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Boschi-Mannocchi, scontro social sulla Leopolda: "Attacchi chi balla proprio il 7 ottobre? Che caduta di stile"

10/07/2025 09:05 PM

(Adnkronos) - "Cara Francesca Mannocchi, i ragazzi della stazione Leopolda hanno discusso per tre giorni di Gaza, Ucraina, Sudan, lavoro, università, salute mentale. Hanno fatto proposte, hanno studiato, hanno parlato. Se per due ore ballano davvero avverti il bisogno ...

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(Adnkronos) - "Cara Francesca Mannocchi, i ragazzi della stazione Leopolda hanno discusso per tre giorni di Gaza, Ucraina, Sudan, lavoro, università, salute mentale. Hanno fatto proposte, hanno studiato, hanno parlato. Se per due ore ballano davvero avverti il bisogno di alzare il ditino e di farci la morale?". Così in un post sui social Maria Elena Boschi replica alla giornalista Francesca Mannocchi che ha scelto proprio il 7 ottobre, anniversario dell'eccidio al Nova festival al confine di Gaza, per pubblicare un post che mostra una serata della Leopolda in cui ragazzi e la stessa Boschi si divertono ballando. "Ma sì, balliamo sul mondo mentre il mondo brucia", si legge nel messaggio di Mannocchi. 

Immediata la replica dell'esponente di Italia Viva. "Non ti sembra ipocrisia allo stato puro attaccare uno dei pochi posti in cui 800 giovani fanno politica? Hai seguito il dibattito prima di darci la tua lezioncina? E aggiungo: io un post del genere non l’avrei mai fatto. Ma attaccare chi balla, proprio il 7 ottobre, è quantomeno una caduta di stile. Il mondo brucia, è vero". 

"Noi sosteniamo gli sforzi di chi vuole spegnere il fuoco. E lo facciamo, nel nostro piccolo, anche con una scuola di formazione. Continueremo a farlo, studiando proponendo e impegnandoci. Ma non smetteremo mai di rivendicare il diritto a fare festa, a danzare, a fare musica. E anche a ballare sul mondo", conclude la Boschi. 


Bologna, tensione durante manifestazione Giovani Palestinesi: idranti e cariche della Polizia

10/07/2025 08:07 PM

(Adnkronos) - Momenti di tensione questa sera a Bologna dove alcune centinaia di manifestanti si sono radunati a partire dalle 19.30 in piazza del Nettuno per la manifestazione - non autorizzata - dei Giovani Palestinesi in ricordo dell'attacco di Hamas ...

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(Adnkronos) - Momenti di tensione questa sera a Bologna dove alcune centinaia di manifestanti si sono radunati a partire dalle 19.30 in piazza del Nettuno per la manifestazione - non autorizzata - dei Giovani Palestinesi in ricordo dell'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. 

I manifestanti hanno cercato in più di un'occasione di uscire dalla piazza blindata dalle forze dell'ordine e, dopo essere riusciti a trovare un varco per raggiungere via Rizzoli, hanno provato a mettersi in marcia in corteo in direzione delle due torri. Le forze dell'ordine si sono spostate e sono intervenute per respingere il tentativo con idranti e cariche. Il corteo è stato respinto fino a piazza del Nettuno. Da dove però è ripartito procedendo verso le due Torri e arrivando in Strada Maggiore.  

Arrivati su via Indipendenza da via Righi, sono stati intercettati dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Mentre quest'ultime si avvicinavano è partito il lancio di oggetti tra cui, bottiglie di vetro. I reparti delle forze dell'ordine hanno inseguito di nuovo su via Righi i manifestanti, dove c'è stato nuovamente lancio di oggetti. Qui il corteo si è diviso in due parti. 

Secondo quanto comunicato dalla Questura di Bologna, in seguito ai disordini, un manifestante è stato fermato e accompagnato in Questura per accertamenti. 

Corteo anche a Torino a sostegno del popolo palestinese organizzato dal coordinamento Torino per Gaza e partecipato da centri sociali, anarchici, movimento antagonista e sindacalismo di base. Alla manifestazione, partita intorno alle 20 da piazza Castello, hanno partecipato circa 6000 persone che dopo aver sfilato fino alla periferia nord di Torino hanno fatto ritorno verso il centro città scandendo slogan e cori. Finora non si registrano tensioni. 

“Il genocidio non è finito. Siamo resistenza. Continuiamo a bloccare tutto’’ lo striscione in testa la corteo. “Siamo in piazza per ribadire che il 7 ottobre non può essere usato come pretesto per un genocidio - hanno spiegato i manifestanti prima della partenza - e sismo in piazza per rivendicare senza se e senza ma la resistenza palestinese”. “Dopo 70 anni in cui la ogni violenza di Israele è rimasta impunita, la resistenza palestinese ha sfondato un muro e oggi siamo qui in tantissimi e questo significa tanto e ci chiediamo cosa ci sia di inopportuno a scendere in piazza e a dire che i popoli oppressi hanno diritto a difendersi”. 

Nessuna manifestazione né statica né dinamica è stata autorizzata per la giornata per oggi, precisa la Questura di Torino. La manifestazione era stata annunciata, senza formale preavviso, solo attraverso i social e, nonostante le prescrizioni del questore, sempre via social era stata confermata. I responsabili delle violazioni, pertanto, si fa sapere, saranno denunciati all'autorità giudiziaria.  

 

 


Insonnia, ecco gli esercizi che aiutano a dormire

10/07/2025 07:32 PM

(Adnkronos) - L'esercizio fisico aiuta a combattere l'insonnia. E in particolare ci sono attività, non solo sportive in senso stretto, che consentono di migliorare la qualità del sonno. Il tema è stato oggetto di un'analisi comparativa con dati aggregati pubblicata ...

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(Adnkronos) - L'esercizio fisico aiuta a combattere l'insonnia. E in particolare ci sono attività, non solo sportive in senso stretto, che consentono di migliorare la qualità del sonno. Il tema è stato oggetto di un'analisi comparativa con dati aggregati pubblicata sulla rivista BMJ Evidence Based Medicine.  

 

Gli studi hanno coinvolto 1348 soggetti e hanno preso in considerazione 13 diversi approcci terapeutici per alleviare l'insonnia, 7 dei quali legati all'esercizio fisico. L'insonnia, evidenziano i ricercatori, è associata a un rischio maggiore di problemi e patologie relative alla salute mentale e fisica, tra cui demenza e malattie cardiovascolari. Per migliorare la qualità del sonno ovviamente è possibile ricorrere a trattamenti farmacologici, che non sono privi di potenziali effetti collaterali, o alla terapia cognitivo-comportamentale (TCC), non sempre accessibile - secondo i ricercatori - a causa della carenza di terapisti qualificati, spiegano i ricercatori. 

 

Ecco, quindi, che l'esercizio fisico diventa una soluzione da prendere in considerazione. I riflettori sono stati accesi su programmi legati a yoga, Tai Chi, camminata o jogging, esercizi aerobici più potenziamento muscolare, solo allenamento di potenziamento muscolare, esercizi aerobici combinati con terapia, esercizi aerobici misti. I protocolli esaminati avevano una durata compresa tra 4 e 26 settimane. 

 

L'analisi dei dati ha evidenziato che lo yoga può determinare un notevole aumento del tempo totale di sonno, di quasi 2 ore, e può migliorare l'efficienza del sonno di quasi il 15%. Può anche ridurre il tempo trascorso svegli dopo essersi addormentati di quasi un'ora e ridurre la latenza del sonno, vale a dire il tempo impiegato per addormentarsi, di circa mezz'ora. 

Camminare o fare jogging può migliorare la qualità del sonno di circa 10 punti. Il Tai Chi può ridurre i punteggi di scarsa qualità del sonno di oltre 4 punti, aumentare la durata totale del sonno di oltre 50 minuti e ridurre il tempo trascorso sveglio dopo essersi addormentati di oltre mezz'ora. Può anche ridurre la latenza del sonno di circa 25 minuti. 

 

Secondo i ricercatori, tali risultati possono essere spiegati in maniera sufficientemente approfondita. Lo yoga, che si concentra sulla consapevolezza corporea e sul controllo della respirazione, può incidere sull'attività cerebrale, alleviando ansia e sintomi depressivi che spesso interferiscono con un buon sonno notturno. 

Il Tai Chi si collega al controllo del respiro: il rilassamento fisico è in grado di ridurre l'attività del sistema nervoso simpatico, attenuando l'ipereccitazione. Il particolare tipo di esercizio può favorire un meccanismo di 'regolazione emotiva' con la conseguente riduzione dell'ansia e con lo stop alla produzione di sostanze chimiche infiammatorie per periodi più lunghi. 

Camminare o fare jogging possono migliorare il sonno aumentando il dispendio energetico, frenando la produzione di cortisolo, migliorando la regolazione emotiva, incrementando la secrezione di melatonina e aumentando la durata del sonno profondo. 

 

"I risultati di questo studio sottolineano ulteriormente il potenziale terapeutico dell'esercizio fisico nel trattamento dell'insonnia, suggerendo che il ruolo potrebbe estendersi oltre il supporto aggiuntivo, fino a fungere da valide opzioni di trattamento primario", affermano i ricercatori. 

"Dati i vantaggi di modalità di esercizio fisico come yoga, Tai Chi e camminata o jogging, tra cui il basso costo, gli effetti collaterali minimi e l'elevata accessibilità, questi interventi sono adatti all'integrazione nei programmi di assistenza primaria e di salute pubblica", si legge ancora. "E potrebbe esserci un tipo di esercizio più adatto ad alleviare un particolare sintomo dell'insonnia, cosa che ulteriori ricerche potrebbero chiarire", la conclusione, che apre ulteriori prospettive. 


Superenalotto, estratta la combinazione vincente: nessun '6' né '5+1'

10/07/2025 07:25 PM

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, martedì 7 ottobre 2025, del Superenalotto. Centrati due '5' che vincono 84.247,46 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 61,7 milioni di euro.  

 

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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, martedì 7 ottobre 2025, del Superenalotto. Centrati due '5' che vincono 84.247,46 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 61,7 milioni di euro.  

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. 

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 17, 21, 40, 56, 61, 79. Numero Jolly: 87. Numero Superstar: 85.  


Castelfranco Emilia, 92enne uccide moglie e si suicida lanciandosi da balcone

10/07/2025 07:17 PM

(Adnkronos) - Omicidio suicidio a Castelfranco Emilia, nel Modenese, dove un uomo di 92 anni avrebbe prima ucciso la moglie di 88 anni accoltellandola per poi lanciarsi dal balcone del condominio, in via Saietti. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del ...

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(Adnkronos) - Omicidio suicidio a Castelfranco Emilia, nel Modenese, dove un uomo di 92 anni avrebbe prima ucciso la moglie di 88 anni accoltellandola per poi lanciarsi dal balcone del condominio, in via Saietti. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118.  

"La nostra comunità è profondamente scossa dalla tragedia avvenuta oggi pomeriggio a Castelfranco Emilia - scrive sui social il sindaco Giovanni Gargano - Non appena informato, mi sono recato sul posto per rendermi conto personalmente della situazione. Rivolgo un pensiero di cordoglio a nome di tutta la Città alla famiglia, oltre che il massimo supporto, nei limiti di quanto è nostra competenza, alle forze dell’ordine e ai cittadini dell’area coinvolti. Confidiamo nel lavoro dei carabinieri e dell’autorità giudiziaria per fare piena luce su quanto accaduto e dare risposta a ciò che ha mosso questo episodio". 


Inviata 'Fuori dal coro' aggredita a Treviso durante servizio su baby gang

10/07/2025 06:35 PM

(Adnkronos) - Aggressione ai danni della giornalista Cristina Autore, inviata a Treviso dalla trasmissione di Rete4 'Fuori dal coro' per un servizio sulle baby gang. Mentre la reporter stava intervistando due giovani, un gruppo di adolescenti ha iniziato a ...

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(Adnkronos) - Aggressione ai danni della giornalista Cristina Autore, inviata a Treviso dalla trasmissione di Rete4 'Fuori dal coro' per un servizio sulle baby gang. Mentre la reporter stava intervistando due giovani, un gruppo di adolescenti ha iniziato a gridarle contro e a lanciare bottiglie contro di lei e la troupe. La giornalista è stata colpita a un ginocchio ed è dovuta ricorrere alle cure mediche in pronto soccorso dove è stata sottoposta a una radiografia: tre i giorni di prognosi.  

Questa mattina Autore ha presentato denuncia. "Sono sconvolta - racconta la giornalista all'Adnkronos - e sconvolge il fatto che ragazzini di 14-15 anni usino tanta violenza. Ho avuto l'impressione che quella strada, in centro sotto i porticati, sia 'zona' loro". I carabinieri hanno identificato un minorenne e un maggiorenne italiani ma di origine nordafricana che hanno aggredito la giornalista. 


Panichi, dopo Sinner ecco l'avventura con Rune: "Ragazzo meraviglioso"

10/07/2025 06:24 PM

(Adnkronos) - Marco Panichi guarda avanti dopo la fine della sua avventura nello staff di Jannik Sinner. Il preparatore atletico, separatosi dal numero 2 del ranking Atp pochi mesi fa, ha raccontato la sua esperienza accanto a Holger Rune in ...

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(Adnkronos) - Marco Panichi guarda avanti dopo la fine della sua avventura nello staff di Jannik Sinner. Il preparatore atletico, separatosi dal numero 2 del ranking Atp pochi mesi fa, ha raccontato la sua esperienza accanto a Holger Rune in un'intervista al Corriere dello Sport: "Per me è eccitante far parte di un nuovo progetto. Con Rune abbiamo appena iniziato, è un ragazzo meraviglioso, pronto ad ascoltare e condividere. Ci stiamo ancora conoscendo, abbiamo impostato i primi protocolli di lavoro ma sarà un percorso a medio-lungo termine".  

Panichi ha parlato anche dei margini di miglioramento del danese: "Lui ha un talento cristallino, ma c'è tanto da migliorare e ce ne passa per diventare un giocatore vero. Finora ha vinto dei tornei, ma poi magari in quelli importanti perdeva ai primi turni. Servirà consistenza". Panichi ha definito la nuova avventura come un giro sulle 'montagne russe': "A volte c'è tanta eccitazione per delle cose buone, ma poi c'è magari un rebound negativo. Da sempre è un predestinato, ricordo anche quando a New York vinse un set contro Nole in una delle prime esperienze Slam". 


Meloni: "Clima si sta imbarbarendo, non conto più le minacce di morte"

10/07/2025 05:43 PM

(Adnkronos) - Dalla guerra a Gaza tra Israele e Hamas, alla manovra finanziaria, fino alle regionali e alla legge elettorale, è una Giorgia Meloni a tutto campo quella ospite oggi di Bruno Vespa, prima nella puntata di 'Cinque Minuti' e ...

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(Adnkronos) - Dalla guerra a Gaza tra Israele e Hamas, alla manovra finanziaria, fino alle regionali e alla legge elettorale, è una Giorgia Meloni a tutto campo quella ospite oggi di Bruno Vespa, prima nella puntata di 'Cinque Minuti' e poi di 'Porta a Porta'. 

 

Tra gli argomenti principali, in primis il piano di pace per Gaza presentato dal presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump che, secondo la premier "apre oggettivamente più di uno spiraglio" per una tregua in Medio Oriente. "E' il piano sul quale c'è stata una convergenza quasi totale, anzi direi totale, di paesi europei, paesi arabi, autorità nazionale palestinese, la stessa Hamas, seppur con qualche distinguo. Chiaramente è un percorso molto fragile e bisogna lavorarci tutti quanti insieme con forza. L'Italia sicuramente c'è", ha aggiunto. 

Meloni ricorda poi che con "il ministro Crosetto, il ministro Tajani e credo l'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. Ora io credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere". 

"Temo un clima che si sta imbarbarendo parecchio. L'Italia è una nazione che questa storia l'ha già affrontata. Vedo molte cose che cominciamo a dare per normali e normali non sono. Io non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo neanche a segnalarle. E penso che qui ci siano anche delle responsabilità". Vedo responsabilità "di chi per esempio dice che tu hai le mani sporche di sangue, di persone che fanno parte della classe dirigente di questa nazione che dicono che io e questo governo siamo complici di genocidio. Io penso che non si abbia più il senso delle parole che si usano. Questo è molto grave", ha rimarcato Meloni. 

 

"Sulle navi della Flotilla c'erano circa 40 tonnellate di aiuti. Ora, il governo italiano ha consegnato 2.300 tonnellate d'aiuti. 40 tonnellate le nostre istituzioni le consegnano in una mattinata con due aerei. Quindi non serve rischiare, non serve mettersi in pericolo, non serve creare problemi alla propria nazione". "Il blocco navale" a Gaza "c'è dal 2009, non si era accorto Giuseppe Conte che c'era un blocco navale? Perché non ha posto il problema?", ha detto Giorgia Meloni.  

Quanto alle manifestazioni per Gaza e la Flotilla, "io sono rimasta scioccata dal fatto che uno degli striscioni di testa fosse quello che inneggiava al terrore del 7 ottobre". "Penso che quando si consente a chi inneggia al terrorismo di Hamas di stare in testa al corteo, forse la tesi dei semplici infiltrati è un po' riduttiva, quindi penso che su questo bisogna fare tutti un po' più attenzione, sempre avendo grande rispetto per le tantissime persone che sono scese in piazza per una materia che chiaramente è sentita". 

 

"Nei tre anni in cui noi siamo al governo, la Cgil ha indetto quattro scioperi generali e lo fa mentre aumentano i dati di occupazione, aumentano i salari, diminuisce la precarietà e infatti fanno lo sciopero generale su una materia di politica estera che è sostanzialmente un altro unicum nella storia del sindacato. Io penso banalmente che sia pretestuoso e penso che la Cgil sembri molto più interessata a difendere la sinistra piuttosto che a difendere i lavoratori". Sullo sciopero generale "non sono stata particolarmente dura, ho detto quello che penso, come sempre, ovvero che lo sciopero generale era pretestuoso", ha rimarcato la presidente del Consiglio. 

Commentando le contestazioni contro la Lega a Livorno, Meloni spiega di temere che ci "sia un clima che può peggiorare se non richiamiamo tutti al senso di responsabilità e lo dico da persona che sta a stare nella dimensione del conflitto della politica, però qui stiamo cominciando a sperimentare qualcosa di un po' diverso e penso che si stia sottovalutando anche da parte di chi ha pensato di fomentare la piazza. Attenzione, che poi le cose sfuggono di mano".  

 

"Il messaggio che passa è 'spendete in difesa perché siete guerrafondai'. No, è esattamente il contrario. Tu spendi in difesa per garantire la pace, spendi in difesa perché la pace non si costruisce decantandola o sventolando le bandiere. La pace si costruisce con la deterrenza, cioè se tu vuoi essere certo o ragionevolmente certo di avere pace, devi rendere molto pericoloso muoverti guerra", ha detto la premier. 

 

Secondo Renzi io aspiro al Quirinale? "Il problema di quelli che hanno pensato tutta la vita a pensare solo a che incarico dovessero ricoprire è che pensano che gli altri siano come loro. Io ragiono in maniera un pochino diversa. Sto facendo il presidente del Consiglio, posso garantire che mi basta e avanza. Dopodiché però, rispetto alle parole del senatore Renzi, 'faremo di tutto per impedirglielo', non mi sono muove. Cioè, l'opposizione parla solo di me", ha poi detto la premier. 

 

In vista della manovra "dovremmo darci l'obiettivo di dare anche un segnale al ceto medio, che pure è molto importante. Noi ci siamo concentrati finora sui redditi più bassi e io credo che sia importante adesso cercare di allargare la platea. Dipende sempre dalle risorse che si hanno complessivamente, ma ci sono diverse possibilità" per un taglio delle tasse "per la fascia che arriva ai 50mila euro", ha spiegato Meloni. 

Sull'ipotesi di un contributo da parte delle banche in vista della manovra, Meloni spiega che nei confronti delle banche "non ho alcun intento punitivo. Gli istituti di credito sono un asset strutturale di questa nazione, lo scorso anno abbiamo dialogato con serenità e abbiamo trovato una soluzione, confido che si possa fare lo stesso anche quest'anno".  

 

Parlando delle regionali, Meloni sostiene di non vedere "assolutamente nervosismi all'interno della maggioranza. Sono molto contenta, chiaramente, per queste ulteriori due vittorie" nelle Marche e in Calabria. "Ho la conferma che gli italiani vedono i risultati" del governo, rivendica la presidente del Consiglio, che poi aggiunge: "Mi pare che gli italiani capiscono quando si tenta di trattarli da scemi, come si fa quando il giorno prima del voto si propone la sospensione del bollo auto per i calabresi o come si fa addirittura quando, come è accaduto nelle Marche, si dice 'vota per me nelle Marche e avrai lo Stato di Palestina'. Penso che gli italiani invece dimostrino di guardare ai risultati di governo, che sia in Calabria che nelle Marche erano buoni risultati, e mi pare che sia anche quello che accade con il governo nazionale".  

 

"Se si facesse" la legge elettorale, sarei per una legge "che vada bene anche per il premierato e quindi con l'indicazione del premier sulla scheda. Il premierato va avanti, per questo non vale la pena fare una legge elettorale e poi farne un'altra dopo il referendum sul premierato". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta. 

Quanto all'autonomia differenziata "è una riforma che noi ovviamente vogliamo portare a termine", assicura la premier. "Sulle materie non Lep, con le regioni che ne hanno fatto richiesta, penso che per la fine di quest'anno qualcosa vedremo", aggiunge la presidente del Consiglio. 

 

Quindi, parlando della riforma della giustizia Meloni afferma: "Io penso che noi stiamo dando all'Italia agli italiani e alla giustizia una occasione storica, che è l'occasione di liberare la magistratura italiana dai condizionamenti della politica, dalla malapianta delle correnti politicizzate e così facendo diamo la possibilità di rafforzare la separazione dei poteri". 

A proposito del referendum, la presidente del Consiglio ha aggiunto: "Io la parte mia l'ho fatta. Noi ci siamo impegnati a fare una riforma, abbiamo fatto quella riforma. Dopodiché, quella riforma a un certo punto arriverà al cospetto del popolo italiano e sarà il popolo italiano a dover dire come la pensa". "L'unica cosa che io spero è che quando gli italiani voteranno lo facciano in base al merito della riforma, perché comunque vadano questi referendum, non avranno conseguenze sul governo".  

 

"Non c'è alcuna intenzione da parte mia di avvicinarmi al Ppe, direi che mi sembra che delle volte il Ppe si avvicina alle nostre posizioni, nel senso che è accaduto varie volte che anche in questa legislatura si manifestasse al Parlamento europeo una maggioranza alternativa a quella che ha tenuto insieme il governo dell'Europa". "Il mio obiettivo - ha sottolineato Meloni - è costruire anche in Europa una maggioranza di centrodestra e delle volte si è materializzata". 

 

 


Francia, Darnis (Luiss): "Crisi in Italia sarebbe gestita meglio"

10/07/2025 05:38 PM

(Adnkronos) - "Se fosse una situazione all'italiana, sarebbe gestito molto meglio". Questa la sintesi offerta all'Adnkronos da Jean-Pierre Darnis, professore di Storia all'Università Luiss e a Nizza, riguardo alla crisi di governo francese scatenata dalle dimissioni rassegnate ieri dal ...

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(Adnkronos) - "Se fosse una situazione all'italiana, sarebbe gestito molto meglio". Questa la sintesi offerta all'Adnkronos da Jean-Pierre Darnis, professore di Storia all'Università Luiss e a Nizza, riguardo alla crisi di governo francese scatenata dalle dimissioni rassegnate ieri dal premier Sebastien Lecornu. Parte del problema è la mancanza dell'abitudine di creare coalizioni, dialogare tra forze politiche o trovare una soluzione di tipo governo tecnico, spiega: "Negli ultimi anni, per superare un blocco, si chiamavano i vari Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti, Mario Draghi a creare un governo di scopo ridotto che permetteva di traghettare l'Italia in contesti anche difficili. Ecco, nessuno di questi ipotesi sta emergendo in Francia. Quindi abbiamo anche un problema di mancata italianizzazione del sistema francese, non il contrario". 

L'altro livello di paralisi ha a che fare con un "doppio blocco" del sistema presidenziale francese, prosegue Darnis. "C'è un blocco di tipo politico, perché la figura di Emmanuel Macron ormai è logorata", commenta, ricordando che dopo le elezioni parlamentari del 2024 e l'ulteriore frammentazione dell'Assemblea nazionale in tre o quattro macro-blocchi è venuta meno una maggioranza a sostegno del presidente francese, quella che tipicamente emergeva grazie al ricorso a politiche con scrutino maggioritario nel precedente contesto di bipolarismo. "La logica politica di questo nuovo stadio è la resistenza di una parte della destra e una parte della sinistra per evitare l'arrivo al potere del Rassemblement National di Marine Le Pen. Ma Macron non ha voluto, o non ha saputo, o non è stato in grado di interpretare questo risultato politico, e convertirlo in una maggioranza", anche solo per far passare la legge finanziaria, tema su cui è capitolato il governo Bayrou. 

L'attuale presidente, dunque, "non è mai riuscito o non ha mai voluto allargare la compagine parlamentare di sostegno al centro-sinistra, perché avrebbe rimesso in discussione la politica economica della sua offerta. E quindi lì vediamo un conflitto fra il ruolo esecutivo del presidente, che ha una sua visione politica e ha guidato le politiche del primo mandato, e questa manchevolezza che blocca la sua capacità di essere l'arbitro istituzionale, quello che gestisce le crisi, potendo creare le condizioni di fronte a una maggioranza diversa" e sa mediare tra le parti al fine di mandare avanti il lavoro delle istituzioni. In questo contesto multipolare, evidenzia Darnis, "il presidenzialismo francese si dimostra un regime completamente inadeguato. Possiamo dire che è un peccato che la Francia non si italianizzi, perché il ruolo di un Presidente della Repubblica italiano, che non è per nulla esecutivo, ma che gestisce sempre le crisi con un'equipollenza e un'attenzione molto forte ai partiti, sarebbe veramente auspicabile". 

Dopo la caduta del fugace governo Lecornu, è probabile che Macron, riacquisita la capacità di sciogliere le camere, indica nuove elezioni politiche per novembre, prevede Darnis. Il presidente ha incaricato il premier uscente di guidare trattative entro mercoledì sera, momento in cui, in mancanza di un accordo, "affronterà le sue responsabilità", stando a quanto hanno detto i suoi consiglieri ai media francesi. "Mi stupirei se trovassero la quadra entro domani sera", rileva l'esperto, sottolineando che nessuno dei governi che si sono susseguiti negli ultimi mesi ha approfittato dell'eventuale "spiraglio" per la creazione di un governo di centrosinistra. Ma difficilmente un rimescolamento dei seggi parlamentari risolverà lo scenario di crisi, aggiunge, ricordando l'assenza di una legge finanziale e la conseguente paralisi degli investimenti. 

Darnis ricorda che, al netto delle richieste provenienti dall'intero arco politico, la legge francese non richiede o impone in nessuno modo le dimissioni a Macron, il cui mandato scade nel 2027. C'è chi spera che si possa ristabilire il tradizionale calendario elettorale francese in cui le presidenziali precedono le politiche, spiega il professore, ma l'attuale frammentazione dell'Assemblea nazionale potrebbe non essere una situazione passeggera: non è dunque detto che si possa arrivare a definire una maggioranza presidenziale, avverte. "Inoltre, in questa fase, tutti i partiti francesi sono prigionieri dei propri tatticismi per arrivare alle prossime presidenziali", dove i sondaggi prevedono che al ballottaggio arriverà un candidato di Rassemblement National (realisticamente o Marine Le Pen o Jordan Bardella). 

Il punto è che c'è una "foltissima pattuglia di leader politici che sembrano in grado di raggiungere il 10-15% dei consensi, anche se nessuno di essi esercita una vera egemonia su un partito o un campo politico tale da arrivare al 20%, come fece Macron, e sarebbe sicuro di arrivare al secondo turno". Una decina di candidati in tutto lo spettro politico pensano di avere una probabilità, scommettendo nella creazione di una coalizione anti-Rn. Al netto della possibilità che ciò accada, Darnis descrive lo scenario come "estremamente nocivo" perché ognuno di questi leader limita il proprio operato guardando alle sue chance di superare i concorrenti nella corsa alle elezioni presidenziali e di conseguenza non lavora in funzione dell'interesse nazionale. 


Ilaria Salis, l'accusa del leghista Stancanelli: "Salvata da 30-40 Popolari"

10/07/2025 04:58 PM

(Adnkronos) - L'eurodeputata di Avs Ilaria Salis oggi ha ottenuto la conferma della sua immunità parlamentare grazie a "trenta-quaranta" europarlamentari del Ppe, che "non hanno votato" come avrebbero dovuto. A laciare l'accusa è l'eurodeputato della Lega Raffaele Stancanelli (gruppo PfE), ...

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(Adnkronos) - L'eurodeputata di Avs Ilaria Salis oggi ha ottenuto la conferma della sua immunità parlamentare grazie a "trenta-quaranta" europarlamentari del Ppe, che "non hanno votato" come avrebbero dovuto. A laciare l'accusa è l'eurodeputato della Lega Raffaele Stancanelli (gruppo PfE), membro sostituto della commissione Juri, a margine della plenaria a Strasburgo. 

 


Forum Risk management compie 20 anni, ad Arezzo dal 25 al 28 novembre

10/07/2025 04:33 PM

(Adnkronos) - Il Forum Risk management compie 20 anni e dà appuntamento ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 28 novembre ad oltre 15mila professionisti, docenti, operatori sanitari. "Dalla riforma del Ssn all'uso della 'migliore' pratica di applicazione dell'intelligenza artificiale al ...

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(Adnkronos) - Il Forum Risk management compie 20 anni e dà appuntamento ad Arezzo Fiere e Congressi dal 25 al 28 novembre ad oltre 15mila professionisti, docenti, operatori sanitari. "Dalla riforma del Ssn all'uso della 'migliore' pratica di applicazione dell'intelligenza artificiale al mondo sanitario, il Forum Risk management è il luogo dove istituzioni, professionisti, aziende e cittadini si incontrano per costruire insieme il futuro della sanità. Un laboratorio di idee e soluzioni concrete", afferma Vasco Giannotti, patron del più grande appuntamento italiano del settore.  

"Molti i focus sul tavolo - anticipa - due però li poniamo sotto i nostri riflettori. Il primo" riguarda "il ruolo che il Servizio sanitario nazionale avrà nel nostro Paese alla luce della riforma in essere e che potrà beneficiare delle nostre idee e delle nostre proposte. Abbiamo bisogno di un Ssn che sia sempre più vicino alle esigenze dei cittadini, rispondente ai loro fabbisogni. Sarà obiettivo primario verificare il reale utilizzo dei contributi stanziati, per ogni Regione, dal Pnrr e porre attenzione al funzionamento delle Case della salute e degli gli Ospedali di comunità. Potremmo fare questo perché al Forum saranno presenti per la prima volta i dirigenti e direttori della Conferenza Stato-Regioni e Province autonome. La tecnologia applicata alla sanità - prosegue Giannotti - è un altro focus sul quale lavoreremo in questo 20esmo Forum Risk. Particolare spazio sarà dato all'uso dell'Ia. Parto dal premio che abbiamo istituito per portare a conoscenza della comunità scientifica i migliori progetti delle aziende sanitarie pubbliche in materia di intelligenza artificiale".  

Anche "la prevenzione - conclude - è un tema che dobbiamo rendere sempre più visibile alla comunità, forti del contributo che possono apportare le associazioni presenti al Forum. Più prevenzione, meno malattie, migliore qualità di vita e non ultimo minor carico economico per la sanità italiana". Per iscriversi: https://www.forumriskmanagement.it.  


Mizrahi torna sul 'definisci bambino': "Per Onu sono bimbi, per noi soldati"

10/07/2025 04:30 PM

(Adnkronos) - Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, torna sull'ormai celebre frase "definisci bambino", pronunciata durante un acceso scambio con Ezio Iacchetti a Cartabianca, spiegando di averlo "detto perché la definizione di ‘bambino’ è diversa a seconda dell’...

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(Adnkronos) - Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, torna sull'ormai celebre frase "definisci bambino", pronunciata durante un acceso scambio con Ezio Iacchetti a Cartabianca, spiegando di averlo "detto perché la definizione di ‘bambino’ è diversa a seconda dell’interlocutore. Secondo l’Onu lo è al di sotto dei 18 anni, per noi occidentali dei dieci". 

“Quasi la metà dei combattenti di Hamas ha tra i 15 e i 18 anni. Per l’Onu sono bambini, per Israele sono combattenti”, ha affermato a margine del flashmob per il 7 ottobre a Milano.  

Durante la puntata del talk show condotto da Bianca Berlinguer su Rete 4 nella serata del 16 settembre, Iacchetti è intervenuto sulla situazione nella Striscia di Gaza. La discussione si è accesa rapidamente, con scontri continui tra i due interlocutori. E oggi Mizrahi è tornato sulla lite spiegando che "i palestinesi arruolano bambini in combattimento dai 14 anni, gli mettono un mitra in mano e li mandano a combattere. Durante la guerra l’età è scesa ai 12 anni. Sono loro che mettono a rischio la vita di tantissimi ragazzi. Per un soldato è difficile riconoscerli da lontano: se vede qualcuno che gli punta un mitra, spara”, ha spiegato Mizrahi.  


LeBron James, la 'decisione' è solo uno spot: niente ritiro

10/07/2025 04:22 PM

(Adnkronos) - LeBron James non si ritira. La "decisione di tutte le decisioni", preannunciato dalla 41enne stella del Los Angeles Lakers, è 'solo' uno spot. James, che si appresta a giocare la 23esima stagione nella Nba, lega il proprio nome ...

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(Adnkronos) - LeBron James non si ritira. La "decisione di tutte le decisioni", preannunciato dalla 41enne stella del Los Angeles Lakers, è 'solo' uno spot. James, che si appresta a giocare la 23esima stagione nella Nba, lega il proprio nome ad una marca di cognac con uno spot che riproduce la celeberrima 'decision' presa nel 2010. Quindici anni fa, James annunciò in diretta tv l'addio ai Cleveland Cavaliers "per portare i miei talenti" ai Miami Heat. 

Ora, quasi all'epilogo della carriera, il Prescelto porta i suoi "talents" a Hennessy, il brand che produrrà una bottiglia in edizione limitata con il nome di James sull'etichetta. Lo spot riproduce tutto, o quasi, dell'annuncio del 2010: stessi abiti, stesso ambiente, stesse identiche parole. Al posto di Miami Beach, nell'attesissima comunicazione, però, c'è un marchio. 

Ieri James aveva preannunciato "the decision of all the decisions" facendo riferimento ad un annuncio che sarebbe arrivato alle 12 di oggi, ora locale. Ben prima delle 18 italiane, però, Hennessy ha svelato il mistero diffondendo lo spot. 


"L'8 ottobre tutti in piazza", Freedom Flotilla invita a nuova mobilitazione. A Roma corteo dal Colosseo a Piramide

10/07/2025 04:07 PM

(Adnkronos) - "L'8 ottobre tutti in piazza, appello alla mobilitazione per la Freedom Flotilla, non permettiamo che accada alla Freedom Flotilla quello che è accaduto alla Global Sumud Flotilla". Così, tramite i canali social, Freedom Flotilla Italia, Giovani Palestinesi Italia, ...

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(Adnkronos) - "L'8 ottobre tutti in piazza, appello alla mobilitazione per la Freedom Flotilla, non permettiamo che accada alla Freedom Flotilla quello che è accaduto alla Global Sumud Flotilla". Così, tramite i canali social, Freedom Flotilla Italia, Giovani Palestinesi Italia, Movimento studenti palestinesi in Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese invitano nuovamente a scendere in strada per Gaza. Nel post, gli attivisti sottolineano che nelle "prossime ore la Freedom Flotilla entrerà nelle acque internazionali vicino a Gaza, dove esiste il concreto rischio che venga intercettata e sequestrata dalle forze israeliane come accaduto in passato", facendo riferimento all'intercettazione della Global Sumud Flotilla di mercoledì scorso. 

"L'appello è a una mobilitazione politica, di denuncia delle responsabilità dirette del governo Meloni che, in continuità con i governi precedenti, ancora oggi conferma il proprio sostegno all'occupazione israeliana. Questo appello si inserisce in continuità con le mobilitazioni precedenti", spiegano gli attivisti. Nello stesso post gli organizzatori comunicano che le piazze dove si svolgeranno le mobilitazioni verranno comunicate nelle prossime ore.  

A Roma il corteo pro Palestina è previsto dal Colosseo a Piramide. La manifestazione è stata preavvisata alla questura di Roma e percorrerà via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena, viale Aventino, piazza Albania, viale della Piramide Cestia, piazza di Porta san Paolo, piazzale Ostiense. Sono attese circa tremila persone.  


Mediobanca, la causa Ligresti da 20 milioni a Nagel nel giorno del suo addio: ecco le date

10/07/2025 03:50 PM

(Adnkronos) - La vendetta è un piatto freddo. Un proverbio che, a guardare date e tempi, sembra aver inspirato Jonella Ligresti che, come annunciato ieri dall'Adnkronos, ha fatto causa ad Alberto Nagel e a Mediobanca chiedendo oltre 20 milioni di euro ...

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(Adnkronos) - La vendetta è un piatto freddo. Un proverbio che, a guardare date e tempi, sembra aver inspirato Jonella Ligresti che, come annunciato ieri dall'Adnkronos, ha fatto causa ad Alberto Nagel e a Mediobanca chiedendo oltre 20 milioni di euro per il mancato rispetto del cosiddetto 'papello', il patto con i costosi desiderata per l'addio a Fonsai. L'atto di citazione è stato notificato alle due parti lo scorso 18 settembre, giorno in cui era in programma l'ultimo consiglio di amministrazione targato Nagel. Una coincidenza volutamente beffarda e che potrebbe aver reso l'addio doppiamente doloroso.  

Le strade di Jonella Ligresti e dell'ex amministratore delegato di Piazzetta Cuccia si incroceranno di nuovo, ora che la primogenita dell'Ingegnere ha deciso - sola in famiglia - di battere cassa sull'accordo scritto a mano il 17 maggio 2017 - siglato da Nagel e sottoscritto dal padre Salvatore Ligresti - poi custodito in una cassaforte dall'avvocata Cristina Rossello, allora segretaria del patto di sindacato di Mediobanca. La prossima volta l'incontro potrebbe avvenire davanti ai giudici della X sezione civile del Tribunale di Milano dove il 28 gennaio 2026 è stata fissata l'udienza di prima comparizione, quando le parti dovranno presenziare personalmente. Le tappe prima sono tutte 'private', cioè i documenti verranno inoltrati via pec al giudice del processo civile. Il 19 novembre 2025 è fissato il termine per la costituzione dei convenuti, quando gli avvocati di Mediobanca e Nagel devono presentare le proprie memorie rispetto alle pretese di Jonella Ligresti.  

La riforma Cartabia ha quindi introdotto tre memorie integrative con termini decrescenti: la prima scadenza è fissata per il 19 dicembre 2025, quindi l'8 gennaio 2026 e infine il 16 gennaio 2026. Ogni memoria ha una funzione specifica: la prima consente di rispondere alle difese iniziali, la seconda di replicare e indicare prove contrarie, e la terza per indicazioni probatorie. La causa dovrà stabilire se è lecita la pretesa, ma anche quantificarla in modo esatto: se nel 'papello' ci sono cifre precise, non mancano beni che dovranno essere singolarmente valutati. Un contenzioso dove Mediobanca e l'ex banchiere faranno valere le loro armi. 'L'arte della guerra' è uno dei libri preferiti di Alberto Nagel e potrebbe darne prova.  


Gaza, Trump: "Reali possibilità di un accordo di pace". Netanyahu: "Ottimismo, ma anche molta cautela"

10/07/2025 03:41 PM

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che esiste una "reale possibilità" di un accordo di pace a Gaza, mentre i negoziatori di Hamas e Israele hanno tenuto colloqui indiretti nel secondo anniversario dell'attacco del 7 ...

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(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che esiste una "reale possibilità" di un accordo di pace a Gaza, mentre i negoziatori di Hamas e Israele hanno tenuto colloqui indiretti nel secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre. "C'è una reale possibilità che possiamo fare qualcosa", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale parlando insieme al Primo Ministro canadese Mark Carney e aggiungendo che anche i negoziatori statunitensi sono coinvolti nei colloqui. 

"Abbiamo molto potere, faremo tutto il possibile per garantire che tutti aderiscano a questo accordo", ha aggiunto Trump, rispondendo alla Casa Bianca a una domande sulle garanzie che eventualmente possono essere attuate affinché, in caso di accordo, Israele non riprenda l'offensiva nella Striscia di Gaza dopo il rilascio degli ostaggi israeliani. 

Trump, insieme alla moglie Melania, ha poi inviato una lettera di ringraziamento al Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi, che rappresenta le famiglie degli israeliani e dei cittadini stranieri rapiti durante la guerra contro Hamas e che ha proposto il capo della Casa Bianca per il Premio Nobel per la Pace.  

"Dopo gli orribili eventi del 7 ottobre 2023, che hanno visto famiglie distrutte, bambini strappati dalle braccia dei genitori e persone innocenti uccise e violentate, ho deciso di riportare a casa tutti gli ostaggi e di garantire la totale distruzione di Hamas affinché questi atti orribili non si ripetano mai più. Queste scene indicibili sono rimaste impresse nella nostra memoria e non le dimenticheremo mai", ha dichiarato Trump, sottolineando che tutta la sua Amministrazione "è stata toccata dal fatto che, nonostante l'inimmaginabile dolore e la sofferenza di aver trascorso due anni senza sapere dove si trovassero i vostri cari, abbiate continuato a raccontare le loro storie e a battervi per loro". 

Trump ha quindi assicurato che "restiamo fermamente impegnati a mettere fine sia a questo conflitto che alle ondate di antisemitismo, sia in patria che all'estero". "Come presidente, rimango fermamente impegnato e lavorerò instancabilmente per ripristinare una politica estera di pace attraverso la forza, ponendo fine ad anni di guerre infinite, non solo in Medio Oriente, ma in tutto il mondo - ha aggiunto Trump - Immaginiamo un giorno in cui il terrore e lo spargimento di sangue finiranno, anche nelle nazioni che sono state dilaniate da decenni, se non secoli, di conflitti". 

Quanto alla guerra in Ucraina "pensavo sarebbe stata una delle questioni più facili. Vado molto d'accordo con Putin", ma "sono molto deluso da lui". "Pensavo sarebbe stata una questione facile da risolvere, ma si è rivelata forse più difficile del Medio Oriente", ha ribadito Trump. 

 

Si è intanto concluso oggi, nel secondo anniversario dell'attacco del 7 ottobre, il secondo giorno di negoziati a Sharm el-Sheikh. La richiesta avanzata da Hamas, stando a quanto riferito da una fonte di primo piano del movimento islamista palestinese ad al-Jazeera, è che il rilascio dell'ultimo ostaggio ancora nelle mani di Hamas coincida con il ritiro definitivo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. 

La fonte di Hamas ha sottolineato la richiesta di collegare le fasi del rilascio degli ostaggi israeliani alle fasi del ritiro completo delle Idf, auspicando garanzie internazionali sull'accordo. La fonte ha anche precisato che il secondo giorno di trattative a Sharm si è concentrato proprio sul ritiro di Israele dall'enclave e sulla tempistica del rilascio degli ostaggi. 

Per quanto riguarda le liste dei prigionieri palestinesi da rilasciare dalle carceri israeliane in cambio di ostaggi, secondo l'emittente egiziana Al-Kahera Al-Akhbariya, Hamas chiede il rilascio di Marwan Barghouti, Ahmad Saadat, Hassan Salameh, Abbas a-Sayed e di altri prigionieri condannati all'ergastolo. "Hamas ha confermato la sua disponibilità a consegnare tutti gli ostaggi e i detenuti vivi e morti", riferisce l'emittente. 

 

Ci sono progressi nei negoziati a Sharm El-Sheikh, ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano al Times of Israel, aggiungendo che c'è "ottimismo, ma molta cautela". "Hamas può aggiungere ostacoli in qualsiasi momento e andarsene", ha avvertito. 

Il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer partirà domani per i colloqui, ha detto ancora il funzionario, mentre l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e l'influente genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, sgià partiti da Washington per Sharm El-Sheikh, secondo quanto riferisce Axios non lasceranno l'Egitto se prima non sarà raggiunto un accordo. 

Il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas si era concluso in una "atmosfera positiva", hanno riferito i media arabi. Non sono trapelati dettagli sui contatti che potrebbero andare avanti per giorni passati due anni dalla strage del 7 ottobre 2023 in Israele che ha fatto scattare le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza finita nel 2007 in mano a Hamas. Secondo la tv satellitare al-Jazeera, ieri è stata definita una roadmap per il proseguimento dei colloqui. 

 


Tumori, Motta (Acto Sicilia): "Bando Gilead rende concreto l'aiuto alle pazienti"

10/07/2025 03:38 PM

(Adnkronos) - Il premio "è uno strumento per concretizzare l'aiuto che come associazione di pazienti miriamo a dare ad ogni singola donna che approccia alla nostra realtà. Siamo onorati di vincere per il terzo anno consecutivo. Renderemo concreti gli scopi ...

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(Adnkronos) - Il premio "è uno strumento per concretizzare l'aiuto che come associazione di pazienti miriamo a dare ad ogni singola donna che approccia alla nostra realtà. Siamo onorati di vincere per il terzo anno consecutivo. Renderemo concreti gli scopi e gli obiettivi dei nostri progetti". Lo ha detto Annamaria Motta, socio fondatore e presidente di Acto Sicilia - Alleanza contro il tumore ovarico Ets, oggi a Milano, alla cerimonia per la premiazione dei vincitori della 14esima edizione dei bandi Gilead. Con il progetto 'Labia madri d'amore', Acto Sicilia è tra i 31 premiati al Community award program 2025. 

"Il progetto - spiega Motta - mirerà ad offrire supporto psicologico, ma anche legale e informativo, a molte donne che purtroppo vengono colpite doppiamente dalla malattia, poiché private" della possibilità "di diventare madri. Si tratta di un supporto che farà conoscere a queste donne istituti come l'affido familiare e l'adozione: una forma nuova per riprogettare la propria vita. Vogliamo aiutare queste donne e i loro partner a ripartire", sottolinea. Una diagnosi di tumore ovarico richiede un approccio multidisciplinare "per accompagnare le donne in quello che può essere il duro percorso di cure - continua la fondatricedi Acto Sicilia - E' una malattia oncologica che colpisce tante sfere della vita di una donna: l'aspetto lavorativo, familiare, sociale. Un approccio multidisciplinare è fondamentale per migliorare la qualità di vita e contribuire anche a una maggiore sopravvivenza o guarigione della malattia", chiarisce Motta che, da giovane, ha affrontato in prima persona la malattia. 

Nel 2023 l'associazione Acto Sicilia ha vinto il bando Gilead con il progetto 'Togli il velo' che "mirava a prestare supporto psicofisico legato alla sfera sessuale e intima della donna affetta da tumore ginecologico e del proprio partner - spiega la presidente dell'associazione - Spesso si è così concentrati nell'affrontare il duro percorso di cura che si tende a sottovalutare alcuni aspetti di coppia e familiari. Con 'Togli il velo' continuiamo a prestare supporto alle molte donne e ai loro partner proprio nell'ambito della sessualità". Nel 2024, invece, Acto Sicilia ha vinto il bando Gilead con 'Accanto senza paura', un progetto che "con l'aiuto di specialisti come l'oncologo, lo psicologo, l'infermiere, mira a dare supporto e aiuto concreto ai familiari, ai caregiver e alle persone che sono più vicine alla paziente oncologica e che purtroppo, a volte - conclude Motta - sono più spaventati della paziente stessa". 


Webuild inaugura 'Evolutio', dall’8 ottobre all’Ara Pacis di Roma la mostra dedicata alle infrastrutture

10/07/2025 03:23 PM

(Adnkronos) - Cosa sarebbe l’Italia senza le sue infrastrutture? Senza le dighe che hanno portato acqua ed energia nelle case e nelle industrie, le metropolitane che hanno trasformato le città, le ferrovie che hanno avvicinato territori, persone e ...

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(Adnkronos) - Cosa sarebbe l’Italia senza le sue infrastrutture? Senza le dighe che hanno portato acqua ed energia nelle case e nelle industrie, le metropolitane che hanno trasformato le città, le ferrovie che hanno avvicinato territori, persone e storie? Da questa riflessione nasce Evolutio, il progetto culturale e divulgativo firmato Webuild, pensato per raccontare a tutti, in modo immersivo e accessibile, il valore strategico e identitario delle infrastrutture realizzate dal Gruppo. 

Aperta al pubblico dall’8 ottobre al 9 novembre presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma, Evolutio è una mostra multimediale immersiva ideata da Webuild che attraversa oltre un secolo di trasformazioni economiche e sociali dell’Italia, mostrando come il Paese sia passato da nazione agricola a potenza industriale grazie anche alle sue infrastrutture. Un racconto che si estende oltre i confini nazionali, toccando opere simbolo come il Canale di Panama, i ponti sospesi in Turchia, le grandi dighe in Africa, le metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Parigi, Doha e Riyadh. 

La mostra, ideata e organizzata da Webuild e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si articola in più aree tematiche dedicate a energia, acqua, trasporti, edilizia urbana e tecniche costruttive. In ogni sala, in una progressione per decenni, il visitatore è guidato da video, immagini e testi che raccontano le opere e il contesto storico in cui sono nate. Due le chiavi di lettura: “I Giorni: come si viveva”, che restituisce uno spaccato della vita quotidiana nei diversi decenni, e “Il cammino dell’Italia: le Opere”, che illustra l’evoluzione di alcune tipologie di infrastrutture, come le dighe, i ponti, le strade e non solo, che sono motore di progresso e ad alto impatto per il miglioramento della vita delle persone. Il riferimento è al pensiero classico di Esiodo, “Le opere e i giorni”. 

In occasione dell’inaugurazione della mostra, Webuild presenta anche il primo Museo Digitale dedicato alle infrastrutture, Evolutio.Museum, una piattaforma nativa digitale che raccoglie e valorizza più di 400 progetti del Gruppo organizzati in hub artistici con foto selezionate dall’archivio storico multimediale Webuild, patrimonio culturale che raccoglie oltre 1,5 milioni tra foto e video. Ogni infrastruttura realizzata da Webuild viene raccontata all’interno del contesto storico ed economico in cui è stata realizzata, con l’impatto positivo generato su stili di vita e benessere, offrendo così un’esperienza divulgativa e coinvolgente destinata a un pubblico ampio oltre che ad addetti ai lavori. 

Il progetto Evolutio è parte dell’Agenda Cultura di Webuild, un percorso di più ampio respiro che cristallizza l’impegno culturale che il Gruppo da anni promuove per supportare la conoscenza del settore infrastrutturale e il suo impatto sul territorio. Per Webuild, la cultura è patrimonio collettivo e strumento di coesione tra territori e persone, da tutelare e valorizzare. L’Agenda Cultura di Webuild riflette questa visione, unendo ingegneria, arte e comunità attraverso iniziative, condotte spesso in collaborazione con partner prestigiosi, che spaziano dalla realizzazione di infrastrutture come luoghi di incontro, alla promozione di pubblicazioni, eventi e installazioni urbane, fino a concerti sinfonici e progetti di arte pubblica. Un dialogo continuo tra innovazione e bellezza, che coinvolge persone e comunità locali. 

Con oltre 95.000 persone, tra dipendenti diretti e indiretti, impiegate nei suoi progetti in più di 50 Paesi, Webuild è uno dei principali player globali nel settore delle infrastrutture complesse. In Italia, il Gruppo sta realizzando alcune delle opere più strategiche per la mobilità sostenibile e la transizione ecologica del Paese, collaborando con migliaia di imprese della filiera nazionale. Un ecosistema industriale che valorizza competenze, innovazione e capacità realizzativa, contribuendo alla crescita e alla competitività del Paese e alla valorizzazione delle sue eccellenze nel mondo. 


Ricerca, da Silva (Gilead): "Bandi per circa 18 milioni hanno aiutato 5mila pazienti"

10/07/2025 03:16 PM

(Adnkronos) - "In 14 anni sono stati più di 732 i progetti premiati, 63 solo quest'anno. Significa aver erogato per la loro realizzazione circa 18 milioni di euro. Questi progetti hanno aiutato circa 5mila pazienti". Così Frederico da Silva, vice president & general manager ...

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(Adnkronos) - "In 14 anni sono stati più di 732 i progetti premiati, 63 solo quest'anno. Significa aver erogato per la loro realizzazione circa 18 milioni di euro. Questi progetti hanno aiutato circa 5mila pazienti". Così Frederico da Silva, vice president & general manager Gilead Sciences Italia, alla 14esima edizione dei 'Bandi Gilead, dall'idea alla realtà' fa il bilancio dell'iniziativa: "Un esempio virtuoso della collaborazione pubblico-privato, con il Fellowship Program dedicato alla ricerca indipendente e il Community Award Program dedicato alle associazioni di pazienti del terzo settore". 

Gilead è stata "la prima azienda - ricorda da Silva - a firmare un accordo con la Medicines Patent Pool (Mpp), l'organizzazione internazionale avallata dall'Onu, che permette di produrre senza royalties le medicine per i Paesi a medio e basso reddito". Nel 2024 la farmaceutica ha anche "firmato un accordo con 6 aziende di produzione di farmaci generici per l'accesso al lenacapavir, un farmaco iniettabile per la prevenzione dell'Hiv", da somministrare ogni 6 mesi, "considerato dalla rivista 'Science' l'invenzione dell'anno. Un accordo - precisa - firmato anche prima dell'approvazione della Fda" americana, "che ha dato la possibilità di accesso immediato al medicinale. Lo scorso mese - prosegue da Silva - abbiamo invece firmato un accordo con il Global Fund, che ci consente di dare accesso al lenacapavir a circa 2 milioni di persone in 120 Paesi a basso reddito per i prossimi tre anni". Inoltre, recentemente è arrivata "la risposta positiva alla richiesta del ministero della Salute ucraino di cedere, in forma simbolica, i nostri farmaci per l'epatite C in quel Paese". 

"Ci impegniamo a dare accesso alle nostre innovazioni in tutte le comunità in cui operiamo, in un'ottica di sistema One Health. Crediamo - rimarca il manager - che agire in quei Paesi dove la situazione è complicata, le comunità sono più sensibili e sfortunatamente l'accesso alle cure è ancora un privilegio significhi contribuire alla salute globale". 

L'evento organizzato per annunciare i vincitori dei bandi Gilead si è svolto per la prima volta nella sede dell'azienda biofarmaceutica che quest'anno festeggia i 25 anni in Italia. "Un'esperienza di successo - afferma il vice president - In questi anni abbiamo lanciato qui 24 farmaci innovativi destinati alla cura di malattie gravi, prodotti in partnership con 8 aziende italiane. C'è stato un percorso di collaborazione con i diversi attori di questo ecosistema, dai clinici ai ricercatori, alle associazioni di pazienti, al terzo settore e sicuramente anche alle istituzioni e al governo. I nostri studi clinici in Italia coinvolgono più di 154 centri e hanno avuto un impatto su più di 90 mila pazienti".  

"In Italia - continua da Silva - produciamo i nostri farmaci più innovativi sfruttando l'eccellenza della filiera italiana in un investimento che ogni anno supera i 250 milioni di euro e che sicuramente contribuisce al fatto che oggi il settore pharma sia quello che più accelera l'export del Paese. Oggi Giliad Italia è un hub strategico, con un impatto sicuramente positivo sul sistema Paese e sulla salute di tanti cittadini italiani. Per il futuro continueremo a innovare. Vogliamo raggiungere l'obiettivo posto nel 2020 di lanciare 10 nuove terapie entro il 2030", conclude. 


William e Kate portano i figli al pub... ma per giocare

10/07/2025 03:15 PM

(Adnkronos) - Anche se a causa della globalizzazione è difficile dirlo, dato che ormai tutto si trova ovunque, si può ancora sostenere che il pub sta al Regno Unito come la pizzeria all'Italia. Sono principalmente luoghi di aggregazione e, soltanto ...

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(Adnkronos) - Anche se a causa della globalizzazione è difficile dirlo, dato che ormai tutto si trova ovunque, si può ancora sostenere che il pub sta al Regno Unito come la pizzeria all'Italia. Sono principalmente luoghi di aggregazione e, soltanto in seconda battuta, locali dove bere o mangiare. Quindi, se la notizia è che William e Kate portano i figli, George di 12 anni e Charlotte di 10, in birreria, non si pensi e non si venga a dire che crescano futuri alcolizzati. I principi di Galles frequentano regolarmente, insieme ai loro rampolli, un pub di Windsor, vicino a casa loro, dove, proprio come qualsiasi altro comune mortale inglese, trascorrono parte del loro tempo libero. Sono una famiglia unita e i quattro amano sfidarsi a carte o ai giochi da tavolo, come il quiz in stile Trivial Pursuit organizzato dai gestori del locale.  

La loro abitudine di giocare in famiglia risale al periodo del Covid - ricorda Point de vue - durante il quale Carole Middleton videochiamava la figlia, il marito e i loro figli, per organizzare gare culturali per passare il tempo. Se esaminiamo i curricula della famiglia, sembra ovvio che il più bravo in sport e geografia sia l'erede al trono, laureato a St Andrews e tifoso dell'Aston Villa. Arte e cultura sono invece i punti forti di Kate, anche lei laureata all'università scozzese, ma in arte moderna. I piccoli potrebbero benissimo impressionare i genitori grazie alla loro conoscenza della musica, del balletto, del cinema e delle serie tv. Ma anche di storia, come il principe William ha ammesso parlando con Eugene Levy nell'episodio di 'Reluctant Traveler': "Penso di aver bisogno di qualche lezione. George, mio ​​figlio, è molto più bravo di me in storia e ora gli chiedo conferma quando menziono una data". 

Tornando al pub, scopriamo che si tratta in realtà di un luogo educativo, di interazione con il pubblico, dove chiacchierare, oltre che giocare e bere. E il principe William, si sa, protegge i suoi tre figli, e desidera che vivano una vita il più normale possibile. Durante la sua passeggiata a Windsor Park con Levy e con il cane Orla al seguito, ha parlato delle abitudini e dei valori che lui e sua moglie Kate stanno instillando in loro: anzitutto, quello di una famiglia felice, sana e stabile. E poi alcune regole: "Nessuno dei nostri figli ha il telefono, e siamo molto rigidi su questo", ha dichiarato il futuro re. Invece, ha raccontato, fanno esercizio fisico: "Louis (il terzogenito di 6 anni) adora il trampolino. Ne è ossessionato e anche Charlotte lo usa molto. Di conseguenza, passano la maggior parte del tempo a litigarci sopra".  

Da parte sua, la principessa Charlotte frequenta diligentemente lezioni di danza classica e gioca a netball, una variante del basket. "George ama il football e l'hockey", ha aggiunto il padre, sottolineando l'importanza di tenerli occupati, soprattutto all'aperto.  

 

 


Turismo: al via Ttg e Inout 2025, domani a Rimini con ministro Santanchè apre fiera mondiale

10/07/2025 12:13 PM

(Adnkronos) - Aprono domani, 8 ottobre, alla Fiera di Rimini, Ttg Travel Experience e InOut | The Contract Community, i due appuntamenti organizzati da Italian Exhibition Group (Ieg) che insieme rappresentano la più grande piattaforma italiana per la promozione turistica e ...

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(Adnkronos) - Aprono domani, 8 ottobre, alla Fiera di Rimini, Ttg Travel Experience e InOut | The Contract Community, i due appuntamenti organizzati da Italian Exhibition Group (Ieg) che insieme rappresentano la più grande piattaforma italiana per la promozione turistica e per l’industria dell’ospitalità e del design indoor e outdoor. Con circa 2.700 brand espositori, oltre 1.000 buyer esteri provenienti da 75 Paesi - tra cui Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Sud America, India e Cina - e 66 startup pronte a presentare nuove soluzioni per il settore, i padiglioni riminesi ospiteranno tre giorni di incontri, contrattazioni e visioni sul turismo globale. 

La cerimonia inaugurale di Ttg Travel Experience e InOut | The Contract Community si terrà mercoledì 8 ottobre, alle ore 12.00, nella Main Arena (Hall Sud). Sul palco saranno presenti don Massimo Vacchetti, direttore per la Pastorale dello Sport, Turismo e Tempo libero della Diocesi di Bologna, Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Roberta Frisoni, assessora al Turismo, Commercio e Sport della Regione Emilia-Romagna, e Daniela Santanchè, ministro per il Turismo. Al termine della cerimonia è previsto il taglio del nastro ufficiale, con la partecipazione, oltre ai relatori, del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, dell’amministratore delegato di Ieg, Corrado Peraboni, della presidente Enit, Alessandra Priante, di Matteo Masini, per Ice Agenzia, e di Gloria Armiri, group exhibition manager Tourism & Hospitality Division di Ieg. 

Sette arene, oltre 200 eventi e più di 400 voci autorevoli: dal 8 al 10 ottobre, la Fiera di Rimini si trasforma in un laboratorio del turismo che verrà, con talk, panel e dibattiti che attraversano i grandi temi dell’attualità: intelligenza artificiale, formazione, ristorazione, sostenibilità, turismo nautico e nuove tendenze dell’hospitality. In contemporanea, InOut | The Hospitality Community, la principale manifestazione B2B italiana dedicata all’ospitalità e al design degli spazi di accoglienza, occuperà 12 padiglioni dell’ala Est del quartiere fieristico. Hotel e catene internazionali, architetti, interior designer, gestori di campeggi, operatori del glamping e del balneare si incontreranno per scoprire tendenze, stringere relazioni e disegnare le nuove rotte dell’accoglienza. 

 


Turismo, quando l'hotel diventa polo artistico: a Napoli l'autunno di Caracciolo Hospitality Group

10/07/2025 11:48 AM

(Adnkronos) - L’ospitalità che diventa arte e l'albergo un salotto cittadino, dove poter ammirare opere e partecipare a incontri. E' l'iniziativa firmata Caracciolo Hospitality Group, società di gestione alberghiera nata nel 2022 e diventata punto di riferimento in Campania, ...

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(Adnkronos) - L’ospitalità che diventa arte e l'albergo un salotto cittadino, dove poter ammirare opere e partecipare a incontri. E' l'iniziativa firmata Caracciolo Hospitality Group, società di gestione alberghiera nata nel 2022 e diventata punto di riferimento in Campania, che ora si afferma anche come Corporate Art Company. Grazie a un progetto culturale lanciato quest'anno che trasforma le sue strutture - l’hotel de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton, Palazzo Caracciolo Naples - Hilton Affiliate e Grand Hotel Telese immerso nell’Appennino beneventano - in veri e propri spazi espositivi, ospitando sei mostre firmate da artisti campani e aperte al pubblico. Ad aprire ogni evento un vernissage con la presenza dell’artista, che offre agli ospiti e ai visitatori un’occasione unica di incontro e dialogo con l’arte. E anche per l'autunno riserva appuntamenti di rilievo.  

Il 21 ottobre inaugura, alle 18,30, al Palazzo Caracciolo Naples, la mostra di Daniela Pergreffi, 'Erotic Secret Garden', che resterà aperta fino al 21 novembre: un’installazione immersiva fatta di legni di mare, sculture zoomorfe e tavole pittoriche che evocano un’umanità ancestrale in simbiosi con la natura, un giardino segreto, sensuale e simbolico, tra suoni, visioni e materia. Mentre all’hotel de Bonart Naples, dal 1° al 30 novembre, sarà la volta di 'Santi Migranti' di Massimo Pastore, in cui l’arte si fa manifesto sociale: i soggetti fotografati, avvolti in coperte isotermiche dorate, evocano santi contemporanei e figure migranti, icone di speranza, fragilità e rinascita, pensate per dialogare anche con gli spazi pubblici della città.  

Al Grand Hotel Telese, invece, si è appena chiusa la personale di Alessandro Rillo, 'L’anima nascosta', che per tutta l'estate ha mostrato come l’artista lavora con materiali poveri - ferro, juta, carta, pietra - per indagare l’essenza più profonda dell’identità e dell’anima: un percorso visivo essenziale, materico e carico di tensione interiore. Tra le altre mostre che si sono succedute a partire da maggio, 'PlasticArte' di Renato Bozzaotra e 'Silenzio Napoletano' di Sergio Siano, entrambe all’hotel de Bonart Naples, e 'Madri' di Gennaro Vallifuoco al Palazzo Caracciolo Naples.  

Corporate Art Company, quindi, è molto più di un programma espositivo: è un invito a vivere l’arte come esperienza quotidiana, immersiva e condivisa. Coniugando design, arte e cultura, Caracciolo Hospitality Group trasforma i propri hotel in veri e propri centri di cultura diffusa e le mostre, tutte a ingresso libero, arricchiscono il soggiorno degli ospiti e aprono le porte alla comunità locale, rafforzando il legame tra turismo, arte e territorio. A fare da apripista a questo inedito polo artistico la partnership con Finarte, storica casa d’aste che consolida così la sua presenza a Napoli, siglata a febbraio tra Costanzo Jannotti Pecci, Ceo di Caracciolo Hospitality Group, e Rosario Bifulco, presidente di Finarte, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e promuovere la cultura e la bellezza non solo tra collezionisti ed esperti, ma anche tra un pubblico più ampio, arricchendo il panorama culturale della città.  

Tra le iniziative previste dalla partnership: la Preview delle aste di Finarte, con esposizioni esclusive negli spazi dell’hotel per offrire agli ospiti un’esperienza nel mondo del collezionismo; gli Art Talks, incontri con esperti e collezionisti dedicati alle dinamiche del mercato dell’arte e alla gestione delle collezioni; i Valuation Days, giornate di consulenza personalizzata per chi desidera acquistare, vendere o valorizzare le proprie opere. Questa partnership rafforza la vocazione del Caracciolo Hospitality Group nel promuovere l'arte e nell’incentivare la scoperta del patrimonio culturale, trasformando l'ospitalità in un viaggio tra bellezza, storia e cultura.  

Significativo il profondo legame con l'arte, in particolare, dell’hotel de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton, che ospita oltre 150 opere realizzate da artisti campani all'interno dei suoi spazi ed è costantemente impegnato nella promozione della cultura del territorio. "Il nostro Gruppo ha sempre creduto nella vocazione intellettuale di Napoli, una città nata con un'incredibile propensione culturale. L'hotel de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton non è solo un luogo di ospitalità, ma un vero e proprio punto di riferimento per esperienze esclusive legate all'arte. Da sempre ospitiamo una collezione di artisti e proponiamo incontri con grandi protagonisti del panorama artistico campano", ha affermato Costanzo Jannotti Pecci, Ceo di Caracciolo Hospitality Group.  

L’arte contemporanea, quindi, è il cuore pulsante del de Bonart Naples Curio Collection, by Hilton: dalla fotografia alla scultura, dalla terracotta al collage, in tutti gli ambienti dell’hotel è possibile ammirare opere d’arte create ad hoc per questi spazi, che offrono una nuova chiave di lettura sulla città. La missione è stata affidata a un gruppo di giovani artisti partenopei che sono stati chiamati a interpretare miti e leggende della città: storie affascinanti, note a ogni napoletano ma ancora sconosciute a chi viene da fuori. 

Un’atmosfera che celebra la cultura e la storia partenopea, che si può vivere anche in una vera e propria esperienza immersiva personalizzata nelle 6 esclusive 'Suite Mito', ognuna delle quali è un omaggio a un mito leggendario della città. Queste suite incarnano l’essenza dello spirito napoletano, unendo bellezza e alta gamma, calore e colori, arte e leggenda, attraverso installazioni e decorazioni che dialogano con la storia della città. Ogni Suite, infatti, è una piccola galleria d’arte contemporanea, con opere firmate da alcuni dei più importanti artisti partenopei tra cui Stefano Mango, Danilo Ambrosino, Roxy in the Box, Simona Lanzillo, Ludovico Fusco e Daniela Pergreffi. Inoltre, attraverso la conciergerie, ogni ospite può entrare in contatto con l’artista. 

Una proposta artistica unica che si aggiunge ai servizi esclusivi e alla vista mozzafiato sul Golfo di Napoli, che rendono il de Bonart Naples Curio Collection, by Hilton sempre più una destinazione iconica per chi desidera vivere un soggiorno all’insegna della bellezza, grazie a un'offerta che unisce l'ospitalità d’eccellenza a design e arte, celebrando la cultura e la storia partenopea. 

 

 


Fisco, Nolo (Manageritalia): "Economia sommersa italiana pari 200 mld di euro"

10/06/2025 05:44 PM

(Adnkronos) - “E’ necessario affrontare il capitolo della lotta all'evasione fiscale. Oggi sappiamo che l’economia sommersa, quella che sfugge al fisco, è pari a oltre 200 miliardi di euro, oltre il 10% del Pil”. Sono le parole di Monica Nolo, vicepresidente ...

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(Adnkronos) - “E’ necessario affrontare il capitolo della lotta all'evasione fiscale. Oggi sappiamo che l’economia sommersa, quella che sfugge al fisco, è pari a oltre 200 miliardi di euro, oltre il 10% del Pil”. Sono le parole di Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia, l’associazione che ha organizzato, oggi a Roma, l’evento ‘Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita’. 

“Se uniamo questo dato al fatto che il 43% dei cittadini presenta una dichiarazione a zero euro, non pagando, quindi, l’Irpef, crediamo che ci siano ampi margini per riuscire a fare un lavoro che riesca a far emergere questa economia sommersa e che riesca a creare dei nuovi contribuenti in modo da recuperare quella quota di evasione fiscale pari 90 miliardi di euro, che sarebbero risorse fondamentali per sostenere il sistema di welfare, gli investimenti per lo sviluppo produttivo e soprattutto per garantire un'equità di trattamento fra cittadini che ugualmente devono contribuire ai servizi utilizzati”, conclude. 


Fisco, Rinaldi (Unitelma Sapienza): "Fiscalità al servizio dei cittadini, non il contrario"

10/06/2025 05:41 PM

(Adnkronos) - “La fiscalità deve essere al servizio delle cittadine e dei cittadini e non il contrario. In tal senso, è utile cambiare prospettiva e ragionare su una strategia di medio-lungo periodo, aspetto che tendiamo a non fare. Il modello ...

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(Adnkronos) - “La fiscalità deve essere al servizio delle cittadine e dei cittadini e non il contrario. In tal senso, è utile cambiare prospettiva e ragionare su una strategia di medio-lungo periodo, aspetto che tendiamo a non fare. Il modello può essere senza dubbio quello spagnolo, che, nell’ultimo anno rilevato, ha un tasso di crescita cinque volte superiore rispetto a quello della media europea”. Lo ha detto Azzurra Rinaldi, economista e direttrice della School of Gender economics all’università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, partecipando all’evento organizzato oggi da Manageritalia ‘Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita’. 

“Bisogna utilizzare la fiscalità per rilanciare il tasso di occupazione femminile, come ci dice nell'ultimo outlook anche il Fondo monetario internazionale - spiega l’economista Rinaldi - è necessario rilanciarlo perché l’Italia è un Paese che non cresce da un punto di vista economico, ma neanche da un punto di vista demografico e questo deprime contemporaneamente sia la produttività che l'innovazione”. 

“Abbiamo delle categorie che vengono iper tassate e delle categorie che, invece, sfuggono alla progettazione e alla strutturazione delle tasse. Abbiamo un tema come sempre intersezionale, dove alla fine a pagare sono sempre le stesse persone. È chiaro che niente può essere fatto senza una prospettiva di genere, perché il lavoro delle donne, che è un lavoro fragile, precario e saltuario, rischia di fare in modo che le donne siano ulteriormente penalizzate sul mercato del lavoro”, conclude.  


Fisco, Leo (Mef): "Mio sistema ottimale Irpef è 2 aliquote 23% e 35% ma utopia"

10/06/2025 05:38 PM

(Adnkronos) - ''Il mio sistema ottimale, questo lo dico da tecnico, non da politico, non da viceministro dell'Economia, è un sistema a due aliquote, del 23% e 35%''. ''Non lo possiamo fare, non si farà assolutamente''. ''E' un'utopia in questo momento, ...

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(Adnkronos) - ''Il mio sistema ottimale, questo lo dico da tecnico, non da politico, non da viceministro dell'Economia, è un sistema a due aliquote, del 23% e 35%''. ''Non lo possiamo fare, non si farà assolutamente''. ''E' un'utopia in questo momento, però sarebbe un segnale importante''. Lo afferma il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, parlando degli interventi sull'Irpef che dovrebbero essere introdotti con la prossima lege di bilancio. Intervenendo all'incontro 'Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita' Leo spiega che ''quest'anno quello che si può fare è muoversi sulla fascia 28 mila - 50 mila euro, evitando poi delle penalizzazioni ai soggetti che superano'' la soglia.  

''Anche lì dovremmo vedere dove si fissa l'asticella'', avverte il viceministro. ''Voi ricordate che in passato, proprio quando si fece il primo intervento, si sterilizzò la misura a 50 mila euro, proprio sotto forma di minori deduzioni, detrazioni e via dicendo. Questo penso che non si farà quest'anno o, se lo si dovesse fare, lo si porterà a un reddito più elevato''. Al momento ''si stanno facendo i conteggi, soprattutto per evitare che il ceto medio venga ad essere penalizzato da questo intervento sulle aliquote. Quindi, diciamo, questa è la misura che vogliamo introdurre''.  

''Lo sforzo che si sta facendo riguarda coloro i quali si collocano tra i 28 mila e 50 mila euro, qui possiamo abbassare l'aliquota di due punti percentuali con un beneficio massimo di 440 euro. Non è una cifra rilevantissima, però è un segnale che si sta andando in questa direzione''. Afferma il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, illustrando la misura che dovrebbe essere introdotta con la prossima legge di bilancio. ''Se già quest'anno possiamo fare un primo passo, e poi spingerci nell'anno successivo a fare un ulteriore passo avanti, penso che è la direzione che abbiamo tracciato sin dall'avvio della nostra riforma, quindi di abbassare gradualmente il mio sistema ottimale''. 

''Io ho sempre detto, sin dall'inizio, che il vero problema del nostro paese è il ceto medio, quindi bisogna venire incontro al ceto medio''. ''Non so se quest'anno riusciremo ad arrivare ad abbracciare sino ai 60 mila euro e quindi portare l'aliquota dal 35 al 33% sino ai 60 mila''. Afferma il viceministro parlando degli interventi sull'Irpef che dovrebbero essere introdotti con la prossima legge di bilancio e aggiunge: ''La sforzo che si sta facendo riguarda coloro i quali si collocano tra i 28 mila e 50 mila euro, qui possiamo abbassare l'aliquota di due punti percentuali con un beneficio massimo di 440 euro''. 


Manovra, Ballarè: "Sistema fiscale deve garantire equità e proporzione, non punire chi cresce"

10/06/2025 05:37 PM

(Adnkronos) - "Il sistema fiscale deve garantire equità e proporzione, non punire chi cresce. Occorre calibrare meglio le aliquote, evitando che l’aliquota massima scatti troppo presto e ripristinando un senso di giustizia contributiva". "Si parla di ridurre l’...

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(Adnkronos) - "Il sistema fiscale deve garantire equità e proporzione, non punire chi cresce. Occorre calibrare meglio le aliquote, evitando che l’aliquota massima scatti troppo presto e ripristinando un senso di giustizia contributiva". "Si parla di ridurre l’aliquota intermedia dal 35% al 33%. Sarebbe un primo passo, ma se poi si sterilizza il beneficio per chi supera quella soglia, diventa l’ennesima beffa: si promette un taglio al ceto medio e poi lo si nega proprio a chi finanzia quella stessa manovra". Lo ha affermato il presidente di Manageritalia Marco Ballarè intervenendo all'incontro 'Fisco e welfare: proposte per una nuova stagione di crescita' organizzato da Manageritalia.  

"Oggi i redditi medi e medio-alti, - spiega - la vera spina dorsale economica e professionale del Paese, finiscono spesso doppiamente penalizzati: esclusi dai sostegni e privi, al tempo stesso, degli strumenti di ottimizzazione fiscale di cui dispongono i redditi più alti. Così, il peso del sistema fiscale grava proprio su chi lo sostiene di più, senza un adeguato riconoscimento né economico né sociale". "Dal 2022, l’aliquota massima del 43% scatta già a 50mila euro. Il risultato è una sproporzione che mina l’equità: un dirigente con 105mila euro paga in tasse 13,5 volte un impiegato da 30mila, pur guadagnando solo 3,5 volte di più. Questa non è progressività, è sproporzione" rimarca Ballarè.  

"Ogni nuova rottamazione - continua- non è un segnale di equità, ma un messaggio distorto: premia chi non ha fatto il proprio dovere e penalizza chi lo ha sempre fatto. Non esiste un 'bonus per gli onesti': l’unico vero riconoscimento possibile è un sistema fiscale più giusto per tutti. Non servono nuove sanatorie, serve una lotta seria all’evasione, un’amministrazione fiscale efficiente, che recuperi davvero quanto dovuto e che riduca la pressione su chi già sostiene il Paese".  

"In Italia, dal 2000 a oggi, sono state varate tredici sanatorie fiscali, - ha ricordato Ballarè - una ogni due anni. Nello stesso periodo, la Germania ne ha fatte due — nel 2001 e nel 2004 — e la Francia nessuna. Ha scelto invece di rafforzare il contrasto preventivo all’evasione, investendo in controlli, digitalizzazione e cultura fiscale. È la prova che un sistema equo non ha bisogno di condoni periodici, ma di regole chiare, stabili e rispettate da tutti". 

"Una finanziaria non serve solo a riequilibrare i conti pubblici: deve anche stimolare produttività, innovazione e crescita delle imprese a più alto valore aggiunto". "Serve una visione che incentivi l’investimento, la digitalizzazione e la capacità del sistema produttivo italiano di competere sui mercati globali. Fisco e welfare devono essere strumenti di politica industriale, non capitoli separati: solo così si genera sviluppo sostenibile e di qualità". 

"La nuova stagione di crescita deve poggiare su tre pilastri chiari: un fisco equo, che premi il merito e allarghi la base imponibile, un welfare moderno, non come costo ma come investimento per persone e imprese, terzo: tutela del potere d’acquisto, per lavoratori e pensionati. Non è solo una questione di numeri, è una questione di fiducia: fiducia nel lavoro, nella carriera, nel futuro. Se non la ricostruiamo, - sostiene Ballarè - il Paese si ferma. Se la ricostruiamo, possiamo aprire davvero una stagione di sviluppo più equa, sostenibile e inclusiva". 

"Bloccare l’aumento dell’età pensionabile è utile, ma non basta. Senza un secondo pilastro solido stiamo rifacendo il tetto di una casa con fondamenta che cedono. Serve rendere più attrattiva la previdenza complementare, riducendo la tassazione sui rendimenti, rivedendo le regole della rendita vitalizia e incentivando l’adesione dei giovani".  

"Dal 1997 a oggi, in 28 anni, il meccanismo di perequazione è stato cambiato 15 volte. Il risultato è che i pensionati hanno perso oltre quattro volte in potere d’acquisto. È una stortura che mina la fiducia e la dignità. Serve una norma stabile, non soggetta a scelte discrezionali, che tuteli chi ha lavorato una vita intera" ha concluso Ballarè. 


Ospitalità di qualità e responsabilità sociale, Adler punta sul turismo rigenerativo

10/06/2025 01:25 PM

(Adnkronos) - C’è una forma di turismo che vuole lasciare un impatto positivo sul territorio, mediante azioni in favore della comunità locale: è il cosiddetto turismo rigenerativo. Se l’ecoturismo cerca forme di viaggio rispettose dell’ecosistema, questo modello va ...

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(Adnkronos) - C’è una forma di turismo che vuole lasciare un impatto positivo sul territorio, mediante azioni in favore della comunità locale: è il cosiddetto turismo rigenerativo. Se l’ecoturismo cerca forme di viaggio rispettose dell’ecosistema, questo modello va oltre e s’impegna a generare valore, restituendo qualcosa alle comunità coinvolte. La sostenibilità, dunque, si esprime anche a livello sociale, come sa bene il gruppo Adler Spa Resorts & Lodges, che ha aggregato in un unico progetto, 'Adler for Planet', tutte le misure messe in campo per dotarsi di una strategia di sostenibilità ambientale e sociale a tutto tondo; impegno che è valso l’ottenimento della certificazione EarthCheck dopo un percorso complesso che ha visto la costituzione di un green team interno.  

Un passo pionieristico per una struttura di alto livello, come sottolinea la responsabile del Green Team, Caroline Pescoll: “La presenza di una figura dedicata, come quella che ricopro, non è ancora uno standard nel settore dell’hôtellerie di lusso. In molte realtà, infatti, la sostenibilità viene affrontata come tema trasversale, distribuito tra diversi reparti, ma senza una figura univoca che coordini, monitori e guidi il processo in modo strutturato”. L’obiettivo? “Generare un impatto positivo e duraturo sia all'interno della nostra organizzazione che nel territorio in cui siamo attivi”, spiega.  

A cominciare dalla cura per il benessere e la formazione costante dei collaboratori con percorsi educativi e iniziative di welfare aziendale. Vengono favoriti, ad esempio, contratti annuali rispetto a quelli stagionali e sono previsti giorni di riposo fissi ogni settimana, insieme a periodi di ferie distribuiti durante l’anno, per assicurare un equilibrato rapporto tra vita privata e lavorativa. Anche sul territorio c’è l’impegno a coinvolgere partner locali, dai produttori agli artigiani, fino alle istituzioni. “Ogni territorio ha una sua unicità, e la nostra missione è valorizzarla con rispetto, sostenendo la crescita culturale, economica e sociale attraverso iniziative concrete, come attività di formazione, occupazione e coinvolgimento attivo degli ospiti. Vogliamo essere motori di sviluppo autentico, capaci di generare benefici duraturi per il territorio e per tutte le persone che lo abitano o lo attraversano”, specifica Caroline Pescoll. Le strutture Adler hanno creato, inoltre, una rete di fornitori a filiera corta, selezionati su standard di qualità ed equità di prodotti, servizi e lavoratori. Ecco allora alcuni dei progetti socioculturali attuati tra Alto Adige, Toscana e Sicilia. 

L’Adler Spa Resort Sicilia, nella cornice mediterranea di Siculiana, sulla costa agrigentina, restituisce valore alla comunità con iniziative solidali come la 'Cena con il Sorriso'. Nata dall’idea dello chef Giuseppe Schimmenti e dalla Front Office Manager Denise Duraki, il progetto vuole regalare momenti di condivisione e sostegno a persone con fragilità o disabilità, coinvolte nella preparazione e degustazione di una cena gourmet. L’appuntamento a cadenza mensile è coronato dalla realizzazione di un murales condiviso e da iniziative collaterali. Fra queste c’è la raccolta dei tappi in plastica, donati poi ad associazioni operanti sul territorio, allo scopo di acquistare sedie a rotelle. 

In tema di valorizzazione culturale, il resort propone il tour guidato 'Sicilia a passo lento' che conduce a Racalmuto, la cittadina natale di Leonardo Sciascia. Durante l’escursione gli ospiti vengono condotti alla scoperta dei vicoli di origine araba fra dimore nobiliari, il castello, il teatro e il circolo dei gentiluomini di un tempo, fino alla casa dello scrittore. E come chicca finale c’è il pranzo a casa di due abitanti, che aprono le loro porte per insegnare le ricette tipiche in un clima autentico e conviviale. Molto apprezzato anche dagli ospiti è poi l’impegno del resort contro il triste fenomeno del randagismo, tangibile nella quotidianità del territorio. In particolare, lo staff si è preso cura di alcuni cani di strada mediante assistenza veterinaria, sterilizzazione e microchippatura, consentendone anche l’adozione da parte di ospiti e membri stessi del personale. Oltre a ciò, è stata avviata una collaborazione con Empethy, che si prodiga per la tutela e l’adozione di animali in difficoltà. 

E immersi nella bellezza di un patrimonio culturale e storico unico al mondo, l’Adler Spa Resort Sicilia ha inoltre deciso di sostenere il Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano mediante l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Il Fai, infatti, si occupa di restaurare, proteggere e rendere visibili a tutti i tesori che versano in condizioni di incuria e rovina. Lo scopo è quello di rendere migliore il posto in cui si vive, valorizzandone la bellezza e sensibilizzando al rispetto. Proprio come il gruppo della famiglia Sanoner s’impegna a fare con i suoi progetti di turismo rigenerativo. 

Quanto all’Adler Spa Resort Thermae, hotel di charme adagiato sui colli della Val d’Orcia tra le sorgenti termali di Bagno Vignoni, tra le varie iniziative, ha collaborato con i comuni nella progettazione e realizzazione di itinerari escursionistici nella natura della Val d’Orcia. Una rete di 450 km di sentieri ciclabili e pedonali, resa accessibile ai visitatori tramite l’app Val d’Orcia Outdoor e una mappa cartacea gratuita disponibile alla reception dell’hotel. Oltre a ciò, il resort si è prodigato nella manutenzione dei tracciati e della segnaletica in collaborazione con gli enti territoriali e la popolazione stessa. A tutto vantaggio degli abitanti, oltre che degli ospiti, l’Adler Spa Resort Thermae organizza ogni anno un evento musicale in vigna presso l’attigua Tenuta Sanoner, in partnership con la rassegna di musica classica 'Paesaggi Musicali Toscani'. In estate, immersa in un paesaggio da sogno, la Tenuta diventa così una suggestiva cornice musicale con artisti rinomati dove gustare le note insieme ai vini biologici prodotti. 

Infine, sull’Altopiano del Renon, dove si trova l’Adler Lodge Ritten, è stato realizzato uno spazio ludico sul terreno dell’Haus der Familie come impegno sociale all’interno dell’articolato progetto Adler for Planet. Questo piccolo gesto è un dono per l’intera comunità, che può usufruirne liberamente. 

Spostandosi tra i profili dolomitici dell’Alpe di Siusi, l’Adler Lodge Alpe invita a godersi il paesaggio e a prendere consapevolezza del patrimonio naturale in cui si cammina, grazie alle nuove panchine, realizzate in materiali naturali dall’artigiano locale Egon Trocker e sponsorizzate dalla famiglia Sanoner. A Ortisei, le strutture Adler Spa Resort Dolomiti e Adler Spa Resort Balance collaborano da anni con l’associazione La Locia, un centro diurno dedicato alle persone con disabilità che vengono accolte e responsabilizzate mediante percorsi di lavoro, crescita personale e relazione con la comunità. 

 

 


Turismo, mete inusuali, passione per Europa e Generazione Z(elante) i prossimi trend

10/06/2025 01:22 PM

(Adnkronos) - Mete inusuali, passione per l’Europa e Generazione Z(elante): sono i nuovi travel trend per i mesi a venire, secondo Omio, la piattaforma leader per la prenotazione di viaggi multimodali, che pubblica oggi il proprio report ...

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(Adnkronos) - Mete inusuali, passione per l’Europa e Generazione Z(elante): sono i nuovi travel trend per i mesi a venire, secondo Omio, la piattaforma leader per la prenotazione di viaggi multimodali, che pubblica oggi il proprio report annuale NowNext ‘25, che dipinge un panorama dettagliato di come i viaggi globali continueranno a prosperare nel prossimo anno. Il report analizza fattori emotivi, differenze generazionali, destinazioni di tendenza ed evoluzione delle esigenze dei viaggiatori, evidenziando come questi ultimi stiano adottando un approccio più pianificato e consapevole. 

Omio ha incaricato l’istituto di ricerca YouGov di condurre un sondaggio omnibus su oltre 10.000 persone nel mondo tra Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Brasile, Giappone e Australia. Il report si basa sulle risposte di coloro che hanno dichiarato di poter andare in vacanza nei prossimi 12 mesi. A questi risultati, inoltre, sono stati aggiunti i dati degli utenti Omio. 

“Il viaggio - commenta Veronica Diquattro, presidente B2C e Supply di Omio - è cambiato radicalmente negli ultimi anni: dall’assenza totale di spostamenti durante la pandemia, al revenge travel, fino a una nuova era di viaggi consapevoli. Quello che non è cambiato è la determinazione delle persone a esplorare. Il desiderio di viaggiare è forte come sempre e, sebbene non sia sempre facile, i viaggiatori continuano a trovare un modo per farlo. Il nostro rapporto rivela una nuova era di viaggi attenti, intelligenti e orientati al valore. In Omio ci impegniamo a tenere il passo con le nuove esigenze dei viaggiatori, garantendo che ogni viaggio sia senza intoppi. Che si tratti di trovare le migliori offerte, offrire il mezzo di trasporto più adatto o connettere i viaggiatori con le destinazioni di tendenza, siamo qui per trasformare i sogni in realtà e l’ispirazione in azione". Ed ecco i temi di NowNext ‘25 per l’anno a venire. 

-INCERTEZZA GLOBALE / Worldwide Woe. Il mondo è in subbuglio e ciò ha un impatto significativo sul come le persone viaggiano. Il 69% di coloro che prevedono di fare una vacanza nei prossimi 12 mesi afferma che gli eventi globali influenzeranno la propria pianificazione di viaggio. Nonostante le incertezze, però, la voglia di viaggiare rimane forte. Infatti, tra coloro che prevedono di andare in vacanza nei prossimi 12 mesi, il 30% dichiara di voler viaggiare più spesso rispetto a prima. 

-DESTINAZIONE RISPARMIO / Deal or No Destination. Con l’aumento del costo della vita, viaggiare tanto è diventato più impegnativo, ma non impossibile. Il 38% dei rispondenti darà priorità ai viaggi rispetto ad altre spese non essenziali. Dal viaggiare in bassa stagione (28%) al pianificare in anticipo e con maggiore attenzione (27%), questi viaggiatori determinati sono esperti nel trovare le migliori offerte o nel pianificare in modo più flessibile (31%) per assicurarsi di poter partire. Nasce così il nuovo tipo di viaggiatore: il 'Cacciatore di occasioni' è qui per restare. 

-INNAMORATI D’EUROPA / Love EU More. La storia d’amore del mondo con l’Europa continuerà. Tuttavia, il prossimo anno vedrà gli europei privilegiare il proprio continente rispetto a mete più lontane. Il 56% dei britannici intende comunque prenotare vacanze in Europa. Lo stesso vale per tedeschi (45%), italiani (42%) e spagnoli (42%). Anche i viaggiatori provenienti da fuori Europa continuano a essere affascinati dalle destinazioni europee. 

-PAROLA DI VIAGGIATORE / World of Mouth. I viaggiatori stanno voltando le spalle a internet per cercare ispirazione in modi più 'umani'. Sebbene social media (29%) e AI (9%) abbiano un ruolo, la maggior parte preferisce scegliere la prossima meta basandosi su viaggi passati (42%) o raccomandazioni 'per passaparola' (39%). Interessante notare che il 23% è influenzato da film o serie Tv: il turismo guidato dallo schermo è in piena espansione e sta rimodellando il settore. 

-IL MARE CHIAMA / Beach, Please. Il 2026 le vacanze al mare saranno ancora più protagoniste, con i viaggiatori alla ricerca di relax o tempo in spiaggia (46%) e del desiderio di tornare a casa rigenerati (51%). Le capitali e i grandi viaggi avventurosi sono state le mete preferite degli ultimi anni, ma il prossimo porterà un mood un’energia più calmo e consapevole: il 20% dei viaggiatori cercherà tempo per sé e riflessione, mentre il 18% desidera esperienze legate al benessere e alla cura di sé. 

-FUORI DAI SENTIERI BATTUTI / Overtourism & Out. Il turismo sostenibile è qui per restare, ma in modi diversi dal previsto. Supportare le imprese locali (25%), abbracciare la cultura regionale (38%) e scoprire mete meno battute (32%) hanno più importanza rispetto alla scelta di mezzi di trasporto più ecologici (17%). Effetto e causa: gli italiani (41%) e gli spagnoli (39%) sono i più interessati a esplorare mete meno affollate e fuori dai circuiti più noti, probabilmente come reazione diretta all’overtourism nei loro Paesi. 

-OLTRE LE CAPITALI / Capital Losses Le grandi capitali hanno avuto il loro momento, ma le cose stanno cambiando. Nel 2026, il 21% dei viaggiatori vuole spostarsi verso capitali meno battute. I viaggiatori citano prezzi più bassi (51%), meno folla (44%) e attrazioni uniche (40%) come motivi per visitare metropoli più piccole il prossimo anno. I dati Omio confermano questa tendenza: le prenotazioni verso le 'città secondarie' sono aumentate del 34% rispetto all’anno scorso. 

-QUESTIONE DI GENERE / The Gender (Off)Balance. Rispetto agli ultimi anni, il 19% degli uomini è più propenso a viaggiare da solo nel 2026, alla ricerca di disconnessione dalla vita frenetica. Le donne, invece, sono più inclini a viaggiare per connettersi (30%), con il 34% che prevede di partire per trascorrere tempo in famiglia o per riunioni, e il 22% più propenso ad andare via con le amiche.  

-GENERAZIONE Z(ELANTE) / Generation Z(ealous). La Gen Z sta reinventando il panorama dei viaggi come lo conosciamo. Il 31% pianificherà in anticipo e con maggiore attenzione per gestire la spesa destinata a vacanze e viaggi nei prossimi 12 mesi. Una scelta sensata, considerando che il 34% vuole viaggiare di più, il 26% restare via più a lungo e il 23% scegliere mezzi di trasporto più sostenibili.  

 


Aidp Lombardia, arte e IA si integrano per dare forma e immagini al lavoro del futuro

10/06/2025 01:17 PM

(Adnkronos) - Video, opere sonore, immagini digitali, fumetti, storyboard e installazioni creative per dare forma visiva e narrativa alle idee sul futuro del lavoro, rendendole comprensibili e stimolanti. E' quanto ci si aspetta dal primo Ai creative hackathon Aidp, ...

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(Adnkronos) - Video, opere sonore, immagini digitali, fumetti, storyboard e installazioni creative per dare forma visiva e narrativa alle idee sul futuro del lavoro, rendendole comprensibili e stimolanti. E' quanto ci si aspetta dal primo Ai creative hackathon Aidp, la sfida lanciata dall’Associazione per la direzione del personale della Lombardia insieme a Futureberry per permettere ai professionisti hr di immaginare, addirittura di 'vedere' grazie alla creatività e all’arte, come l’introduzione dell’Ia trasformerà le relazioni organizzative e gli ambienti di lavoro.  

'Il codice dell’immaginazione. Laboratorio di futuro tra AI, lavoro e persone', questo il titolo dell’iniziativa, si terrà venerdì 10 ottobre dalle ore 17 al Campus Naba (Nuova Accademia di Belle Arti, via Darwin 20, a Milano) e coinvolgerà innovatori, artisti, filosofi, esperti, studenti e team aziendali per confrontarsi sul tema del lavoro del futuro, mixando insieme creatività e know-how, condividendo storie, progetti e ispirazioni per arrivare a visioni nuove. 

Gli Ia explorer, cioè i creativi che ormai usano l’intelligenza artificiale come uno degli strumenti possibili, riceveranno il tema su cui cimentarsi il giorno stesso - il focus sarà sulla trasformazione desiderata dell’ecosistema lavorativo, in particolare come persone e Ia possano co-creare nuovi spazi di lavoro e relazioni - e avranno circa 2 ore e mezza per sviluppare la propria opera, che al termine verrà presentata e votata. 

L’evento vuole essere un laboratorio di contaminazione tra competenze diverse per supportare i professionisti hr nel guidare e gestire il cambiamento all’interno delle aziende, sviluppando talenti, autonomia e senso del lavoro in contesti innovativi. “Adottare l'intelligenza artificiale, generativa e non, nel contesto hr - spiega Elena Panzera, presidente di Aidp Lombardia - vuol dire essere al passo con quello che sta accadendo in generale nel mondo del lavoro. Dobbiamo governare questa innovazione, non solo per rendere i processi hr più efficienti e moderni, ma soprattutto per offrire alle persone più opportunità di realizzazione e di crescita”.  

“Mi piacerebbe davvero - continua Panzera - che nel giro di un anno un buon numero di direttori del personale utilizzassero l'intelligenza artificiale e la metodologia che si porta dietro sia nello sviluppo che nella formazione, con tanti meno timori e tanti più sorrisi e possibilità. Futureberry è stato scelto come partner da Aidp Lombardia proprio per osare, mettere insieme mondi diversi e far capire che l’intelligenza artificiale può liberare il potenziale delle persone e delle organizzazioni, può ridisegnare confini, se si riesce a gestirla e a non subirla”. 

Al termine dell’Hackathon, le opere saranno presentate e sottoposte a votazione: quella più apprezzata verrà premiata con un corso a scelta presso AI Futura Academy, mentre la giuria assegnerà riconoscimenti aggiuntivi alle creazioni più innovative e coerenti. Durante l’evento, i partecipanti potranno anche seguire il talk 'La relazione che trasforma: viaggio nell’interazione uomo-macchina', tenuto da Accurat, a cui seguirà un tavolo di discussione su 'Talento, approfondimento e qualità del lavoro dell’era dell’AI', a cui parteciperanno Francesca Sanna, innovation manager, Vittorio Bucci, ceo House of Communication e Carlos Munoz Novo, Ia governance&leadership strategist. Al termine, il workshop 'L’AI come supporto al personal branding', con Jacopo Romei. Per tutta la durata sarà visitabile uno spazio espositivo con progetti Tech&AI Based a cura di Cosmo, Lenovo, Sokosumi.  


Il ghiaccio delle Alpi in viaggio verso l'Antartide

10/06/2025 12:06 PM

(Adnkronos) - La rompighiaccio Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs, è salpata dal porto di Trieste e raggiungerà l’Antartide a dicembre passando per la Nuova Zelanda. La nave parte con ...

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(Adnkronos) - La rompighiaccio Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs, è salpata dal porto di Trieste e raggiungerà l’Antartide a dicembre passando per la Nuova Zelanda. La nave parte con un nuovo assetto grazie a un piano di ammodernamento e manutenzione straordinaria, reso possibile dai 4 milioni di euro stanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. L’arrivo della nave Laura Bassi in Nuova Zelanda è previsto per metà novembre, mentre il rientro a Trieste avverrà nella seconda metà di aprile 2026, al termine di una missione di oltre 190 giorni.  

“La spedizione della N/R Laura Bassi nell’estate australe 2025-2026 si dividerà in due fasi: la prima, dedicata all’approvvigionamento della base Mario Zucchelli, inizierà a fine novembre - spiega Franco Coren, direttore del Centro Gestione Infrastrutture Navali dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Faremo poi un convoglio con la nave rompighiaccio del progetto antartico coreano, la Araon. Le due imbarcazioni si alterneranno lungo la rotta per supportarsi reciprocamente nella navigazione, l’appuntamento è all’inizio di dicembre al limite del ghiaccio. Successivamente, rientreremo in Nuova Zelanda per la seconda parte della missione, focalizzata su 5 progetti scientifici, che durerà fino ai primi di marzo”.  

Quest’anno, oltre alla strumentazione scientifica e ai materiali per la 41esima campagna del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), la nave trasporterà a bordo anche le carote di ghiaccio raccolte nell’ambito dell’iniziativa internazionale Ice Memory, guidata dalla Ice Memory Foundation. Riconosciuta dall’Unesco, l’iniziativa ha tra i suoi fondatori l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e l’Università Ca’ Foscari Venezia, oltre ad altre quattro istituzioni europee. A supporto del progetto anche il Programma Nazionale di ricerche in Antartide (Pnra).  

L’obiettivo è creare un archivio mondiale di campioni da ghiacciai minacciati dal cambiamento climatico, una sorta di banca dati del clima a disposizione delle prossime generazioni di scienziate e scienziati. Il ghiaccio custodisce, infatti, preziose informazioni sull’atmosfera del passato - gas serra, aerosol, polveri e inquinanti - fondamentali per comprendere l’evoluzione del clima e dell’ambiente terrestre. Ad essere trasferite dalla Laura Bassi saranno le carote di ghiaccio estratte nel maggio 2025 sul Grand Combin (Svizzera) e nel 2016 sul Monte Bianco (Francia). I campioni attraverseranno due emisferi con un viaggio di oltre cinquanta giorni da Trieste fino all’Antartide.  

“Il trasporto dei campioni in Antartide realizza un sogno sul quale abbiamo lavorato per un decennio - ricorda Carlo Barbante, professore all’Università Ca’ Foscari Venezia, cofondatore del progetto Ice Memory e vice-presidente della Ice Memory Foundation - reso possibile dal team scientifico internazionale, dalle istituzioni e dalle organizzazioni che hanno sostenuto questo impegno per le future generazioni”. “Il Cnr-Isp, tra i fondatori di Ice Memory, è orgoglioso di contribuire a questa missione internazionale che salvaguarda gli archivi naturali del clima, un patrimonio prezioso per la comunità scientifica del futuro", dichiara Giuliana Panieri, direttrice dell’Istituto di scienze polari del Cnr. 

Una volta arrivate in nave presso la base costiera Mario Zucchelli, le carote saranno trasferite in aereo presso la stazione italo-francese Concordia nel plateau antartico. Il volo, della durata di quasi 5 ore, sarà operato in assenza di riscaldamento anche nella carlinga per garantire il mantenimento della temperatura a -20°C, condizione essenziale per preservare l’integrità dei campioni. Giunte a Concordia, le carote verranno alloggiate presso l’Ice Memory Sanctuary, una galleria lunga 35 metri, alta e larga 5. L’ice cave è stata scavata a circa 4 metri di profondità sotto la neve e realizzata senza l’impiego di alcun materiale da costruzione, per assicurare un impatto ambientale minimo.  

“Le operazioni di trasporto e conservazione vedono coinvolti tutti e tre gli enti attuatori del Pnra. Nello specifico, Enea si occuperà della gestione della catena del freddo e della logistica, coadiuvata a Concordia dall’Istituto polare francese Paul Émile Victor (Ipev) con il quale viene cogestita la Stazione. Uno sforzo logistico importante considerato il contesto ambientale tra i più difficili del pianeta”, spiega Elena Campana, responsabile dell’Unità tecnica Antartide Enea. 


Sostenibilità, lavoro, competenze e reputazione, Cial al Salone della Csr

10/06/2025 10:59 AM

(Adnkronos) - Anche quest’anno Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio partecipa al Salone della Csr e dell’innovazione sociale, l’evento di riferimento in Italia sui temi della sostenibilità e della responsabilità sociale giunto alla sua tredicesima edizione, ...

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(Adnkronos) - Anche quest’anno Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio partecipa al Salone della Csr e dell’innovazione sociale, l’evento di riferimento in Italia sui temi della sostenibilità e della responsabilità sociale giunto alla sua tredicesima edizione, in programma l’8, 9 e 10 ottobre presso l’Università Bocconi di Milano. Il Consorzio, partner storico e più longevo del Salone - presente fin dalla prima edizione - fornirà la borsa ufficiale del Salone, consegnata a tutti i relatori dell’evento e sarà, inoltre, protagonista in due momenti chiave della giornata di venerdì 10 ottobre.  

- 'Nice to Meet You. Colloqui con il lavoro' (10-12): incontri tra studenti e rappresentanti delle imprese per scoprire competenze, valori e opportunità professionali. A rappresentare Cial Gennaro Galdo, responsabile Comunicazione e Media Relations, che dialogherà con i giovani raccontando il valore del riciclo dell’alluminio come leva di innovazione industriale e culturale.  

- 'L’ambiguità del presente: il valore della reputazione' (15.30-16.30): un panel dedicato al ruolo strategico della reputazione nella comunicazione aziendale. Tra i relatori Stefano Stellini, direttore generale Cial, insieme ad Andrea Cornelli (vicepresidente Una) e altri ospiti del mondo della comunicazione e della sostenibilità.  

“Partecipare al Salone della Csr significa confrontarsi con le nuove generazioni e con i protagonisti dell’innovazione sociale: un’occasione preziosa per raccontare come la filiera del riciclo dell’alluminio sia oggi un modello di economia circolare che crea valore economico, ambientale e sociale. Ma significa anche parlare di nuove competenze: quelle necessarie per affrontare le sfide della sostenibilità, che richiedono non solo tecnologie e infrastrutture, ma anche formazione, creatività e capacità di collaborazione", dichiara Gennaro Galdo.  

“La reputazione è un asset cruciale per qualsiasi organizzazione. Per Cial coincide con la capacità di essere percepiti come un attore credibile, trasparente e vicino ai territori, che lavora ogni giorno per trasformare un gesto quotidiano, come la raccolta differenziata, in un beneficio collettivo e duraturo - afferma Stefano Stellini - Non solo, dunque, un tema di comunicazione, ma il riflesso di azioni concrete sui territori. Penso a progetti come Ogni Lattina Vale, che portano il messaggio del riciclo in piazze, eventi e contesti quotidiani, avvicinando i cittadini, in particolare i più giovani, e rafforzando la fiducia verso un sistema che genera benefici reali e condivisi”. 

“Il Salone rappresenta per molti operatori un appuntamento importante, un’occasione di scambio e confronto, un luogo dove condividere strategie, azioni, progetti realizzati. Ci piace pensare che è una palestra dove confrontarsi non solo un palcoscenico dove raccontare i successi ottenuti”, dichiara Rossella Sobrero, gruppo promotore Salone della Csr. 


Dazi, Mastromauro (Pastai italiani): "Preoccupa molto decisione Usa, serve impegno istituzioni"

10/06/2025 10:56 AM

(Adnkronos) - "Il mercato statunitense rappresenta il secondo mercato mondiale per l'importazione di pasta italiana con un valore, nel 2024, di circa 700 milioni di euro, pari a circa il 10% delle esportazioni globali del nostro prodotto. Questa decisione ci preoccupa molto ...

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(Adnkronos) - "Il mercato statunitense rappresenta il secondo mercato mondiale per l'importazione di pasta italiana con un valore, nel 2024, di circa 700 milioni di euro, pari a circa il 10% delle esportazioni globali del nostro prodotto. Questa decisione ci preoccupa molto perché costituisce un ulteriore segnale di chiusura da parte dell'amministrazione americana nei confronti della produzione italiana di pasta, che è il prodotto simbolo del made in Italy nel mondo". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Margherita Mastromauro, presidente Pastai italiani di Unione italiana food, commenta la notizia di un super dazio americano in arrivo sull'export di pasta. 

Che cosa si può fare? "Quello che sta facendo in queste ore - spiega - il ministero degli Affari Esteri, cioè cercare di interloquire con l'amministrazione americana e provare a rivedere questa decisione per evitare un grave danno economico all'intero comparto, a livello nazionale. Anche se in questa fase non riguarda la totalità dei pastifici, tuttavia è comunque una decisione che preoccupa, è un segnale di ulteriore chiusura che non può che preoccupare tutti". 

"E' difficile pensare - avverte la presidente Mastromauro - che se non si riuscirà nelle prossime ore a trovare un accordo con l'amministrazione americana non ci siano dei danni e delle conseguenze. Il danno non riguarda soltanto l'industria pastaria, in primis coinvolta, ma anche tutta la filiera del grano duro. Essendo il comparto della pasta comunque un pilastro non solo della nostra economia, ma anche della nostra identità culturale, decisioni di questo genere sicuramente richiedono un impegno da parte delle istituzioni italiane e europee determinato per difendere un settore che dà valore e prestigio al nostro paese".  

 


Turismo, FH55 Hotels: per Grand Hotel Palatino di Roma restyling da 27 mln e 5a stella in arrivo

10/05/2025 12:54 PM

(Adnkronos) - Con l’inaugurazione della nuova Presidential Suite, l’FH55 Grand Hotel Palatino di Roma compie un passo decisivo nel percorso di trasformazione che lo porterà a diventare un 5 stelle lusso entro il 2026. Un investimento importante, una visione ...

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(Adnkronos) - Con l’inaugurazione della nuova Presidential Suite, l’FH55 Grand Hotel Palatino di Roma compie un passo decisivo nel percorso di trasformazione che lo porterà a diventare un 5 stelle lusso entro il 2026. Un investimento importante, una visione strategica chiara e una forte attenzione alla sostenibilità: così FH55 Hotels ridefinisce l’ospitalità di lusso nella Capitale. A spiegarlo Claudio Catani, vicepresident Operations del gruppo: "Il Gruppo quest'anno festeggia il suo 70° anno dalla fondazione e ci sembrava giusto celebrarlo in grande stile. Quindi abbiamo iniziato questo processo di riposizionamento del Grand Hotel Palatino nel 2023. Ad oggi sono stati investiti più di 11 milioni di euro, a novembre inizieremo il penultimo step di aggiornamento dell'albergo che coinvolgerà il piano terra e le centrali tecniche e sarà un altro investimento da 7 milioni di euro, per completarlo il prossimo inverno con i rimanenti due piani di camere e l'apertura di una terrazza sul rione Monti per ulteriori 9 milioni di euro. Al completamento di questa trasformazione l'investimento totale sarà di 27 milioni di euro". 

Una cifra che ha già superato l’altissima soglia dei 20 milioni inizialmente prevista, per un investimento strategico che non solo ha trasformato l'hotel in una struttura di riferimento per il segmento lusso, ma ha già generato risultati concreti: +48% di ricavo medio per camera e +40% di RevPar. L’obiettivo è mantenere un Gop del 35%, incrementare sensibilmente i ricavi e valorizzare l’immobile stesso, sfruttando i multipli di mercato. "Abbiamo deciso di investire nell'FH55 Grand Hotel Palatino consapevoli delle grandi potenzialità ancora inespresse. Il riposizionamento nel segmento lusso, reso possibile anche dalla location esclusiva, porterà a una crescita del fatturato e, a parità di Gop percentuale, a un aumento significativo del valore immobiliare", sottolinea.  

Tutto questo è reso possibile da una gestione accurata e da un controllo puntuale attraverso il sistema Usali, che consente di governare con precisione costi e performance operative. "Appena ho preso questo incarico, nell'aprile del 2023, mi sono reso conto - racconta - che per supportare la crescita, anche di fatturato, era necessario dotarci di un sistema di controllo di gestione, che abbiamo implementato utilizzando il sistema Usali. E' un sistema molto efficace perché, grazie ai moderni software dotati anche di intelligenza artificiale, rende analitico quello che ieri era generale, quindi la contabilità generale è tramutata in industriale nello spazio di un clic".  

"Quello che ieri richiedeva importanti investimenti in termini di risorse umane, e soprattutto - prosegue - soggetti anche all'errore, oggi è assolutamente automatico e ci dà la certezza del dato, e quindi la certezza del costo. Mentre i ricavi sono soggetti a influenze esterne, e quest'anno ne abbiamo avuto contezza, i costi sono gestibili e monitorabili. Quindi per noi è fondamentale avere una verticalità sul dato del costo per seguire quelli che sono gli andamenti economici. Ed è questa la chiave che ci permette di sostenere progetti così ambiziosi". 

La nuova Presidential Suite dell'FH55 Grand Hotel Palatino rappresenta l’essenza del nuovo posizionamento dell’hotel: spazi iconici, dotazioni di alto livello, una Spa privata e una vista senza eguali sul Colosseo e sul Rione Monti. È il simbolo della filosofia del gruppo FH55 Hotels, che punta a offrire esperienze su misura, capaci di unire comfort assoluto, autenticità e design contemporaneo. "Con la Presidential Suite - afferma Catani - vogliamo dare un segnale forte del nuovo corso dell’FH55 Grand Hotel Palatino. È il simbolo di una trasformazione che eleva la struttura al segmento lusso e incarna la nostra idea di ospitalità: non ostentazione, ma esperienze autentiche, esclusive e personalizzate, sempre in dialogo costante con la bellezza unica di Roma". 

"Le esperienze cerchiamo di offrile dalle cose più piccole, per esempio al Palatino - elenca - abbiamo messo le prese elettriche native per clienti che vengono dal Regno Unito e dagli Stati Uniti che non hanno bisogno di adattatore; l'aria condizionata è disponibile tutto l'anno, avendo dotato l'albergo di quattro tubi, e per il cliente nordamericano è un'esigenza; poi la scelta dei cuscini e il letto, infatti siamo uno dei pochi se non l'unico albergo a Roma che ha un letto di 2,40 metri, il famoso Texas king, perché abbiamo avuto un cliente che una volta ce l'ha chiesto; al breakfast, invece della omelette station come si trova in tanti alberghi, abbiamo creato un angolo dove si fanno estratti di frutta e verdura freschi in base alle esigenze del cliente".  

"Noi abbiamo la fortuna di lavorare in un settore - osserva il manager - che ci dà un grande vantaggio, quello di avere davanti il fruitore del servizio: noi riusciamo immediatamente a capire se il cliente è soddisfatto o non soddisfatto praticamente guardandolo in faccia. Quindi riusciamo a tarare, osservando il cliente e ascoltandolo, le future esperienze perfezionandole. Questa credo che sia la nostra forza: noi ascoltiamo il cliente, leggiamo quello che lui si aspetta da noi e lo mettiamo in campo. Quindi sicuramente uno dei nostri lati positivi è quello di ascoltare il cliente e poi prendere azioni per il cliente che verrà". 

"Non vogliamo offrire semplicemente un soggiorno - ribadisce Catani - ma costruire esperienze su misura, destinate a restare nella memoria. Dal Suite Concierge dedicato agli ospiti delle 15 suite fino ai dettagli come appunto la Juice Lady, che ogni mattina propone una colazione healthy e personalizzata: il nostro obiettivo è sorprendere e coccolare chi ci sceglie". Grazie alla posizione unica la struttura ha una forte vocazione leisure, che incide per circa l’80% annuo. Allo stesso tempo, il segmento Mice resta strategico in alcuni periodi dell’anno: per questo saranno realizzate due nuove sale multifunzionali al piano terreno, mentre nell’inverno 2025-2026 si interverrà anche sul completo rifacimento delle cucine e degli spazi ristorativi.  

Il numero di camere è stato ridotto da 200 a 157 per adeguarne le dimensioni alle esigenze dei nuovi segmenti di clientela, mentre i servizi del FH55 Grand Hotel Palatino sono stati ampliati, con un conseguente aumento dell’occupazione. "Volevamo creare valore - evidenzia Catani - non solo per i nostri ospiti, ma anche per il territorio. Più servizi significano più professionalità coinvolte e una maggiore attrattività per Roma come destinazione di lusso". L'hotel diventa così non solo un punto di riferimento per il turismo luxury, ma anche un motore di crescita economica e occupazionale per il tessuto romano. 

Nel panorama romano del lusso, sempre più animato dall’arrivo di brand internazionali, l’FH55 Grand Hotel Palatino si distingue per una formula autentica e indipendente. L’esperienza delle 'Hidden Gems', un percorso che intreccia arte, design e fotografia, guida gli ospiti alla scoperta di una Roma segreta e inedita, arricchendo un soggiorno che unisce accoglienza personalizzata e servizi su misura. La location esclusiva a due passi dal Colosseo, un posizionamento tariffario competitivo, la ristorazione d’eccellenza in linea con le altre strutture del gruppo tra cui una già premiata con una stella Michelin, una terrazza panoramica mozzafiato e soluzioni uniche, come la Family Accommodation garantita, rafforzano l’unicità dell’offerta. A completare il quadro, la rigorosa insonorizzazione e le idee di soggiorno tailor-made, che pongono il benessere dell’ospite sempre al centro.  

FH55 Hotels ha ottenuto la certificazione Iso 14001 e punta alla Leed Gold per FH55 Grand Hotel Palatino, adottando criteri di bioedilizia e sistemi di gestione energetica in linea con i più elevati standard Esg. "La sostenibilità non è per noi una moda, ma un metodo di lavoro - precisa Catani - perché crediamo che il lusso del presente e del futuro debba essere anche responsabile".  

La Presidential Suite rappresenta solo la prima tappa di un ambizioso piano di sviluppo: dopo il passaggio dell'FH55 Grand Hotel Palatino a 5 stelle lusso nel 2026, il Gruppo FH55 Hotels proseguirà con l’apertura di un ristorante fine dining e di una nuova terrazza panoramica nel 2027. Parallelamente, sono previsti interventi di rinnovamento tecnologico e soft refurbishment sulle altre strutture del gruppo, tra cui l’FH55 Hotel Calzaiuoli e l'FH55 Grand Hotel Mediterraneo. Sempre nel 2026, a Firenze verrà inaugurato un nuovo ristorante in un fondo di proprietà, mentre si valutano già nuove acquisizioni e gestioni in altre località per consolidare ed espandere la presenza del brand.  

 

 


Vino, in un libro la pr Maddalena Mazzeschi racconta il lato 'spirit...oso' della comunicazione

10/05/2025 12:54 PM

(Adnkronos) - 'Tappi, tacchi e miracoli', ovvero: il lato 'spirit... oso' della comunicazione del vino. E' il curioso titolo del libro appena pubblicato da Maddalena Mazzeschi, da 40 anni pr nel settore enologico, che ha deciso di mettere insieme aneddoti, ...

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(Adnkronos) - 'Tappi, tacchi e miracoli', ovvero: il lato 'spirit... oso' della comunicazione del vino. E' il curioso titolo del libro appena pubblicato da Maddalena Mazzeschi, da 40 anni pr nel settore enologico, che ha deciso di mettere insieme aneddoti, racconti ed esperienze di questa sua decennale carriera iniziata in un momento in cui, soprattutto per una donna, non era né facile né frequente parlare di vino e farlo con professionalità.  

Maddalena Mazzeschi ha intrapreso questo percorso nel 1984, appena ventenne, da neodiplomata Perito agrario iniziando a lavorare a Montepulciano presso il Consorzio della prima Denominazione di origine controllata ad essere uscita sul mercato con l’aggiunta della classificazione 'garantita', cioè la più alta prevista per il vino italiano, e fino al 1990 ha contribuito alla sua conoscenza e valorizzazione. Grazie alla notevole esperienza acquisita, nel 1991 ha aperto una sua agenzia di comunicazione, marketing e pubbliche relazioni specializzata in questo settore. All'epoca, parlare di comunicazione nel mondo del vino era del tutto futuristico, nessuno sapeva di cosa si trattasse e ancora meno cosa si potesse fare. Maddalena si è trovata a dover avere o acquisire alcune caratteristiche fondamentali per superare la prova: un carattere deciso, una buona professionalità o almeno il desiderio di acquisirla, una grande autoironia per ridere dei propri errori e, spesso, pure di quelli degli altri.  

Questa raccolta di aneddoti è il frutto proprio dell’autoironia già iniziata a maturare alle scuole superiori dove si era trovata, come è lei stessa a dire, “ad avere tre caratteristiche inaccettabili per i miei colleghi studenti tutti maschi: ero donna, brutta e secchiona”. La raccolta parte proprio da alcuni episodi legati ai cinque anni di scuola superiore dove già si trova a dover superare i suoi tre 'handicap' e a farne pedana di lancio per arrivare ad essere addirittura la prima donna eletta dagli studenti nel Consiglio di Istituto. Prosegue con aneddoti relativi al periodo della collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e quindi a quello di libero professionista. In più alcuni ricordi della vita privata: su tutti, la scelta di essere una laica consacrata nella Chiesa Cattolica e da qui alcuni esilaranti episodi "perché - confessa - la cosa è spesso frutto di equivoci non presentandosi con le apparenze che tutti si aspetterebbero e facendo un lavoro che non sembra proprio confacente alla scelta". 

"La raccolta - sottolinea l'autrice - nasce dal desiderio di sdrammatizzare un po’ l’impatto con il settore vino che spesso si dà troppa importanza rischiando di allontanare i consumatori quasi impauriti davanti alle mille regole da seguire prima di potersi godere un buon sorso: temperature, abbinamenti, bicchieri, decantazione, ecc.. L’intento è quello di dire: è importante conoscere il vino per poterlo apprezzare meglio, però che resti un piacere e un divertimento. Allo stesso tempo, c’è il desiderio di far conoscere la bellezza e ricchezza di questo mondo a chi è subissato di articoli, inchieste, ricerche mediche e via di questo passo, che vanno quasi demonizzando un prodotto con invece dietro millenni di storia, cultura, fatiche e ingegno umano".  

"La prima parte è stata scritta in un periodo di grande crescita dell'immagine del vino in generale e l'intento era quello di far conoscere ciò che vi ruota intorno smitizzando un po' l'aurea troppo esclusiva creatasi intorno al suo consumo", spiega e prosegue: "Oggi scrivo anche per contribuire a raccontare il vino per ciò che è: uno dei pochi prodotti in positivo nella bilancia commerciale dell'agricoltura italiana e contemporaneamente capace di portare in tutto il mondo l'immagine del made in Italy".  

La copertina, e il titolo, non vuole mostrare solo i tacchi alti dei suoi primi anni di lavoro: le scarpe rosse, infatti, sono ormai un simbolo universale di denuncia, memoria e lotta per i diritti delle donne che anche nel settore del vino hanno vissuto, e a volte vivono ancora, situazioni di disparità. Gli aneddoti sono rigorosamente veri ma, ovviamente, non bisogna aspettarsi di trovare i nomi di coloro cui si riferiscono, perché - è sempre l’autrice a parlare - “dirlo non sarebbe una buona azione di pubbliche relazioni almeno se, come me, hai ancora un bel po’ di anni di lavoro davanti”.  

 


Festival nazionale dell'Economia civile, si è conclusa a Firenze la settima edizione

10/05/2025 12:27 PM

(Adnkronos) - Si è conclusa a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, con l’ultimo panel dal titolo 'Democrazia è partecipazione', durante il quale sono stati premiati giovani e organizzazioni giovanili. Il ...

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(Adnkronos) - Si è conclusa a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, con l’ultimo panel dal titolo 'Democrazia è partecipazione', durante il quale sono stati premiati giovani e organizzazioni giovanili. Il Festival, dice il suo direttore Leonardo Becchetti, co-fondatore di NeXt Economia, "non è un evento, ma un movimento: c’è prima e c’è dopo e mette in moto tutta una serie di percorsi che vanno dal consumo e risparmio responsabile, al lavoro sull’amministrazione condivisa, fino all’impegno sui territori, anche nelle aree interne, per promuovere partecipazione, cittadinanza attiva e impegno dei cittadini per il bene comune. È molto importante che non ci sia solo la sensibilità di un giorno, pure importante, come quella che abbiamo avuto in questi giorni, ma che questa sensibilità si traduca in un impegno quotidiano di tutti". 

Per Augusto dell’Erba, presidente Federcasse–Bcc, "ogni volta che teniamo questo incontro registriamo risultati importanti. Quest’anno abbiamo affrontato il grande tema della democrazia partecipata, che è di straordinaria attualità per quello che avviene nel mondo, probabilmente frutto di un deficit di democrazia nei Paesi nei quali questi eventi drammatici si verificano. Noi, con l’economia civile e con il Festival, cerchiamo di far comprendere come, oltre l’azione della beneficenza e della filantropia, esista un’economia che produce un beneficio collettivo: il bene comune". 

Il Festival, aggiunge Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, "è stato un grande momento di riflessione, importante per il Paese e per le forze che sono protagoniste dell’economia civile e sociale. Dove l’impresa mette al centro de proprio modello lo sviluppo dei territori e della persona. Logica diversa dalla remunerazione degli utili e del capitale. E poi riappropriarsi e trasferire al Paese l’importanza e la necessità di contrastare una deriva verso l’astensione, verso la non partecipazione – che è una perdita di democrazia – significa riconfermare una scelta economica che è anche una grande scelta politica e sociale: partecipare". 

 


Turismo, al Ttg di Rimini protagoniste 65 startup del settore

10/03/2025 07:11 PM

(Adnkronos) - Da sette anni Ttg Next Startup è il motore che fa muovere l’innovazione turistica italiana: un progetto che, per il secondo anno consecutivo, conquista un intero padiglione, l’A6 di Rimini Fiera durante la 62a edizione di ...

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(Adnkronos) - Da sette anni Ttg Next Startup è il motore che fa muovere l’innovazione turistica italiana: un progetto che, per il secondo anno consecutivo, conquista un intero padiglione, l’A6 di Rimini Fiera durante la 62a edizione di Ttg Travel Experience 2025, la fiera internazionale del turismo in programma dall’8 al 10 ottobre. La crescita dell’attenzione verso questo mondo è evidente: erano poche decine di pionieri all’inizio, oggi si contano 65 tra startup e partner che espongono, con un forte innesto internazionale guidato da sei realtà francesi coinvolte da Business France nonché startup da Germania, Spagna e Austria. Il network, curato come sempre dall’Associazione Startup Turismo (Ast), si espande, la contaminazione si fa più ricca, mentre le realtà del settore - dalle Dmo ai grandi player dell’ospitalità, fino agli investitori - puntano sulle soluzioni che arrivano proprio da qui: dalle novità sull’Ai alle tecnologie per l’ospitalità, dall’esperienza di viaggio alla mobilità smart.  

Ogni realtà arriva in fiera per far toccare con mano come innovare davvero la filiera del viaggio, con case history e prodotti pronti ad essere adottati dal mercato. “Innovare è aprire mercati, non solo sperimentare nuove idee. Il vero valore delle startup è nel creare soluzioni che generano opportunità, rispondono ai bisogni reali, forniscono vitalità ed energia al mercato e permettono agli operatori del turismo di conquistare nuovi spazi di business. Stiamo crescendo anno dopo anno perché il Ttg Next Startup è diventato il punto di riferimento per chi vuole scoprire come sarà il turismo di domani”, afferrma Giulia Trombin, presidente di Associazione Startup Turismo. 

Tante le proposte all’avanguardia in esposizione in 4 cluster: Technology, Hospitality, Mobility e Tour operating / Experience. Una buona parte delle startup in fiera porta soluzioni di intelligenza artificiale declinata su ogni aspetto del turismo, dal digital concierge all’organizzazione dei viaggi, dalla semplificazione delle operations per hotel fino all’automazione di processi di vendita e marketing. Grande spazio anche alla dimensione immersiva dell’esperienza, con piattaforme che reinventano il customer journey, tecnologie per il patrimonio culturale, itinerari personalizzati e proposte per il wellness travel. L’elenco completo degli espositori è online e consultabile sul sito di Associazione Startup Turismo. 

“Al Ttg Next Startup - prosegue Giulia Trombin - non presentiamo solo prototipi o idee ancora da validare, ma strumenti che sono già adottati sul campo: qui l’innovazione si misura in competitività e capacità di crescita, offrendo un vantaggio concreto per tutto il settore”. Il Ttg Next Startup 2025, infatti, non è solo esposizione, ma soprattutto contenuti e incontri che anticipano le trasformazioni più attese del settore. Il programma di quest’anno, con 22 eventi in tre giorni, tra talk, tavole rotonde e presentazioni, riflette la varietà e la profondità delle innovazioni portate dalle startup: dai panel sulla intelligenza artificiale che trasforma l’hospitality, alle strategie che puntano a diversificare e digitalizzare l’offerta alberghiera, passando per il ruolo crescente dello spatial computing nel viaggio e le tecnologie immersive per la promozione delle destinazioni. 

Immancabili, poi, i focus sui Travel Trends e i numeri di un settore che ben incarna il claim che accompagna la manifestazione 2025: “L’energia delle startup per il turismo che cambia”. Spiega Giulia Trombin: “Ogni panel, ogni talk, è un viaggio nel futuro del turismo, costruito attorno alle vere forze che stanno cambiando il settore: persone, tecnologie, idee e connessioni. La vera forza delle startup è la capacità di generare energia: ogni impresa che entra in quest’area porta visioni, soluzioni e contaminazioni che accendono il cambiamento". 

Portare sul palco non solo idee, ma soluzioni che cambiano davvero il modo in cui viviamo, gestiamo e raccontiamo le destinazioni: è questo l’obiettivo della Startup Competition Innovation Freestyle Jam, lanciata da Associazione Startup Turismo insieme a PwC Italia e in collaborazione con partner come LifeGate Way, Art-ER, Datapizza, Sposi Magazine, Destinaction, Assidema, Ttg Italia, e che avrà il suo atto finale proprio nel corso del Ttg. 

Durante la Startup Battle del 9 ottobre, le migliori soluzioni saliranno sul palco per presentare case history reali davanti a operatori, investitori e giuria, sfidandosi in una 'freestyle jam' a tema: format inedito, pensato per premiare la capacità di improvvisare, argomentare ed essere davvero pronti a dialogare con il mercato. Obiettivo: la trasformazione digitale del destination management. 

Gloria Armiri, Group Exhibition Manager Tourism & Hospitality Division di Ieg, spiega: “Quest’anno Ttg è partner della nuova Innovation Freestyle Jam promossa da Associazione Startup Turismo con PwC Italy in qualità di Innovation Partner, rivolta a chi vuole reinterpretare il mondo del travel con un approccio creativo e sostenibile. Una sfida dal vivo tra innovatori e imprenditori del settore per far conoscere i progetti a investitori e aziende e accedere al premio Ttg: un desk gratuito nell’area Next Startup 2026”. 

Oltre al premio Ttg il vincitore della Innovation Freestyle Jam avrà anche un mentoring personalizzato a cura di PwC Italy e LifeGate Way e un’iscrizione gratuita al network dell’Associazione Startup Turismo. Fuori dagli stand, quando la giornata si chiude ma le connessioni continuano, torna uno degli appuntamenti più attesi: la festa 'Startup’s Got Talent - Party Night & Karaoke', fissata per giovedì 9 ottobre alle ore 20:30 nello storico giardino di Villa Adriatica a Rimini, dove nelle ultime edizioni ha fatto registrare il tutto esaurito. Qui, professionisti, startup, investitori e operatori si ritrovano per vivere il networking in una dimensione diversa: tra musica, karaoke, brindisi e chiacchiere informali, si creano le alleanze più autentiche e le collaborazioni che spesso nascono proprio davanti a un microfono o tra un ballo e una risata. 

A sostenere e rendere possibile la crescita dell’Area Next Startup sono alcuni dei brand più visionari e autorevoli nel panorama travel e tech, che condividono la mission di accelerare il futuro del turismo attraverso l’innovazione concreta, spesso investendo direttamente, e che saranno protagonisti anche all’interno dei panel per portare valore alla filiera dell’innovazione turistica: PwC Italy, tra i principali player della consulenza e innovation partner della competition; Amazon Alexa Smart Properties, che porta l’intelligenza vocale nelle strutture ricettive; Alpitour World, riferimento assoluto nel panorama dei viaggi organizzati; Repower, pioniere nei servizi energetici per il turismo sostenibile; Regiondo, piattaforma leader per la gestione di tour e attività.  

E ancora realtà come Dilium, Sharewood, InsightUp, Wau73, Expirit: tutti insieme contribuiscono a costruire un contesto in cui le idee delle startup possono crescere, diventare soluzioni adottate dal mercato e creare nuovo valore per operatori e viaggiatori. 

Startup che ridefiniscono il viaggio digitale, tecnologie di AI già adottate dagli hotel, nuove esperienze immersive, soluzioni per la sostenibilità, partnership operative tra leader di settore e imprese emergenti: qui il futuro non si racconta, si vede in azione. La crescita record, la presenza internazionale, l’engagement dei grandi sponsor e il format innovativo dell’Innovation Freestyle Jam sono argomenti interessanti per articoli, interviste e approfondimenti di settore. 


Turismo, da Roma a Milano Azerbaijan Tourism Board rafforza relazioni con operatori italiani

10/03/2025 07:09 PM

(Adnkronos) - Azerbaijan Tourism Board (Atb), insieme a cinque partner commerciali tra cui la compagnia di bandiera Azerbaijan Airlines (Azal), ha portato a termine con successo il suo roadshow in Italia, svoltosi l’1 e il 2 ottobre. L’iniziativa ha ...

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(Adnkronos) - Azerbaijan Tourism Board (Atb), insieme a cinque partner commerciali tra cui la compagnia di bandiera Azerbaijan Airlines (Azal), ha portato a termine con successo il suo roadshow in Italia, svoltosi l’1 e il 2 ottobre. L’iniziativa ha messo in contatto diretto il Paese con i più importanti operatori del settore turistico italiano e con i media. Il roadshow, che ha fatto tappa a Roma e a Milano, ha offerto opportunità di networking per rafforzare le collaborazioni e accrescere la conoscenza dell’offerta turistica dell’Azerbaijan in Italia. Agli eventi hanno partecipato circa 80 rappresentanti italiani dell’industria turistica e dei media, che hanno potuto mettersi in contatto diretto con gli operatori del turismo azero, tra cui hotel, Dmc e rappresentanti del turismo regionale.  

Il roadshow ha avuto inizio a Roma con la partecipazione di ospiti di rilievo, tra cui Fuad Nagiyev, Chairman della State Tourism Agency della Repubblica di Azerbaijan (Sta), Florian Sengstschmid, Ceo di Azerbaijan Tourism Board, e Ilgar Mukhtarov, Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of the Republic of Azerbaijan presso la Santa Sede. L’evento di Milano ha ulteriormente evidenziato il forte interesse dei partner italiani, includendo anche numerosi incontri con professionisti del settore e rappresentanti dei media. 

“Siamo lieti di riconnetterci con i nostri partner commerciali, i professionisti del turismo e i rappresentanti dei media durante questo roadshow”, ha dichiarato Florian Sengstschmid, Ceo di Atb. “Questa iniziativa rafforza i nostri legami con l’industria turistica italiana e offre un’introduzione diretta all’ampia varietà di esperienze disponibili in Azerbaijan: dalla scoperta culturale alle immersioni nella natura, fino a esclusivi percorsi di benessere”, ha aggiunto. 

Il programma ha incluso una presentazione della destinazione, con focus sugli ultimi sviluppi del settore dell’ospitalità in Azerbaijan, sui progetti legati al turismo della salute e del benessere, e sulle opportunità di turismo culturale e d’avventura. Ogni tappa del roadshow ha previsto sessioni B2B e momenti di networking, offrendo una piattaforma per incontri one-to-one tra stakeholder italiani e azeri. La serata si è conclusa con le esibizioni musicali del celebre pianista e compositore azero Isfar Sarabski. 

Il roadshow riflette l’impegno strategico di Atb nel rafforzare la collaborazione turistica e nel consolidare la presenza della destinazione sul mercato italiano. Sulla base di questi legami rafforzati, e riconoscendo l’importanza delle relazioni turistiche con l’Italia, a partire dal 2026 Atb prevede di ampliare le proprie attività nel Paese, organizzando ulteriori workshop, fam trip per media e operatori del settore, e partecipando a fiere e manifestazioni internazionali in Italia. 

A supporto di queste iniziative, l’Azerbaijan è facilmente raggiungibile grazie a collegamenti aerei diretti e a procedure di e-visa semplici per i visitatori italiani. Azal Airlines opera voli diretti giornalieri da Milano a Baku, mentre WizzAir offre collegamenti diretti da Roma a Baku quattro volte a settimana. I cittadini italiani possono richiedere un e-visa tramite il portale evisa.gov.az almeno tre giorni prima della data prevista di arrivo, oppure optare per un visto urgente, che può essere elaborato in 3–5 ore. Il visto ha una validità di 90 giorni, durante i quali i viaggiatori italiani possono soggiornare in Azerbaijan per un massimo di 30 giorni consecutivi. Grazie alla maggiore accessibilità, il numero di visitatori italiani è cresciuto del 13% da gennaio ad agosto 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024. 


Professioni, Giovani Commercialisti: "La nostra figura strategica per la crescita delle imprese"

10/03/2025 04:52 PM

(Adnkronos) - Ribadire la centralità dei giovani professionisti nel tessuto economico italiano, promuovendo un modello di consulenza avanzata, interdisciplinare e orientata alla crescita delle imprese. Si è concluso a Cagliari il convegno nazionale 2025 dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed ...

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(Adnkronos) - Ribadire la centralità dei giovani professionisti nel tessuto economico italiano, promuovendo un modello di consulenza avanzata, interdisciplinare e orientata alla crescita delle imprese. Si è concluso a Cagliari il convegno nazionale 2025 dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Ungdcec). Quasi mille professionisti hanno partecipato a un evento che per la prima volta in sessant’anni ha fatto tappa in Sardegna. 

“Il messaggio che vogliamo lanciare è di guardare oltre la figura classica del dottore commercialista affiancandola a molte altre specializzazioni”, afferma Francesco Cataldi, presidente Ungdcec, a margine della due giorni. “Per l’Unione è stato un evento straordinario, che ha acceso i riflettori sulla figura del dottore commercialista, sempre più strategica per le imprese e la pubblica amministrazione; e quando un professionista è strategico, diventa funzionale all’intero sistema Italia”, aggiunge. 

Sul fronte dell’evoluzione professionale, Cataldi sottolinea come l’innovazione stia cambiando la professione: “L’intelligenza artificiale accelera i processi, ci aiuta negli adempimenti ripetitivi e porterà a una forte selezione nel mondo dei professionisti. Resteranno sul mercato coloro che sapranno utilizzarla restando al centro della consulenza”. 

'Oltre la maschera' è il titolo che ha guidato i lavori e ne riassume la visione: “Offre un’immagine visiva del messaggio che vogliamo trasmettere: bisogna andare oltre la maschera che la società ci ha messo addosso. Dietro quella maschera ci sono tanti commercialisti competenti e specializzati, che accompagnano le imprese nella crescita. E quando crescono le imprese, cresce l’intero sistema Paese”, conclude Cataldi. 

Per Jacopo Deidda Gagliardo, delegato Ungdcec per la Sardegna, il convegno “ci lascia la consapevolezza di quello che siamo oggi e che saremo domani. "'Togliere la maschera' è stato uno strumento comunicativo per dire ad alta voce qualcosa che sapevamo già: molti colleghi sono già andati oltre lo stereotipo, con specializzazioni diverse e competenze ibride. Dalle nostre ricerche emerge che l’attività 'classica' pesa per circa il 50 per cento: l’altra metà del tempo dei commercialisti si riempie con nuove aree come sostenibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Questo sta erodendo l’etichetta tradizionale del nostro ruolo. Sta a noi continuare, anche sul piano della comunicazione, a valorizzare ciò che c’è dietro quella maschera”, spiega. 

Guardando all’azione di categoria, Deidda Gagliardo aggiunge: “C’è molto da fare: penso all’equo compenso, ma anche alla necessità di rendere più efficiente e meno ridondante la formazione richiesta dai diversi albi ed elenchi, che rappresentano il viatico giuridico delle specializzazioni. Serve un’armonizzazione efficace”. 


Turismo, Aigab: con nuove restrizioni su affitti brevi rischio -5mld sul Pil a fine anno

10/03/2025 03:41 PM

(Adnkronos) - L’andamento dei primi 8 mesi del 2025 del mercato degli affitti brevi in Italia è stato caratterizzato da una diminuzione dell’offerta (meno case promosse online con finalità di affitti brevi): 499mila, considerando l’intero periodo gennaio-agosto 2025, pari ad ...

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(Adnkronos) - L’andamento dei primi 8 mesi del 2025 del mercato degli affitti brevi in Italia è stato caratterizzato da una diminuzione dell’offerta (meno case promosse online con finalità di affitti brevi): 499mila, considerando l’intero periodo gennaio-agosto 2025, pari ad un calo di poco meno dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024 che diventa però del 7% se si considerano i soli mesi estivi, con 502mila case promosse online contro le 538mila dell’estate 2024. Nonostante la diminuzione dell’offerta (meno case promosse online con l’8-10% dei proprietari, complice l'inflazione, le ha tolte dal circuito per trascorrervi le ferie con la famiglia non potendosi permettere vacanze altrove) ed il peso negativo di restrizioni e degli ulteriori adempimenti introdotti (rischio -5mld a fine 2025), il mercato tiene con un impatto positivo di 41,7 mld sul Pil nazionale tra prenotazioni dirette (8,2 mld), indotto (33 mld) e ristrutturazioni, arredi e manutenzioni (0,6 mld). A dirlo è Aigab-associazione italiana gestori affitti brevi.  

Una diminuzione dell’offerta dovuta a diversi fattori: da una parte la perdita del potere d’acquisto del ceto medio italiano di cui fanno parte la maggioranza dei proprietari (secondo uno studio Aigab il 96% di chi in italia promuove il proprio immobile con finalità di affitti brevi ne possiede uno soltanto, nel 30,4% dei casi ereditato) e lo fa come ammortizzatore sociale per integrare il proprio reddito e sostenere le spese-tasse relative alla proprietà dell’immobile stesso; basti pensare che l’8-10% dei proprietari, nell’estate di quest’anno, ha tolto l’immobile dal circuito short term utilizzandolo per le vacanze di famiglia invece di viaggiare altrove.  

Dall’altra pesa l’impatto negativo dovuto all’incremento degli oneri, degli adempimenti, della burocrazia e delle restrizioni annunciate e/o messe in atto a livello locale in tanti centri d’Italia. Per non parlare del calo della domanda estera, Germania in primis, in recessione industriale da 31 mesi consecutivi. 

Se non si invertono i trend evidenziati, il solo settore degli affitti brevi potrebbe registrare, sottolinea Aigab, un -5 miliardi di contributo al Pil a fine anno rispetto al 2024: è fondamentale che venga riconosciuto, soprattutto dagli enti locali, il contributo positivo che le famiglie italiane possono dare al Paese investendo e mettendo a reddito i propri immobili attraverso gli affitti brevi, e che cessi il proliferare di leggi regionali, regolamenti e variazioni forzate ai piani urbanistici con cui alcuni Comuni pensano di risolvere problemi che sono invece strutturali. 

E Aigab dice no "alla bozza di progetto per limitare le locazioni brevi in Emilia Romagna, predisposta dagli assessori regionali alla Casa Giovanni Paglia e al Turismo e Commercio Roberta Frisoni, e si appella al Governo, affinché, come già avvenuto per un provvedimento di tenore analogo varato dalla Regione Toscana, la impugni davanti alla Corte Costituzionale ritenendo che alcune sue parti, specialmente quelle che permettono ai Comuni di limitare gli affitti brevi, siano in contrasto con la normativa nazionale ed europea su libertà d'impresa e concorrenza". 


Club del Sole inaugura la 1a stagione invernale al Val di Fiemme Easy Camping Village

10/03/2025 02:49 PM

(Adnkronos) - Club del Sole, leader italiano dell’hospitality open air, inaugura la prima stagione invernale del Val di Fiemme Easy Camping Village, in programma dal 4 dicembre 2025 al 23 febbraio 2026, segnando l’ingresso ufficiale del Gruppo nel turismo montano e ...

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(Adnkronos) - Club del Sole, leader italiano dell’hospitality open air, inaugura la prima stagione invernale del Val di Fiemme Easy Camping Village, in programma dal 4 dicembre 2025 al 23 febbraio 2026, segnando l’ingresso ufficiale del Gruppo nel turismo montano e nelle vacanze sulla neve. Questa apertura precede l’attesissimo appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, evento che vedrà il Trentino-Alto Adige tra i protagonisti. 

Con il nuovo Villaggio in Val di Fiemme, Club del Sole porta per la prima volta in montagna il proprio modello esclusivo di vacanza: le Full Life Holidays. Non più soltanto camping, non più semplicemente villaggio, e oltre le formule alberghiere tradizionali: un format unico che fonde comfort, libertà e natura in un’esperienza autentica e senza compromessi. Una nuova idea di ospitalità capace di attrarre anche chi, in passato, sceglieva soluzioni hotellerie, trasformando il contatto con l’ambiente naturale in un vero moltiplicatore di benessere. Situato a Bellamonte di Predazzo, nel cuore della Val di Fiemme, il Villaggio accoglie gli ospiti in un contesto autentico e suggestivo. È pensato per sciatori e famiglie, grazie alla vicinanza con le piste da sci di fondo e a un’ampia proposta di servizi.  

Il Villaggio si arricchisce di nuove Lodge - unità abitative indipendenti di ultima generazione - progettate per l’uso invernale e realizzate con materiali ecologici e sistemi di coibentazione potenziata. Arredate in stile baita, ricreano il calore e l’atmosfera tipica della montagna. Le soluzioni includono innovative configurazioni interne, riscaldamento a pompa di calore e ampie verande arredate, per vivere appieno l’aria fresca delle Dolomiti in tutte le stagioni.  

A pochi chilometri dalle sedi olimpiche, il Villaggio rappresenta una base ideale per vivere da vicino le competizioni. Tra le location di spicco, il Predazzo Ski Jumping Stadium, che ospiterà le gare di salto con gli sci e combinata nordica, e il Tesero Cross-Country Skiing Stadium, sede delle prove di sci di fondo e biathlon, anche in versione paralimpica. 

Gli ospiti possono scegliere tra le piste del Latemar Dolomites, i family park dell’Alpe Lusia, i tracciati di fondo del Passo di Lavazé e le discese panoramiche dell’Alpe Cermis, incluse quelle in notturna. L’esperienza si completa con i centri wellness della valle, i mercatini natalizi e i piatti tipici del territorio: dai canederli allo speck, fino allo strudel. 

Con il Val di Fiemme Easy Camping Village, Club del Sole amplia il proprio format di ospitalità Full Life Holidays, ora anche tra le vette delle Dolomiti. Questa apertura rafforza la strategia di destagionalizzazione, ampliando il portafoglio e le esperienze offerte ai clienti e creando al tempo stesso nuove opportunità di crescita e valorizzazione per il capitale umano del Gruppo. 


Compost ed energia, i numeri del riciclo organico in Italia

10/03/2025 11:50 AM

(Adnkronos) - Nel 2023 la produzione totale di rifiuti urbani è stata di 29,2 milioni di tonnellate, con una produzione pro capite di 496 kg/abitante, attestandosi, per il quarto anno consecutivo, al di sotto di 30 milioni di tonnellate. A fronte di questo ...

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(Adnkronos) - Nel 2023 la produzione totale di rifiuti urbani è stata di 29,2 milioni di tonnellate, con una produzione pro capite di 496 kg/abitante, attestandosi, per il quarto anno consecutivo, al di sotto di 30 milioni di tonnellate. A fronte di questo dato, la raccolta differenziata ha raggiunto 19,5 milioni di tonnellate, pari al 66,6% del totale, in crescita rispetto al 65,2% del 2022. La sola frazione organica raccolta in modo differenziato ammonta a 5,5 milioni di tonnellate, con una media nazionale pro capite di 126,6 kg/abitante, ma con forti differenze tra le regioni. Un risultato in leggera crescita rispetto all’anno precedente, spinto anche dall’ampliamento della popolazione che partecipa attivamente alla raccolta differenziata di questa frazione. Sono i dati contenuti nel nuovo Rapporto Associativo Cic, presentato all’interno del volume 'Organic Biorecycling - Suoli fertili dalle nostre città', che contiene un quadro aggiornato dello stato del riciclo della frazione organica in Italia (al 2023, secondo dati Ispra).  

Il sistema impiantistico nazionale conta 363 impianti operativi per il riciclo dei rifiuti organici (in crescita di 7 unità rispetto all’anno precedente), che hanno trattato complessivamente 8,7 milioni di tonnellate di rifiuti a matrice organica, generando circa 2 milioni di tonnellate di compost, valore stabile rispetto all’anno precedente. In parallelo, dagli stessi flussi di rifiuti sono stati prodotti 475 milioni di m3 di biogas, la cui valorizzazione ha portato alla produzione di 470 GWh di energia elettrica e 80 GWh di energia termica, la produzione di 201 milioni di m3 di biometano, destinato principalmente ai trasporti e all’autotrazione, e oltre 160 milioni di m3 di anidride carbonica, parte della quale trattata e commercializzata come gas tecnico, anche all’interno dell’industria alimentare.  

Forte di un’esperienza venticinquennale nello svolgimento di indagini merceologiche volte a individuare le impurità presenti nei rifiuti organici, il Cic ha messo a punto anche un vademecum, sotto forma di lista positiva di scarti organici, destinato ai cittadini, per una corretta raccolta differenziata della frazione umida. Le quasi 1600 indagini merceologiche effettuate nel 2023, a cui corrispondono altrettanti comuni/gestori, hanno permesso di stimare una purezza merceologica media a livello italiano del 93,6%, a cui corrisponde quindi un valore di Materiale non Compatibile (Mnc) pari al 6,4% del materiale conferito (con previsioni del 6,6% nel 2024). Questo dato conferma il progressivo peggioramento della qualità merceologica rilevato dal 2019 - in cui il valore medio era vicino al 95% - con un trend che nel 2023 mostra 1 campione su 6 incapace di raggiungere il 90% di purezza merceologica. 

"L’aumento della quantità e della qualità della raccolta dell’umido rappresentano quindi oggi una leva decisiva per raggiungere l’obiettivo europeo del 65% di riciclaggio dei rifiuti urbani entro il 2035: una sfida ambiziosa che richiede non solo investimenti e innovazione, ma anche linee guida condivise, obiettivi vincolanti e un quadro economico sostenibile", fa notare il Cic che con il nuovo volume vuole richiamare l’attenzione sulla "necessità di introdurre obiettivi specifici e strategici per il riciclo organico, così da riportare al centro della discussione il valore della trasformazione dei rifiuti organici in fertilizzante naturale. Se per biogas e biometano non mancano incentivi e strumenti di sostegno, è soprattutto sulla produzione e valorizzazione del compost che occorre rafforzare le politiche di supporto". 

La VI edizione del manuale della collana Organic Biorecycling propone quindi una nuova visione che valorizza il legame tra suolo e fertilizzanti organici, estendendo questo modello anche agli spazi verdi urbani attraverso l’innovativa prospettiva dell’Urban Carbon Farming, ovvero l’insieme di pratiche agricole rigenerative applicate in ambito urbano e periurbano, con l’impiego di compost e digestato.  

Questa strategia consente non solo di migliorare la fertilità dei suoli urbani e il verde pubblico, ma anche di sequestrare carbonio nei terreni delle città, trasformando gli scarti quotidiani in un alleato concreto contro la crisi climatica. Proprio per questo, in occasione della presentazione del volume, il Cic lancia il Manifesto dell’Urban Carbon Farming, chiamando aziende e cittadini a sostenere una visione e un insieme di pratiche concrete che puntano a rendere le città più sostenibili, vivibili e resilienti di fronte ai cambiamenti climatici.  


Mobilità: Telepass Mare, al via fase due della sperimentazione

10/03/2025 11:05 AM

(Adnkronos) - Al via la fase due di sperimentazione di Telepass Mare, iniziativa di Telepass dedicata alla mobilità costiera con l’obiettivo di contribuire a una gestione più efficiente e sostenibile del turismo, offrendo alle amministrazioni elementi informativi utili ...

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(Adnkronos) - Al via la fase due di sperimentazione di Telepass Mare, iniziativa di Telepass dedicata alla mobilità costiera con l’obiettivo di contribuire a una gestione più efficiente e sostenibile del turismo, offrendo alle amministrazioni elementi informativi utili alla pianificazione e alla protezione degli ecosistemi ambientali.  

Lanciato nel luglio scorso a Ponza, Telepass Mare è il servizio digitale, che consente di pagare il ticket ambientale, previsto dal comune di Ponza, per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola direttamente via smartphone. L’app dedicata calcola in automatico l’importo dovuto in base ai dati dell’imbarcazione - come lunghezza e tipologia - e al periodo stagionale, consentendo un pagamento immediato e sicuro. Il sistema è accessibile a tutti, anche a chi non è cliente Telepass, e garantisce trasparenza, semplicità e velocità.  

Ieri, durante la tavola rotonda ‘Turismo nautico sostenibile e tutela ambientale. Telepass Mare Ponza: come la digitalizzazione contribuisce alla crescita della blue economy’, sono stati illustrati i risultati della prima fase della sperimentazione, aprendo un confronto operativo con istituzioni e stakeholder sui modelli digitali di gestione dei flussi nautici a supporto della tutela dell’ambiente marino-costiero e della qualificazione dell’offerta turistica nelle isole minori e lungo le coste italiane.  

L’obiettivo di Telepass è mettere a fattor comune le esigenze delle isole e creare un modello digitale replicabile a livello nazionale e, in prospettiva, esportabile al bacino del Mediterraneo per creare una rete interoperabile del mare che mette in connessione isole, porti e marine. Solo in Italia si contano oltre mezzo milione di imbarcazioni e più di centomila ormeggi; se allarghiamo al Mediterraneo, si stimano 48 milioni di potenziali utilizzatori del servizio.  

“Stiamo affrontando una nuova sfida che è quella del mare - dichiara Luca Luciani, amministratore delegato di Telepass - La nostra logica è sempre la stessa: semplificare, rendere i pagamenti più affidabili ed efficiente la riscossione per le amministrazioni locali e per i porti molto più conveniente. Con Telepass Mare portiamo la stessa rivoluzione che abbiamo creato sulla strada anche in mare: fluidità, tecnologia e rispetto dell’ambiente. È un’opportunità concreta per rendere anche il turismo nautico più consapevole e rispettoso della natura e il primo passo verso una rete di mobilità costiera più sostenibile, intelligente e connessa, a beneficio sia dei viaggiatori che dei territori. Dopo Ponza, vogliamo replicare il modello su scala nazionale e, in prospettiva, aprirlo al bacino del Mediterraneo”.  

Il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, ha sottolineato come l’iniziativa stia contribuendo a valorizzare l’immagine dell’isola e ad agevolare i diportisti, offrendo loro un motivo in più per scegliere Ponza come destinazione. Ignazio Abrignani, presidente dell’Osservatorio parlamentare per il turismo, ha evidenziato il valore dell’iniziativa, sottolineando quanto sia importante riuscire a gestire e razionalizzare i flussi turistici e preservare determinate zone da flussi eccessivi in alcuni periodi dell’anno attraverso strumenti tecnologici, come Telepass Mare Ponza, al fine di rendere più competitiva e qualitativa l’offerta turistica del nostro paese.  

Nel corso della tavola rotonda, Gian Piera Usai, segretaria nazionale Ancim, ha rimarcato come Ponza abbia svolto un ruolo da apripista, confermando l’avvio di un percorso comune con Telepass nella direzione della valorizzazione e della tutela delle isole minori, luoghi di pregio che tutti hanno il dovere di proteggere.  

Armando Macali, responsabile della stazione biologica dell’isola di Ponza e ricercatore di Scienze ecologiche e biologiche dell’Università della Tuscia, ha spiegato che i dati raccolti in tempo reale sui flussi nautici sono fondamentali per il monitoraggio ambientale e per fornire supporto scientifico a politiche di tutela sempre più efficaci. Macali ha poi ribadito che, nel momento in cui il progetto verrà esteso, si potrà disporre di dati fondamentali per le politiche di conservazione degli ambienti marini, con un potenziale scientifico di ricerca ancora del tutto inesplorato. 


'Sostenibilità al bivio', il 16 ottobre l'evento Adnkronos Q&A

10/03/2025 10:37 AM

(Adnkronos) - Tenere insieme la sostenibilità, ambientale e sociale, con lo sviluppo economico, costruendo un futuro migliore senza compromettere il presente. Con soluzioni mirate in tutti i settori che garantiscano anche la competitività del tessuto produttivo: dall’energia ai ...

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(Adnkronos) - Tenere insieme la sostenibilità, ambientale e sociale, con lo sviluppo economico, costruendo un futuro migliore senza compromettere il presente. Con soluzioni mirate in tutti i settori che garantiscano anche la competitività del tessuto produttivo: dall’energia ai trasporti e all’automotive, dall’industria del riciclo all’economia circolare. Sono i temi del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', in agenda giovedì 16 ottobre, al Palazzo dell'Informazione. 

Moderato dai vicedirettori dell'agenzia Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, l'evento richiamerà l'attenzione sulle scelte della politica economica, in Italia e in Europa, con la presenza di esponenti di governo - attesi tra gli altri, gli interventi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso - e di rappresentanti delle Istituzioni europee. 

Top manager e rappresentanti del mondo accademico si confronteranno su tre tavoli tematici. 'Mobilità, un approccio realmente sostenibile': la sfida riguarda tutti i comparti, sia per le persone sia per le merci, il trasporto ferroviario, il trasporto via mare e l’automotive. 'Economia circolare, la sostenibilità che fa crescere': l’Italia vanta numeri da primato nell’economia circolare, diventando in diversi settori modello di riferimento. 'Le imprese, la sostenibilità nel core business': nonostante il contesto incerto, continuano a investire sulla sostenibilità in tutti i settori. 

Saranno presentati i risultati di una rilevazione, effettuata da metà agosto a fine settembre sui sito e sui canali social Adnkronos, che fotografa la percezione degli utenti rispetto al Green deal, alla transizione energetica, alla diffusione dell'auto elettrica e alla comunicazione delle imprese in tema di sostenibilità.  

Qui il link per la registrazione all'evento   

 


Imprese: l'appello su legge interporti, profili di illegittimità costituzionale, serve revisione

10/03/2025 10:00 AM

(Adnkronos) - La proposta di legge quadro sugli interporti, attualmente all’esame della Camera per la sua terza lettura, presenta “possibili profili di conclamata illegittimità costituzionale” e dunque va corretta o potrebbe ledere la stabilità economica degli interporti attualmente ...

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(Adnkronos) - La proposta di legge quadro sugli interporti, attualmente all’esame della Camera per la sua terza lettura, presenta “possibili profili di conclamata illegittimità costituzionale” e dunque va corretta o potrebbe ledere la stabilità economica degli interporti attualmente esistenti. A sostenerlo è una relazione tecnico-giuridica dello studio legale Donativi e Associati, fornita alla Camera di Commercio di Padova, di cui si è discusso durante un seminario organizzato a Milano a cui hanno preso parte le Camere di Commercio di Padova e Milano; Confindustria Trasporti, Logistica e Industria del Turismo e della Cultura; Fermerci e Assologistica. 

Sulla base di questa relazione tecnica, da Padova, sede del secondo interporto italiano (con 45 milioni di capitale sociale), si alza un allarme e un appello: fare rete per avviare tutte le iniziative istituzionali e politiche necessarie al fine di “chiedere una revisione radicale della legge, in difesa del sistema economico locale e nazionale”. Sulla base della relazione tecnica, la tesi è che la proposta di legge sugli interporti, per come è scritta attualmente, sia interpretabile in un modo che rischierebbe di fatto di colpire la solidità finanziaria degli interporti efficienti e virtuosi, penalizzando di fatto i più performanti. 

La proposta di legge, approvata in terza lettura dalla commissione Trasporti della Camera e in attesa di essere discussa in Aula a Montecitorio per quella che potrebbe essere l’approvazione definitiva, introduce la definizione di rete nazionale degli interporti come infrastruttura strategica di interesse pubblico, limitandone il numero massimo a trenta e attribuendo al ministero delle Infrastrutture, di concerto con un Comitato nazionale per l’intermodalità, poteri di indirizzo e programmazione sulle scelte gestionali.  

La pdl inoltre nel comma 2 dell’articolo 5 - ed è questa la norma su cui si sofferma il parere tecnico e di cui alcuni interporti stanno chiedendo a Parlamento e Governo la revisione - se interpretata in modo strettamente letterale finirebbe per obbligare i gestori degli interporti già operativi a farsi carico – anche con risorse proprie – della realizzazione di nuovi scali e dell’adeguamento strutturale di quelli esistenti. 

Secondo il parere giuridico dello studio legale Donativi e Associati, proprio questa norma dà, per come è scritta, a una interpretazione secondo la quale gli attuali interporti più virtuosi dal punto di vista finanziario dovrebbero sobbarcarsi a proprie spese la realizzazione di altri interporti. La norma, così interpretata, si tradurrebbe in una compressione della libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.), e violerebbe inoltre l’articolo 3 (principio di uguaglianza) perché discriminerebbe il gestore di interporto rispetto a proprietari non gestori e ad altri operatori del settore dei trasporti e della logistica, imponendogli oneri incompatibili con altri doveri legali e precludendo la possibilità di raccogliere capitali privati e finanche di accedere alla quotazione in mercati regolamentati.  

Inoltre, secondo il parere tecnico giuridico, violerebbe anche gli articoli 42 e 47 della Costituzione perché imporrebbe oneri anche a carico di interporti privati o, indirettamente, di soci privati di interporti a partecipazione pubblica; e gli articoli 23 e 53, perché si tradurrebbe nella imposizione di un onere senza sufficiente copertura legislativa. 

"Questa legge introduce un approccio dirigista che mina alle fondamenta la libertà di iniziativa economica sancita dall’articolo 41 della Costituzione – dichiara Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova e di Unioncamere Veneto, nonché presidente di InfoCamere – Imporre agli attuali gestori di finanziare e realizzare nuove infrastrutture senza alcuna garanzia di ritorno economico significa scoraggiare investimenti, ridurre la competitività del settore e penalizzare territori come il nostro che hanno saputo sviluppare modelli virtuosi di interporto. Chiediamo quindi a gran voce a Parlamento e Governo di sanare questa stortura legislativa con un emendamento correttivo del comma 2 dell’articolo".  

La Camera di Commercio di Padova denuncia inoltre il rischio di discriminazione tra operatori: "La norma - aggiunge Santocono - colpisce in modo sproporzionato i gestori esistenti, lasciando invece esenti altri soggetti che pure operano nella logistica e nei trasporti. Così si mortifica il ruolo delle eccellenze già consolidate e si mettono a repentaglio posti di lavoro e progetti di sviluppo sostenibile che diversi interporti italiani hanno saputo promuovere negli anni", conclude.  


Manageritalia, consegnati attestati percorso per inclusione e accesso donne in cda 

10/03/2025 09:50 AM

(Adnkronos) - Si è tenuta ieri all’Auditorium San Fedele di Milano la cerimonia di consegna, organizzata da Manageritalia Lombardia con Aldai Federmanager e Aidp degli attestati di partecipazione alla terza edizione di 'Women On Board', il percorso formativo nato ...

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(Adnkronos) - Si è tenuta ieri all’Auditorium San Fedele di Milano la cerimonia di consegna, organizzata da Manageritalia Lombardia con Aldai Federmanager e Aidp degli attestati di partecipazione alla terza edizione di 'Women On Board', il percorso formativo nato per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei Consigli di amministrazione di imprese pubbliche e private. L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia e dalla Consigliera di Parità regionale. 

In Italia, secondo un’elaborazione di Manageritalia su dati Modefinance, società del gruppo TeamSystem, su circa 225mila società di capitali con oltre 1 milione di fatturato si evince come il 66,7% delle aziende ha un Cda composto di soli uomini, il 10,9% di sole donne e il solo il 33,3% ha almeno una donna nel Cda. Mentre solo il 20% del totale dei componenti dei Cda italiani è donna. Dati che evidenziano come sia ancora molto il lavoro da fare per giungere una vera parità di genere.  

Per Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia:” L’ingresso di sempre più donne nei cda delle imprese italiane e lombarde non è solo un segno inclusione, ma deve essere una leva per favorire e aumentare la managerialità nelle società italiane e una migliore governance. Consigli di amministrazione che integrano punti di vista diversi prendono decisioni più solide e sostenibili nel tempo”. 

“Viviamo in un tempo in cui la leadership femminile non può più essere considerata secondaria – commenta Angela Melissari, vicepresidente Aldai-Federmanager- come Aldai-Federmanager ci impegniamo per valorizzare il talento manageriale femminile, per abbattere gli stereotipi, per creare spazi di confronto e crescita grazie anche alle attività e l’impegno del Gruppo territoriale Minerva”. 

Lara Carrese, vicepresidente Aidp Lombardia, ha dichiarato: “La progettazione e l’implementazione del percorso Wob rappresentano un esempio concreto del valore che può nascere dal confronto corale e dalla diversità. Frutto delle energie e delle competenze di più associazioni e istituzioni, il progetto dimostra che, quando le idee sono chiare e gli attori coinvolti sanno collaborare, si ottengono risultati significativi, massimizzando il contributo di ciascuno. In questo senso, la W di Wob significa women ma anche welcome, accoglienza delle differenti voci competenti all’interno dei board”. 

Una serata che ha celebrato il merito, la competenza e la determinazione di oltre 516 manager lombarde, parte delle oltre 1.500 partecipanti da tutta Italia, che hanno completato con successo il programma di Women On Board, il progetto, ideato e promosso da Manageritalia, Federmanager, hub del territorio e Aidp, si conferma come un’iniziativa strategica per promuovere la cultura di genere e una governance aziendale ispirata ai principi esg. 

L’appuntamento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e imprenditoriale, che hanno condiviso esperienze e testimonianze di valore. Tra gli interventi istituzionali, quelli di Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità della Regione Lombardia. Sul palco si sono alternati anche protagonisti del mondo aziendale come Laura Donnini, ceo e publisher di HarperCollins Italia - Marina Forquet Famiglietti, head of hr Italy & Fixed Income di Euronext, in un dialogo moderato da Manuela Ronchi, ceo di Action Agency. 

Spazio anche al confronto con gli Head Hunters, tra cui Cinzia Donalisio (partner Amrop), Cristina Spagna (Ceo & board member Kilpatrick) e Flavio Zollo (advisor del comitato dei gestori di Assogestioni), moderati da Silvia Battigelli (coordinatrice Gruppo Federmanager Minerva Aldai) e Luisa Quarta (coordinatrice gruppo donne Manager Manageritalia Lombardia). 

La serata si è conclusa con l’intervento delle ideatrici del progetto, Cristina Mezzanotte (presidente Manageritalia Er) e Sara Cirone (presidente Hub del Territorio, coordinatrice nazionale Wob) che hanno sottolineato il valore della rete e della formazione come strumenti di empowerment femminile. Il percorso formativo di Women On Board, gratuito e aperto anche agli uomini (6% dei partecipanti), ha coinvolto professioniste e manager di età compresa tra i 27 e i 70 anni, attraverso 15 incontri svolti in tutte le regioni italiane da novembre 2024 a oggi. Le partecipanti hanno potenziato competenze giuridiche, economiche e aziendali, e le idonee sono state inserite in un elenco online consultabile dalle imprese italiane per individuare le figure più qualificate da inserire nel proprio Cda. Women On Board si conferma così un progetto di grande impatto, capace di generare movimento, energia e squadra, contribuendo concretamente alla costruzione di una leadership inclusiva e sostenibile. 


Sciopero, il giuslavorista: "Legge tutela anche diritti utenti allo stesso modo"

10/02/2025 05:06 PM

(Adnkronos) - "Dobbiamo ricordare che la disciplina di legge" sul diritto di sciopero, "che fu fatta con l'approvazione delle grandi confederazioni sindacali nel 1990, fu realizzata proprio per tenere conto del contemperamento con i diritti degli utenti, perché ci sono ...

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(Adnkronos) - "Dobbiamo ricordare che la disciplina di legge" sul diritto di sciopero, "che fu fatta con l'approvazione delle grandi confederazioni sindacali nel 1990, fu realizzata proprio per tenere conto del contemperamento con i diritti degli utenti, perché ci sono due diritti costituzionali protetti ad un pari livello. Da un lato, il diritto di sciopero e, dall'altro lato, il diritto degli utenti. Qui non stiamo parlando di contemperamento tra esigenze del lavoratore e esigenze dell'impresa. La legge voleva realizzare un bilanciamento tra utenti e lavoratori. E la legge non prevede proprio lo sciopero generale. Dopo di che, a nessuno viene in mente di dire che in Italia non si può fare uno sciopero generale, quindi la legge va interpretata". Così, con Adnkronos/Labitalia, il giuslavorista Giampiero Proia, professore ordinario di diritto del lavoro presso l'Università di Roma Tre e la Luiss, sulla decisione della commissione di garanzia sugli scioperi di considerare illegittimo lo sciopero generale di domani proclamato da Cgil e Usb su Gaza.  

Proia spiega che "lo sciopero generale non è previsto autonomamente come istituto a se stante dalla disciplina della Commissione di Garanzia, che invece prevede l'obbligo di rispettare determinate condizioni, quali, ad esempio, la non coincidenza dei settori in cui si svolge lo sciopero, oltre che gli obblighi di proclamazione e tutte le altre prestazioni essenziali. Ad esempio, c'è un cosiddetto obbligo di 'rarefazione', in modo da impedire che contemporaneamente vengono meno tutti i servizi pubblici utilizzabili. Questo sul piano formale", sottolinea il giuslavorista.  

Secondo Proia, "su un piano sostanziale, invece, c'è un tema che è stato sempre oggetto di forte e vivace discussione, perché si lamenta da parte sindacale che in questo modo non sarebbe mai consentito lo sciopero generale". "In realtà, si può anche dire - sottolinea - che lo sciopero generale si può fare, ma facendo in modo che non ci siano sovrapposizioni. Quindi, come è stato fatto in altri casi, differenziando gli orari in cui lo sciopero viene fatto da tutte le categorie. In sostanza, secondo la disciplina formale, dovrebbe essere consentito, se non si può prendere l'aereo, di prendere il treno. Se invece si fa tutto insieme, secondo la disciplina generale c'è una compromissione dei diritti degli utenti", sottolinea. E in conclusione Proia ricorda che "la Commissione di Garanzia fece una delibera per sottolineare che per consentire comunque di fare uno sciopero generale andavano osservate determinate condizioni che miravano a contemperare questo diritto a fare lo sciopero generale con il diritto degli utenti", conclude.  


FLO lancia il bicchiere R-Hybrid SKY, eco-design avanzato e riciclabilità

10/02/2025 01:26 PM

(Adnkronos) - Si chiama R-Hybrid Sky, per il suo colore azzurro, ed è la nuova generazione di bicchieri vending progettata da Flo per abbinare eco-design avanzato e riciclabilità post-consumo food grade. R-Hybrid Sky sarà disponibile sul mercato a partire da ...

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(Adnkronos) - Si chiama R-Hybrid Sky, per il suo colore azzurro, ed è la nuova generazione di bicchieri vending progettata da Flo per abbinare eco-design avanzato e riciclabilità post-consumo food grade. R-Hybrid Sky sarà disponibile sul mercato a partire da fine 2025 e sostituirà progressivamente l’attuale R-Hybrid, con vantaggi significativi in termini di sostenibilità e circolarità. Lo annuncia Flo in una nota. 

Rispetto a R-Hybrid, primo bicchiere vending in Ps riciclato post-consumo, R-Hybrid Sky compie un ulteriore passo avanti sia per l’ottimizzazione dell’Eco-design - più leggero con minor impiego di materia prima vergine e abbattimento della Carbon Footprint - che per l’uso di Ps post-consumo idoneo al contatto diretto con il caffè. Il tutto con prestazioni equivalenti al tradizionale monouso in termini di qualità e igiene.  

Il bicchiere anticipa i nuovi standard fissati dal regolamento europeo sul packaging Ppwr, in termini di: Design for recycling, perché è monomateriale e senza filler minerali a garanzia di una completa riciclabilità negli impianti esistenti; Ecodesign, nuova forma alleggerita per ridurre sprechi senza diminuire le performance; Contenuto riciclato post-consumo, fino al 25%, oltre il doppio del target europeo al 2030. 

“R-Hybrid Sky rappresenta per noi una nuova tappa di crescita, che unisce evoluzione tecnologica e sostenibilità, sia ambientale che economica - sottolinea Erika Simonazzi, direttrice Marketing di Gruppo Flo - E oggi, con il nostro team di Lca specialist, siamo in grado di affiancare i clienti nella rendicontazione Esg, offrendo dati puntuali sulla Carbon Footprint (Cfp) richiesti dallo Scope 3".  

R-Hybrid SKY si integra nel circuito RiVending, promosso da Confida e Corepla, permettendo il riciclo totale del bicchiere e la sua trasformazione in nuova materia prima. Nasce così il Cup2Cup, un ciclo virtuoso che supera il concetto di monouso e valorizza lo scarto. 


A2a, Tasca: "Compito aziende tradurre innovazione in prodotti e servizi"

10/02/2025 01:10 PM

(Adnkronos) - “Credo che le aziende in Europa abbiano il grande compito di attrezzarsi per collegare i processi creativi che hanno luogo fuori dalle imprese con la capacità di tradurre l’innovazione in prodotti e servizi che possono modificare ...

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(Adnkronos) - “Credo che le aziende in Europa abbiano il grande compito di attrezzarsi per collegare i processi creativi che hanno luogo fuori dalle imprese con la capacità di tradurre l’innovazione in prodotti e servizi che possono modificare il nostro modo di vivere e anche la redditività delle imprese”. Lo ha detto il presidente di A2a, Roberto Tasca, alla presentazione di A2a Life Ventures, il primo veicolo societario in Italia creato da una corporate per integrare tutte le leve dell’open innovation. “Sono entusiasta perché il messaggio che passa è di progresso e sviluppo dell’umanità”, ha detto Tasca. “Vedo in Italia e in Europa - ha aggiunto - una nuova attitudine a sviluppare ricerca in stretta connessione con l’industria. E questo secondo me è un modo importante per attrarre i nostri giovani. Credo che dare un’aspirazione ai giovani sia fondamentale per poterli trattenere. E io attribuisco in questo processo un ruolo fondamentale alle imprese”. Infine la raccomandazione dal presidente di A2a: “Non possiamo lasciare al processo di riarmo, l’unico driver forte di innovazione”. 

"Credo che le imprese siano un grande stimolatore e un grande finanziatore potenziale" per l'innovazione. Una società che s'inserisce nel gruppo con l'obiettivo di sostenere i pilastri del piano strategico 2035, economia circolare e transizione energetica. "Siccome non siamo in grado di poterlo fare totalmente all'interno, abbiamo internamente sviluppato queste competenze e adesso le portiamo all'esterno, per poter ampliare l'ecosistema di riferimento. E questo è l'obiettivo che abbiamo con A2a Life Ventures. Credo che sarà portatrice di innovazione non solo per il gruppo A2a, ma anche per il Paese", ha detto Tasca. 

Il rapporto tra imprese e innovazione - ha sottolineato il presidente della life company - "dev'essere virtuoso", anche perché al giorno d'oggi "i fondi per il finanziamento dell'innovazione sono molto più disponibili presso le imprese che non presso gli Stati sovrani, vedendo la situazione dei debiti pubblici dei Paesi europei. Quindi credo che imprese siano un grande stimolatore e un grande finanziatore potenziale e il filtro che consente di trasformare un'idea in un prodotto o in un servizio nuovo. E credo dall'altra parte che sia imprescindibile questo passaggio: se noi non diamo possibilità a grandi idee di diventare prodotti e servizi anche gli inventori sono meno stimolati. E qui invece noi vogliamo farlo, ecco perché abbiamo anche attrezzato A2a Life Ventures in questo senso". 


Mazzoncini (A2a): "Modello A2a Life Ventures circolare, crescita che si autoalimenta"

10/02/2025 01:10 PM

(Adnkronos) - “Oggi presentiamo il primo veicolo societario integrato di open innovation in Italia, basato su un modello di circolarità: una crescita che si autoalimenta, in cui il valore generato viene reinvestito in nuove soluzioni e tecnologie”. Lo ha ...

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(Adnkronos) - “Oggi presentiamo il primo veicolo societario integrato di open innovation in Italia, basato su un modello di circolarità: una crescita che si autoalimenta, in cui il valore generato viene reinvestito in nuove soluzioni e tecnologie”. Lo ha spiegato l’ad di A2a Renato Mazzoncini, presentando A2a Life Ventures, “una piattaforma che mira a posizionarsi come un benchmark europeo nell'innovazione applicata alla transizione ecologica, anticipando i trend globali, per dare un contributo all’autonomia tecnologica ed energetica dell’Italia”, ha detto.  

“L’innovazione è la principale cassetta per gli attrezzi che ci serve per traguardare un 2050 che dovrebbe essere più sostenibile. Sicuramente innovazione e ricerca sono fondamentali perché questa cassetta degli attrezzi oggi ha ancora un sacco di buchi o perché gli oggetti non esistono ancora o perché sono completamente diseconomici. La strada è ancora lunga”, ha osservato Mazzoncini, sottolineando che “il ruolo fondamentale di un’azienda come la nostra è essere un ottimo Luna Park per chiunque abbia un’idea innovativa. Se gli apriamo la porta, tante startup possono divertirsi da noi”. 

"Ci immaginiamo che anche A2a Life Ventures contribuirà alla crescita del gruppo A2a, che solo negli ultimi cinque anni ha raddoppiato il suo Ebtida passando da 1,2 a 1,3 miliardi. E questa crescita continuerà, è molto forte, è legata al piano industriale e vede anche nell'innovazione un driver di sviluppo". ha aggiunto Mazzoncini. "A2a Life Ventures è l'arrivo di un percorso iniziato cinque anni fa, in cui A2a si è molto concentrata sull'innovazione, è diventato il più grande corporate venture capital italiano nel mondo del climate tech, ha creato un rapporto con il mondo delle startup e della ricerca molto proficuo, fondamentalmente per riempire una cassetta per gli attrezzi che ci serve per arrivare a un 2050 più circolare, più sostenibile e più decarbonizzato. E' una cassetta in cui non abbiamo ancora tutto quello che ci serve e quindi contiamo che la collaborazione con questo mondo di innovazione e ricerca ci aiuti", ha sottolineato Mazzoncini.  

A chi gli chiedeva da dove derivi la scelta di creare un nuovo veicolo societario, l'ad ha risposto: "Proprio per fare ordine all'interno. Le attività erano ormai tante: il team è partito con cinque persone e oggi sono ottanta che se ne occupano. Abbiamo brevetti e investimenti in innovazione, che oggi incominciano anche a essere fonti di ricavo. E' quindi importante dimostrare all'interno del gruppo che l'attività di innovazione e ricerca non è un peso, ma può essere una fonte di ricavo. E poi dare un grande messaggio verso l'esterno: è molto importante segnare la necessità di collaborare con questo mondo. E forse anche dare un messaggio ad altri nostri colleghi, che mi auguro possano seguire strade simili, perché in Italia purtroppo gli investimenti nelle startup sono quattro volte inferiori alla Francia e un numero imbarazzante inferiore rispetto agli Stati Uniti".  

In uno scenario del genere "il fatto che le corporate possano mettere a disposizione una parte della loro finanza anche per aiutare il mondo dell'innovazione e della ricerca, pensiamo che sia una cosa giusta da fare e la costituzione di questa società dà anche un messaggio verso l'esterno", ha concluso Mazzoncini. 

Quanto agli obiettivi della nuova società in termini di progetti finanziati e rendimenti, "quando ti occupi di innovazione non ti dai mai veramente degli obiettivi di rendimenti, soprattutto se sei un'azienda che pensa che l'innovazione serva al tuo core business. Quindi il nostro core business non è trovare un unicorno e da questo guadagnare dei soldi. Ben venga se questo avviene, ovviamente siamo contenti, ma perché ci darà delle risorse per investire in nuove startup. In realtà - ha chiarito l'ad di A2a - quello che ci interessa è fare anche un po' un'attività di advisor verso startupper che portano nuove idee anche disruptive e innovative e che possono essere venire selezionate con le nostre competenze, per capire cosa potrebbe arrivare davvero sul mercato. Quindi sicuramente Ci immaginiamo che anche A2a Life Ventures contribuirà alla crescita del gruppo A2a". 


Sostenibilità, Essity tra i 'Cantieri della transizione ecologica' di Legambiente

10/02/2025 12:59 PM

(Adnkronos) - Essity, azienda attiva nel settore dell'igiene e della salute, entra tra le best practice italiane nell’ambito della campagna nazionale 'I cantieri della transizione ecologica' di Legambiente. Una iniziativa con la quale l'associazione racconta progetti ed esperienze ...

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(Adnkronos) - Essity, azienda attiva nel settore dell'igiene e della salute, entra tra le best practice italiane nell’ambito della campagna nazionale 'I cantieri della transizione ecologica' di Legambiente. Una iniziativa con la quale l'associazione racconta progetti ed esperienze virtuose che promuovono la transizione ecologica ed energetica nel nostro paese, generando importanti benefici ambientali, economici e occupazionali. 

Oggi la visita di una delegazione di Legambiente presso lo stabilimento produttivo di Altopascio alla presenza delle istituzioni locali. “L’industria manifatturiera italiana, leader in Europa, è posta oggi di fronte ad una sfida cruciale - dice Serena Carpentieri, vicedirettrice di Legambiente - trasformare la sostenibilità in una leva strategica per l’innovazione e la competitività. Gli interventi realizzati da Essity sono parte di un modello virtuoso, da replicare sempre più su scala nazionale, che dimostrano come, nel settore industriale, sia possibile ben coniugare l’eccellenza produttiva con il rispetto per l’ambiente e l’innovazione con la sostenibilità. Affinché ciò si realizzi in modo capillare, all’Italia serve un piano industriale fatto di semplificazioni, autorizzazioni veloci, controlli più adeguati, innovazione tecnologica, fonti rinnovabili e circolarità delle produzioni”.  

Per Sara D’Ambrosio, sindaca di Altopascio, “avere sul nostro territorio un’azienda come Essity, all’avanguardia nell’innovazione e nella sostenibilità, è motivo di orgoglio per tutta la comunità. Il loro impegno concreto nel ridurre l’impatto ambientale e nel promuovere soluzioni green rappresenta un esempio positivo che contribuisce non solo alla crescita economica, ma anche alla tutela del nostro ambiente”.  

“Sono felice di questo importante riconoscimento da parte di Legambiente, che premia il nostro impegno concreto verso la sostenibilità - afferma Stefania Pardini, Site Manager dello stabilimento Essity di Altopascio - Un risultato che non sarebbe stato possibile senza la dedizione e la passione di tutte le persone che ogni giorno lavorano con responsabilità e attenzione per un futuro più green. Ringrazio l’azienda per il sostegno continuo e tutti i nostri collaboratori che rendono possibile questa trasformazione”.  

Al cuore della trasformazione sostenibile dello stabilimento di Altopascio c’è il sistema di cogenerazione ad alto rendimento ReEnergy, entrato in funzione nel 2022. Frutto di un investimento di circa 6 milioni di euro, questo impianto innovativo, alimentato a gas naturale e progettato per un futuro utilizzo dell’idrogeno, consente di produrre simultaneamente energia elettrica e termica, ottimizzando l’efficienza energetica. Già oggi l’installazione della turbina ha portato ad una riduzione del 60% delle emissioni NOx rispetto alla precedente configurazione. Oltre a ReEnergy, nello stabilimento di Altopascio è presente anche un impianto fotovoltaico che produce annualmente 180mila MWh, equivalente a una riduzione di 50 tonnellate di CO2.  

Essity è impegnata anche nella tutela e salvaguardia del patrimonio idrico. Lo stabilimento di Altopascio si distingue per la gestione dell’acqua tramite un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane che consente di coprire fino al 25% del fabbisogno del sito, con una capacità annua di 45mila m3 (pari a 18 piscine olimpioniche). Anche gli stabilimenti di Porcari e Collodi sono impegnati per la riduzione dei consumi di acqua fresca e ad oggi registrano rispettivamente il 14% e l’11% di riduzione (2024 vs 2022). L’obiettivo complessivo di Essity in Italia è la riduzione del 25% dell’utilizzo di acqua dolce entro il 2032, contribuendo alla salvaguardia delle risorse idriche.  

Non solo. Con il progetto Crush, avviato nel 2019 nello stabilimento di Collodi, Essity valorizza sottoprodotti agroalimentari italiani (come residui di arance, mais e caffè) trasformandoli in materia prima per la produzione di carta tissue di alta qualità, biodegradabile e certificata Ecolabel. Questo approccio innovativo permette di sostituire fino al 15% della cellulosa tradizionale, riducendo l’impatto ambientale e creando un circolo virtuoso di economia circolare. Inoltre, lo stabilimento di Porcari ha implementato un sistema virtuoso di riutilizzo dei fanghi di cartiera tramite il Progetto Fanghi, in collaborazione con l’azienda italiana T2D S.p.A., che impiega i fanghi derivanti dalla produzione come materia prima per la produzione di laterizi. Questo ha portato a una drastica riduzione dei rifiuti in discarica, passati dal 9,9% del 2020 allo 0,1% del 2024, e a un risparmio economico significativo.  

Essity, presente in Italia dal 1985, si distingue per un modello produttivo basato sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità ambientale. La certificazione ISO 14001 dello stabilimento di Altopascio e l’utilizzo di materiali riciclati negli imballaggi (dal 30% al 60%) confermano la volontà dell’azienda di gestire il 100% dei rifiuti prodotti con recupero materiale o energetico.  

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte di Legambiente, realtà con cui collaboriamo da anni e che ci supporta nell’individuare le strategie migliori per essere sempre più innovativi e sostenibili allo stesso tempo - afferma Massimo Minaudo, Country Manager di Essity in Italia - Sappiamo che il percorso è lungo ma sfidante, ma allo stesso tempo imprescindibile per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e preservare le risorse del nostro Pianeta”.  


Clima, Corvaro: "Puntare su inclusività tecnologica e approccio multilaterale"

10/02/2025 12:58 PM

(Adnkronos) - "Come si fa a non mettere dentro tutte le tecnologie che ci permettono di raggiungere i target climatici se contemporaneamente si dice che non c'è tempo?". Così Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento climatico, intervenendo all’...

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(Adnkronos) - "Come si fa a non mettere dentro tutte le tecnologie che ci permettono di raggiungere i target climatici se contemporaneamente si dice che non c'è tempo?". Così Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento climatico, intervenendo all’Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica, introduce il concetto di "inclusività tecnologica" rispetto alla sfida del cambiamento climatico.  

"Il tema che invece vedo pericoloso è l'approccio diplomatico che si sta imponendo, un approccio bilaterale piuttosto che multilaterale. Perché il cambiamento climatico per sua natura necessita di un approccio multilaterale. La sfida al cambiamento climatico non è una gara a chi arriva primo ma è una gara ad arrivare insieme. Quindi mantenere sì una leadership ma nell'ottica di trainare dietro il resto del mondo", aggiunge.  


Regina: "Stiamo trasformando politica energetica, serve responsabilità"

10/02/2025 12:58 PM

(Adnkronos) - "Questo è un momento significativo perché stiamo trasformando la nostra politica energetica. Un momento che richiede delle responsabilità perché le decisioni che prendiamo oggi avranno un effetto sul benessere dei nostri figli e dei nostri nipoti negli anni ...

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(Adnkronos) - "Questo è un momento significativo perché stiamo trasformando la nostra politica energetica. Un momento che richiede delle responsabilità perché le decisioni che prendiamo oggi avranno un effetto sul benessere dei nostri figli e dei nostri nipoti negli anni a venire. Quindi questo è il momento delle responsabilità comuni. Non ci si può tirare indietro, non ci si può dividere". Così Aurelio Regina, presidente Fondimpresa e delegato per l’energia di Confindustria, nel suo intervento all’Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica ‘Energia e ambiente nei nuovi scenari internazionali ed europei: il ruolo dei gas liquefatti tra sostenibilità, innovazione e servizio al consumatore’, questa mattina a Roma. 

"Le nuove direttive e regolamenti europei ci impongono limiti sempre più stringenti, generano costi aggiuntivi, complessità organizzative, ma dietro ogni sfida c'è anche un'opportunità. Innanzitutto dobbiamo pretendere che i proventi Ets vengano reinvestiti nei settori che li generano, restituendo anche valore alle imprese e ai cittadini", dice Regina. 

Nel settore dei trasporti "non possiamo accettare che l'elettrificazione sia l'unica strada percorribile. Ormai è chiaro che non può esserlo. Un approccio così rigido ed esclusivo, che peraltro notiamo anche su altri fronti, non solo ignora le differenze territoriali, industriali ma rischia anche di diventare insostenibile. Noi da sempre sosteniamo una pluralità tecnologica. Accanto all'elettrico e all'idrogeno, che presenta problematiche di costi, di implementazione ancora importanti, a nostro avviso servono soluzioni concrete, disponibili, come i biocarburanti, il bio-Gpl, il bio-Gnl, che sono una risposta immediata accessibile e sostenibile, perché riducono le emissioni lungo l'intero ciclo di vita, mantengono attive filiere nazionali di eccellenza, garantiscono competitività".  

Quindi "rivedere i regolamenti comunitari sulle emissioni di CO2 è, per nostro avviso, urgentissimo. Vietare, di fatto, i motori endotermici significherebbe bloccare innovazioni già pronte e aggravare l'invecchiamento del parco circolante, con effetti opposti a quelli desiderati. Noi proponiamo strumenti come il Carbon Correction Factor per misurare e premiare i benefici ambientali dei biocarburanti. Un'altra priorità per ridurre le emissioni del settore dei trasporti è il rinnovo del parco mezzi. Camion e navi obsolete non solo inquinano ma minacciano la competitività del nostro Paese".  

Quanto alla direttiva Case Green, il recepimento "deve essere affrontato con un alto livello di pragmatismo. Non possiamo imporre alle famiglie, in una fase come questa in cui, peraltro, la disponibilità dei redditi è un fattore di grande preoccupazione, soluzioni che sono costose, uniche, ignorando la povertà energetica e le diverse condizioni territoriali. Biometano, bioGpl e bioGnl sono un'alternativa concreta. Permettono di ridurre le emissioni, mantenere bassi i costi per i cittadini e valorizzare le competenze industriali italiane. Chiediamo, nuovamente, che la normativa europea riconosca la neutralità tecnologica anche in questo settore". 


Energia, Pichetto: "Considerare tutte le tecnologie"

10/02/2025 12:57 PM

(Adnkronos) - "È adesso che si decide il futuro dell'industria europea e a guidarci deve essere pertanto quello che noi definiamo il principio di neutralità tecnologica. Per questo il governo ha assunto una posizione anche molto chiara: tutte le tecnologie ...

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(Adnkronos) - "È adesso che si decide il futuro dell'industria europea e a guidarci deve essere pertanto quello che noi definiamo il principio di neutralità tecnologica. Per questo il governo ha assunto una posizione anche molto chiara: tutte le tecnologie vanno prese in considerazione". Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin nel video messaggio inviato all'Assemblea di Assogasliquidi-Federchimica che si tiene oggi a Roma.  

"Stiamo affrontando insieme nuovi scenari nazionali, europei e globali. La transizione energetica segna un periodo particolarmente rilevante per tutto il comparto energetico e quindi anche per i settori del Gpl e Gnl. Serve, non c'è dubbio, un dialogo, una collaborazione. È necessario anche riflettere sulla mobilità. L'industria europea dell'auto è in enorme difficoltà; non possiamo permetterci scelte ideologiche, servono atti concreti e la scelta del solo elettrico non è una soluzione realmente percorribile", afferma. 

"Tra le tecnologie per la transizione può trovare tanto spazio anche il Gpl, carburante alternativo già pronto ed economicamente accessibile. Si tratta di un aspetto decisivo perché la transizione non ci può essere se dimentichiamo le esigenze reali e le reali capacità di spesa anche dei nostri cittadini. È adesso che si decide il futuro dell'industria europea e a guidarci deve essere pertanto quello che noi definiamo il principio di neutralità tecnologica", rimarca Pichetto.  

"L'alternativa a tutto questo rischia di essere la deindustrializzazione. Per questo il governo ha assunto una posizione anche molto chiara: tutte le tecnologie vanno prese in considerazione. Su questo tema siamo determinati e, da parte mia e da parte del governo, andremo avanti. È una posizione che portiamo in ambito europeo, che portiamo nella discussione della nuova legge sul clima e che naturalmente sarà anche oggetto dell'incontro tra i leader dei nostri paesi nella seconda metà di ottobre ma che diventa fondamentale per darci un percorso che dia un futuro ai nostri paesi", conclude.  


Energia, industria Gpl-Gnl: "Abilitare tutte le tecnologie"

10/02/2025 12:57 PM

(Adnkronos) - Incertezza, conflitti e sistema di regole ancora incompleto; ma anche parziali aperture e segnali da parte istituzionale di voler trovare soluzioni e chiarire il percorso da intraprendere. Questi gli elementi con i quali negli ultimi mesi si ...

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(Adnkronos) - Incertezza, conflitti e sistema di regole ancora incompleto; ma anche parziali aperture e segnali da parte istituzionale di voler trovare soluzioni e chiarire il percorso da intraprendere. Questi gli elementi con i quali negli ultimi mesi si stanno confrontando i mercati e che sono al centro del dialogo delle imprese italiane dei settori del Gpl e Gnl, rappresentati da Assogasliquidi-Federchimica oggi in Assemblea nazionale. Al centro del dibattito tra le imprese dell’industria dei gas liquefatti la direttiva 'Case Green' sul riscaldamento domestico e i bandi alle auto e ai veicoli per trasporto pesante.  

"Si tratta di provvedimenti che, ad oggi, escluderebbero per cittadini e imprese europee la possibilità in un futuro ormai vicino di continuare a utilizzare due alternative pronte, disponibili e servite da adeguate infrastrutture come Gpl e Gnl che, nelle loro versioni bio e rinnovabili sempre più diffuse, potrebbero continuare a soddisfare bisogni industriali, residenziali e di mobilità ben oltre la transizione energetica", avvertono le imprese del settore.  

Secondo i dati forniti da Assogasliquidi-Federchimica, oggi quasi una nuova auto su 10 acquistata in Italia è alimentata a Gpl, il riscaldamento di 7 milioni di famiglie è possibile grazie a questo combustibile mentre, sul fronte del trasporto pesante stradale e marittimo, il Gnl è unanimemente considerato alternativa già pronta e disponibile sulla quale puntare. Nel 2024 si è registrato un +22,4% di nuove immatricolazioni di veicoli pesanti anche se nel 2025 sono in calo. Ottime prospettive sul fronte marittimo: a livello globale il 50% dell’orderbook di nuove navi a combustibili alternativi è costituito da unità a Gnl. 

“Sì alla decarbonizzazione ma da portare avanti nel rispetto della neutralità tecnologica - afferma Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi - tutelando quindi contestualmente l’ambiente, il consumatore e l'industria, attraverso soluzioni concrete, non ideologiche e condivise da tutti. Per questo ci rivolgiamo alle istituzioni nazionali ed europee per chiedere di eliminare i bandi alle auto a motore endotermico per il 2035 e per i mezzi pesanti al 2040, e consentire la valorizzazione dei biocarburanti, come il bioGpl ed il bioGnl la cui produzione deve essere sostenuta anche attraverso un apposito quadro incentivante. Allo stesso modo va superato il divieto di commercializzazione per le caldaie a partire dal 2040 per quegli immobili - e sono moltissimi - per cui non è possibile installare l’impianto a pompa di calore. In questi casi, le caldaie di ultima generazione alimentate in maniera crescente da gas rinnovabili rappresentano la soluzione già disponibile". 

"Ricordiamo anche che l’abbattimento delle emissioni del trasporto pesante sia stradale che marittimo non può prescindere dal Gnl e, in prospettiva di lungo periodo, dal bioGnl. Chiediamo quindi misure - già nella prossima legge di Bilancio - a sostegno dell’autotrasporto che sceglie l’alimentazione a Gnl e dell’armamento chiamato a rinnovare il proprio naviglio in senso ambientale potendo contare sulla propulsione a gas. Infine, a livello nazionale - conclude Cimenti - più controlli per garantire che tutte le imprese che distribuiscono Gpl, in particolare negli impieghi domestici del prodotto, sia in piena compliance con le norme del settore e ciò a garanzia del nostro consumatore finale, oltre che della corretta competitività tra gli operatori”. 

Tra gli altri argomenti in discussione, il recepimento della direttiva Ets2 - con gli impatti che deriveranno ai consumatori finali - e le attese per quello della direttiva sulle energie rinnovabili (Red3) per le quali l’associazione sta dialogando con il ministero dell’Ambiente. Per questo Assogasliquidi ribadisce "l’esigenza che le risorse derivanti dai nuovi oneri vadano a beneficio dei settori che le hanno generate per sviluppare le molecole gassose rinnovabili bioGpl, rDme e bioGnl". 


A2a lancia A2a Life Ventures, veicolo societario per integrare leve open innovation

10/02/2025 10:40 AM

(Adnkronos) - A2a lancia A2a Life Ventures, il primo veicolo societario in Italia creato da una corporate per integrare tutte le leve dell’open innovation. L’obiettivo è sostenere i pilastri del piano strategico 2035 e valorizzare sul mercato ...

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(Adnkronos) - A2a lancia A2a Life Ventures, il primo veicolo societario in Italia creato da una corporate per integrare tutte le leve dell’open innovation. L’obiettivo è sostenere i pilastri del piano strategico 2035 e valorizzare sul mercato soluzioni innovative sviluppate internamente. La nuova società “rafforza la posizione del gruppo come attore di primo piano nel panorama nazionale ed europeo, proiettandolo tra i player più avanzati nelle strategie di innovazione industriale”, sottolinea la life company in una nota. La rilevanza della scelta viene confermata dal paper ‘Il ruolo dell’innovazione nello scenario globale’ realizzato da Mit Technology Review Italia e presentato questa mattina alla presentazione di A2a Life Ventures dall’editore di Mit Technology Review Italia Tommaso Canonici. Come illustra il paper, oltre la metà delle Fortune 500 Companies ha già attivato programmi di corporate venture capital o acceleratori, mentre il 40% adotta modelli di venture clienting e circa una su quattro ha lanciato iniziative di venture building. Il segreto è “fare: quello che veramente cambia e la capacità di eseguire, non di pensare”, ha detto Canonici.  

A2a è la prima realtà italiana a tradurre questa tendenza in un veicolo societario autonomo, con l’obiettivo di rendere strutturale e continuativo l’impegno sull’innovazione. A2a Life Ventures sarà un motore a supporto dei pilastri del piano strategico 2035 – economia circolare e transizione energetica – e si propone come una fabbrica dell’innovazione capace di sviluppare e testare soluzioni concrete digitali, fisiche e basate sull’Ai, all’interno del gruppo e poi sul mercato esterno. 

L’obiettivo è costruire entro il 2035 un portafoglio di circa trenta soluzioni innovative pronte a creare valore sia per A2a che per l’ecosistema industriale ed energetico europeo. Con A2a Life Ventures, il gruppo - evidenzia la Life company - “consolida il percorso iniziato nel 2020 con il Corporate Venture Capital e conferma la volontà di guidare in Italia un modello di innovazione già diffuso tra i grandi gruppi internazionali, mettendo l’accento su una strategia Eu-first e sulla creazione di valore industriale e tecnologico a lungo termine. A2a gioca oggi un ruolo da protagonista nell’ecosistema dell’innovazione: oltre 300 progetti in corso, un portafoglio di Cvc con investimenti in più di 70 startup che hanno creato circa 1800 posti di lavoro e un network di 1 milione di innovatori globali che collabora con il gruppo”.  

“La decarbonizzazione non è un’opzione ma una priorità con un orizzonte ben definito: il 2050. A2a è un player industriale che opera a livello nazionale nei settori dell’energia, delle reti, dell’economia circolare che sono strategici per il Paese e abbiamo bisogno di strumenti concreti per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica che l’Ue richiede”, commenta Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a. All’evento di presentazione dell’iniziativa ‘First of a Kinf – Nasce A2a Life Ventures: un modello di innovazione che cresce e si rigenera di continuo. 

Per migliorare la vita di tutti’ al Teatro Studio Melato hanno partecipato anche il presidente di A2a Roberto Tasca, l’ad di Tech Europe Foundation Luca De Angelis, l’ad di Cdp Venture Capital Emanuele Levi e l’ad di A2a Life Ventures Patrick Oungre che ha spiegato come le quattro business unit del gruppo siano il perimetro nel quale la società opera e orientino l’esplorazione e l’adozione di tecnologie per la transizione ecologica.  

In ambito circular economy, A2a Life Ventures è impegnata nello studio di soluzioni avanzate che vanno dal recupero energetico al trattamento e valorizzazione dei rifiuti, fino alla gestione sostenibile delle risorse idriche; per la generazione di energia lavora per ottimizzare la produzione e lo storage energetico; nel settore smart infrastructures, la società monitora e sviluppa tecnologie all’avanguardia per rendere le reti sempre più intelligenti, sostenibili ed efficienti grazie, ad esempio, all’analisi predittiva; nel segmento mercato, supporta le attività commerciali per migliorare l’esperienza utente e automatizzare processi complessi legati alla vendita di energia elettrica e di gas naturale, alla mobilità elettrica, all’efficientamento energetico. Uno degli elementi distintivi della società è l’ecosistema di partner che comprende startup ad alto potenziale, Pmi innovative, centri di ricerca d’eccellenza, corporate tecnologiche, abilitatori di innovazione, enti e istituzioni: un network con cui A2a Life Ventures avvierà percorsi condivisi di crescita, in cui la co-creazione si unisce alla capacità di amplificare e portare al mercato gli asset generati. 


Torna Urban Award, il premio alle città più sostenibili, via alle candidature

09/30/2025 02:15 PM

(Adnkronos) - Otto italiani su dieci ritengono importante spostarsi con forme di mobilità alternative, e il 38% identifica nell'auto elettrice il mezzo del futuro. Tuttavia, oltre tre quarti degli italiani continua a spostarsi principalmente in automobile, segno che il cammino ...

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(Adnkronos) - Otto italiani su dieci ritengono importante spostarsi con forme di mobilità alternative, e il 38% identifica nell'auto elettrice il mezzo del futuro. Tuttavia, oltre tre quarti degli italiani continua a spostarsi principalmente in automobile, segno che il cammino verso alternative più sostenibili è ancore lungo. Ma come fotografare il grado di avanzamento delle politiche locali e valorizzare i comuni che hanno già imboccato la strada giusta? Con questo intento torna Urban Award, il premio che dal 2017 valorizza le amministrazioni capaci di introdurre progetti innovativi di ciclabilità, trasporto integrato e mobilità dolce, e che anche quest’anno selezionerà le esperienze di mobilità sostenibile più virtuose del Paese. Ed è già partita la call rivolta alle amministrazioni italiane che si vogliono candidare per la nona edizione del riconoscimento, nato per iniziativa di Ludovica Casellati direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com e promosso insieme ad Anci, può contare anche quest'anno sul sostegno di intesa Sanpaolo come main partner. Le candidature resteranno aperte fino al 30 ottobre, e il riconoscimento sarà consegnato a Bologna, in occasione della 428 Assemblea Nazionale Anci di novembre. 

“Negli anni abbiamo ricevuto 400-500 candidature di comuni e c’è stato una progressione del lavoro compiuto dai comuni nell'ambito della mobilità sostenibile", ha detto all'Adnkronos Ludovica Casellati, ideatrice del premio, in occasione della presentazione della nona edizione nelle sede dell'Anci a Roma - Siamo partiti con alcuni progetti di spicco, ne cito uno: la Bicipilitana di Pesaro, una best practice che ha fatto scuola ed è stato preso come modello in altre realtà. Questo per dire che Urban Award ha innescato una competizione virtuosa tra le amministrazioni stimolando iniziative e incoraggiando a fare meglio. Il comune di Massarosa, per esempio, è stato il primo a creare l'incentivo chilometrico per chi va a lavorare in bicicletta, un modello copiato da altri comuni tra cui Bari. E poi la Smart Move di Genova, i buoni mobilità, Pedibus e Bicibus, perché i bambini vanno educati fin da piccoli ad andare a scuola in modo sostenibile, insomma tanti progetti che negli anni sono stati copiati incidendo in maniera concreta sulla qualità delle vita urbana".  

L’edizione 2025 del premio si apre in un momento di forte attenzione verso il tema. Secondo l’ultima indagine commissionata da Eco Festival, l’indice della mobilità sostenibile degli italiani - che monitora, con un indicatore sintetico, l’evoluzione delle abitudini di spostamento - si attesta quest’anno al 66%. Il valore è trasversale ai diversi target, con leggere differenze: più sostenibili le donne (67%), i giovani tra i 18 e i 34 anni (68%) e i residenti nei centri abitati oltre i 30.000 abitanti. Il dato conferma che, rispetto ad altri Paesi europei dove la mobilità sostenibile è ormai assimilata dalla popolazione, l’Italia ha ancora margini significativi di crescita.  

Risultati incoraggianti emergono anche sull’utilizzo del trasporto ferroviario: il 30% della popolazione lo utilizza abitualmente e quasi la metà valuta positivamente l’integrazione con altri mezzi, pur chiedendo una maggiore accessibilità delle stazioni, un migliore coordinamento degli orari e sistemi di bigliettazione unificata. Secondo gli intervistati, sostegni economici più incisivi e un ampliamento della rete di trasporto pubblico rimangono le leve fondamentali per stimolare un reale cambiamento nelle abitudini di mobilità. Solo un italiano su tre giudica sufficienti gli incentivi attualmente disponibili. In questo scenario, Urban Award 2025 vuole riconoscere e diffondere le esperienze comunali che hanno reso la mobilità sostenibile un’alternativa praticabile, andando oltre le barriere economiche e infrastrutturali. "La mobilità sostenibile è prima di tutto una questione di salute pubblica e le amministrazioni comunali, chiamate a rendere più efficienti le città, devono metterci nelle condizione di utilizzare meno le auto", ha sottolineato Casellati.  

"Di iniziative virtuose ce ne sono tantissime ma non bastano. C'è ancora tanto da fare, specie sul piano della sicurezza: ad agosto sono morte una trentina di persone che andavano in bicicletta. Dobbiamo fare in modo di far funzionare un ecosistema in cui ciascuno fa la propria parte", ha evidenziato Silvia Livoni, vicepresidente dell'Osservatorio Bikeconomy invitando gli amministratori a rendere la bicicletta sempre più protagonista. Da parte sua, Simone Nuglio, coordinatore nazionale mobilità Legambiente, ha messo in luce l'inquinamento derivante dal traffico veicolare; il pregio dell'Urban Award 2025 è quello di "promuovere un paradigma di mobilità diverso, dando piena dignità alla bici e aumentando uno storytelling capace di contaminare l'opinione pubblica".  

Parlando di sicurezza, Riccardo Capecchi, esperto unità missione Ministero delle Infrastrutture, ha affermato che "ci sono regole che stanno evolvendo, ma la strada è quella di continuare ad aumentare la sensibilità in più realtà. Ora dovremmo dare corso alla nuova edizione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica in cui sarà definito un quadro di regole coerente e condiviso con tutti i soggetti che promuovono delle visioni". 

"La bici fa bene e il ciclista non è un birillo da buttare giù", ha ricordato Vittorio Brumotti, pioniere del ciclismo sostenibile e testimonial di Intesa Sanpaolo, invitando gli automobilisti ad essere più accorti sulle strade. “Promuovere una mobilità sostenibile - ha aggiunto - significa investire concretamente nel futuro delle nostre città e nel benessere delle persone. Per me, che da sempre vivo la bicicletta come simbolo di libertà e di rispetto per l’ambiente, è un piacere poter contribuire a un premio che valorizza l’impegno dei comuni italiani".  

A valutare i progetti in gara ci sarà una giuria che riunisce competenze di alto profilo dal mondo delle istituzioni, dell'informazione, della ricerca e dell'innovazione: Marino Bartoletti, giornalista sportivo e Ambassador del premio; Vittorio Brumotti, pioniere del ciclismo sostenibile e testimonial di Intesa Sanpaolo; Riccardo Capecchi, esperto unità missione Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Antonella Galdi, vicesegretario generale di Anci; Chiara Giallonardo, giornalista di Rai Isoradio; Maria Rita Grieco, vicedirettore Tg1; Stefano Laporta, presidente di Ispra; Silvia Livoni, vicepresidente Osservatorio Bikeconomy; Piero Nigrelli, direttore di Ancma Settore Ciclo; Simone Nuglio, coordinatore nazionale mobilità Legambiente; Roberto Pella, deputato della Repubblica Italiana, presidente lega ciclismo professionistico e vicepresidente Anci; Monica Sala giornalista di Radio Montecarlo; Pierangelo Soldavini, giornalista de Il Sole24Ore. 

 


Giornata internazionale del caffè, le regole per il riciclo del packaging in alluminio

09/29/2025 10:38 AM

(Adnkronos) - Moka e tazzina, espresso al bar, cialde o capsule a casa, caffè freddo in lattina. Il caffè è un rito quotidiano per gli italiani. E ogni 1 ottobre, viene celebrato con la Giornata Internazionale del Caffè, lanciata per la ...

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(Adnkronos) - Moka e tazzina, espresso al bar, cialde o capsule a casa, caffè freddo in lattina. Il caffè è un rito quotidiano per gli italiani. E ogni 1 ottobre, viene celebrato con la Giornata Internazionale del Caffè, lanciata per la prima volta nel 2015 in occasione di Expo Milano. Accanto alla varietà di modalità di consumo, altrettanto numerose sono le forme di confezionamento. Con l’alluminio che gioca un ruolo da protagonista: dalle capsule monodose alle lattine ready-to-drink, fino ai sottili foglietti che sigillano il caffè macinato. Ed è proprio qui che entra in gioco Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, impegnato ogni giorno a promuovere e rendere possibile il riciclo di questi imballaggi.  

Cial è, infatti, partner dal 2011 del progetto 'Da Chicco a Chicco' promosso da Nespresso Italiana, nell’ambito del programma 'Nespresso per l’Italia' insieme a Utilitalia e Cic - Consorzio Italiano Compostatori. Grazie a questa collaborazione, i consumatori possono riconsegnare le capsule esauste negli oltre 200 punti di raccolta presenti nelle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche distribuite in diverse località del territorio nazionale. Nel 2025 il progetto 'Da Chicco a Chicco' si è ulteriormente ampliato: a Milano, grazie a un innovativo accordo tra Comune, Cial, Nespresso Italiana e Amsa, è stata avviata la prima sperimentazione in Italia di raccolta domiciliare delle capsule esauste in alluminio, attivabile al momento dell’ordine e senza costi aggiuntivi per i cittadini. Contestualmente, la rete dei punti di raccolta si è estesa anche in Lombardia, con l’apertura di nuove isole ecologiche nelle province di Mantova e Bergamo, e in Valle d’Aosta.  

Una volta conferite, le capsule vengono trattate presso impianti nazionali, dove l’alluminio viene separato dal caffè: il primo avviato al riciclo nelle fonderie italiane, il secondo trasformato in compost e utilizzato per coltivare riso, poi donato al Banco Alimentare. In oltre 14 anni, il progetto ha permesso di recuperare più di 12mila tonnellate di capsule di alluminio esauste, con oltre 700 tonnellate di alluminio destinate al riciclo e oltre 7mila tonnellate di caffè esausto reimpiegato, per un totale, infine, di 7 milioni di piatti distribuiti tramite il Banco Alimentare a chi ne ha maggiore bisogno. Solo nel 2024 sono state conferite circa 1.910 tonnellate di capsule (+3% rispetto al 2023), con un risparmio energetico pari a 315 tonnellate equivalenti di petrolio e 710mila kg di CO2 evitati.  

Da sempre Cial affianca alla gestione del riciclo attività di informazione ed educazione ambientale, per aiutare i cittadini a compiere gesti semplici ma fondamentali. Anche nel quotidiano rituale del caffè, infatti, ci sono piccole accortezze che fanno la differenza: seguendo le 5 regole del riciclo ogni lattina o foglietto di alluminio può tornare a nuova vita.  

Eccole di seguito: non solo lattine, nella raccolta vanno conferite anche tappi, fogli sottili, scatolette e vaschette di alluminio; mai da solo, l’alluminio spesso si conferisce insieme alla plastica o al vetro, a seconda della normativa del Comune; anche sporchi, purché vuoti: non serve lavare a fondo, basta eliminare i residui di caffè; piccoli ma preziosi, capsule, tappi, chiusure e parti minute contano tanto, anche i frammenti vanno raccolti; compatta e appallottola, stacca i tappi, separa l’alluminio da altri materiali e riduci il volume degli imballaggi 'schiacciandoli' per favorire la selezione.  

“L’alluminio è una risorsa preziosa che accompagna ogni giorno le abitudini degli italiani, anche nella pausa caffè - commenta Stefano Stellini, direttore generale Cial - Grazie a progetti come ‘Da Chicco a Chicco’, lavoriamo per trasformare un gesto quotidiano in un’azione concreta di sostenibilità, dando una seconda vita alle capsule e agli altri imballaggi in alluminio. È importante ricordare che, anche se piccoli, questi oggetti hanno un grande valore nella filiera del riciclo, e ognuno di noi può contribuire con semplici attenzioni e seguendo le regole della raccolta differenziata. L’economia circolare parte proprio dai piccoli gesti di ognuno di noi e Cial è impegnata ogni giorno a informare, sensibilizzare e facilitare scelte responsabili e consapevoli”. 


Spreco alimentare, come prevenirlo in 5 mosse: il vademecum

09/29/2025 08:47 AM

(Adnkronos) - Manto rosso, coda vaporosa e due occhietti vispi: è Sprecottolo, lo scoiattolo #sprecozero nato dalla matita della disegnatrice Valentina Stecchi, la nuova mascotte cartoon della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero (sprecozero.it) che fa ufficialmente il suo ...

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(Adnkronos) - Manto rosso, coda vaporosa e due occhietti vispi: è Sprecottolo, lo scoiattolo #sprecozero nato dalla matita della disegnatrice Valentina Stecchi, la nuova mascotte cartoon della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero (sprecozero.it) che fa ufficialmente il suo ingresso oggi, lunedì 29 settembre, in occasione della sesta Giornata mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, istituita dalle Nazioni Unite. 

"I dati sullo spreco alimentare domestico, resi noti dal Rapporto Waste Watcher International 2025, fotografano un paradosso che interpella ciascuno di noi - spiega il direttore scientifico dell’Osservatorio, Andrea Segrè - Il cibo che buttiamo potrebbe ridare dignità e salute a milioni di persone e rafforzare servizi essenziali per tutta la collettività: 1,7 milioni di tonnellate di cibo nella pattumiera domestica, per un controvalore economico di circa 7,5 miliardi di euro, sono eccedenze che potrebbero diventare risorsa. In termini di pasti, innanzitutto: considerando un pasto medio da 500 grammi, otterremmo 3,4 miliardi di pasti. Una quantità enorme, sufficiente a soddisfare oltre la metà del fabbisogno annuo dei 5,6 milioni di italiani in povertà alimentare, pari a circa 3 milioni di persone nutrite per un anno intero. Lo spreco non pesa soltanto sul piano etico e ambientale, ma anche su quello economico. Con i 7,5 miliardi di euro gettati via in cibo ancora buono, si potrebbero finanziare in un anno la costruzione di 50 nuovi ospedali o di oltre 760 scuole: infrastrutture fondamentali per il futuro del Paese, sacrificate invece sull’altare dello spreco".  

Da qui il vademecum della campagna Spreco Zero. Obiettivo dimezzare lo spreco di cibo (rispetto al 2015), come richiesto dall'obiettivo 12.3 dell'Agenda 2030, e arrivare a gettare non più di 369,7 grammi settimanali a testa. 

- Fai la lista della spesa intelligente. Controlla frigo e dispensa prima di uscire e compra solo quello che serve davvero.  

- Rispetta il buon senso delle date. Impara a distinguere tra 'da consumarsi entro' e 'da consumarsi preferibilmente entro'. Non buttare via cibo ancora buono: fidati dei tuoi sensi e riduci gli sprechi.  

- Dai nuova vita agli avanzi. Con ricette creative e semplici puoi trasformare gli avanzi in piatti gustosi. La cucina del recupero è economica, sana e divertente.  

- Porziona, conserva e congela. Suddividi il cibo in piccole porzioni, usa contenitori ermetici e sfrutta il congelatore: così allunghi la vita degli alimenti e proteggi la tua spesa.  

- Condividi con amici, vicini o familiari: un gesto semplice che rafforza le relazioni e riduce lo spreco. 


Clima, Ratti: "Incentivi e sperimentazione per salvaguardia patrimoni culturali"

09/27/2025 06:04 PM

(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a ...

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(Adnkronos) - "Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e a un pianeta che cambia, questa è la grande sfida dell'architettura di oggi". Lo ha osservato Carlo Ratti, Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.  

"Molto spesso non si pensa al fatto che le città in cui viviamo sono ricche di patrimonio culturale, beni particolarmente fragili che sono la nostra memoria. Bisogna avere attenzione perché il cambiamento climatico può avere un impatto fortissimo" ha concluso Arianna Traviglia, Coordinatrice Center for Cultural Heritage Technology CCHT. 


Clima, Rutelli: "Scienza, tecnologia e politica subito a lavoro per tutela patrimonio culturale"

09/27/2025 06:01 PM

(Adnkronos) - “Oggi è stato impressionante sentire dai più grandi esperti e scienziati che noi rischiamo di perdere il patrimonio culturale che abbiamo ereditato. Se non ci adattiamo al cambiamento climatico, e non adottiamo le misure necessarie, verranno travolte o ...

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(Adnkronos) - “Oggi è stato impressionante sentire dai più grandi esperti e scienziati che noi rischiamo di perdere il patrimonio culturale che abbiamo ereditato. Se non ci adattiamo al cambiamento climatico, e non adottiamo le misure necessarie, verranno travolte o cancellate non solo le memorie ma i luoghi viventi di ciò che siamo". Lo ha spiegato Francesco Rutelli, Presidente Soft Power Club durante l'evento 'Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali' organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 

"La scienza, la tecnologia e la politica devono mettersi a lavoro perché dentro alla lotta contro i cambiamenti climatici travolgenti e per l’adattamento razionale ci sia subito un impegno importante per il patrimonio culturale”, ha aggiunto Rutelli. 


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