Il riciclo di materia è la forma più intelligente di conservazione di energia”.
“Considerando che il suolo è una risorsa non rinnovabile, è quanto mai urgente prevedere interventi normativi che supportino enti, imprenditori e associazioni per introdurre pratiche rigenerative atte ad arrestarne il degrado e la perdita di fertilità, riportando la materia organica nel suolo, per renderlo più resiliente e fertile e per contribuire alla decarbonizzazione dell’atmosfera attraverso l’assorbimento di carbonio”, aggiunge Lella Miccolis, presidente del Cic. “La Giornata Mondiale del Suolo 2023 rappresenta quindi un momento fondamentale per continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e sulla relazione tra suolo e acqua”.
Il compost ottenuto da rifiuti organici selezionati alla fonte è un fertilizzante organico che può essere utilizzato come ammendante in diversi settori, dall’agricoltura di pieno campo all’orticoltura, dalla frutticoltura al florovivaismo, dalla paesaggistica alla manutenzione di parchi e giardini.
L’uso di questo compost comporta benefici in termini di minori emissioni: essendo ricco di elementi nutritivi (azoto, potassio e fosforo), consente di limitare l’utilizzo di fertilizzanti minerali e di sintesi e di pesticidi; inoltre, assicura una migliore lavorabilita ̀del suolo e un minor numero di operazioni, con significativo risparmio di combustibili fossili per la movimentazione delle macchine agricole e l’irrigazione.
Grazie a una maggiore capacita ̀di ritenzione idrica del suolo, diminuisce la necessità di irrigazione con conseguente risparmio della risorsa idrica e infine, grazie a un’efficace modalità di gestione della frazione organica dei rifiuti, impedisce che il carbonio in essa contenuto sia trasformato in CO2 e liberato in atmosfera, venendo in parte mineralizzato e in parte convertito in frazioni piu ̀stabili (acidi umici e fulvici).
12/05/2023 10:43 AM
(Adnkronos) - L’impegno concreto verso le comunità locali è una costante del modo di fare impresa di Barilla, che nel tempo ha coinvolto le persone del Gruppo in numerose iniziative di solidarietà per generare valore a vantaggio di territori ...
(Adnkronos) - L’impegno concreto verso le comunità locali è una costante del modo di fare impresa di Barilla, che nel tempo ha coinvolto le persone del Gruppo in numerose iniziative di solidarietà per generare valore a vantaggio di territori e comunità.
Barilla si conferma la prima contributrice di Banco Alimentare, per quantità di eccedenze di cibo donate in termini quantitativi. Tanto che nella giornata del volontariato d’impresa voluta dal Gruppo, sono stati 160 i dipendenti che spontaneamente, in 10 regioni diverse hanno dedicato il proprio impegno nella preparazione di pacchi alimentari destinati alle famiglie più bisognose per un totale di 16 tonnellate di prodotti donati.
Non solo, il Gruppo Barilla ha attivato una serie di iniziative solidali nei diversi Paesi in cui opera, nel 2022 con circa 3.200 tonnellate di prodotti donati, si è impegnato a favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzando l’inclusione e supportando lo sviluppo dei territori. Alle donazioni di prodotto si affianca anche il sostegno economico teso a finanziare interventi sul territorio: 2,2 milioni di euro nel 2022, a cui si aggiunge il milione di euro donato nel 2023 alla Protezione Civile a sostegno degli interventi di ricostruzione nelle aree dell’Emilia-Romagna colpite dall'alluvione; inoltre, per il tramite della Protezione Civile, lo scorso novembre, Barilla ha sostenuto una donazione di 50 quintali di prodotto, tra pasta, prodotti da forno e sughi a supporto delle comunità toscane colpite dal maltempo.
Le Persone Barilla sono parte integrante di questa visione. Gli 'Angeli Barilla' sono dipendenti dell’azienda volontari della Protezione Civile, che in più occasioni sono partiti con la Colonna Mobile d’Emergenza Barilla, per offrire cibo, solidarietà e soccorso alle popolazioni in difficoltà e ai Volontari di Protezione Civile impegnati nelle opere di intervento e supporto. Realizzata nel 2014 da Barilla, in collaborazione con la Protezione Civile di Parma, la colonna mobile Barilla si compone di sei mezzi: 2 camion con cucina mobile attivabile quattro ore dopo la chiamata d’emergenza e in grado di erogare fino a 500 pasti caldi l’ora, 1 camion isotermico, 2 pullman per il trasporto dei volontari e 1 autocarro dotato di gruppo elettrogeno. L’obiettivo è quello di garantire la preparazione e somministrazione di alimenti nelle prime ore sia ai Volontari di protezione Civile impegnati, sia alla popolazione. Il progetto della Colonna Mobile è stato fortemente supportato dalla Famiglia Barilla che, fin dall’alluvione in Piemonte del 1994, collabora attivamente con la Protezione Civile Nazionale.
Uno degli impegni di Barilla per un mondo e una vita migliori, si conferma quello di supportare e aiutare le comunità e i territori in cui è presente. E lo fa con azioni concrete che nel 2021 hanno visto 12 milioni di euro e circa 2.700 tonnellate di prodotti donati nei Paesi in cui il Gruppo opera. A queste iniziative si affianca il sostegno dell’Azienda a enti benefici, autorità locali, aziende del territorio e associazioni non-profit, tramite sponsorizzazioni, donazioni economiche e di prodotto. L’obiettivo è di favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzare l’inclusione sociale, supportare lo sviluppo e il benessere dei territori garantendo così un futuro di qualità.
12/05/2023 10:41 AM
(Adnkronos) - L'adozione di nuove policy a favore dei propri dipendenti vittime o sopravvissuti ad abusi domestici. Le ha annunciate Kellanova (in precedenza conosciuta come Kellogg Company), a pochi giorni dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro ...
(Adnkronos) - L'adozione di nuove policy a favore dei propri dipendenti vittime o sopravvissuti ad abusi domestici. Le ha annunciate Kellanova (in precedenza conosciuta come Kellogg Company), a pochi giorni dalla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata lo scorso
25 novembre. L’abuso domestico include, tra le altre cose, l’abuso fisico, verbale, sessuale, finanziario, psicologico ed emotivo. Designa, inoltre, tutti i comportamenti coercitivi e di controllo, stalking e molestie online.
Kellanova in Italia si attesta tra le prime aziende ad adottare questa misura non ancora codificata dal diritto del lavoro, con l’obiettivo di promuovere un ambiente lavorativo sempre più inclusivo e sicuro per tutti i dipendenti, a prescindere dall’anzianità di servizio.
L’azienda supporta i propri dipendenti vittime o sopravvissuti alla violenza domestica garantendo fino a dieci giorni di permesso retribuito aggiuntivo e una maggiore flessibilità lavorativa, condizioni essenziali per chi si trova ad esempio nella situazione di dover partecipare ad un appuntamento con un avvocato, ricercare un alloggio alternativo o prendersi cura dei propri figli in una circostanza così delicata. I giorni di congedo sono gestiti in maniera confidenziale, senza la necessità da parte del dipendente di dover fornire una giustificazione dettagliata per l’assenza.
Inoltre, il programma di assistenza aziendale prevede la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza confidenziale che offre counselling e sostegno specialistico in modo gratuito, a cui si può accedere online o telefonicamente 24 ore su 24, sette giorni su sette. A questo si aggiunge il supporto legale, con il pagamento della prima ora di assistenza forense, e il supporto finanziario grazie ad un contributo una tantum per sostenere eventuali spese per aprire un nuovo conto bancario o qualsiasi altra attività che possa garantire sicurezza finanziaria al dipendente.
“In Kellanova ci impegniamo a creare un posto a tavola per tutti e sosteniamo, nel rispetto della confidenzialità, i dipendenti che hanno subito o stanno subendo abusi domestici. Agiamo in maniera intenzionale per creare un ambiente di lavoro sicuro e protetto, consapevoli che chiunque può essere vittima di violenza, a prescindere dalle differenze di genere, di età o dal contesto socioeconomico e culturale, e che questo ha un grave impatto sulla fiducia, l’autostima e le capacità lavorative di una persona", commenta Vittoria Mazzanti, HR Business Partner Italy di Kellanova. “Continuiamo a rafforzare la nostra leadership in ambito di equità, diversità e inclusione con l’obiettivo di fare la differenza a favore non solo dei nostri dipendenti, ma della società in generale”, continua.
I dati sulla violenza domestica sono allarmanti e confermano che è agita statisticamente più frequentemente contro le donne. Basti pensare che in Italia una donna su tre subisce violenza almeno una volta nella vita e solo poco più dell’11% delle vittime denuncia, mentre quasi il 40% non parla con nessuno di quello che ha subito. Altro dato significativo riportato dal Ministero dell’Interno è il numero di femminicidi: 96 vittime donne, di cui 77 uccise in ambito famigliare/affettivo, al 22 ottobre 2023.
In questo contesto drammatico, oltre alle nuove policy adottate a favore dei dipendenti, Kellanova in Italia ha collaborato con WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo di aiuto umanitario attiva in 27 paesi compresa l’Italia, unendosi al progetto 'Spazio Donna WeWorld' con l’obiettivo di aumentare l’empowerment femminile e aiutare le donne vittime di violenza di genere. In questo primo anno, Kellanova ha contribuito a supportare circa 20 beneficiarie nell’area di Milano in percorsi di empowerment occupazionale e reinserimento lavorativo, garantendo a ciascuna di loro un ciclo di cinque incontri formativi della durata di due ore.
“La violenza contro le donne, compresa la sua declinazione domestica, è un fenomeno sistemico e sommerso. L’impegno di aziende come Kellanova è fondamentale per dare un segnale concreto contro ogni forma di violenza (fisica, psicologica, economica e non solo) e contribuire ad abbattere tutte le discriminazioni di genere. L’empowerment femminile è la via primaria per la prevenzione e l’emersione della violenza di genere e Spazio Donna WeWorld offre attività per il supporto psicologico, il benessere psicofisico, il miglioramento delle relazioni sociali e l’orientamento lavorativo”, afferma Rosaria Costanza, Head of Corporate Fundraising di WeWorld.
Questa nuova policy si inserisce in un contesto di welfare molto più ampio e preesistente: lo scorso marzo l’azienda ha implementato delle politiche volte a sostenere i dipendenti che stanno affrontando trattamenti per la fertilità, percorsi di transizione di genere, o che stanno vivendo particolari fasi della vita legate alla menopausa o all’interruzione di gravidanza. Nel luglio del 2022, Kellanova ha lanciato una formula di lavoro ibrido orientata verso una suddivisione al 50% tra tempo lavorativo in ufficio e a distanza.
12/05/2023 08:34 AM
(Adnkronos) - "L’Agenda 2030 presenta obiettivi molto importanti, non solo per il nostro Paese, ma per l'intero pianeta. Siamo chiamati ad affrontare un iter molto importante per raggiungere le finalità dell'Agenda 2030, dal benessere dei cittadini, che significa lavoro, parità ...
(Adnkronos) - "L’Agenda 2030 presenta obiettivi molto importanti, non solo per il nostro Paese, ma per l'intero pianeta. Siamo chiamati ad affrontare un iter molto importante per raggiungere le finalità dell'Agenda 2030, dal benessere dei cittadini, che significa lavoro, parità di genere, contrasto alla povertà, tutela dell'ambiente (perché imprescindibile la salute dell'ambiente rispetto a quella dei cittadini) e su questo noi anche come Ministero stiamo accelerando tutti gli step per gli interventi inerenti alla decarbonizzazione, dove l'immissione di CO2 deve essere ridotta del 55% rispetto al 2030 e poi con una decarbonizzazione totale al 2050”. Così, Roberta Toffanin, (Mase) in occasione dell’evento “Together Toward 2030”, organizzato da IMQ eAmbiente, società di servizi per la riduzione degli impatti ambientali ed energetici, che raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera appello si intitola “Un ponte tra l’Italia e la Cop28 a Dubai”.
“Gli interventi si stanno susseguendo rispetto agli incrementi delle rinnovabili, rispetto al fossile, invertendo quel trend - spiega Toffanin - che ora ci vede coinvolti per la maggior parte con il carbone, quindi con il fossile, invertendo anche quelle che sono le percentuali di tutte le rinnovabili dall’eolico al fotovoltaico, alla geotermia, senza dimenticare una ricerca importante per il nucleare che sarà quello che farà invertire, negli anni, la tipologia di energia del nostro Paese”.
All’incontro hanno fatto giungere il loro saluto anche il Patriarca di Venezia e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Il nostro lavoro”, è scritto nella lettera d’intenti “è diventato una vera e propria missione per supportare le imprese nel progettare e governare la riduzione dell’impronta di carbonio verso il 2030 ed il 2050, che in Europa ha una sfida notevole, quella di giungere a Net Carbon Zero.”
“Per raggiungere gli obiettivi finali di cui parlavamo poc’anzi - continua Toffanin - gli interventi non possono essere perseguiti solo a livello istituzionale dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali, ma anche da privati e non soltanto dal nostro Paese, ma da più paesi. Insieme si può fare. Questa sera abbiamo una dimostrazione di quelle che sono le ‘Best Practice’ fornite dai privati e sicuramente questo è importantissimo non soltanto per dire che si può fare, ma anche perché siamo nella direzione giusta per accelerare questo processo, partendo dalle imprese e dalle famiglie, senza dimenticare che anche la collaborazione rapporto Stato-privato è fondamentale”.
IMQ eAmbiente, d’ora in poi, si propone come punto d’incontro ed esperta del settore per aiutare tutte quelle realtà che vogliono imprimere un cambiamento positivo alla loro impronta ecologica e a questo proposito ha anche appena elaborato, in collaborazione con la CGIA di Mestre, il “rating ESG” che mira a fornire a tutte le imprese, soprattutto piccole e medie, un misuratore pratico e intuitivo del livello di sostenibilità ESG (Environment, Social, Governance).
Il nucleare è una tipologia di energia che tuttora incontra molte resistenze, ma come sottolinea Toffanin: “Noi stiamo parlando di energia nucleare, non di grandi centrali nucleari, parliamo di piccoli reattori che vanno interrati: si tratta di ‘Small Modular Reactor’, che sono completamente diversi dalla concezione dei sistemi delle vecchie centrali nucleari. Senza dimenticare che abbiamo un problema sulla fornitura di un ‘magazzino’ per le scorie, che tuttora abbiamo di commissioni della vecchia centrale nucleare, ma anche da tutte le scorie radioattive prodotte anche da esami sanitari. Abbiamo la necessità di intervenire anche su questo e quando si parla di energia nucleare, parliamo di una ricerca importante volta a trovare soluzioni che siano sicure e che diano quella tipologia di energia già a disposizione dei nostri paesi confinanti, che è un'energia definita pulita dall'Unione europea e soprattutto a costi veramente poco impattanti sulle bollette dei cittadini”, conclude.
12/05/2023 08:29 AM
(Adnkronos) - “Il primo messaggio è dire che qui nel territorio, che siamo nel Pentagono dell'economia dell'Italia, ci sono molte imprese produttive di varie filiere che stanno già agendo per ridurre la propria impronta climatica, per cui volevamo fare questo ...
(Adnkronos) - “Il primo messaggio è dire che qui nel territorio, che siamo nel Pentagono dell'economia dell'Italia, ci sono molte imprese produttive di varie filiere che stanno già agendo per ridurre la propria impronta climatica, per cui volevamo fare questo evento durante la settimana della Cop 28 per dare un messaggio chiaro al ministro dell'Ambiente italiano, per dirgli, attraverso una relazione, che abbiamo fatto l'elenco in quantità della riduzione di CO2 delle imprese che oggi hanno partecipato a questo evento”. Con queste parole Gabriella Chiellino, co-founder e amministratore delegato di IMQ eAmbiente, è intervenuta a margine dell’evento “Together Toward 2030”, organizzato da IMQ eAmbiente, società di servizi per la riduzione degli impatti ambientali ed energetici, che raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera appello si intitola “Un ponte tra l’Italia e la Cop28 a Dubai”.
“Abbiamo consegnato questo messaggio scritto alla delegata Roberta Toffanin - spiega Chiellino - e ci aspettiamo che venga portato in via simbolica alla Cop 28, dove il nostro gruppo sarà presente l'11 dicembre con un'iniziativa sul clima e le imprese”. All’incontro hanno fatto giungere il loro saluto anche il Patriarca di Venezia e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Il nostro lavoro”, è scritto nella lettera d’intenti “è diventato una vera e propria missione per supportare le imprese nel progettare e governare la riduzione dell’impronta di carbonio verso il 2030 ed il 2050, che in Europa ha una sfida notevole, quella di giungere a Net Carbon Zero.” “L'ambiente è una tematica sentita oggi, sia per il mondo della finanza, in quanto il valore climatico di un'impresa può determinare il valore economico e finanziario di quell’impresa, oltre che un motivo di richiesta della filiera in cui l'impresa si trova tra cliente e fornitori, che oggi è sempre più attenta a produrre un bene che abbia minore impatto”.
Il co-founder e amministratore delegato di IMQ eAmbiente, racconta poi le ragioni per cui è stato scelto Palazzo Labia, Sede Regionale Rai per il Veneto, come cornice dell’evento: “La scelta è venuta perché qualche volta sembra che i nostri territori non facciano, invece fanno molte azioni e molti investimenti sui temi delle fonti rinnovabili, dell'energia, del ricircolo dei rifiuti ad altro e non lo comunicano. Quindi, volevamo essere in una sede Rai per comunicare le bellezze compiute dalle nostre aziende, in una sala del Tiepolo, che rappresenta la bellezza e la storia culturale di Venezia, all’interno di un palazzo che nella parte sottostante è stato costruito con il legno del Cansiglio, a ricordo della storia naturale dei boschi delle nostre montagne venete”.
IMQ eAmbiente, d’ora in poi, si propone come punto d’incontro ed esperta del settore per aiutare tutte quelle realtà che vogliono imprimere un cambiamento positivo alla loro impronta ecologica e a questo proposito ha anche appena elaborato, in collaborazione con la CGIA di Mestre, il “rating ESG” che mira a fornire a tutte le imprese, soprattutto piccole e medie, un misuratore pratico e intuitivo del livello di sostenibilità ESG (Environment, Social, Governance).
Comunicare significa ‘mettere in comune’, così come in comune è l’obiettivo dell’evento proposto da IMQ eAmbiente: “L'obiettivo è quello di partecipare insieme a questa sfida: una sfida che prende tutti, imprese, consumatori, cittadini e la politica, come ricorda poi Papa Francesco nell'ultima esortazione ‘Laudate Deum’, che ha rafforzato nel messaggio che ha portato alla Cop coniando una nuova parola che è il multilateralismo, cioè l'affrontare il problema della sostenibilità da tutti i lati, che sono molteplici, senza guardarci indietro, cioè ripartire per fare da questa visione multilaterale un obiettivo comune, che è quello di prendersi cura di questo pianeta, rispettando anche l'eguaglianza tra i popoli e le persone dal punto di vista sociale”, conclude.
12/04/2023 07:50 PM
(Adnkronos) - È iniziato il conto alla rovescia per il 25 dicembre e Cinecittà World dà il benvenuto ufficiale al Natale con un grande Christmas Party pieno di amici, famiglie con bambini e volti noti dello spettacolo. Fino al 7 gennaio il ...
(Adnkronos) - È iniziato il conto alla rovescia per il 25 dicembre e Cinecittà World dà il benvenuto ufficiale al Natale con un grande Christmas Party pieno di amici, famiglie con bambini e volti noti dello spettacolo. Fino al 7 gennaio il Parco divertimenti del Cinema e della Tv di Roma si trasforma in un grande Villaggio di Natale con 12 attrazioni a tema, percorsi di luminarie, mercatini che offrono idee regalo e prelibatezze tipiche del periodo, in attesa del Capodanno più grande d’Italia con 10 feste in una sola location e grandi nomi tra cui Achille Lauro, Guè Pequeno, Corona, Pago e altri.
Sulla Christmas Street vestita a festa si respira la magia del Natale a New York, e a dare il benvenuto agli ospiti sono elfi e creature magiche che accompagnano Santa Claus, pronto a scattare una foto ricordo nella Casa di Babbo Natale. Ad aprire il Natale delle meraviglie anche un momento benefico alla presenza dell’alta rappresentanza di forze armate e forze dell’ordine: l’ad del Parco Stefano Cigarini ha consegnato un assegno simbolico del valore di 62.314 euro, frutto dei proventi della manifestazione 'Viva l’Italia', a favore degli enti assistenziali familiari interforze.
Tra neve e magia cinematografica, il viaggio natalizio continua con Gocce di Cinema, grande schermo ad acqua con le proiezioni delle scene più belle dei film di Natale e il Regno del Ghiaccio, l’unico snow park al coperto d’Italia con neve e ghiaccio veri tutto l’anno, dove sfidare i compagni di avventure a Palle di neve, a bordo di gommoni tuffandosi da scivolone, precipitare senza freni tra le curve di kamikice o pattinare nella grande pista di ghiaccio. Per i bambini che vogliono consegnare i doni con Santa Claus c’è I-Fly, la Montagna Russa di Babbo Natale, un roller coaster virtuale, con cui si vola lontano nel cielo…rimanendo a soli 30cm da terra.
Ricco il palinsesto degli eventi di Natale con Lee Ryan & Simon Webbe dei Blue, storica boy band britannica degli anni 2000, special guests del 16 Dicembre per una serata tutta anni ‘90, gli spettacoli resident Christmas Show e Gangs of Christmas e la grande produzione Christmas on Ice in scena dal 25 Dicembre al 7 Gennaio nel nuovissimo Palastudio di Cinecittà World. Lo storico spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio, con 2 repliche alle 16.30, 18.30 e serali, vedrà in scena oltre 50 artisti e performer di livello nazionale e olimpionico come Nicol Della Monica: un’ora di magia sulle più amate musiche di Natale.
Immancabile anche la tradizione che trova spazio con il presepe del cinema allestito nel padiglione Cinetour dall’8 dicembre e la santa messa nel parco la mattina del 25 dicembre, a cui seguirà il pranzo di Natale. “Anche quest’anno regaleremo l’ingresso al Parco il giorno di Natale” spiega l’amministratore delegato Stefano Cigarini “E’ il nostro regalo per le famiglie che non se lo possono permettere e vogliono regalare una giornata da sogno ai loro bambini”. Basta registrarsi sul sito www.cinecittaworld.it
Il 31 dicembre arriva a Cinecittà World la più grande festa di Capodanno di Roma: un villaggio del divertimento dalle 18 alle 6 di mattina con 40 attrazioni, 8 cene, cenoni e cene spettacolo, 6 spettacoli dal vivo, 10 stage musicali, grandi artisti e guest star. Cinecittà World è aperto tutti i weekend, vacanze e festivi dalle 11 alle 19.
12/04/2023 06:26 PM
(Adnkronos) - Il Dipartimento delle Bocche del Rodano (Provenza francese) si presenta ad Artigiano in Fiera 2023 per promuovere le eccellenze del proprio territorio dal punto di vista turistico e artigianale: una zona della Francia ricca di tradizioni e savoir-faire, ...
(Adnkronos) - Il Dipartimento delle Bocche del Rodano (Provenza francese) si presenta ad Artigiano in Fiera 2023 per promuovere le eccellenze del proprio territorio dal punto di vista turistico e artigianale: una zona della Francia ricca di tradizioni e savoir-faire, dove l’ospitalità e la convivialità degli abitanti e delle imprese artigiane permettono di scoprire e apprezzare il patrimonio provenzale.
L’inaugurazione ufficiale è avvenuta oggi alla presenza di una delegazione del Dipartimento delle Bocche del Rodano condotta dalla Consigliera Delegata agli Affari Europei, Anne Rudisuhli, accompagnata dal team “Relazioni internazionali e affari europei”, dal Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Francia (con sede a Marsiglia), Domenico Basciano, e dalla Vice-Console Generale di Francia a Milano, Rachel Caruhel, ha inaugurato l’Area Provenza accompagnata dal Presidente di GeFi Gestione Fiere Spa, Antonio Intiglietta, ideatore e organizzatore di Artigiano in Fiera.
In particolare, quest’anno, nel Padiglione Francia – Pav. 5, organizzato dalla Camera di Commercio italiana per la Francia (con sede a Marsiglia), è presente Provence Tourisme, Agenzia di Sviluppo Turistico dell’area delle Bocche del Rodano. Obiettivo: promuovere le destinazioni del territorio con il supporto dagli Uffici del Turismo di Aix-en-Provence e La Ciotat. Il 2024 si prospetta un anno frizzante e vibrante per la Provenza: una vitalità che si esprimerà attraverso la gastronomia, la cultura e le attività all'aria aperta nel cuore di una natura particolarmente ricca. La “Gastronomia Marsiglia Provenza”, al suo sesto anniversario, inizierà il 2024 con le cene preistoriche: un viaggio culinario unico nel cuore della replica della grotta di Cosquer, cui seguiranno in estate le ‘cene insolite’ e lo ‘Street food festival’, un appuntamento popolare dedicato alla gastronomia del Mediterraneo.
Sotto i riflettori ci saranno gli artisti Mucha e Pierre Bonnard all'Hôtel de Caumont, a Aix-en-Provence, ma soprattutto sarà l'anno di Paul Cézanne in vista della riapertura nel 2025 della tenuta Jas de Bouffan dove visse e dipinse per quarant’anni, tra il 1859 e il 1899. E ancora: le gare di vela e otto partite di calcio a Marsiglia nell’ambito dei Giochi Olimpici estivi. Insomma, tante occasioni per scoprire e riscoprire 280 chilometri di costa delle Bouches-du-Rhône e il famoso Parco Naturale delle Calanques.
Tutti da scoprire sono cinque artigiani provenzali d’eccezione presenti al Padiglione 5 di Artigiano in Fiera 2023. Si parte da un viaggio culinario grazie ai salumi e formaggi con erbe aromatiche con La Palette à Fromages de Luynes, passando dalle tipiche “olive al cioccolato” di Dragées Reynaud di Aubagne. Per poi lasciarsi trasportare dal profumo del sapone di Marsiglia e della lavanda grazie ai due saponifici presenti La Savonnerie Aubagnaise e Savonnerie Forte. Infine, la bigiotteria golosa de Les Fantaisies de Sophie e il suo universo dedicato all’infanzia grazie a decorazioni di Natale e a luci notture per le camerette dei bambini.
12/04/2023 06:01 PM
(Adnkronos) - Si chiama 'Together Toward 2030', è organizzato da IMQ eAmbiente, e raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga ...
(Adnkronos) - Si chiama 'Together Toward 2030', è organizzato da IMQ eAmbiente, e raccoglie decine di aziende che hanno sottoscritto un “appello” per il tramite del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, da inviare a Dubai, alla Cop28, perché sostenga la promozione, tra le imprese, dei miglioramenti delle performance di sostenibilità. La lettera appello si intitola 'Un ponte tra l’Italia e la Cop28 a Dubai' e i firmatari ricordano come "il nostro lavoro è diventato una vera e propria missione per supportare le imprese nel progettare e governare la riduzione dell’impronta di carbonio verso il 2030 ed il 2050, che in Europa ha una sfida notevole, quella di giungere a Net Carbon Zero".
Spiega Gabriella Chiellino, co-founder e amministratore delegato di IMQ eAmbiente: "A Venezia si sono riunite le imprese produttive che desiderano condividere i loro impegni per il Clima. Sviluppo, e quindi benessere, sono tali se sono sostenibili, ossia se hanno uno sguardo attento verso le future generazioni; la grande solidarietà dimostrata durante la recente pandemia è lo specchio del rispetto che dobbiamo avere verso i giovani. Concretizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 è da tempo l’impegno profondo di IMQ eAmbiente, e noi, in questo incontro, abbiamo voluto raccontare la CSRD (Direttiva Corporate Sustainability Reporting) in un modo nuovo: attraverso la narrazione dei percorsi di realizzazione di imprenditori e manager, in modo diretto e concreto, e con uno sguardo ed un intervento deciso alle nuove generazioni e alla crescita della collettività in piena transizione ecologica.”
All’incontro hanno fatto giungere il loro saluto anche il Patriarca di Venezia e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. Il Patriarca Moraglia ha scritto, tra l’altro, “Apprezzo il metodo e lo stile di rendere concreti e vivi gli obiettivi dell’Agenda 2030 dando voce alle imprese o, meglio, agli imprenditori e ai manager che operano sul campo e possono narrare azioni ed esperienze significative che uniscono sensibilità, sostenibilità ambientale ed esigenza di promuovere sviluppo e benessere per tutti. E questo con uno sguardo attento a quanto viene proposto e realizzato dalle e con le giovani generazioni.”
Dalla lettera del Presidente Zaia si legge: “la scelta di Venezia, come sede di questo incontro, mette in evidenza il ruolo internazionale della città candidata a diventare Capitale Mondiale della Sostenibilità. Il percorso intrapreso consentirà, infatti, a Venezia di essere per il futuro un adeguato modello ambientale, economico, sociale e urbanistico, che sia di ispirazione verso comportamenti sempre più virtuosi per un vivere e una crescita sostenibili per le future generazioni.”
IMQ eAmbiente, d’ora in poi, si propone come punto d’incontro ed esperta del settore per aiutare tutte quelle realtà che vogliono imprimere un cambiamento positivo alla loro impronta ecologica e a questo proposito ha anche appena elaborato, in collaborazione con la CGIA di Mestre, il “rating ESG” che mira a fornire a tutte le imprese, soprattutto piccole e medie, un misuratore pratico e intuitivo del livello di sostenibilità ESG (Environment, Social, Governance).
“Sono oltre un milione e 200mila le piccole aziende italiane – spiega Chiellino - chiamate a raccogliere dati sull’energia, i rifiuti, l’impronta di carbonio, investimenti sostenibili, organizzazione aziendale e così via. Tutte queste aziende e anche le medie e le più grandi sono chiamate a uno sforzo di sostenibilità e riduzione degli impatti ambientali. Lo possono fare. Vogliono farlo. E’ dimostrato che lo stanno facendo. Ma hanno bisogno di idee e aiuto e hanno bisogno di sentire che il Sistema Paese le supporta e ha a cuore gli obiettivi che ci siamo prefissati. La condivisione di questo appello al Ministro dell’Ambiente – e tramite lui al Governo italiano e alla comunità internazionale riunita a Dubai – ci mette in rete come se fossimo un’unica grande comunità in marcia verso il nostro futuro ecologico, vivibile e sostenibile. Da Venezia a Dubai, insieme, verso il 2030!".
12/04/2023 04:07 PM
(Adnkronos) - Sempre più aziende stanno trasformando la propria organizzazione in ottica Esg. Per alcune, questo significa soprattutto decarbonizzare la propria produzione e, più in generale, ridurre le emissioni inquinanti; per altre significa puntare su un maggiore work-life balance ...
(Adnkronos) - Sempre più aziende stanno trasformando la propria organizzazione in ottica Esg. Per alcune, questo significa soprattutto decarbonizzare la propria produzione e, più in generale, ridurre le emissioni inquinanti; per altre significa puntare su un maggiore work-life balance e contrastare le disparità.
In quest’ottica BNL BNP Paribas ha raggiunto un ottimo risultato, ottenendo la certificazione per la parità di genere rilasciata da Dnv Italia, che premia l’impegno messo in atto nel favorire l’inclusione, valorizzare le diversità, ridurre il gap di genere e contrastare ogni forma di discriminazione.
Sono 6 le specifiche aree tematiche oggetto di riconoscimento:
- cultura e strategia;
- governance;
- processi human resources;
- opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;
- equità remunerativa;
- tutela della genitorialità;
- conciliazione vita-lavoro.
In ciascuna di queste aree, BNL BNP Paribas ha superato la soglia minima e non sono emerse valutazioni di “non conformità”.
“La certificazione per la parità di genere ci rende molto orgogliosi – ha dichiarato Geraldine Conti, People & Culture Director di BNL BNP Paribas – e apprezziamo che la qualità del nostro impegno venga riconosciuta anche dall’esterno. Questo attestato è un riconoscimento all’interno di un processo più ampio, con obiettivi al 2025, che la Banca sta portando avanti puntando al pieno equilibrio di genere. Crediamo che il talento e le capacità delle persone possano essere valorizzati solamente in presenza di un ambiente sano, equilibrato e stimolante, dove si possa esprimere la propria professionalità senza ostacoli di alcun tipo”.
Come più volte sottolineato anche su queste pagine, gli obiettivi di sostenibilità vanno inquadrati all’interno di una strategia più ampia che preveda strumenti concreti per migliorare le prestazioni Esg e meccanismi di monitoraggio.
Infatti BNL, coerentemente con il gruppo BNP Paribas, ha l’obiettivo di arrivare al 40% di presenze femminili nel management e nel board entro il 2025. Per raggiungere questo target, la Banca ha implementato specifici corsi di formazione e crescita.
Già oggi, la popolazione aziendale dei giovani talenti in BNL è costituita per oltre il 50% da donne e presenta un vertice totalmente al femminile, tra presidente (Claudia Cattani) e amministratore delegato (Elena Goitini).
Sono confortanti i risultati ottenuti sia a livello nazionale che comunitario in ottica di parità di genere. Infatti, il Gender Equality Index dell’Eige, l’Istituto Europeo per l'Uguaglianza di Genere, ha registrato il dato migliore degli ultimi 10 anni: secondo le ultime rilevazioni, l’indice sull’uguaglianza di genere ha registrato il valore più elevato da quando è stato istituito dieci anni fa raggiungendo quota 70,2, +1,6 punti rispetto al 2022.
Anche in Italia l’indice è cresciuto, toccando quota 68,2 punti su 100, ma il percorso è ancora lungo: il nostro Paese è all'ultimo posto in Ue per quanto riguarda le pari opportunità nel mondo del lavoro, specie per gli indicatori “segregazione e qualità del lavoro” e “partecipazione delle donne”.
Uno degli aspetti più preoccupanti nel panorama italiano è quello che riguarda la parità salariale, o, meglio, la disparità salariale conosciuta anche con il termine gender pay gap che, dati Inps alla mano, è ancora molto ampia.
Dall'ultimo Osservatorio dell’Istituto nazionale di statistica sui lavoratori dipendenti del settore privato è emerso che in media le donne guadagnano quasi 8 mila euro l’anno in meno rispetto ai colleghi uomini. Nel dettaglio, la retribuzione media annua a livello nazionale per i dipendenti uomini del settore privato è 26.227 euro, mentre per le loro colleghe scende a 18.305.
Una delle motivazioni a parziale giustificazione della disparità di trattamento salariale va vista nella maggiore presenza di lavoratrici part-time, una formula pagata meno rispetto al tempo pieno. Nel 2022 le donne con lavoro part-time sono state oltre 3,5 milioni contro poco più di 2 milioni di uomini. È evidente come in molti casi questa, più che una scelta, sia una necessità per le donne che in molti contesti si prendono cura della casa e della famiglia più degli uomini.
Ma quanto è importante per le aziende italiane ottenere la certificazione di parità di genere, recentemente riconosciuta a BNL BNP Paribas?
Secondo la ricerca presentata da Variazioni:
- il 51% delle aziende italiane ritiene che sia uno strumento essenziale per promuovere la consapevolezza e il cambiamento verso la parità di genere;
- il 31% di quelle che l’hanno ottenuta ha riscontrato un miglioramento nella reputazione del marchio,
- il 5% ha già ottenuto vantaggi fiscali e premi previsti dalla normativa.
Non manca infatti il sostegno pubblico in questa direzione. Un esempio arriva dalla Regione Puglia che il 4 settembre scorso ha aperto il bando "UN’Impresa alla Pari" per premiare le imprese pugliesi che otterranno la certificazione della Parità di genere.
Il bando resterà aperto fino al 4 marzo 2024, ha una dotazione di 400.000 euro e prevede un voucher a copertura delle spese affrontate dalle imprese idonee fino all’80% del rendicontato. L’ente specifica che verranno considerati anche i costi propedeutici ad ottenerla e i costi di consulenza preliminare. Le imprese pugliesi che intenderanno acquisire la certificazione di Parità non solo potranno coprire i 4/5 dei costi sostenuti nel percorso di certificazione, ma godranno anche dei vantaggi previsti nei bandi pubblici per le imprese che ottengono la certificazione, nonché dello sgravio dell'1% sui contributi previdenziali Inps.
Incentivi da replicare per non delegare solo all’iniziativa privata il raggiungimento degli obiettivi e continuare a migliorare le performance in materia di parità di genere.
12/04/2023 03:09 PM
(Adnkronos) - Sono oltre 18.000 i posti di lavoro creati da Amazon in Italia e il Piemonte, con l’annuncio della futura apertura di un centro di approvvigionamento ad Alessandria, si rivela un’area sempre più strategica per l’azienda. ...
(Adnkronos) - Sono oltre 18.000 i posti di lavoro creati da Amazon in Italia e il Piemonte, con l’annuncio della futura apertura di un centro di approvvigionamento ad Alessandria, si rivela un’area sempre più strategica per l’azienda. Con lo scopo di creare un’ulteriore opportunità di ascolto e dialogo con le comunità locali in cui opera, Amazon ha deciso di aprire le porte del suo centro di distribuzione di Torrazza Piemonte a rappresentanti delle istituzioni e della comunità locale per condividere i risultati della nuova ricerca 'Il futuro del lavoro: viaggio attraverso la percezione del lavoro nell’Italia di oggi' commissionata dall’azienda a Ipsos con uno spaccato regionale.
Lo studio nasce dalla volontà dell’azienda di mettersi in ascolto delle esigenze e delle opinioni dei lavoratori piemontesi al fine di sviluppare nuove prassi, migliorare e potenziare quelle già presenti per offrire ai dipendenti il luogo di lavoro migliore possibile. Per alimentare il confronto durante la presentazione dei risultati della ricerca Ipsos, Amazon ha avuto il piacere di ospitare anche il Professor Francesco Figari, docente ordinario presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’università del Piemonte Orientale, che ha commentato i risultati insieme ai ricercatori Ipsos e i manager Amazon offrendo una chiave di lettura più generale.
“È per noi motivo di orgoglio aver ospitato questo nuovo incontro che celebra ancora una volta l’importanza di Amazon sul territorio piemontese e sottolinea l’attenzione dell’azienda verso i suoi dipendenti che sono sempre al centro di ogni decisione aziendale -afferma Matteo Conti, Site Leader del centro di distribuzione di Torrazza Piemonte- il motivo per cui abbiamo commissionato questa ricerca ad Ipsos è stato guidato dalla nostra aspirazione a diventare il miglior datore di lavoro del mondo”.
“La collaborazione con Ipsos è stata inoltre l’occasione per sondare parallelamente le opinioni dei nostri dipendenti a livello italiano”, aggiunge Lorenzo Barbo, amministratore delegato di Amazon Italia Logistica. "Gli investimenti che mettono al centro le persone e il loro benessere -continua- sono quelli che generano sempre il risultato migliore sul lungo periodo. Cito solo due dati emersi da questa seconda indagine: il 76% dei nostri dipendenti apprezza del proprio posto di lavoro la formazione e crescita professionale, dato superiore sia ai risultati emersi a livello italiano (54%) che nell’approfondimento piemontese (46%) ed inoltre il 64% di loro si ritiene soddisfatto della retribuzione e dei benefit (vs 47% dato italiano e 52% focus Piemonte), dato assolutamente non scontato considerano il periodo inflattivo che stiamo vivendo”.
“Quanto emerge dalla ricerca presentata è sicuramente in linea con le indicazioni relative al mercato del lavoro italiano che sta registrando un momento positivo. Guardando ad esempio al tasso di occupazione attualmente è al massimo storico, anche in Piemonte, e realtà industriali come questa di Amazon a Torrazza Piemonte contribuiscono certamente a tale andamento. Non ci sono però solo luci in questo scenario, ma anche alcune potenziali ombre come il fenomeno delle dimissioni volontarie. Questo potrebbe però anche essere interpretato come un segnale positivo nel momento in cui sono i giovani a decidere di lasciare il posto di lavoro a tempo indeterminato perché hanno la possibilità di trovare, sempre in questa regione, opportunità migliori”, commenta il Professor Francesco Figari.
L’indagine Ipsos sul mondo del lavoro: opinioni e punti di vista dei lavoratori in Piemonte. L’83% dei lavoratori si reputa soddisfatto del proprio lavoro attuale. Tra i motivi di tale soddisfazione dopo l’aspetto realizzativo, continua ad essere preponderante il fattore retribuzione indicato dal 52% dei lavoratori piemontesi intervistati. Al terzo posto, la formazione e l’opportunità di crescita professionale. Inoltre, il 75% dichiara di riuscire facilmente a mantenere un bilanciamento tra vita privata e vita professionale nella sua attuale situazione lavorativa. Molte di queste caratteristiche ritornano anche nella descrizione del lavoro ideale. Sebbene la stabilità garantita da un reddito fisso e costante nel tempo rimanga un aspetto importante per oltre un piemontese su due, il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata è il fattore determinante anche quando si pensa al lavoro ideale.
La meritocrazia e un clima positivo sul posto di lavoro vengono indicati da quattro piemontesi su dieci. In generale la metà dei lavoratori in Piemonte preferirebbe una modalità che consenta di affiancare il lavoro in presenza con quello da remoto (49%); interessante notare come il 37% degli intervistati dichiari comunque di preferire il lavoro completamente in presenza. Se il 65% degli intervistati ritiene che uno dei motivi principali per cui le aziende fanno fatica a trovare lavoro siano gli stipendi non congrui rispetto alle disponibilità o alle mansioni richieste, più di un lavoratore piemontese su due (55%) dichiara di cercare un’occupazione in linea con il proprio percorso di studi oppure capace di rispondere alle proprie passioni e desideri.
Emerge quindi una maggiore presa di coscienza dei lavoratori che sono meno disposti ad accontentarsi e scendere a compromessi. L’evoluzione del lavoro negli ultimi anni Solo il 18% degli intervistati ritiene che il mondo del lavoro sia migliorato negli ultimi anni, mentre per il 58% è in generale peggiorato, soprattutto in riferimento a retribuzione, welfare e benefit (66%), ambiente di lavoro e valori aziendali (54%) e opportunità di formazione e carriera (52%). L’evoluzione del lavoro ha riguardato anche le professioni stesse: oltre 1 intervistato su 4 (28%) ha infatti dichiarato di svolgere un lavoro che dieci anni fa non esisteva in assoluto o all’interno dell’azienda.
L’impegno per la creazione di posti di lavoro di qualità Amazon offre a tutti i dipendenti uno stipendio tra i più competitivi del settore. Da ottobre 2023 lo stipendio di ingresso per gli operatori di magazzino è stato fissato a 1.764 euro lordi al mese, moltiplicati per 14 mensilità nell'arco di un anno. Si tratta di un incremento del 21% rispetto al 2019 e le retribuzioni di ingresso sono superiori dell'8% rispetto ai livelli salariali previsti dal 5° livello del ccnl logistica, trasporto merci e spedizioni. A ciò si aggiungono benefit quali assicurazioni sanitarie e cure mediche private, sconti sugli acquisti su Amazon.it e buoni pasto per tutti i dipendenti. L’azienda si impegna ogni giorno per rendere sempre più sicuro il posto in cui le persone lavorano diffondendo la cultura della sicurezza, sostenendola con investimenti e progetti dedicati. Solo nel 2022, in Italia, sono stati investiti circa 7 milioni di euro ed erogate oltre 400.000 ore di formazione. Oltre 120 dipendenti sono dedicati esclusivamente alle attività di formazione delle persone, cui si aggiungono circa 3.300 i professionisti della sicurezza.
Competenze, background professionali, attitudini, passioni e talenti completamente diversi tra loro si incontrano ogni giorno, in un confronto costante e un’apertura al dialogo che rappresentano un fattore chiave per creare quell’ambiente lavorativo sicuro, moderno e inclusivo in cui innovare. Da coloro che si affacciano al mondo del lavoro con poche esperienze pregresse a coloro che hanno conseguito un dottorato di ricerca, dai laureati agli apprendisti, fino a chi ha un'esperienza decennale, in tutta l'azienda ci sono oltre 400 tipologie di lavoro differenti attraverso le quali cui le persone possono sviluppare la propria carriera e avere un impatto positivo sulla vita dei nostri clienti.
La diversità rappresenta un valore cardine che guida ogni decisione aziendale in Amazon e che permette all’azienda di poter offrire ai dipendenti un ambiente di lavoro confortevole, sicuro e inclusivo. Amazon offre opportunità di lavoro a persone di qualsiasi origine ed età: nelle sedi italiane sono rappresentate oltre 100 nazionalità e l’età media dei dipendenti è di 34 anni, sebbene non manchino persone di età più avanzata. Infatti, l’8% dei dipendenti ha più di 50 anni. Le donne rappresentano il 53% dei dipendenti presso gli uffici corporate a Milano, Torino, Roma e del customer service di Cagliari. All'interno della rete logistica sono il 35%, una percentuale superiore rispetto alla media nazionale del settore del trasporto e magazzinaggio pari al 21,8% secondo gli ultimi dati Istat.
Questo ha permesso ad Amazon Italia di ottenere la certificazione di parità di genere per tutte le sue linee di business nel Paese. La certificazione attesta che l'azienda è conforme ai requisiti definiti per garantire un sistema realmente inclusivo che rispetti la diversità di genere sul posto di lavoro, sulla base di dati e obiettivi misurabili. In particolare, presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte la rappresentanza di genere femminile raggiunge il 38,3%.
Infine, ma non meno importante, nel 2022 Amazon ha lanciato un nuovo programma per l'inserimento di lavoratori Sordi all'interno dei suoi centri di distribuzione e smistamento in Italia. Grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi e con gli uffici di collocamento locali, ad oggi 110 persone Sorde lavorano nei siti italiani. Anche il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte è stato incluso nel progetto e vede oggi impiegati 10 lavoratori sordi. Sin dal suo arrivo in Italia, Amazon ha da sempre considerato il Piemonte una regione strategica. L’azienda conta 3.700 dipendenti assunti a tempo indeterminato ed è presente con tre centri di distribuzione a Torrazza Piemonte (TO), Agognate (NO) e Vercelli, tre depositi di smistamento a Grugliasco, Brandizzo e Alessandria, un sito Amazon Fresh e gli uffici Amazon Alexa a Torino. Inoltre, fiore all’occhiello, è lo European Operations Innovation Lab che ha sede all’interno del centro di distribuzione di Vercelli: il centro di Ricerca e Sviluppo da cui nascono molte delle innovazioni tecnologiche che vengono poi introdotte nei siti logistici dell’azienda in tutto il mondo.
Il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte conta sulla professionalità di 1750 dipendenti, tutti assunti con contratto a tempo indeterminato. Tra i lavoratori del centro di Torrazza è poi interessante notare come il 95% risieda in Piemonte, con una concentrazione particolare nella provincia di Torino (88%). A questa importante presenza sul territorio piemontese si aggiunge il recente annuncio di un nuovo centro di approvvigionamento ad Alessandria che porterà alla creazione di 400 nuovi posti di lavoro entro tre anni dall’apertura prevista entro la fine del 2024. Investimenti in Italia Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre €16,9 miliardi creando 18.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, di cui 4.000 solo nel 2022, in 60 siti in tutto il Paese.
Oltre ai nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato che l’azienda continua a creare, Amazon supporta imprenditori e chiunque intenda avviare un’attività in proprio, digitalizzare un’attività già esistente, oppure espandere il proprio business attraverso vari programmi: utilizzando il marketplace per la vendita o affidandosi alla rete di distribuzione di Amazon per lo stoccaggio e la consegna dei prodotti con la logistica di Amazon. Il totale dei posti di lavoro indiretti raggiunge la cifra record di 100.000 includendo i 60.000 posti di lavoro creati dalle piccole e medie imprese italiane che utilizzano i servizi di Amazon per far crescere il proprio business ed esportare i prodotti italiani nel mondo.
12/04/2023 02:43 PM
(Adnkronos) - Mentre è in corso la Cop28 di Dubai e il mondo si confronta sulla crisi climatica e i suoi effetti si torna a parlare di nucleare ed in particolare di fusione. Ma di cosa si tratta e qual è ...
(Adnkronos) - Mentre è in corso la Cop28 di Dubai e il mondo si confronta sulla crisi climatica e i suoi effetti si torna a parlare di nucleare ed in particolare di fusione. Ma di cosa si tratta e qual è la differenza tra fusione e fissione?
"L'obiettivo della fusione è di riprodurre sulla terra lo stesso meccanismo che 'accende' gli astri per ottenere energia rinnovabile e inesauribile, in modo intrinsecamente sicuro - spiega Enea-Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - Per questo viene chiamata 'energia delle stelle'. Nella fusione, l'energia scaturisce dall'unione di due nuclei di elementi molto leggeri quali, ad esempio, l'idrogeno; dalla reazione scaturiscono un neutrone e l'elio, un gas nobile ampiamente utilizzato nella vita quotidiana. Non vengono prodotte emissioni di gas serra, né rifiuti radioattivi che restano tali per millenni, escludendo così la possibilità di incidenti che coinvolgano la popolazione ed eventuali criticità future da materiali residui: infatti, gli unici materiali radioattivi (la parte di combustibile costituita da trizio e i prodotti di attivazione generati durante il funzionamento) sono all'interno della camera di reazione che non ha contatti con l'esterno".
Altri vantaggi sono "il rispetto dell'ambiente e zero impatto da estrazione dei combustibili, la sicurezza intrinseca e lo sviluppo di tecnologie innovative applicabili in numerosi campi. La fusione nucleare è considerata una prospettiva di grande rilievo e l'Italia è leader in questo campo a livello scientifico, tecnologico e industriale con numerosi organismi di ricerca, università e un gruppo di aziende di punta, in grado di produrre materiali e componenti altamente innovative".
Nella fusione, dunque, "due nuclei si uniscono per formarne uno più pesante" mentre nella fissione, "un nucleo si divide in due nuclei più leggeri. La fissione nucleare è un processo di disintegrazione dell'atomo, generata dall'urto fra un neutrone e nuclei di atomi molto pesanti (fissili, quali l'uranio o il plutonio) che si rompono in frammenti più piccoli e producono neutroni che possono a loro volta provocare altre fissioni, innescando reazioni a catena. L'energia cinetica dei frammenti di fissione si trasforma in calore, cioè energia termica, utile per produrre vapore con cui alimentare una turbina e ricavare energia elettrica. Il processo di fissione comporta la produzione di scorie altamente radioattive".
Ad oggi il principale progetto internazionale sulla fusione è Iter, l'International Thermonuclear Experimental Reactor, realizzato nell'ambito di una collaborazione tra le sette maggiori potenze economiche (Unione Europea, Cina, India, Giappone, Corea, Russia e Stati Uniti) che rappresentano il 50% della popolazione e l'85% del Pil globale. Iter è un progetto portato avanti da scienziati e ingegneri di numerose nazionalità, in fase di costruzione a Cadarache, in Francia con un investimento di 20 miliardi di euro di cui circa il 50% sostenuti dall'Unione Europea.
L'Enea vanta una tradizione pluridecennale nel campo della fusione con oltre 50 brevetti registrati negli ultimi 20 anni; coordina il programma italiano di ricerca sulla fusione, partecipa ai progetti mondiali Iter e Broader Approach e ha ideato il Dtt, Divertor Tokamak Test, una facility sperimentale in via di realizzazione nel Centro Ricerche Enea di Frascati con Eni e un pool di istituzioni di ricerca e Università. E' di pochi giorni fa la notizia dell'inaugurazione a Naka, in Giappone, del reattore sperimentale per la fusione JT-60SA, progettato e costruito nell'ambito dell'accordo Broader Approach, una collaborazione scientifica tra Unione europea e Giappone. Si tratta di un traguardo importante per la comunità scientifica e l'industria, grazie anche al contributo italiano di governo, imprese, Enea, consorzio Rfx e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
12/04/2023 01:54 PM
(Adnkronos) - Si è svolta il 4 dicembre, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma, la giornata di celebrazione dei 25 anni della Fondazione Taliercio, dal titolo 'Radici di futuro: competenza, conoscenza e competitività per la crescita della cultura manageriale', ...
(Adnkronos) - Si è svolta il 4 dicembre, presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma, la giornata di celebrazione dei 25 anni della Fondazione Taliercio, dal titolo 'Radici di futuro: competenza, conoscenza e competitività per la crescita della cultura manageriale', che ha avuto come fil rouge l’impatto della formazione manageriale sulla competitività del Paese.
L'evento, inserito dalla European Commission nel contesto dell’Anno Europeo delle Competenze, si è concentrato sull'importanza dell’investimento in formazione, sulle idee per affrontare gli scenari futuri e i valori da rafforzare di fronte alla rivoluzione digitale. Un futuro da interpretare attraverso “tre lenti”: quella dei numeri, che misurano l’importanza e i ritorni dell’investimento in formazione, quella delle idee sugli scenari e sui valori, di fronte alle sfide della rivoluzione digitale, quella della percezione dei principali stakeholder, sulle competenze necessarie ad affrontare un contesto in rapida evoluzione.
Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per il finanziamento della formazione dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager, a cui si affidano 14 mila imprese e più di 80 mila manager, sin dalle sue origini ha agito come un laboratorio di innovazione, una sede naturale di sperimentazione e riflessione, uno strumento per promuovere la managerializzazione attraverso la leva formativa. “Sono passati 25 anni da quando Confindustria e Federmanager, con grande lungimiranza decisero di dare vita ad un organismo bilaterale, che avesse come finalità quella di presidiare e favorire l’eccellenza nella formazione manageriale in Italia", spiega il presidente Marco Bodini. "In questi anni abbiamo aiutato imprese e manager ad affrontare grandi trasformazioni come il piano lndustria 4.0, la decarbonizzazione, l’economia circolare, l’organizzazione agile del lavoro, la formazione delle donne dirigenti, l’apertura di nuovi mercati, individuando e sviluppando sempre nuove 'tracce di futuro'", continua.
!Oggi, le sfide di un contesto in profonda trasformazione lasciano intravedere ampi spazi per l’ampliamento del perimetro di attività del Fondo -sottolinea il dg di Fondirigenti Massimo Sabatini - in un mondo in cui le competenze faranno sempre più la differenza, un soggetto come Fondirigenti che è in grado di analizzarle e promuoverle, finanziando la formazione per colmare i relativi fabbisogni, e valutandone l’impatto e i risultati, si colloca in un crocevia strategico, tanto per la competitività delle imprese quanto per l’occupabilità dei lavoratori”.
Nel corso dell’incontro, alla presenza di Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e di Nicolas Schmit, commissario Europeo per il lavoro e i diritti sociali, sono stati presentati in anteprima i risultati di una ricerca sulla correlazione tra investimenti in formazione manageriale e produttività delle imprese, e di una indagine sulle aspettative, le esigenze e le criticità legate alle competenze e alla formazione continua nel nostro Paese.
Dallo studio, effettuato con l’Università di Trento su diecimila imprese che hanno fruito dei finanziamenti del Fondo nel corso di un decennio, emerge un impatto positivo sulla produttività, con incrementi dello 0,04% nella produttività totale e dell'0,14% nella produttività del lavoro. L'impatto varia a seconda della maturità aziendale, della localizzazione e del settore. Le imprese più mature e quelle nel centro-nord ne beneficiano maggiormente, così come le imprese manifatturiere rispetto a quelle dei servizi.
La survey condotta da Fondirigenti in collaborazione con Data Hubs, sulle competenze e le prospettive della formazione continua in Italia, vista da un campione di 500 imprenditori e 500 manager e 500 cittadini, ha mostrato la centralità delle competenze legate alla tecnologia, all’informatica e all’intelligenza artificiale. Sono ampie le preoccupazioni sull’effettiva disponibilità di tali competenze. Il 40% dei rispondenti teme, infatti, la perdita di posti di lavoro a causa del cambiamento tecnologico. È elevato, tuttavia, anche il consenso sul ruolo fondamentale che può svolgere la formazione continua nella riduzione di tali divari, a condizione che sia mirata agli effettivi fabbisogni di imprese e lavoratori. Chi ha frequentato corsi di formazione ne sottolinea l’impatto positivo e nel 70% dei casi è disposto ad investire risorse proprie per la crescita delle proprie competenze.
Sulla base di queste evidenze si sono confrontati i panel di discussione sui valori e gli scenari di riferimento del management e sugli impatti della formazione sulla competitività delle imprese.
Hanno partecipato inoltre come relatori: Marco Bodini, presidente di Fondirigenti, Barbara Cominelli, ceo di JLL Italia, Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager, Alessandro Fontana, dg centro studi Confindustria, Roberto Paura, presidente Italian Institute for the Future, Don Luca Peyron, direttore servizio apostolato digitale Arcidiocesi Torino, Massimo Sabatini, dg di Fondirigenti, Luca Sbrurlati, ceo Pattern Spa, Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria. Ha moderato i lavori la giornalista Maria Latella.
12/04/2023 01:04 PM
(Adnkronos) - È Barbara d’Urso - nota attrice e conduttrice televisiva nazionale - la testimonial scelta da Security Watch per promuovere attraverso una campagna di comunicazione l’utilizzo di WinLet, il dispositivo elettronico i per contrastare il fenomeno della ...
(Adnkronos) - È Barbara d’Urso - nota attrice e conduttrice televisiva nazionale - la testimonial scelta da Security Watch per promuovere attraverso una campagna di comunicazione l’utilizzo di WinLet, il dispositivo elettronico i per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, purtroppo troppo spesso protagonista delle cronache del nostro Paese. Con oltre trecento segnalazioni di allarme pervenute alle Centrali Operative del Gruppo Civis in un anno, WinLet si è infatti confermato, a due anni dal suo lancio ufficiale sul mercato, come uno strumento estremamente efficace per salvaguardare le donne e prevenire o risolvere positivamente eventuali aggressioni.
“L'aspetto che più mi è piaciuto del progetto WinLet è il fine ultimo: prevenire la violenza in tutte le sue forme - ha commentato Barbara d'Urso-. Io mi batto da 15 anni contro la violenza sulle donne ma anche contro la violenza omofoba. Nella mia trasmissione Pomeriggio 5 avevo fatto creare addirittura un timbro che appariva ogni volta che mi occupavo di questo argomento, tra l'altro molto spesso, in cui c'era scritto: chi ti picchia non ti ama. Con WinLet sono sicura che molte persone potranno finalmente sentirsi più sicure in ogni occasione, dall'uscire con gli amici, al tornare dal lavoro fino alla corsa al parco".
Descrivere WinLet ed il suo funzionamento è semplice: si tratta di un mini dispositivo che può̀ essere utilizzato come bracciale, ciondolo o portachiavi, piccolo e leggero, delle dimensioni di uno smartwatch, in grado di collegarsi via bluetooth ad un App dedicata, disponibile sia per sistemi operativi iOS sia Android. Nel caso di una situazione di pericolo è sufficiente premere per tre volte l’unico pulsante presente su WinLet (panic button) per attivare una potente sirena ad alta frequenza che emette un suono superiore a 110 decibel, volto a mettere in fuga i malintenzionati.
Tenendo invece premuto per tre secondi il medesimo pulsante si attiva l’allarme silenzioso: una notifica avviserà̀ l’utente dell’avvenuto allarme e partiranno messaggi di SOS a tutti i referenti indicati in rubrica, che indicheranno anche la posizione dell’utente in tempo reale. Le Centrali Operative del Gruppo Civis, attive sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro contatteranno immediatamente l’utente e, in caso di mancata risposta, allerteranno immediatamente le Forze dell’Ordine. Inoltre, un ulteriore funzionalità denominata “Seguimi ora!” consente ai referenti indicati in rubrica di localizzare e seguire su una mappa l’utente nei suoi spostamenti.
“Quando siamo partiti sapevamo di aver intrapreso la giusta direzione", commenta Pier Carlo Montali, founder e ceo di Security Watch. "Il fenomeno della violenza sulle donne era, e purtroppo continua ad essere, tristemente attuale e non esisteva sul mercato uno strumento in grado di riassumere in sé tutte le caratteristiche di WinLet, capace di coniugare efficacia, discrezione, innovazione tecnologica e - perché no? – anche eleganza. Quando però nel 2022 abbiamo vinto gli Amazon Innovation Awards come migliore start up italiana dell’anno e tra le prime 20 in Europa, abbiamo capito non solo che eravamo sulla strada giusta, ma che dovevamo “spingere” ancora di più per far conoscere WinLet ad un numero di persone il più ampio possibile. Ecco perché siamo grati a Barbara d’Urso per aver abbracciato la nostra causa: siamo certi che con il suo aiuto WinLet sarà utilizzato da tante donne che potranno finalmente sentirsi più sicure e protette”, sottolinea.
“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto -aggiunge Francesca Zanè, amministratore del Gruppo Civis– al quale il nostro know how di oltre cinquant’anni nel settore della Vigilanza e sicurezza privata ha potuto dare un importante e concreto contributo. Le nostre Centrali Operative sono connesse ai dispositivi WinLet, sette giorni su sette e h24 e sono in grado di allertare in tempo reale le forze dell’ordine in caso di necessità. Le oltre trecento segnalazioni di quest’anno connesse all’utilizzo di WinLet sono la testimonianza più evidente dell’utilità del dispositivo”, conclude.
12/04/2023 11:58 AM
(Adnkronos) - La filiera della mozzarella di bufala campana Dop fa bene all’ambiente ed è sempre più green e sostenibile. Lo rivela un nuovo studio scientifico, realizzato dal professor Luigi Zicarelli e da Roberto De Vivo, Roberto Napolano e ...
(Adnkronos) - La filiera della mozzarella di bufala campana Dop fa bene all’ambiente ed è sempre più green e sostenibile. Lo rivela un nuovo studio scientifico, realizzato dal professor Luigi Zicarelli e da Roberto De Vivo, Roberto Napolano e Fabio Zicarelli. Emerge che in Italia la quantità di anidride carbonica, fissata e sequestrata in atmosfera dalle piante utilizzate per l’alimentazione delle bufale allevate nella zona di produzione della Dop, neutralizza la somma di Co2 emessa da respirazione, processi agricoli, trasporto, lavorazione del latte. Per ogni chilogrammo prodotto di Bufala Campana vengono sottratti 52 chili di anidride carbonica dall’atmosfera. La Mozzarella Dop è dunque davvero sostenibile.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Advances in Environmental and Engineering Research' e si basa sul metodo di calcolo della 'Carbon Footprint' dei prodotti di origine animale, integrato con l’assorbimento fisiologico di anidride carbonica. Per la produzione della mozzarella di bufala campana Dop sono state quantificate le masse delle varie specie foraggere e cerealicole utilizzate a partire dalle razioni alimentari delle diverse categorie suddivise per età e fase produttiva (asciutta, lattazione, vitelli e manze). La popolazione comprende tutti gli animali allevati nelle aree coperte dal disciplinare e con orientamento alla produzione di latte. Sulla massa dei vegetali utilizzati è stato calcolato il carbonio fissato nel foraggio e di conseguenza l’anidride carbonica sottratta all’atmosfera, attraverso i vari indici di raccolta e le percentuali di sostanza secca.
In sintesi, secondo gli studiosi, l’intero ciclo 'dal campo alla tavola' può essere considerato non solo in equilibrio tra input e output, e quindi nullo in termini di emissioni, ma anzi, favorisce un saldo negativo ai fini dei Ghg, ovvero i gas a effetto serra, sottraendone dall’atmosfera più di quanto effettivamente viene emesso. Va inoltre considerato che il carbonio derivato dalle produzioni animali compie un ciclo chiuso, mentre quello prodotto dai combustibili fossili va solo ad accumularsi nell’atmosfera, senza tornare nel ciclo produttivo.
“Contrariamente a quanto si afferma sui ruminanti accusati di inquinare, dai nostri studi emerge l’esatto contrario e speriamo che questi dati facciano riflettere e chiarire tante fake news che continuano a circolare”, commenta Luigi Zicarelli.
Sempre sul fronte della sostenibilità, inoltre, secondo i dati rilevati dall’Osservatorio economico sulla filiera curato da Nomisma. Negli ultimi tre anni, oltre una su due (il 53,4 per cento) delle aziende socie del Consorzio di Tutela ha realizzato investimenti ambientali, a partire dai pannelli fotovoltaici, che costituiscono il 50 per cento di questi progetti. Ma quasi il 20 per cento delle aziende ha costruito anche impianti di biogas e oltre il 10 per cento ha adottato un packaging compostabile. Si tratta di numeri green notevoli in una filiera che conta 80 soci (considerando solo i produttori Dop), 1.300 allevamenti e un fatturato da 750 milioni di euro.
“Il tema della sostenibilità - dichiara il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo - è prioritario per i nostri soci. Si tratta di investimenti sempre più necessari sia per soddisfare le richieste della domanda sia per contrastare anche gli aumenti dei costi energetici. Noi continueremo a incentivare la filiera a proseguire su questa strada. Più in generale, intendiamo sviluppare il versante della ricerca in tutti i campi, incrementando i progetti di collaborazione con le principali università italiane. Stiamo già esplorando, ad esempio, le infinite potenzialità del latte di bufala, anche rispetto alla salute umana. Questo animale non finisce mai di stupirci e puntiamo molto sui risvolti nutraceutici del suo latte”.
12/03/2023 12:03 PM
(Adnkronos) - “É una stagione straordinaria per la Calabria perché è un anno in cui abbiamo avuto tantissime aziende partecipanti all’Artigiano in Fiera. Sono incrementate di circa il 25% rispetto all’anno scorso, un record assoluto per la regione, ma credo ...
(Adnkronos) - “É una stagione straordinaria per la Calabria perché è un anno in cui abbiamo avuto tantissime aziende partecipanti all’Artigiano in Fiera. Sono incrementate di circa il 25% rispetto all’anno scorso, un record assoluto per la regione, ma credo anche per la Fiera, perché non esistono paesi o regioni che hanno così tanti espositori. Significa che le imprese artigiane calabresi hanno piena consapevolezza di quella che è l’opportunità di Artigiano in Fiera e vogliono venire qui a promuovere i prodotti e le loro eccellenze. Tutto questo è importante perché ci consente di valorizzare il nostro territorio, le tradizioni, i valori e le bellezze della Calabria perché la regione è davvero uno scrigno di arte, bellezza, cultura che merita di essere promossa, che merita di essere visitata. Siamo molto soddisfatti di questa partecipazione” Così Rosario Varì, assessore allo sviluppo economico e agli Attrattori culturali sui numeri e la partecipazione della Regione Calabria all’Artigiano in Fiera. “Calabria straordinaria è lo slogan che ci accompagna da 3-4 anni. C’è sempre una maggiore curiosità nei confronti della nostra regione che offre tante opportunità: mare, montagna, borghi, prodotti, eccellenze agroalimentari. La nostra terra si pone come obiettivo di essere tra le prime mete turistiche in Italia” ha concluso Varì.
12/03/2023 12:03 PM
(Adnkronos) - “Sono tante le aziende presenti, ben 25 in più dello scorso anno e molte del settore agricolo-agroalimentare, che hanno un’unica ambizione: quella della qualità. Sanno produrre bene, sanno trasformare ancora meglio. Ci sono tanti giovani e donne ...
(Adnkronos) - “Sono tante le aziende presenti, ben 25 in più dello scorso anno e molte del settore agricolo-agroalimentare, che hanno un’unica ambizione: quella della qualità. Sanno produrre bene, sanno trasformare ancora meglio. Ci sono tanti giovani e donne che vogliono raccontare se stessi, il loro impegno e la loro terra in maniera diversa. I numeri sono in crescita nell’export di Regione Calabria: oltre il 30% nel 2022 e più del 20% nel 2023. Questi dati ci dicono che possiamo essere non ottimisti, ma fiduciosi per il futuro”. Gianluca Gallo, assessore all'Agricoltura, risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, ha commentato l’importante presenza della Regione Calabria all’interno di Artigiano in Fiera, manifestazione in programma fino a domenica 10 dicembre a Fiera Milano (Rho), con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.30.
“In tanti non conoscono la Calabria – prosegue Gallo – ma non la conosciamo nemmeno noi calabresi che torniamo poco spesso: è una regione ricca di storia e tradizioni. Inoltre, ha una straordinaria ricchezza in termini di biodiversità e capacità di produzione. La Calabria è un territorio tra i più Bio d’Europa: bisogna scoprirla perché oltre le coste ci sono le montagne, quattro parchi nazionali e un parco regionale che ha avuto nel corso degli anni una tutela per l’ambiente e le proprie foreste” ha concluso l’assessore all'Agricoltura, risorse agroalimentari e Forestazione.
12/02/2023 04:20 PM
(Adnkronos) - "È un onore essere alla fiera dell’artigianato più grande del mondo in un Paese con cui abbiamo dei legami da tanti secoli. Ogni anno festeggiamo l’amicizia, il legame storico e culturale che unisce Tunisia e italia”. ...
(Adnkronos) - "È un onore essere alla fiera dell’artigianato più grande del mondo in un Paese con cui abbiamo dei legami da tanti secoli. Ogni anno festeggiamo l’amicizia, il legame storico e culturale che unisce Tunisia e italia”. Così Mohamed Moez Belhassine, ministro del Turismo della Tunisia, in occasione dell’inaugurazione di Artigiano in Fiera 2023. Questa nuova edizione della manifestazione, che rimarrà nei padiglioni di Fieramilano Rho-Pero fino al 10 dicembre, vede la Tunisia nel ruolo di Paese ospite d’onore.
“Abbiamo portato con noi il know how del nostro artigianato che da secoli si sviluppa in tutta la Tunisia – prosegue il ministro - Qui sono più di cento gli artigiani che portano l’eccellenza dell’artigianato tunisino in Italia e in particolare in Lombardia. Uomini e donne che mostreranno a italiani e stranieri le qualità del nostro artigianato”.
12/02/2023 04:16 PM
(Adnkronos) - “Mi aspetto un’edizione importante a conferma della creatività e della ricchezza che i nostri artigiani di tutto il mondo sono qui a testimoniare. Quest’anno sono 2.550 artigiani di 86 paesi del mondo a rappresentare l’Expo delle ...
(Adnkronos) - “Mi aspetto un’edizione importante a conferma della creatività e della ricchezza che i nostri artigiani di tutto il mondo sono qui a testimoniare. Quest’anno sono 2.550 artigiani di 86 paesi del mondo a rappresentare l’Expo delle arti, dei mestieri e delle culture di tutti i popoli compresa la bellezza dei prodotti italiani”. Così Antonio Intiglietta, presidente Ge.Fi. in occasione dell’inaugurazione di Artigiano in Fiera 2023, in programma nei padiglioni di Fieramilano-Rho-Pero fino al 10 dicembre.
“Ci sono molti Paesi nuovi, più di 600 artigiani nuovi e questa inaugurazione nel padiglione della Tunisia. Questo mostra la volontà di creare un ponte di pace, di collaborazione e valorizzazione della capacità produttiva che la Tunisia ha e che può esprimere ancora meglio in una collaborazione più stretta”. Intiglietta ha poi concluso: “Sono convinto che ci sarà una grande risposta dal pubblico. I segnali e le previsioni che abbiamo sono davvero sig
12/02/2023 04:13 PM
(Adnkronos) - Autore“É una fiera che fa parte del sistema Italia. Dobbiamo essere orgogliosi di questo perché è la più importante del mondo e non è solo nazionale ma anche internazionale. Sottolineo che la fiera dell’artigianato è anche la festa del ...
(Adnkronos) - Autore“É una fiera che fa parte del sistema Italia. Dobbiamo essere orgogliosi di questo perché è la più importante del mondo e non è solo nazionale ma anche internazionale. Sottolineo che la fiera dell’artigianato è anche la festa del Natale, un valore imprescindibile”. Così, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè a margine dell’apertura dell’edizione 2023 dell’Artigiano in Fiera che andrà avanti fino al 10 dicembre in quel di Rho Fiera.
“Le Fiere sono una parte importantissima per la crescita del nostro settore in quanto, non solo in termini di volumi che sono circa 10 miliardi, aiutano a destagionalizzare quindi ad avere i turisti tutto l’anno. Oltretutto un tipo di turismo alto, splendente che lascia molte risorse sul territorio, non solo lombardo, ma di tutta Italia. Il segreto del nostro Paese – prosegue Santanchè – è che siamo la nazione più bella del mondo e che c’è fame e voglia d’Italia. E oltretutto quando noi italiani andiamo all’estero ci guardano con meraviglia perché invidiano il nostro stile di vita, la nostra cultura, il nostro cibo, la nostra capacità d’ospitalità. Dobbiamo fare ancora un passo in avanti, perché io credo che tutti gli italiani dovrebbero essere un po’ più orgogliosi della loro appartenenza e orgogliosi di essere italiani. Gli ultimi dati confermano la crescita del settore turistico, ma dobbiamo ricordarci che questo è il comparto che ha sofferto di più durante la pandemia. Crisi del personale? É vero, ci sono stati dei problemi. Abbiamo abolito il reddito di cittadinanza, non per chi non può lavorare, che sosterremo di più e meglio, ma per chi è forza lavoro che dobbiamo dargli la dignità di avere un lavoro"."Abbiamo messo la decontribuzione per quanto riguarda il settore del turismo per i lavoratori stabili e del 15% sul lavoro sia notturno che festivo perché ricordiamo che lavorare nel turismo vuol dire lavorare sabato e domenica, la sera,Natale, Capodanno e Ferragosto. Quindi abbiamo voluto dare un segnale a questi lavoratori perché se lo meritano”.