11/26/2025 11:37 PM
(Adnkronos) - Se i combattimenti per il controllo di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, ancora infuriano sul terreno, non è così sui social filo-russi, per i quali Mosca ha già incassato la vittoria: nei video virali generati dall'intelligenza artificiale l'esercito ucraino batte ...
(Adnkronos) - Se i combattimenti per il controllo di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, ancora infuriano sul terreno, non è così sui social filo-russi, per i quali Mosca ha già incassato la vittoria: nei video virali generati dall'intelligenza artificiale l'esercito ucraino batte in ritirata.
La Russia sta cercando di conquistare il centro logistico situato nella regione orientale del Donetsk da oltre un anno, e nelle ultime settimane l'assalto è stato intensificato, l'avanzata verso la periferia - secondo le mappe pubblicate dall'Institute for the Study of War - eseguita con un movimento a tenaglia. Gli scontri per il controllo del crocevia ferroviario e stradale non si fermano, ma nelle decine di video generati dall'intelligenza artificiale e circolati sui social nelle scorse settimane - con milioni di visualizzazioni - si vedono scene di resa, soldati ucraini che consegnano le armi, altri che si recano al fronte in lacrime.
I video falsi fanno parte di una "narrazione più ampia che abbiamo visto dall'inizio dell'invasione, con Zelensky che manda giovani e anziani al fronte contro la loro volontà", commenta Pablo Maristany de las Casas, analista dell'Istituto per il Dialogo Strategico, citato dall'Afp. "C'è sempre un evento sul quale si possono costruire informazioni false", osserva Carole Grimaud, ricercatrice presso l'Università Aix-Marseille. I video "strumentalizzano l'incertezza e alimentano i dubbi nell'opinione pubblica", sottolinea.
Nelle immagini fake non mancano le incongruenze, alcune plateali, altre meno rintracciabili ad una semplice osservazione: tra le prime sicuramente la scena del soldato ucraino che afferma di "lasciare Pokrovsk" e cammina senza difficoltà nonostante abbia una gamba ingessata, l'immagine di una barella che sembra sollevarsi in aria e quella di gambe senza corpo che si materializzano e svaniscono sullo sfondo.
Altri video falsi, alcuni dei quali recano il logo Sora di OpenAI, mostrano soldati in uniforme ucraina che piangono e implorano di non essere mandati al fronte. In alcuni di questi video compaiono i volti di streamer russi online. Uno di loro usa l'immagine dello YouTuber russo in esilio Alexei Gubanov, comparsa nel video di un soldato ucraino in lacrime. "Ovviamente non sono io", ha successivamente spiegato in un video su YouTube. "Purtroppo, molte persone ci credono... e questo fa il gioco della propaganda russa", ha lamentato.
L'Osservatorio europeo dei media digitali, una rete di organizzazioni di fact-checking finanziata dall'Ue, spiega di aver pubblicato oltre duemila articoli relativi alla guerra in Ucraina dall'invasione russa nel 2022, e al loro interno l'intelligenza artificiale è diventata un argomento sempre più ricorrente. La disinformazione è "una tattica vecchia, ma la tecnologia è nuova", osserva Ian Garner, specialista in propaganda russa presso il Pilecki Institute. I video funzionano "minando il morale degli ucraini, dicendo, guarda, questa è una persona proprio come te, potrebbe essere tuo fratello, tuo padre". Nel frattempo, invece, rafforzano il morale dei russi.
TikTok afferma che gli account che sembrano essere dietro questi video sono stati cancellati. Non prima però che uno di essi raccogliesse più di 300.000 like e diverse milioni di visualizzazioni. OpenAI ha dichiarato di aver condotto un'indagine, senza fornire ulteriori dettagli.
Ma i video restano in circolazione. Afp riporta di averli trovati, tra l'altro, su Instagram, Telegram, Facebook e X con post in greco, romeno, bulgaro, ceco, polacco e francese, sul sito web di un settimanale russo e in un tabloid serbo. L'impatto di un video falso è difficile da misurare, ma "quando viene ripetuto, è possibile che la percezione delle persone cambi", ha affermato Grimaud.
Sebbene alcune aziende abbiano dimostrato la volontà di combattere l'uso improprio dei loro strumenti, ha affermato Maristany de las Casas, "la portata e l'impatto della guerra dell'informazione superano le risposte delle aziende".
11/26/2025 11:08 PM
(Adnkronos) - "Deve vendere il piano all'Ucraina, deve venderlo alla Russia. E' quello che fa un dealmaker". Donald Trump difende l'arte di fare gli affari, e gli accordi, di Steve Witkoff, liquidando come "negoziati standard" le rivelazioni sui consigli ...
(Adnkronos) - "Deve vendere il piano all'Ucraina, deve venderlo alla Russia. E' quello che fa un dealmaker". Donald Trump difende l'arte di fare gli affari, e gli accordi, di Steve Witkoff, liquidando come "negoziati standard" le rivelazioni sui consigli che il suo amico e inviato speciale ha dato al Cremlino per corteggiare la Casa Bianca, e in particolare il presidente.
Le dichiarazioni di Trump ai giornalisti a bordo di Air Force One sono arrivate dopo che i media americani hanno dato ampio spazio alle trascrizioni, riportate da Bloomberg, di una telefonata che ad ottobre Witkoff ha avuto con Yuri Ushakov, consigliere di politica estera di Vladimir Putin, durante la quale l'immobiliarista newyorkese, diventato il negoziatore plenipotenziario di Trump, proponeva di lavorare insieme ad un piano per l'Ucraina.
Le parole di Witkoff hanno provocato le critiche degli esponenti repubblicani mentre con l'accusa di essere un "traditore" alcuni deputati americani ne hanno chiesto le dimissioni.
Le richieste in atto negli Stati Uniti per le dimissioni di Witkoff "deragliano il fragile processo per un accordo di pace in Ucraina", ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Quanto al contenuto della telefonata trascritto su Bloomberg, "non c'è nulla di allarmante", che sia vero o falso. "Le richieste di dimissioni hanno come obiettivo principale quello di sabotare gli sforzi in corso per una soluzione di pace. In molti non si fermeranno di fronte a nulla per distruggere questo processo", ha aggiunto.
Peskov ha assicurato che i colloqui in corso per mettere fine alla guerra in Ucraina sono "seri". "Un processo è in corso ed è serio", ha detto, lamentando che ci sono "molte persone" che vogliono cercare di "ostacolare" i colloqui.
Due telefonate, fra Yuri Ushakov e Steve Witkoff, il 14 ottobre, e fra Ushakov e Kirill Dmitriev, il 29 del mese scorso, sul piano di pace per l'Ucraina in 28 punti. Un piano 'suggerito' da Mosca alla Casa Bianca, su proposta proprio della Casa Bianca, come emerge dalle trascrizioni. Chiamate che potrebbero essere state fatte su Whatsapp, come ha lasciato intendere in un'intervista a Kommersant Ushakov. Le trascrizioni sono state pubblicate da Bloomberg e non è chiaro chi possa aver fornito gli audio: i sospetti si concentrano su Cia e Nsa, anche se non si escludono servizi di un Paese europeo, come la Gran Bretagna, 'disgustata' dalle posizioni dell'inviato speciale della Casa Bianca.
Difficile pensare alle agenzie di intelligence russe, che tuttavia hanno un lungo pedigree nell'intercettazione e pubblicazione di estratti di telefonate. L'ipotesi potrebbe essere sostenuta solo dalla spaccatura in corso fra i 'falchi' come Sergei Lavrov, e l'ala più aperta al negoziato con gli Stati Uniti, guidata da Dmitriev. Anche se alcuni sostengono che la pubblicazione del contenuto delle telefonate fa saltare il piano di pace, liberando Mosca dalla responsabilità di averlo affossato, sottolinea il Guardian in una ricostruzione.
L'Ucraina avrebbe avuto più motivi per rendere pubblico l'audio, dato il ruolo 'filo russo' di Witkoff. Ma il rischio di una rottura con gli Stati Uniti rende questa possibilità remota. L'ipotesi più solida è quella che il 'leak' sia avvenuto negli Stati Uniti.
"Ci sono diversi modi per intercettare telefonate, fra cui i metodi tradizionali di signal intelligence, cyber attacchi, accesso all'apparecchio. Qualunque ipotesi è teoricamente possibile, ma il mio forte sospetto è che siano stati gli americani e se questo è il caso hai due entità che sono in grado di farlo, la Cia e l'Nsa", ha spiegato al Guardian una fonte legata all'intelligence. Sono in molti nelle due agenzie a patire le politiche dell'amministrazione nei confronti della Russia, ma un leak di un audio delle chiamate sarebbe molto pericoloso per chi se ne è reso responsabile. Il fatto che Bloomberg abbia ricevuto l'audio vero e proprio e non una trascrizione suggerisce che la fonte sia direttamente coinvolta nella raccolta di intelligence o abbastanza di alto grado per ottenere gli audio integrali.
"Non è sorprendente che diverse agenzie possano aver avuto accesso all'audio, ma è estremamente sorprendente che qualcuno abbia deciso di farlo trapelare", ha aggiunto una fonte, parlando della prima conseguenza della pubblicazione: Ushakov, il cui telefono è stato intercettato, si è liberato del device. "Qualcuno ascolta, qualcuno fa trapelare. Non siamo noi", ha detto il Consigliere per la politica estera del Cremlino, ammettendo la verità della maggior parte dei contenuti pubblicati.
11/26/2025 11:06 PM
(Adnkronos) - Restrizione calorica di nuovo sotto la lente della scienza. L'approccio che prevede di ridurre l'apporto totale che giornalmente viene introdotto con la dieta viene esplorato da un team di ricercatori in chiave protettiva per il cervello, rispetto ...
(Adnkronos) - Restrizione calorica di nuovo sotto la lente della scienza. L'approccio che prevede di ridurre l'apporto totale che giornalmente viene introdotto con la dieta viene esplorato da un team di ricercatori in chiave protettiva per il cervello, rispetto ai cambiamenti dannosi che possono insorgere con l'età. Dal nuovo studio, a firma di esperti della Boston University Chobanian & Avedisian School of Medicine, emerge che consumare il 30% di calorie in meno rispetto al solito per più di 20 anni potrebbe rallentare l'invecchiamento cerebrale.
Con l'avanzare del tempo, spiegano gli autori, le cellule del sistema nervoso centrale vanno incontro a disfunzioni metaboliche e un aumento del danno ossidativo. Questi problemi cellulari rischiano di compromettere la capacità di preservare la guaina mielinica (il rivestimento protettivo che circonda le fibre nervose), portando alla degradazione della sostanza bianca correlata all'età. La microglia è la principale cellula immunitaria del cervello e la sua attivazione è una normale risposta a lesioni o infezioni. In condizioni come l'invecchiamento o l'Alzheimer, la microglia può attivarsi cronicamente, portando a uno stato infiammatorio dannoso che impatta sui neuroni, ma le ragioni esatte di questo processo non sono ancora del tutto chiare.
Lo studio dei ricercatori Usa è stato condotto utilizzando un modello sperimentale strettamente correlato all'uomo. "Sebbene la restrizione calorica sia un intervento consolidato che può rallentare l'invecchiamento biologico e ridurre le alterazioni metaboliche legate all'età in modelli sperimentali di breve durata", il lavoro appena pubblicato su 'Aging Cell' "fornisce una rara prova a lungo termine che la restrizione calorica può anche proteggere dall'invecchiamento cerebrale in specie più complesse", illustra l'autrice corrispondente Ana Vitantonio, studentessa Phd al quinto anno del Dipartimento di farmacologia, fisiologia e biofisica.
La ricerca si basa su uno studio avviato negli anni '80 in collaborazione con il National Institute on Aging coinvolgendo 2 gruppi: uno seguiva una dieta normale ed equilibrata, mentre l'altro assumeva circa il 30% di calorie in meno. L'obiettivo originale era determinare se un apporto calorico ridotto potesse prolungare la durata della vita. I partecipanti hanno vissuto la loro vita naturale e i loro cervelli sono stati analizzati post-mortem. I ricercatori hanno utilizzato una tecnica nota come sequenziamento dell'Rna a singolo nucleo, che ha permesso loro di valutare il profilo molecolare delle singole cellule cerebrali. Hanno confrontato le cellule cerebrali di chi seguiva una dieta normale con quelle delle persone sottoposte a dieta ipocalorica, il che ha permesso di osservare come un apporto calorico ridotto influisse sull'espressione dei geni e sull'attività dei percorsi legati all'invecchiamento nelle cellule cerebrali.
Le cellule cerebrali sottoposte a restrizione calorica sono risultate metabolicamente più sane e più funzionali, esibendo una maggiore espressione dei geni correlati alla mielina e un'attività potenziata nei principali percorsi metabolici che sono cruciali per la produzione e il mantenimento della mielina.
Secondo gli autori, questi risultati supportano l'idea che interventi dietetici a lungo termine possano influenzare la traiettoria dell'invecchiamento cerebrale a livello cellulare.
"Ciò è importante perché queste alterazioni cellulari potrebbero avere implicazioni rilevanti per la cognizione e l'apprendimento - rimarca Tara L. Moore, Phd, professoressa di anatomia e neurobiologia - In altre parole, le abitudini alimentari possono influenzare la salute del cervello e un apporto calorico ridotto può rallentare alcuni aspetti dell'invecchiamento cerebrale se implementato a lungo termine".
11/26/2025 10:13 PM
(Adnkronos) - Un'incredibile Atalanta s'impone in casa dell'Eintracht Francoforte per 0-3, tutti i gol segnati in 5 minuti nel secondo tempo dopo un primo tempo a secco di reti. Lookman, Ederson e De Ketelaere i marcatori, che regalano a Raffaele ...
(Adnkronos) - Un'incredibile Atalanta s'impone in casa dell'Eintracht Francoforte per 0-3, tutti i gol segnati in 5 minuti nel secondo tempo dopo un primo tempo a secco di reti. Lookman, Ederson e De Ketelaere i marcatori, che regalano a Raffaele Palladino il primo successo europeo: la Dea sale al decimo posto in classifica, con 10 punti.
All'11' si rende pericolosissimo Chaibi ma viene fermato da Carnesecchi. Due pali di seguito per la Dea, al 35' con Lookman e dopo con Scamacca. Replicano i tedeschi con Gotze al 38'. Nella ripresa ci prova Lookman al 48', Zetterer è reattivo e para, il contropiede dei tedeschi porta Burkardt alla porta bergamasca, ancora Carnesecchi salva in angolo. Altra occasione al 50' per l'Atalanta con Ederson che lancia Scamacca, palla fuori. Il gol atalantino arriva al 60' con Lookman, che finalmente trova la porta dopo un lancio al bacio di De Ketelaere. La Dea si sblocca e va in rete anche Ederson due minuti dopo su assist di Lookman. Quindi il terzo gol, firmato De Ketelaere, al 65', dopo un lancio in area di Zappacosta: è Scamacca a cogliere l'occasione ma anche la traversa, il belga approfitta del rimbalzo e segna per il tris. Notte magica per i nerazzurri.
11/26/2025 09:15 PM
(Adnkronos) - Ci si sveglia, ci si alza e si controlla lo smartphone. A volte, non serve nemmeno lasciare il letto per dare la prima occhiata al cellulare. Lo 'swipe' per entrare nel telefono è un gesto abituale, che viene ...
(Adnkronos) - Ci si sveglia, ci si alza e si controlla lo smartphone. A volte, non serve nemmeno lasciare il letto per dare la prima occhiata al cellulare. Lo 'swipe' per entrare nel telefono è un gesto abituale, che viene ripetuto decine di volte nel corso della giornata. L'automatismo rischia di diventare una pericolosa routine con effetti dannosi, come tutti gli eccessi. I più esposti sono giovani e giovanissimi.
In oltre otto anni di ricerca su adolescenti e millennial, come evidenzia il Washington Post, il professor Larry Rosen - professore emerito di psicologia alla California State University di Dominguez Hills - ha osservato che i ragazzi controllavano o sbloccavano i loro smartphone tra le 50 e le 100 volte al giorno, in media ogni 10-20 minuti da svegli.
Il WP ricorda un sondaggio condotto da YouGov a maggio sull'uso del telefono: 8 americani su 10 durante la notte tengono il cellulare in camera da letto, spesso a pochi centimetri dal cuscino. Nello stesso sondaggio, gli interpellati hanno spiegato di prendere in mano il proprio dispositivo circa 10 volte al giorno.
L'argomento è finito sotto i riflettori dei ricercatori Nottingham Trent University nel Regno Unito e della Keimyung University in Corea del Sud che si sono soffermati sulle conseguenze di un accesso continuo - o quasi - allo smartphone: controllare in continuazione il telefono, secondo i ricercatori, può determinare l'inizio della compromissione delle capacità cognitive. Qual è la linea rossa? Esiste un limite? A quanto pare, sì.
I ricercatori hanno determinato che controllare il telefono circa 110 volte al giorno può segnalare un utilizzo ad alto rischio o problematico. A questo risultato, si aggiunge quello a cui è arrivata la Singapore Management University. Lo studio dell'ateneo asiatico ha evidenziato che le frequenti interruzioni di attività per controllare i nostri dispositivi portano a maggiori vuoti di attenzione e di memoria. A differenza del tempo totale trascorso davanti allo schermo, la frequenza con cui si controlla lo smartphone è un indicatore molto più forte di deficit cognitivi quotidiani. In sintesi, sbloccare continuamente il telefono costringe il cervello a passare rapidamente da un'attività all'altra compromettendo la capacità di concentrarsi su una sola azione.
In media, durante una riunione di mezz'ora, una persona su 4 controlla il telefono almeno una volta. Dopo ogni interruzione, possono servire anche 25 minuti per ritrovare la piena concentrazione secondo la professoressa Gloria Mark, ricercatrice alla University of California at Irvine.
"Gli smartphone attivano lo stesso sistema di 'ricompensa' di droghe e alcol. I telefoni creano un circolo vizioso compulsivo, controlliamo" il cellulare "senza pensarci e sperimentiamo l'astinenza quando non controlliamo o non abbiamo accesso al nostro telefono", dice Anna Lembke, professoressa di psichiatria e medicina delle dipendenze presso la Stanford University School of Medicine.
A integrare il quadro, i dati dei ricercatori tedeschi dell'Università di Heidelberg: dopo sole 72 ore senza utilizzare lo smartphone, l'attività cerebrale si sviluppa secondo i modelli tipici dell'astinenza da sostanze. La ricerca suggerisce che brevi pause dall'uso dello smartphone possono aiutare a ridurre le abitudini problematiche. La soluzione? Disattivare le notifiche, eliminare tutte le app non necessarie, spegnere il telefono tra un utilizzo e l'altro. E, magari, lasciarlo anche a casa ogni tanto.
11/26/2025 08:38 PM
(Adnkronos) - Atletico Madrid in vantaggio contro l'Inter al Wanda Metropolitano, nella partita di Champions League di oggi mercoledì 26 novembre. Gli spagnoli sono andati avanti dopo una decina di minuti grazie al gol di rapina di Julian Alvarez, finito ...
(Adnkronos) - Atletico Madrid in vantaggio contro l'Inter al Wanda Metropolitano, nella partita di Champions League di oggi mercoledì 26 novembre. Gli spagnoli sono andati avanti dopo una decina di minuti grazie al gol di rapina di Julian Alvarez, finito presto sotto lente di ingrandimento per un episodio dubbio. L'arbitro Letexier aveva annullato inizialmente il gol per un braccio, molto evidente, di Baena. Il direttore di gara è stato in seguito richiamato al Var e ha convalidato la rete della squadra di Simeone, perché il tocco è stato considerato "in dinamica". Subito costretta a inseguire la squadra di Chivu.
11/26/2025 08:04 PM
(Adnkronos) - Sparatoria oggi a Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca, dove due soldati della Guardia Nazionale sono stati raggiunti da colpi d'arma da fuoco. Il direttore dell'Fbi Kash Patel ha riferito che versano in condizioni critiche. Sarebbero ...
(Adnkronos) - Sparatoria oggi a Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca, dove due soldati della Guardia Nazionale sono stati raggiunti da colpi d'arma da fuoco. Il direttore dell'Fbi Kash Patel ha riferito che versano in condizioni critiche. Sarebbero stati colpiti alla testa, hanno detto due funzionari statunitensi informati sulle indagini e citati dalla Nbc.
Un sospettato è in custodia ed è ricoverato in ospedale. L'uomo sarebbe stato identificato come un cittadino afghano, hanno riferito le autorità citate dalla Nbc, aggiungendo che le forze dell'ordine stanno ancora cercando di confermare tutti i dettagli relativi all'identità dell'individuo. L'uomo non aveva con sé alcun documento identificativo quando ha condotto l'attacco e non sta collaborando, hanno spiegato le fonti citate dai media.
"E' con grande dolore che possiamo confermare che entrambi i membri della Guardia Nazionale della West Virginia, colpiti oggi a Washington DC, sono deceduti a causa delle ferite riportate", aveva scritto in precedenza su X il governatore della West Virginia, Patrick Morrisey, salvo poi aggiungere poco dopo che sulle loro condizioni c'erano ''notizie contrastanti''.
Morrisey ha inviato più di 300 membri della Guardia Nazionale della West Virginia a Washington DC ad agosto, per supportare l'"emergenza di sicurezza pubblica" di Donald Trump. Ciò ha comportato l'invio di centinaia di soldati della Guardia Nazionale nella capitale e l'assunzione del controllo del dipartimento di polizia di Washington per un mese.
''L'animale che ha sparato è gravemente ferito'', ha scritto Trump sul suo Truth Social, "pagherà un prezzo molto alto".
Il presidente americano ha chiesto che altri 500 soldati della Guardia Nazionale vengano dispiegati a Washington DC. Lo ha dichiarato il capo del Pentagono Pete Hegseth, annunciando che presenterà la richiesta al Segretario dell'Esercito. "Questo non farà che rafforzare la nostra determinazione a garantire che Washington DC sia sicura e bella", ha affermato Hegseth.
Intanto il Dipartimento di Giustizia ha chiesto alla corte d'appello federale di sospendere d'urgenza l'ordinanza emessa la scorsa settimana dal giudice Jia Cobb con cui si chiedeva di rimuovere la Guardia Nazionale da Washington perché considerata illegale.
L'uomo arrestato per la sparatoria si è avvicinato agli agenti prendendoli di mira e ha sparato prima a uno di loro che si trovava a pochi metri di distanza. Lo scrive la Cnn citando tre fonti delle forze dell'ordine che ricostruiscono la dinamica della sparatoria. Una delle fonti ha poi affermato che il sospettato ha successivamente sparato all'altro agente che stava cercando di nascondersi dietro la pensilina di una fermata dell'autobus.
Il presunto attentatore è stato colpito quattro volte, dopo aver sparato agli agenti della Guardia Nazionale, hanno riferito fonti della polizia alla Cbs confermando che il sospettato è in custodia e ricoverato in ospedale.
La polizia di Washington ha dichiarato che non ci sono altri sospettati, a parte quello attualmente in custodia. "Al momento non ci sono indicazioni che ci fossero altri sospettati. L'unico sospettato coinvolto in questo incidente è stato colpito durante lo scambio'' a fuoco con gli agenti ed ''è stato trasportato in ospedale per le cure del caso", ha spiegato Jeff Carroll, vice capo esecutivo del Dipartimento di Polizia Metropolitana.
L'Fbi indagherà inizialmente sulla sparatoria come possibile atto di terrorismo, hanno affermato due alti funzionari delle forze dell'ordine statunitensi citati dalla Nbc. Il movente della sparatoria non è stato ancora determinato e la natura delle indagini potrebbe cambiare, hanno aggiunto le fonti.
Il vicepresidente JD Vance ha parlato della sparatoria incontrando i militari a Fort Campbell, nel Kentucky, per il Ringraziamento. ''Non conosciamo ancora il movente. C'è molto che non abbiamo ancora capito'', ha detto Vance. Quello che è accaduto, ha aggiunto, "penso che sia un triste promemoria del fatto che i soldati, che siano in servizio attivo, di riserva o della Guardia Nazionale, sono la spada e lo scudo degli Stati Uniti d'America".
''E' stato un attacco mirato'' contro gli agenti della Guardia Nazionale di Washington, ha dichiarato la sindaca di Washington Muriel Bowser nel corso di una conferenza stampa.
La Casa Bianca è stata riaperta per coloro che sono in possesso di 'un pass di sicurezza' dopo essere stata messa in lockdown.
L'aeroporto nazionale Reagan ha riaperto dopo aver sospeso i voli ''per motivi di sicurezza'' ma alcuni collegamenti sono ancora in ritardo. Lo ha annunciato la Federal Aviation Administration che aveva sospeso i voli allo scalo Reagan mentre un elicottero della polizia di Washington sorvolava la Casa Bianca. Circa una decina di voli in arrivo hanno sorvolato il Maryland e la Virginia per circa 30 minuti, ha precisato il Washington Post. Le norme di sicurezza introdotte dopo il mortale incidente di gennaio che ha coinvolto un jet regionale e un Black Hawk dell'esercito vicino all'aeroporto impediscono agli aerei di linea di atterrare quando ci sono elicotteri in volo nelle vicinanze.
11/26/2025 07:21 PM
(Adnkronos) - L’Inter torna dalla trasferta di Madrid con un borsone pieno di rimpianti. I nerazzurri perdono 2-1 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid, al termine di una partita ben giocata e dominata per lunghi tratti. Decidono ...
(Adnkronos) - L’Inter torna dalla trasferta di Madrid con un borsone pieno di rimpianti. I nerazzurri perdono 2-1 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid, al termine di una partita ben giocata e dominata per lunghi tratti. Decidono le reti di Julian Alvarez, nel primo tempo, e di Gimenez allo scadere. Inutile la rete di Zielinski per il momentaneo pareggio. Nerazzurri quarti in classifica a 12 punti.
L’Inter parte bene e dopo tre minuti ecco il primo brivido. Calcio di punizione dopo un fallo su Barella al limite dell’area: sul pallone va Dimarco, che ci prova con un gran sinistro a giro, ma Musso è attento e respinge in tuffo. Pochi minuti dopo, ecco l'episodio: intorno al 10’ l’Atletico Madrid passa in vantaggio con il tocco sotto porta di Julian Alvarez, ma la rete è viziata da un tocco con il braccio molto discusso di Baena, dopo il tentativo di respinta di Carlos Augusto. L’arbitro Letexier inizialmente annulla, poi rivede tutto al Var e cambia idea. Atletico in vantaggio.
Gli spagnoli alzano i ritmi con il passare dei minuti, ma la squadra di Chivu non è da meno e al 19’ ci prova con la botta dalla distanza di Calhanoglu. Musso mette in angolo. Prima dell’intervallo, la chance più interessante capita di nuovo sul sinistro di Dimarco. Al 42’, Bisseck apparecchia al limite dell’area per l’esterno, ma il sinistro finisce fuori di un niente. Colchoneros avanti all’intervallo.
La ripresa inizia subito con folate di Inter. Nemmeno il tempo del calcio d’inizio ed ecco il lancio al bacio di Bastoni per Barella. Stop al volo del centrocampista e pallonetto con il destro che centra la traversa. Ancora Inter pericolosa una manciata di minuti dopo. Lautaro imbuca per la sovrapposizione centrale di Dimarco, Musso mura alla grande il sinistro dell'esterno. Il pareggio è questione di minuti e arriva al 54’: triangolo Zielinski-Bonny-Zielinski e gol del centrocampista polacco in inserimento. Destro piazzato alle spalle di Musso e 1-1 meritatissimo per gli uomini di Chivu.
Agguantato il pareggio, i nerazzurri rallentano e ad accelerare è di nuovo l’Atletico: gli spagnoli vanno a un passo dal nuovo vantaggio prima con la girata al volo di Sorloth, a un quarto d’ora dalla fine, poi con una bella iniziativa di Griezmann. Provvidenziale Sommer sul destro del francese, entrato pochi minuti prima al posto di Baena. Nel finale, ecco la beffa. In pieno recupero, calcio d'angolo Atletico e colpo di testa in mischia di Gimenez per il definitivo 2-1. Prima sconfitta europea per i nerazzurri.
Nella sesta giornata della fase campionato, l'Inter ospiterà il Liverpool a San Siro il 9 dicembre.
11/26/2025 06:39 PM
(Adnkronos) - Marcello Lippi di nuovo in panchina? Sì. Almeno per poco. Il ct della Nazionale campione del mondo 2006, oggi 77enne, ha riassaporato le emozioni dello spogliatoio nella sua Viareggio. L'ex allenatore ha parlato ai ragazzi della squadra della ...
(Adnkronos) - Marcello Lippi di nuovo in panchina? Sì. Almeno per poco. Il ct della Nazionale campione del mondo 2006, oggi 77enne, ha riassaporato le emozioni dello spogliatoio nella sua Viareggio. L'ex allenatore ha parlato ai ragazzi della squadra della sua città (che oggi milita nel campionato toscano di Eccellenza) per cercare di dare una scossa in un momento di crisi (solo un punto conquistato nelle ultime quattro giornate).
Lippi, accompagnato nello spogliatoio dal presidente della squadra e al direttore generale, ha esordito così: “Ho vinto tanto, un Mondiale, Champions, scudetti. Ma anche io, nel corso della carriera, ho attraversato momenti difficili come quelli che state vivendo voi. Per venirne fuori dovete essere uniti, aiutarvi, in campo dovete essere compatti e determinati". L'ex tecnico, accompagnato dagli sguardi attenti dei giocatori, ha poi aggiunto: "Spero che le mie parole arrivino al punto giusto. Sì, proprio lì. Dal cuore il messaggio deve arrivare alla testa, che ha il compito di mettere in moto le gambe. Le vostre gambe. Ora tocca a voi".
11/26/2025 06:26 PM
(Adnkronos) - Elly Schlein è stata invitata a partecipare ad Atreju, la festa di FdI che si terrà a Roma a dicembre. Lo confermano fonti Pd. Stavolta la segretaria dem, che in un'altra occasione aveva declinato l'invito, ha fatto sapere ...
(Adnkronos) - Elly Schlein è stata invitata a partecipare ad Atreju, la festa di FdI che si terrà a Roma a dicembre. Lo confermano fonti Pd. Stavolta la segretaria dem, che in un'altra occasione aveva declinato l'invito, ha fatto sapere che è disponibile a partecipare solo se ci sarà un confronto a due con la premier Giorgia Meloni.
Fratelli d'Italia ha invitato a partecipare ad Atreju anche gli altri leader delle opposizioni. Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e quello di Azione, Carlo Calenda, andranno sicuramente. Diverso è il discorso per Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i due frontman di Avs sono stati invitati. "Se vado? Mi devono dire la data, per cui ancora non so", ha detto Bonelli interpellato alla Camera.
Atreju, arrivato quest'anno alla 26esima edizione, si svolgerà come sempre a Roma, dal 6 al 14 dicembre. A fare da cornice all'evento "di parte, ma non di partito", come chiariscono nella locandina, i giardini di Castel Sant'Angelo, che saranno allestiti da un grande villaggio natalizio con un'intera area destinata al mercantino di Natale, prodotti tipici e soprattutto una pista di pattinaggio, adatta tanto ai grandi quanto ai piccoli.
Il titolo scelto per questa edizione è: 'Sei diventata forte - L'Italia a testa alta'. E vista la varietà degli invitati, sarà senza dubbio il luogo in cui ci si confronterà sui grandi temi del momento: dalla riforma della giustizia al premierato, dalla sicurezza al ruolo dell'Italia nello scacchiere internazionale. Senza dimenticare, però, anche le mostre e il divertimento, con la musica e gli approfondimenti culturali.
11/26/2025 06:20 PM
(Adnkronos) - Affitti brevi, ampliamento dell'esenzione Isee sulla prima casa e dividendi. La maggioranza inizia a trovare una quadra sui temi 'caldi' della Manovra da 18 miliardi che, secondo gli Uffici di presidenza delle Camere, dovrebbe avere il via libera ...
(Adnkronos) - Affitti brevi, ampliamento dell'esenzione Isee sulla prima casa e dividendi. La maggioranza inizia a trovare una quadra sui temi 'caldi' della Manovra da 18 miliardi che, secondo gli Uffici di presidenza delle Camere, dovrebbe avere il via libera del Senato il 15 dicembre e approdare poi a Montecitorio il 19. Due ore di vertice a Palazzo Chigi, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, con i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, i capigruppo di maggioranza del Senato, Lucio Malan per Fdi, Massimiliano Romeo della Lega, e Maurizio Gasparri per Fi, per trovare l'intesa su questioni che, però, precisa una nota dell'esecutivo, "sono ancora aperte". Intanto, in Commissione Bilancio di Palazzo Madama passava la tagliola delle inammissibilità, segando 105 emendamenti sugli oltre 400 segnalati. Le proposte di modifica, però, restano ancora molte, anche perché ai senatori è stata data la possibilità di presentare altri emendamenti al posto di quelli cassati. Si continua a ragionare sulle coperture quindi: per soddisfare tutte le richieste, secondo un primo calcolo, servirebbe poco più di un miliardo, dice Malan. Ma Ciriani non si sbilancia: "E' una stima".
Tra i nodi di questa finanziaria, la querelle sugli affitti brevi era certamente uno dei principali. Ora, il punto su cui sembra che le forze di maggioranza stiano trovando una convergenza riguarda il numero di case di proprietà che farebbe scattare il 'reddito di impresa'. Attualmente, la cedolare secca sulla prima casa è tassata al 21%, dalla seconda alla quarta casa aumenta al 26%, dalla quinta casa in poi si parla, appunto, di reddito di impresa. Il ragionamento che si sta portando avanti punta ad abbassare questa asticella alla terza casa, lasciando invariate le aliquote del 21% sulla prima e del 26% sulla seconda, spiega il senatore Malan. "Noi tuteliamo la casa", afferma Gasparri, "su questo siamo tutti d'accordo, poi tocca al Mef vedere se le coperture ci sono". Su come e dove trovare queste risorse, nessuno si sbilancia, men che meno il Mef. Ciriani, a chi gli chiede se il governo parlerà con le banche, risponde con un secco: "Parleremo con tutti i soggetti interessati dagli interventi del governo".
Rispetto invece all'ipotesi, avanzata in due emendamenti – entrambi ammissibili – di Lega e Forza Italia, di tassare le plusvalenze dell'oro da investimento, il senatore del Carroccio Romeo va con i piedi di piombo: ''E' una tematica che ha bisogno di un ulteriore approfondimento, da quello che abbiamo compreso, perché è molto complessa. Non è tra i temi considerati abbastanza sicuri''. Tra gli altri punti all'ordine del giorno sul tavolo del vertice di maggioranza anche la possibilità di compensazione anche per i contributi previdenziali delle imprese, e misure a favore delle forze dell'ordine, mentre non si è parlato di rottamazione.
A Palazzo Madama intanto si va avanti con i lavori della Commissione. I tempi sono quelli fissati dagli Uffici di presidenza, che Ciriani intende rispettare. O almeno "ci proviamo", aggiunge. La riunione tra maggioranza e opposizione, governo, relatori, Mef e Ragioneria, sui temi comuni – calamità naturali, enti locali e metropolitane e italiani all’estero – è stata "positiva", dice il ministro. Quindi ora con il presidente della V, Nicola Calandrini, "vediamo se già martedì ci può essere un'altra riunione di commissione per provare a scremare gli emendamenti e i temi comuni concordati con le opposizioni”. Tra gli emendamenti della maggioranza salvati dall'ascia delle inammissibilità, oltre ai due già citati sull’oro, c’è quello, a firma Malan, sulle proprietà statale delle riserve auree della Banca d'Italia, tre proposte sulla sanatoria edilizia (lasciando indietro la quarta, inammissibile per copertura, che dava ai Comuni l'obbligo di rilasciare i titoli abilitativi edilizi in sanatoria).
Non passa invece la proposta a firma Testor e Dreosto (Lega) che prevedeva la vendita delle quote del Mes detenute dall'Italia per finanziare il taglio della pressione fiscale. Ma il Carroccio non si arrende e lavora ad una riformulazione: "Avevamo messo la cifra esatta di 5 miliardi all'anno. La ratio" della non ammissibilità "è che non sapendo nemmeno se legislativamente sia possibile e quali siano le tempistiche, non possiamo dare per buona la copertura. Ora - ha spiegato il senatore leghista Claudio Borghi - alleggeriamo l'emendamento, per cui si autorizza il governo alla cessione delle quote del Mes e il ricavato, senza quantificarlo, andrà nel fondo per la riduzione della pressione fiscale".
Pollice verso anche per l’emendamento a firma Mancini (Fdi), che prevedeva la proroga di Opzione donna, ampliando la platea ed estendendo al 31 dicembre di quest'anno il termine per maturare i requisiti che permettono di usufruire del trattamento pensionistico. Anche in questo caso si provvederà ad una riformulazione, per superare lo scoglio delle coperture. Bocciato poi, tra gli altri, lo stop al tetto degli stipendi della Pa per i compensi dei manager dalle società quotate, anche se a controllo pubblico. La proposta, che tra le firme contava quelle dei capigruppi del Carroccio e degli azzurri al Senato, Massimiliano Romeo e Maurizio Gasparri, non ha passato il vaglio delle ammissibilità perché considerata estraneo per materia.
11/26/2025 06:01 PM
(Adnkronos) - Le riserve in oro di Bankitalia "appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano". L'emendamento alla manovra, a firma del capogruppo di FdI Lucio Malan, è stato ammesso all'esame della Commissione Bilancio del Senato. Cosa vuol dire la ...
(Adnkronos) - Le riserve in oro di Bankitalia "appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano". L'emendamento alla manovra, a firma del capogruppo di FdI Lucio Malan, è stato ammesso all'esame della Commissione Bilancio del Senato. Cosa vuol dire la proposta di modifica e perché preoccupa chi si schiera contro? Il concetto sottinteso è che le risorse possano diventare disponibili e quindi possano essere utilizzate. Per fare cosa? L'opzione principale è che ci possa essere l'intenzione di venderne sul mercato una parte per finanziare o una riduzione del debito o misure di politica economica altrimenti senza copertura.
Quali conseguenze potrebbe avere una scelta del genere? La prima, più evidente, è che verrebbe meno il compito di 'riserva' che è attribuito all'oro. Ne potrebbero derivare rischi per la stabilità finanziaria, per la ragione, altrettanto facile da comprendere, che verrebbe meno una copertura dai rischi. La credibilità del Paese sui mercati finanziari passa anche per gli strumenti che la Banca d'Italia, nel contesto del Sistema europeo di banche centrali, e quindi in stretta relazione con la BCE, può utilizzare in caso di necessità. C'è anche un altro elemento da tenere in considerazione, quello della fiducia. La vendita delle riserve in oro potrebbe essere letta, proprio per la loro natura, come una scelta 'estrema', legata a condizioni di necessità e di emergenza. Infine, per come è costruito il sistema, una vendita delle risorse in oro di una banca centrale europea avrebbe anche l'effetto di indebolire l'Euro.
Una serie di documenti pubblicati sul sito della Banca d'Italia consentono di ricostruire le principali prerogative legate alle risorse in oro. Si possono sintetizzare con tre domande.
Dal punto di vista finanziario l'oro è un efficace strumento di copertura contro eventi avversi. Il suo prezzo tende infatti a salire nei momenti in cui gli operatori finanziari percepiscono un elevato livello di rischio, ad esempio in situazioni di crisi finanziarie. L'investimento in oro può quindi offrire una protezione contro scenari considerati molto rischiosi, sebbene poco probabili.
In caso di crisi valutarie, una banca centrale può disporre dell'oro, al pari delle riserve in valuta estera, per preservare la fiducia nella valuta nazionale utilizzandolo come garanzia per ottenere prestiti o, in ultima istanza, vendendolo sul mercato per acquistare la valuta nazionale così da sostenerne il valore. Un considerevole ammontare di oro garantisce a una banca centrale una più elevata capacità di azione nel preservare la fiducia nel sistema finanziario nazionale.
L'oro è anche un buon presidio contro l'inflazione, in quanto tende a mantenere il suo valore nel tempo. Inoltre, a differenza delle valute fiduciarie, l'oro non è un'attività "emessa" da un Governo o da una banca centrale e quindi il suo valore non è condizionato dalla solvibilità dell'emittente.
Infine, una parte dell'oro deve essere detenuta cautelativamente per soddisfare eventuali richieste da parte della BCE di ulteriori conferimenti (cd further calls) ex art. 30 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della BCE.
Le riserve auree sono parte integrante delle riserve ufficiali del Paese e hanno la funzione di rafforzare la fiducia nella stabilità del sistema finanziario italiano e nella moneta unica.
La Banca d'Italia è il quarto detentore di riserve auree al mondo, dopo la Federal Reserve statunitense, la Bundesbank tedesca e il Fondo Monetario Internazionale. Il quantitativo totale di oro di proprietà dell'Istituto è pari a 2.452 tonnellate, costituito prevalentemente da lingotti (95.493) e per una parte minore da monete. Il valore aggiornato dell'oro viene pubblicato annualmente nel Bilancio della Banca d'Italia.
L'oro dell'Istituto è custodito nei caveau della Banca d'Italia e di primarie banche centrali. Tale scelta deriva, oltre che da ragioni storiche legate ai luoghi in cui l'oro fu acquistato, anche da una strategia di diversificazione finalizzata alla minimizzazione dei rischi. Inoltre, la custodia nelle principali piazze finanziarie ne permette, in caso di necessità, un più rapido utilizzo, limitando i costi e i tempi legati al trasporto del metallo: oggi il 5,76% (141,2 tonnellate) è nel Regno Unito; il 6,09% (149,3 tonnellate) è in Svizzera; il 43,29% (1.061,5 tonnellate) è negli Stati Uniti; il 44,86% (1100 tonnellate) è in Italia.
L'oro che la Banca d'Italia detiene è parte integrante delle riserve ufficiali, la cui gestione è uno dei compiti fondamentali svolti dall'Eurosistema ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della BCE. Le banche centrali gestiscono le riserve ufficiali in piena indipendenza, nei limiti degli indirizzi adottati dalla BCE a salvaguardia della politica monetaria unica. In particolare, le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 43/1998 sulla partecipazione della Banca al SEBC stabiliscono al comma 2 dell'articolo 7 che: "La Banca d'Italia provvede in ordine alla gestione delle riserve ufficiali, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 31 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea". (Di Fabio Insenga)
11/26/2025 05:47 PM
(Adnkronos) - Diventa definitivo l'ergastolo per Marco Bianchi mentre ci sarà un nuovo processo di Appello, il terzo, per il fratello Gabriele. Lo ha deciso la Cassazione dopo la camera di consiglio al termine dell'udienza del processo sull'omicidio di ...
(Adnkronos) - Diventa definitivo l'ergastolo per Marco Bianchi mentre ci sarà un nuovo processo di Appello, il terzo, per il fratello Gabriele. Lo ha deciso la Cassazione dopo la camera di consiglio al termine dell'udienza del processo sull'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ventunenne ucciso durante un pestaggio a Colleferro la sera del 6 settembre 2020. I giudici della Quinta sezione penale, accogliendo quanto chiesto questa mattina nella requisitoria dal sostituto procuratore generale Luigi Birritteri, hanno disposto un nuovo processo di Appello per ridiscutere le attenuanti generiche concesse a Gabriele Bianchi, condannato a 28 anni nell'Appello bis, confermando invece l'ergastolo per il fratello Marco.
In primo grado i fratelli Bianchi erano stati condannati all'ergastolo, mentre nel primo processo d'appello i giudici avevano concesso le attenuanti generiche facendo scendere la pena a 24 anni per entrambi. La Cassazione aveva già riconosciuto la responsabilità penale per tutti gli imputati per omicidio volontario e reso definitive le condanne per gli altri due imputati, 23 anni per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli.
11/26/2025 05:27 PM
(Adnkronos) - Un nuovo parcheggio sotterraneo da 140 posti sarà realizzato vicino a piazza San Pietro, nel rione Borgo di Roma, ma i residenti sono già pronti a dare battaglia: "Faremo un ricorso al Tar, e ne faremo anche ...
(Adnkronos) - Un nuovo parcheggio sotterraneo da 140 posti sarà realizzato vicino a piazza San Pietro, nel rione Borgo di Roma, ma i residenti sono già pronti a dare battaglia: "Faremo un ricorso al Tar, e ne faremo anche uno straordinario al Presidente della Repubblica, oltreché al mediatore europeo", dice all'Adnkronos Rosita Torre, portavoce del comitato che raccoglie molti residenti dello storico rione di Roma, fra via della Conciliazione e il quartiere Prati. I posteggi per le auto, destinati alla vendita ai privati, saranno realizzati a piazza Americo Capponi, ma i 'borghigiani' dicono di No. "I posteggi - afferma - saranno destinati alla vendita ai privati, ma la cosa più grave è che a questi 140 posti che vorrebbero realizzare sottoterra vanno sottratti i circa 80 di superficie che saranno soppressi per migliorare l'area: facendo i conti è chiaro che, alla fine, il saldo è di 'soli' 60 stalli. Stiamo parlando di posti auto e non di box, che, dalle carte che abbiamo visto, saranno messi in vendita a circa 120mila euro".
Quello che preoccupa i residenti, spiega Torre, "è la totale assenza di informazioni da parte dell'amministrazione: la notizia di questo parcheggio ci è arrivata tramite passaparola, e alcuni ancora non ci credono", nonostante la delibera 48/2025 firmata da Roberto Gualtieri in qualità di commissario straordinario di governo per il Giubileo 2025: il testo, datato 1 settembre scorso, approva l'intervento 128 "Parcheggio interrato Largo Americo Capponi - approvazione del progetto e dello schema di convenzione per la realizzazione dell'intervento". Inoltre, spiega la portavoce, "i palazzi della zona non hanno fondamenta, poggiano direttamente sul terrapieno, sono costruiti direttamente su un terreno alluvionale, con la falda acquifera che mediamente è a 7 metri, ma in alcuni punti è anche a due. E siamo anche molto preoccupati dai tempi che sono strettissimi: se il cantiere non dovesse partire entro il 6 gennaio, con la chiusura della Porta Santa - dice Torre - si chiuderebbero anche tutti i finanziamenti giubilari".
A sostegno delle sue preoccupazioni, Torre menziona alcuni dei pareri negativi ricevuti dal progetto: "Siamo andati a leggere le carte e abbiamo trovato dei pareri negativi, purtroppo non vincolanti, come quello del I Municipio (datato 9 febbraio 2024 e visionato dall'Adnkronos, ndr) o della polizia locale di Roma Capitale (datato 8 febbraio 2024) . Cui poi si aggiunge quello 'di massima favorevole' espresso dalla direzione interventi su edilizia monumentale della Sovrintendenza Capitolina (9 febbraio 2024), e del dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti (15 febbraio 2024). Per questo, noi ci stiamo organizzando, fra avvocati e ricorsi".
"Ad aprile 2023, quasi due anni e mezzo fa, la giunta del I Municipio diede parere contrario al parcheggio di piazza Americo Capponi. Adesso, anche con la nuova ordinanza firmata da Roberto Gualtieri in qualità di commissario straordinario per il Giubileo, lo scorso 20 novembre il consiglio del I Municipio ha ribadito la sua contrarietà votando all'unanimità, maggioranza e opposizione, contro questo progetto". A dirlo all'Adnkronos è Adriano Labbucci, assessore alla Mobilità, Lavoro, Transizione Ecologica e Memoria del I Municipio di Roma Capitale, sul progetto del parcheggio interrato di piazza Capponi, nel rione Borgo.
"Il progetto - spiega ancora l'assessore - prevede 140 parcheggi disposti su due piani. Parcheggi che sono pertinenziali: possono essere acquistati da coloro i quali o abitano o esercitano un'attività lì in zona. Questa è anche una richiesta che noi in genere facciamo, quando si parla di parcheggi, per evitare i parcheggi a rotazione. Il punto è che però questi parcheggi pertinenziali, se poi non c'è la possibilità di venderli tutti, c'è una clausola che ti permette dopo di poter procedere in un altro modo. Dopodiché i residenti si sono fatti anche due calcoli su quante eventualmente potrebbero costare questi posti auto ed è chiaro che stiamo parlando di cifre importanti", che i residenti quantificano sopra i 100mila euro.
Labbucci poi sottolinea che questo intervento "è un lavoro giubilare, ma il finanziamento è privato. Tra i motivi della nostra contrarietà poi va sottolineato che, nel giro di meno di un chilometro, sono previsti tre parcheggi: Lungotevere Castello, piazza Capponi e l'unico sul quale abbiamo espresso parere favorevole, quello di piazza Risorgimento. Più quello già operativo di piazza Cavour e quello di Lungotevere dei Mellini, in corso di realizzazione. Noi vorremmo capire il disegno: non può essere che il criterio sia la proposta del privato, che va bene, ma deve essere inserita in una visione d'insieme sulla mobilità di quell'area. Peraltro, se alla fine di tutto si realizzano solo i parcheggi, a Lungotevere Castello e piazza Capponi, su cui come Municipio abbiamo espresso parere negativo, non si capisce qual è l'indirizzo".
Fonti dell'assessorato alla Mobilità riferiscono all'Adnkronos che "sul parcheggio di piazza Americo Capponi l'intenzione dell'amministrazione, convinta di avere tutte le carte in regola, è di andare avanti" definendo "pretestuose" le polemiche sul progetto del parcheggio sotterraneo.
Quanto al grande numero di parcheggi che sono presenti o dovrebbero essere realizzati in zona, ovvero piazza Risorgimento, piazza Capponi, Lungotevere Mellini, piazza Cavour e Lungotevere Castello, le stesse fonti precisano che quest'ultimo "non si realizzerà per questioni di sicurezza", visto che poco distanti ci sono la corte di Cassazione e il tribunale di Sorveglianza.
11/26/2025 05:05 PM
(Adnkronos) - Arrivano nuove regole per i power bank in aereo. I dispositivi utilizzati per caricare gli smartphone sono al centro dei provvedimenti adottati da diverse compagnie aeree in Australia, che si candida a fare da apripista - magari ...
(Adnkronos) - Arrivano nuove regole per i power bank in aereo. I dispositivi utilizzati per caricare gli smartphone sono al centro dei provvedimenti adottati da diverse compagnie aeree in Australia, che si candida a fare da apripista - magari per Europa e resto del mondo - implementando ulteriori misure di sicurezza in volo dopo un incidente avvenuto a luglio, con un principio di incendio provocato da un power bank riposto in una cappelliera di un aereo della Virgin Australia.
Le nuove regole prevedono che i passeggeri potranno portare a bordo al massimo 2 power bank, con limiti definiti di potenza, e dovranno sistemare i dispositivi in modo che siano facilmente accessibili.
"A livello globale, i viaggiatori trasportano sempre più dispositivi alimentati a batterie al litio e, sebbene questi articoli siano generalmente sicuri se imballati e gestiti correttamente, la decisione ridurrà al minimo i potenziali rischi associati a questi apparecchi", ha detto Chris Snook, Chief Operations Officer di Virgin Australia, come si legge su The Sun.
Le modifiche alla norme di Virgin Australia entreranno in vigore il 1° dicembre. I passeggeri potranno portare power bank da 100 watt ora: per qualsiasi potenza superiore sarà necessaria un'autorizzazione speciale.
Il divieto entrerà in vigore dal 15 dicembre per Qantas, QantasLink e Jetstar e la capacità massima consentita per un power bank sarà di 160 watt ora. Il provvedimento si applicherà a tutti i voli internazionali e nazionali.
Per capire se il power bank rispetta i limiti della compagnia, bisogna calcolare i watt ora: bisogna moltiplicare la capacità della batteria (mAh) per la tensione (V) della batteria al litio interna e dividere per 1.000.
Le compagnie aeree hanno confermato che i power bank saranno ancora consentiti a bordo, ma dovranno essere collocati in un luogo accessibile, preferibilmente nella borsa sotto il sedile di fronte o nella tasca posteriore del sedile.
I voli Virgin Australia non consentiranno inoltre di riporre i power bank nella cappelliera. Se un passeggero ha bisogno di caricare il proprio dispositivo durante il volo, potrà utilizzare le porte USB presenti sul sedile.
Le compagnie aeree australiane non sono le prime a introdurre limiti per i power bank: si sono già attivate in passato Emirates e Singapore Airlines. L'introduzione di nuove regole sui power bank da parte delle compagnie aeree australiane fa seguito a una nota della Federal Aviation Authority (FAA) negli Stati Uniti a settembre, dopo la segnalazione di 50 incidenti associati a power bank a bordo dei voli.
"Le batterie al litio conservate nelle cappelliere dei passeggeri e/o nei bagagli a mano potrebbero essere nascoste, difficilmente accessibili o non facilmente monitorabili dai passeggeri o dai membri dell'equipaggio. Per questo motivo, il rilevamento di fughe termiche e l'attivazione delle misure antincendio potrebbero essere ritardati durante il volo, aumentando il rischio per la sicurezza", ha spiegato la FAA.
11/26/2025 05:04 PM
(Adnkronos) - Golpe in Guinea-Bissau dove i militari "hanno scoperto un piano di destabilizzazione in atto" che contemplava "un tentativo di manipolazione dei risultati elettorali" con il presunto coinvolgimento di "alcuni politici" e un "noto boss della droga". E' ...
(Adnkronos) - Golpe in Guinea-Bissau dove i militari "hanno scoperto un piano di destabilizzazione in atto" che contemplava "un tentativo di manipolazione dei risultati elettorali" con il presunto coinvolgimento di "alcuni politici" e un "noto boss della droga". E' quanto ha affermato il portavoce dell'Esercito, Denis N’Canha, nel messaggio alla popolazione trasmesso dalla tv Tgb, con l'annuncio che la nuova giunta "assume tutti i poteri dello Stato", della "destituzione" del presidente uscente e con la rassicurazione che l'obiettivo è "ripristinare la sicurezza nazionale e l'ordine pubblico". I militari hanno imposto il coprifuoco dalle 21 alle 6.
Il presidente uscente Umaro Sissoco Embaló è stato "destituito immediatamente". Quest'ultimo ha denunciato al settimanale Jeune Afrique di essere stato arrestato nel suo ufficio all'interno del palazzo presidenziale.
"E' trattato bene", ha detto all'Afp una fonte militare, riferendo che il presidente - che aveva rivendicato la vittoria dopo il voto di domenica e con lui anche il candidato dell'opposizione Fernando Dias - viene trattenuto nel quartier generale dello Stato maggiore "con il capo dello Stato maggiore e il ministro dell'Interno".
Secondo N’Canha, i militari, al lavoro per "un ritorno totale alla normalità costituzionale", hanno trovato un "deposito di armi". Annunciata "la chiusura totale, fino a nuovo avviso, di tutte le istituzioni della Repubblica di Guinea-Bissau", oltre alla chiusura dei confini.
"Sospeso l'accesso ai social network", ha aggiunto il portavoce, parlando di "situazione grave" nel mezzo delle tensioni dopo le elezioni generali di domenica scorsa, un processo "sospeso" per i militari.
11/26/2025 05:04 PM
(Adnkronos) - L’assemblea dei delegati dell’Associazione Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili (Cnpr), presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2025 e il bilancio di previsione per l’anno 2026.
Il 2025 è ...
(Adnkronos) - L’assemblea dei delegati dell’Associazione Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili (Cnpr), presieduta da Luigi Pagliuca, ha approvato l’assestamento del preventivo 2025 e il bilancio di previsione per l’anno 2026.
Il 2025 è influenzato da una buona tenuta dei rendimenti del patrimonio mobiliare e da un buon incremento della contribuzione da parte degli iscritti; la ripresa delle quotazioni dei mercati dopo le incertezze scaturite dal “Liberation day” per l’imposizione dei dazi da parete degli Stati Uniti ha visto prevalere la propensione per l’indirizzamento degli investimenti verso il mercato azionario, che consentito il realizzo di un incremento della previsione dei proventi da investimenti che si prevede registreranno alla fine dell’anno un valore di 1139 milioni, mentre gli oneri per gli investimenti si assesteranno a euro 36,4 milioni.
Gli eventi geopolitici, in un anno connotato dal dispiegamento delle politiche commerciali della nuova presidenza statunitense e dal rallentamento della crescita economica si sono riflessi sul realizzo dei risultati finanziari. L’attenuazione dell’inflazione, avviata verso il tasso obiettivo del 2% in Europa e poco sopra negli Stati Uniti, consente un miglioramento dei tassi reali positivi, ancorché gli effetti sulla domanda interna almeno per l’Italia non aiutano la crescita economica che si prevede in contrazione allo 0,4% nel 2025. I mercati hanno registrato una breve fase di consolidamento dei risultati nel mese aprile anche a seguito del dispiegamento delle politiche commerciali da parte degli Stati Uniti, mediante l’incremento delle tariffe doganali Il budget assestato sottoposto all’approvazione dell’assemblea rileva un risultato al lordo delle poste di rettifica, iscritte all’insegna della prudenza, positivo per euro 109,10 milioni e un risultato netto positivo di 25,57 milioni.
Le rettifiche, che influenzano il risultato netto, sono legate all’incremento di 5 milioni di svalutazione delle attività finanziarie che esprimono un dato assestato di 44 milioni e all’incremento della svalutazione dei crediti verso iscritti per 3,4 milioni, che portano la svalutazione dei crediti iscritti nell’attivo circolante a complessivi euro 39,52 milioni. Il budget assestato non tiene conto delle variazioni positive derivanti dal riaccertamento delle maggiori sanzioni e interessi pregressi, già svalutate in passato.
Il bilancio di previsione assestato evidenzia una leggera contrazione delle entrate contributive pari a euro 2 milioni che portano l’assestamento delle entrate per contributi 333,55 milioni, a fronte di una morosità che al mese di ottobre era di poco inferiore al 15% rispetto all’accertamento della contribuzione dovuta. La spesa per le prestazioni previdenziali e assistenziali si assesta a 305,4 milioni con un incremento di 3,6 milioni, mentre le prestazioni assistenziali si confermano in base alla misura preventivata, con una previsione di fine esercizio pari a 8,66 milioni di euro.
Il Preventivo per l’esercizio 2026 prospetta un risultato al lordo delle rettifiche di valore pari a 97,67 milioni (35,9 milioni il risultato netto). Sono stime all’insegna della significativa prudenza, che valutano un leggero incremento della contribuzione degli iscritti, in considerazione dell’adeguamento della contribuzione minimale per effetto dell’inflazione in misura pari al 1,238%. La contribuzione è stimata in 340,94 milioni riferita ad una popolazione tra iscritti attivi e pensionati che proseguano l’attività di 27.000 soggetti.
La spesa per le prestazioni istituzionali anche essa in crescita per l’effetto della perequazione delle prestazioni dal 1° gennaio 2025 in misura pari al 1,238% stima un costo di 305,02 milioni riferito ad una stima di 13.120 pensionati (con un incremento di 573 prestazioni), con un maggior costo rispetto al budget assestato di 9,67 milioni di euro.
I proventi lordi derivanti dagli investimenti sono stimati in 103,03 milioni, di cui 23,98 derivanti investimenti immobilizzati e 79,05 milioni da investimenti iscritti nell’attivo circolante, con un decremento di 11,3 milioni rispetto al budget assestato. Gli oneri derivanti dagli investimenti iscritti nel circolante sono stimati in 20,4 milioni, con una contrazione di 16 milioni di euro rispetto al budget assestato. Il risultato netto derivante dalla gestione finanziaria degli investimenti si stima pari 82,62 milioni di euro contro i 77,61 milioni di euro indicati nel budget assestato. Il patrimonio mobiliare investito comprensivo dei fondi immobiliari, dato questo che alla data del 31 ottobre 2025 registra un rendimento finanziario, da inizio anno 2025, positivo del 5,01%; quello delle gestioni a mandato, con un patrimonio investito a valori di mercato pari a euro 1.255,3 milioni rileva un rendimento da inizio anno del +7,03%.
Per l’anno 2025, l’ente prevede di conseguire proventi finanziari in crescita con il budget assestato, in lieve contrazione rispetto al dato consuntivato nel bilancio del 2024, con rendimenti leggermente in calo i sia sulla componente obbligazionaria che sulla componente azionaria investita.
Prosegue nell’assestamento della previsione 2025 e nella previsione del risultato 2026, la politica del prudente apprezzamento dei crediti verso gli iscritti, che portano l’ente a svalutare sensibilmente i crediti contributivi per 39,52 milioni nel 2025 e 27,75 milioni nel 2026. L’ente sta proseguendo le azioni dirette alla regolarizzazione delle posizioni contributive, con l’intensificazione di azioni esecutive da attuarsi nel corso del 2026, sulle posizioni irregolari oggetto di rivendicazione riguardanti le annualità contributive fino al 31/12/2021 che ha comportato una mole di oltre 8.000 decreti ingiuntivi.
Nonostante l’intensificarsi delle procedure di recupero, che vede ad oggi la morosità corrente di poco inferiore al 15% dei contributi accertati nell’anno corrente, resta da intensificare l’azione di contrazione della morosità originatasi negli anni più recenti, in parte avviata nel corso del 2022. La situazione impone la necessità di proseguire la valutazione di una prudente e cospicua politica di accantonamento del rischio sui crediti.
La svalutazione dei crediti per contributi e sanzioni, che alla fine del 2026 registrerà l’ammontare complessivo di 333,5 milioni di euro, non consiste nella rinunzia al recupero, che prosegue nei confronti di tutti i debitori. Essa è una posta contabile che intende tutelare il rischio di inesigibilità derivante dal consolidarsi di posizioni accumulate negli anni, ed anche a eliminare dal bilancio tecnico le influenze che i crediti - potenzialmente non esigibili - possono avere.
Nel corso dell’adunanza il comitato ha provveduto ad approvare l’aggiornamento dell’analisi ALM valevole per il triennio 2026 -2028. L’analisi della strategia di investimento si pone il perseguimento di una sensibile accelerazione del processo di contrazione della componente investita nella componente immobiliare che è prevista alla fine del periodo 2028 pari 19,8%: al 30 /06/2025 la componente immobiliare si attesta al 27,8%. L’obiettivo di rendimento reale è fissato all’ 1,6% netto, mentre quello nominale è posizionato al 3,7% a seguito di una inflazione stimata nella coda del triennio (2,1%). L’indice di sostenibilità è in miglioramento registrando sulla scorta dei valori a mercato al 30/06/2025 un funding ratio pari a 115,5% (nell’Alm elaborata nel 2024 si attestava al 93,3%) e un valore atteso alla fine del 2025 identico. La crescita del funding ratio rispetto alla precedente analisi migliora del 22,2%.
L’allocazione del patrimonio mobiliare nel prossimo anno vede un incremento del posizionamento sui mercati azionari al 34,0% (31,6% il posizionamento al 30 giugno 2025); un incremento della classe d’investimento alternativa declinata complessivamente al 15% (2% la componente liquida e 13% quella illiquida a fronte di un posizionamento al 30 giugno del 9,1%, rispettivamente il 2,1% per la componente liquida e 7,0% per la componente illiquida), un posizionamento al 46,0% sulle asset class obbligazionarie (50,8% il posizionamento al 30 giugno), e una leggera contrazione dell’allocazione delle partecipazioni al 2,5% (3,2% il posizionamento al 30 giugno 2025). L’ente ha inoltre approvato il nuovo bilancio tecnico attuariale redatto sulla base dei dati al 31/12/2024, che attesta la sostenibilità a 50 anni del fondo previdenziale, nonché il rispetto dei requisiti richiesti dalla legge 335/1995 in tema di equilibrio finanziario a 30 anni.
11/26/2025 04:40 PM
(Adnkronos) - Un 19enne italiano è stato accoltellato al fianco su ponte degli Annibaldi, a pochi metri dal Colosseo, a Roma, da un altro ragazzo che ha provato prima a vendergli il fumo e poi a farsi consegnare 10 euro. E' ...
(Adnkronos) - Un 19enne italiano è stato accoltellato al fianco su ponte degli Annibaldi, a pochi metri dal Colosseo, a Roma, da un altro ragazzo che ha provato prima a vendergli il fumo e poi a farsi consegnare 10 euro. E' accaduto la notte tra lunedì e martedì scorsi. L'aggressore, un 18enne tunisino senza fissa dimora, è stato fermato per tentata rapina aggravata dalla polizia che lo ha rintracciato la stessa notte all'incrocio tra via Amendola e via Gioberti. Il ferito ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è andato autonomamente a farsi medicare. Non è grave.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il 19enne con alcuni amici stava scattando foto su ponte degli Annibaldi, quando due giovani si sono avvicinati chiedendo se volessero acquistare del fumo. I ragazzi hanno rifiutato e a quel punto il 18enne tunisino, che indossava una felpa bianca con cappuccio in testa, ha chiesto al 19enne di consegnargli dieci euro. Quando il ragazzo ha rifiutato, il 18enne ha estratto un coltello dalla manica e lo ha colpito al fianco sinistro. Poi si è diretto verso gli amici che sono riusciti a fuggire e a richiamare l'attenzione di un equipaggio della polizia del commissariato Esquilino.
I poliziotti hanno immediatamente chiamato il 118 e prestato le prime cure al ragazzo poi si sono messi alla ricerca dell'aggressore che è stato ritracciato intorno all'1.30. I poliziotti hanno sequestrato anche il coltello a scatto con lama di 7 cm che nascondeva nella manica. Portato al commissariato Viminale, il 18enne è stato riconosciuto dalla vittima e sottoposto a fermo.
11/26/2025 04:22 PM
(Adnkronos) - Una nuova istanza per chiedere la riapertura dell'indagine sulla morte dello scrittore Pier Paolo Pasolini, ucciso ad Ostia il 2 novembre del 1975, è stata presentata in Procura a Roma. Il procedimento era stato archiviato nel 2015.
La richiesta, ...
(Adnkronos) - Una nuova istanza per chiedere la riapertura dell'indagine sulla morte dello scrittore Pier Paolo Pasolini, ucciso ad Ostia il 2 novembre del 1975, è stata presentata in Procura a Roma. Il procedimento era stato archiviato nel 2015.
La richiesta, depositata dall'avvocato Stefano Maccioni in nome e per conto dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, del regista David Grieco e dello scrittore ed editore Giovanni Giovannetti, verte su “nuovi elementi emersi anche dalla visione delle immagini fornite dalla Rai del telegiornale dell’epoca - si legge in una nota - ma soprattutto fondata sulla elaborazione dei dati finora raccolti che devono necessariamente essere letti unitariamente e che conducono ad un’unica conclusione: Pelosi non era con certezza da solo la sera dell’omicidio quindi è fondamentale accertare chi fosse con lui quella sera". Nel 2023 la Procura di Roma aveva già rigettato un’istanza sulla riapertura dell’indagine sull’omicidio di Pasolini.
11/26/2025 04:21 PM
(Adnkronos) - Le nuove misure per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sono state analizzate oggi in occasione della 13sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza, organizzata dal Consiglio nazionale degli ingegneri. Il Cni ...
(Adnkronos) - Le nuove misure per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sono state analizzate oggi in occasione della 13sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza, organizzata dal Consiglio nazionale degli ingegneri. Il Cni rileva che “occorre riconoscere che il Paese si è dotato negli ultimi anni di una normativa sempre più efficace in termini di prevenzione dal rischio sui luoghi di lavoro e sulla gestione di contesti di pericolo, sebbene il quadro complessivo resti critico. Vale la pena di chiedersi a che punto siamo, a cominciare dal tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”. “Occorre affinare - suggerisce - gli strumenti di prevenzione, controllo, monitoraggio e formazione, perché sappiamo, come mostrano i dati, che incrementare i livelli di attenzione porta buoni frutti. In questo senso si muove certamente il Decreto legge 31 ottobre 2025 n. 159 che affina i sistemi di controllo già esistenti ed introduce strumenti innovativi che consento di tracciare i flussi di lavoro consentendo di migliorare le tecniche di prevenzione da infortuni, facendo conoscere meglio non solo pericoli realmente accaduti ma situazioni potenzialmente pericolose ovvero i cosiddetti ‘near-miss’. Di una molteplicità di nuovi strumenti, inclusa la cosiddetta patente a punti dei lavoratori, introdotta un anno fa si parlerà nel primo tavolo di discussione in programma il cui obiettivo è quello di definire come strumenti sempre più sofisticati ed efficaci possano realmente configurarsi come una infrastruttura a rete in cui imprese e lavoratori operino in condizioni di crescente sicurezza”.
Il Cni ricorda come “le statistiche Inail mostrino come sempre elementi in chiaro-scuro, ma i miglioramenti sono oggi più evidenti rispetto al passato. Tra il 2020 ed il 2024 le denunce di infortunio sul lavoro sono passate da 572.406 a 592.882 con un incremento del 3,5%. Tuttavia occorre osservare i dati più in filigrana. Nel medesimo periodo infatti gli incidenti su luogo di lavoro (al netto di quelli in itinere) vero e proprio si sono ridotti del 3,2% (passando da 506.514 nel 2020 a 489.472), mentre quelli in itinere, legati sostanzialmente al transito dall’abitazione al lavoro (su cui incidono altri elementi di rischio legati sostanzialmente alle condizioni di trasporto) sono aumentati del 56% (passando da 65.892 nel 2020, a 103.010 nel 2024). Anche escludendo dall’analisi l’anno 2020, ovvero l’anno del Covid-19, questo trend si è ripetuto più di recente. Tra il 2022 ed il 2024, per esempio gli incidenti sul lavoro sono diminuiti del 19%, mentre quelli in itinere sono aumentati dell’8%”.
“Le denunce di infortunio mortale sul luogo di lavoro (sono esclusi quindi quelli in itinere) - sottolinea - sono passate da 1.502 nel 2020 a 894 nel 2024 con una flessione del 40% e per il 2025 l’Inail prevede, fortunatamente, un ulteriore flessione. Viceversa, le denunce di incidente con esito mortale in itinere sono aumentate quasi del 30%. Nel complesso in Italia le denunce di incidente con esito mortale tra il 2020 ed il 2024 si sono ridotte del 30%. Occorre ricorda comunque che in linea generale gli incidenti sul luogo di lavoro (mortali e non) sono sempre la larga maggioranza degli incidenti totali”.
“Il quadro legato all’incidentalità sui luoghi di lavoro - commenta il Cni - resta certamente complesso, perché anche un solo infortunio rappresenta una criticità, ma il trend in calo incoraggia ad intensificare non solo i controlli, ma a sviluppare strategie e strumenti che possano rendere sempre più noti e controllabili i fattori di rischio.
L’impressione è che la normativa italiana in materia di prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro possa contribuire notevolmente ad innalzare i livelli di prevenzione da incidenti. Peraltro non a caso una comparazione a livello europeo mostra come l’Italia registri un tasso di incidentalità mortale sui luoghi di lavoro più contenuto rispetto ai principali Paesi industrializzati. Eurostat riporta per il nostro Paese 0,87 incidenti mortali per 100.000 occupati, a fronte dei 3,3 incidenti (per 100.000 occupati) registrati in Francia e dell’1,5 incidenti in Spagna. L’Italia registra comunque meno incidenti mortali rispetto alla media UE che si caratterizza per 1,26 incidenti mortali per 100.000 occupati”.
“Il Codice di prevenzione incendi - ricorda il Cni - varato nel 2015, ha rappresentato un punto di svolta nella gestione delle crisi relative al rischio di incendio offrendo ai professionisti la via per nuove metodiche legate alla prevenzione. Le nuove norme hanno introdotto, infatti, un approccio più prettamente prestazionale alla sicurezza antincendio, consentendo al professionista, a determinate condizioni, di derogare alle norme prescrittive raggiungendo egualmente l’obiettivo della messa in sicurezza di un impianto o di una struttura. Si tratta di un passaggio culturale e tecnico particolarmente rilevante, fortemente sostenuto dal Consiglio nazionale degli ingegneri. L’approccio prestazionale consentirebbe di sanare, garantendo elevati standard di sicurezza, molte situazioni complesse, legate soprattutto alla vetustà delle strutture, situazioni che una rigida applicazione delle norme prescrittive consolidate non consentirebbe di affrontare fino in fondo”.
Nel corso dell’evento è stato ricordato che i casi legati ad incendi in Italia si mantengono su livelli elevati. Gli interventi dei vigili del fuoco per gli eventi in assoluto più diffusi, ovvero quelli dell’incendio o esplosione, sono stati nel 2024 pari a 226.630 in flessione rispetto agli anni precedenti, ma comunque sempre su livelli molto elevati. Nel 2023 gli incendi o esplosioni legate a strutture produttive o strutture residenziali sono stati 239.127 e nel 2022 sono stati 270.068. Negli ultimi 10 anni gli incendi e le esplosioni, secondo quanto emerge dalle statistiche elaborate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, non sono mai state inferiori ai 200.000 casi l’anno. Si tratta dunque di un problema diffuso che può oggi essere affrontato solo attraverso una efficace opera di prevenzione. Per i professionisti antincendio oggi si tratta di una sfida importante che implica l’affinamento o il rafforzamento delle competenze acquisite ed un più preciso impegno in termini di aggiornamento professionale; ma è una sfida che vale la pena di cogliere per arrivare ad un sistema di prevenzione incendi probabilmente più efficace rispetto a quello attuale.
Alcuni dati prodotti dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco mostrano come le istanze complessive presentate con il cosiddetti ‘Approccio codice’, nel 2014, siano state 14.238, per le quali però l’approccio conforme rappresenta ancora la netta maggioranza, mentre l’approccio alternativo è stato applicato solo nel 15% dei casi. Un’indagine condotta dal Centro studi Cni su un campione di oltre 1.000 professionisti anti incendio conferma alcuni aspetti: la grande maggioranza degli intervistati ha dichiarato di utilizzare il Codice abitualmente (alcuni con qualche difficoltà), mentre l’8% non ne fa ricorso ed una ulteriore quota del 15,7% lo usa ma si appoggia alla consulenza di altri colleghi. Inoltre se la grande maggioranza (quasi il 90% degli intervistati che usa il Codice) utilizza abitualmente l’approccio con soluzioni conformi, solo il 31,7% sperimenta le soluzioni alternative, sebbene questa quota si sia allargata leggermente negli ultimi anni, in quanto nel 2022 essa era praticata dal 28,2% dei professionisti.
E’ evidente che l’approccio ‘alternativo’ richiede probabilmente una sorta di salto culturale che necessita di tempo per essere meglio conosciuto dalla platea dei professionisti antincendio, ma la strada sembra essere segnata visto che la percentuale di chi la utilizza sta comunque aumentando.
“Conoscere meglio - sottolinea il Cni - l’approccio dei professionisti al Codice, ed eventuali criticità, appare oggi determinante per poter calibrare meglio soprattutto una azione di accompagnamento alla formazione ed all’aggiornamento professionale. Le analisi condotte sia dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco che dal Centro studi Cni si rivelano in questo caso preziose. Sappiamo infatti quali sono gli aspetti legati alle pratiche di prevenzione incendi verso le quali i professionisti incontrano maggiori difficoltà e sono per esempio quelle legate alla gestione delle vie d’esodo, quelle concernenti la resistenza al fuoco, il controllo di fumi e calore, la compartimentazione. Questo consente di capire su quali aspetti tecnici la formazione continua deve maggiormente operare”.
“Il tema della formazione per i professionisti anti incendio - ha spiegato - assume oggi un ruolo strategico e critico. Il Centro studi Cni rileva come la grande maggioranza dei professionisti ambirebbe ad una parziale riformulazione dei percorsi di aggiornamento puntando maggiormente sulla focalizzazione di analisi di casi pratici (lo chiede il 69% degli intervistati) oltre alla possibilità di un incremento sostanziale del numero dei corsi formativi (43% degli intervistati). Il futuro della prevenzione incendi è però anche legato a forme più evolute di analisi e predisposizione di strategie attraverso l’approccio del ‘Fire safety engineering’ che punta totalmente ad un approccio prestazionale. Anche su tale metodica emergono aspetti interessanti. I dati più recenti rilevati dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco rilevano come nel 2024 le istanze presentate con Fse siano state 466, una minoranza del totale almeno in termini numerici. I dati vanno però letti considerando gli elementi circostanti. L’approccio Fse può risultare molto più articolato rispetto alle pratiche conformi, con non poche complicazioni e costi mediamente superiori alle pratiche con approccio Codice”.
In effetti dalle analisi condotte dal Centro studi Cni risulta che appena il 5,4% ha dichiarato di usare abitualmente il Fire safety engineering, mentre il 51,1% per il momento non ne fa ricorso. Occorre chiedersi perché, e qui risultano utili le risposte di chi lo ha sperimentato. Tra questi, il 56,6% considera l’Fse complesso (soprattutto nella modellistica e nelle simulazioni) ed il 41,2% ritiene che esso implichi costi elevati tali da far desistere, probabilmente, sia il professionista che il committente.
Tecniche di prevenzione più performati implicano la presenza di professionisti sempre più preparati, in un campo, in cui peraltro la tecnologia sta evolvendo molto rapidamente. L’Università può offrire un contributo importante sviluppando casi studio, attività integrate e percorsi applicativi che coinvolgano direttamente i professionisti. La modellazione della dinamica dell’incendio e gli approcci quantitativi richiedono una formazione più strutturata, capace di connettere in modo continuo teoria e pratica, soprattutto alla luce delle nuove tecnologie che spingono verso un approccio prestazionale. L’Università può inoltre supportare mettendo a disposizione banche dati utili a impostare l’approccio ingegneristico.
L’evento ha fatto luce anche sulla certificazione delle competenze professionali che, secondo il Cni “sta evolvendo da strumento volontario a elemento strategico per garantire sicurezza. Nel 2023-2024 le certificazioni professionali accreditate per le persone hanno segnato un incremento dell’11%, secondo Accredia. Il Consiglio nazionale degli ingegneri ha scelto di dotarsi di un sistema di certificazione delle competenze attraverso l’agenzia Certing perché l’iscrizione all’Ordine, pur essendo una condizione necessaria per l'esercizio della professione, non è più del tutto sufficiente in un mondo che cambia con velocità straordinaria”. Per il Cni “un esempio emblematico è il Bim, Building information modeling, che fino al 2019 era confinato alle università e oggi è obbligatorio per legge in tutti i bandi pubblici. In questo contesto, la certificazione rappresenta il ‘gradino in più’ che attesta le competenze specialistiche acquisite e mantenute nel tempo”. Un focus particolare è stato dedicato alla certificazione in ambito di sicurezza delle infrastrutture viarie, attraverso l’esperienza di Ansfisa, Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. L’Agenzia ha collaborato con Certing per sviluppare la figura del safety service manager nel settore stradale, un professionista certificato che prende decisioni strategiche sulla sicurezza dell'infrastruttura. Questo modello, che richiama quello europeo per i piloti e i controllori di volo, garantisce che le competenze siano verificate da un soggetto terzo e non autoreferenziale, assicurando che chi opera sulla sicurezza stradale possieda competenze certificate e aggiornate costantemente.
Dal versante privato, Unicmi ha presentato la prospettiva delle associazioni di categoria e delle imprese che producono dispositivi di sicurezza, come le barriere stradali. L’associazione ha fortemente sostenuto la creazione della certificazione dell’ingegnere esperto in barriere stradali, riconoscendo che in un settore popolato spesso da improvvisati, la certificazione rappresenta un presidio di qualità e competenza. Le grandi aziende del settore si sono assunte la responsabilità di firmare certificati di corretta posa, richiedendo che questi siano sottoscritti da ingegneri certificati, elevando così gli standard di qualità e sicurezza del mercato.
Si è anche parlato delle prospettive future, con Unicmi che ha anticipato l’intenzione di sviluppare nuove certificazioni, come quella per l’ingegnere esperto in facciate continue, dimostrando come il modello possa essere replicato in diversi ambiti specialistici dove la sicurezza e la complessità tecnica richiedono competenze certificate e riconoscibili.
Costruire una cultura della sicurezza realmente diffusa e condivisa tra parti datoriali, lavoratori e professionisti della sicurezza. Questo l’auspicio della 13sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza dove è stata presentata un’indagine condotta congiuntamente da Cni, Ance e Formedil, con il supporto del Centro studi Cni che ha coinvolto oltre 1.850 lavoratori del settore edile. Questo studio ha indagato la percezione del rischio e il livello di cultura della sicurezza nei cantieri, offrendo una fotografia inedita del settore. I risultati dell'indagine rivelano un quadro complessivamente positivo in cui emerge un atteggiamento informato e proattivo dei lavoratori. Oltre l’80% degli intervistati dimostra una buona conoscenza delle norme di sicurezza, si dichiara adeguatamente informata e formata, e partecipa attivamente ai processi di miglioramento delle condizioni lavorative. Questo dato testimonia l’efficacia del lavoro svolto negli anni dagli enti di formazione, dalle imprese e dai professionisti.
L’approccio della tavola sarà quello di non soffermarsi solo sugli aspetti positivi, ma di individuare costruttivamente le aree di miglioramento. Emergono infatti alcuni aspetti che si configurano come altrettante aree in cui è possibile intervenire in termini di formazione e di sensibilizzazione: circa il 14% degli intervistati ritiene che le persone esperte possano fare a meno dei dispositivi di protezione individuale, una percentuale che in termini assoluti rappresenta circa 250 lavoratori su 1.850. Altre criticità riguardano il coinvolgimento nelle decisioni operative (38% si sente poco coinvolto) e la difficoltà nel modificare collaborativamente le modalità di esecuzione delle fasi lavorative (21%). Emergono poi ulteriori elementi, come il fatto che siano i lavoratori più esperti e con più anzianità lavorativa, rispetto ai più giovani a ritenere di poter fare a meno di dispositivi individuali di protezione, il che sottolinea ancora una volta la necessità di un'opera costante di sensibilizzazione e controllo nei cantieri a non abbassare mai il livello di attenzione per ciò che riguarda la sicurezza personale.
Sono stati evidenziati i progressi compiuti dal sistema formativo italiano nel settore edile, sottolineando come strumenti quali le scuole edili territoriali del Formedil e l’impegno delle imprese associate ad Ance abbiano contribuito a innalzare significativamente il livello di attenzione alla sicurezza. Tra le proposte emerse, particolare rilevanza ha assunto l’importanza della formazione continua e sul campo, attraverso le cosiddette ‘pillole formative’ e l’addestramento pratico, aspetti che peraltro trovano riscontro nel nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di sicurezza. E’ stata, inoltre, sottolineata l’esigenza di una formazione che non sia solo teorica, ma calata nella realtà operativa del cantiere, capace di sviluppare una vera percezione del rischio.
“Oggi siamo in condizione di valorizzare al meglio il ruolo dell’ingegneria della sicurezza”. A dirlo Francesco Paolo Sisto, vice ministro della Giustizia, intervenendo alla 13sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza. “Dobbiamo creare - auspica - un sistema normativo che induca le imprese ad essere adempienti in termini di sicurezza. Le imprese si devono sentire sulla stessa barca dei lavoratori. Dobbiamo fare in modo che se l’impresa è adempiente la responsabilità si deve riduce ‘a colpa grave’. In questo quadro l’ingegnere della sicurezza ha un ruolo fondamentale perché è colui che porta in azienda quelle competenze che possono consentire una corretta valutazione del rischio”.
Paolo Zangrillo, ministro della Pa, intervenendo con un videomessaggio sostiene che “la sicurezza sul lavoro non può essere considerato un semplice adempimento. In questo senso auspico lo sviluppo delle sinergie tra il Consiglio nazionale degli ingegneri e la Pa che ci consentano di prenderci cura delle nostre persone. Assistiamo a tanti drammatici momenti sui luoghi di lavoro. Il Governo è impegnato nella promozione di una maggiore cultura della sicurezza. Le innovazioni tecniche sono importanti ma poi servono le capacità e le competenze delle persone. Per questo siamo impegnati a migliorare i processi di formazione”. “I professionisti e gli ordini rappresentano una garanzia per i cittadini e le imprese, soprattutto per chi tra loro è più debole. Gli ingegneri che si occupano di sicurezza sono un punto di riferimento per la Pa e per questo diventa fondamentale un rapporto sinergico, anche per la funzione di stimolo che i professionisti possono rappresentare per la Pa”. A dirlo Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno.
“La sicurezza è l’essenza degli ingegneri. Siamo qui per garantire la sicurezza dei cittadini. Sono tanti i professionisti e gli operatori che lavorano ogni giorno sulla prevenzione, sono l’anima di quella che in questa giornata abbiamo definito ‘l’infrastruttura invisibile del vivere civile’. Ma nelle emergenze sono sempre al fianco dei cittadini”, spiega Elio Masciovecchio, vicepresidente del Cni. “Per questa edizione della Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza - sottolinea Tiziana Petrillo, consigliera Cni con delega alla Sicurezza e alla Prevenzione incendi - abbiamo scelto un sottotitolo particolarmente significativo ‘infrastruttura invisibile del vivere civile’, perché la sicurezza è esattamente questo: un’infrastruttura, proprio come le strade, i ponti, le reti di comunicazione. E’ invisibile quando funziona bene, diventa drammaticamente visibile quando manca. E’ quell’insieme di regole, competenze, formazione, tecnologie, cultura condivisa che consente a una società di progredire in modo equilibrato, garantendo a ogni persona di tornare a casa sana e salva alla fine della propria giornata lavorativa”.
“Oggi - ricorda - siamo riuniti qui a Roma, una città che ci ricorda una lezione fondamentale: il progresso non si costruisce per sostituzione, ma per stratificazione. Questa è la logica che deve guidare anche la nostra azione professionale: ogni intervento normativo, ogni innovazione tecnologica, ogni percorso formativo non deve azzerare ciò che funziona, ma aggiungervi valore. Stratificare significa costruire memoria condivisa, continuità di sapere, solidità di sistema. Significa che le competenze acquisite ieri sono il terreno fertile su cui innestare le innovazioni di domani, ogni livello di tutela raggiunto diventa base inamovibile per il livello successivo”.
“Sono tre - continua - i concetti fondamentali che ricordiamo in ogni edizione della nostra Giornata. Il primo è la centralità della persona. Ogni scelta, ogni norma, ogni innovazione deve partire da lì: è la persona che dobbiamo proteggere, valorizzare, mettere al centro di ogni processo. Il secondo è la sicurezza come concetto dinamico. Non possiamo affrontarla con schemi fissi. La sicurezza deve stare al passo, evolversi, anticipare i rischi e adattarsi con flessibilità. Il terzo è la percezione del rischio. E’ lì che si gioca la vera partita. Se non c’è consapevolezza, se non si sviluppa la capacità di leggere i segnali, le norme restano sulla carta. La percezione del rischio è ciò che trasforma una regola in un comportamento concreto. Su questi tre pilastri – persona, evoluzione, consapevolezza – possiamo costruire un sistema della sicurezza davvero integrato, condiviso, vivo. La sicurezza non è un compito da delegare, ma una responsabilità condivisa. Oggi rinnoviamo l’impegno a far funzionare ogni giorno quell'infrastruttura invisibile che protegge vite, valorizza il lavoro e sostiene la crescita del Paese. Come Consiglio nazionale degli ingegneri continueremo a lavorare per norme chiare, formazione di qualità, competenze riconosciute e filiere responsabili”.
11/26/2025 04:14 PM
(Adnkronos) - L’eccellenza del vino calabrese torna protagonista a Roma per continuare a raccontare il patrimonio enologico della Regione e definire le prossime tappe del percorso di valorizzazione che proseguirà nel 2026. Sempre con il claim 'Calabria Straordinaria' come ...
(Adnkronos) - L’eccellenza del vino calabrese torna protagonista a Roma per continuare a raccontare il patrimonio enologico della Regione e definire le prossime tappe del percorso di valorizzazione che proseguirà nel 2026. Sempre con il claim 'Calabria Straordinaria' come filo conduttore, la Regione punta a rafforzare la presenza e la percezione delle etichette calabresi sui principali mercati italiani ed europei e lo fa partendo dalla Capitale, uno dei contesti più dinamici, dove l’interesse verso i vini della Calabria continua a crescere, trovando un pubblico sempre più attento e coinvolto. Infatti, il 2026 firmato Calabria si aprirà con un evento dedicato al mondo del trade e agli appassionati capitolini, con una degustazione che vedrà schierata una selezione di alcune delle più importanti etichette regionali.
Dopo un anno ricco di successi e riconoscimenti, che ha visto la Calabria conquistare i principali palcoscenici del settore, da Vinitaly al Merano WineFestival passando per Roma con Vinòforum e per Napoli con VitignoItalia, fino oltre confine con il ProWein e Wine Paris, il 2026 si preannuncia altrettanto interessante per il comparto vitivinicolo calabrese. La Regione Calabria non solo rinnova la sua presenza negli appuntamenti già consolidati, ma mira a rafforzare un’immagine unitaria e riconoscibile della propria produzione.
“Il nostro obiettivo - ha sottolineato Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria - è dare continuità a una narrazione solida e coerente con le nostre tradizioni vitivinicole, espressione autentica del territorio e della nostra identità regionale. Vogliamo che la nostra regione sia sempre più apprezzata tanto per la qualità dei vini quanto per la forza delle sue radici e la modernità delle nostre visioni che rappresentano il motore per il futuro. Roma rappresenta un punto di partenza strategico ma il nostro impegno guarda anche oltre i confini italiani e trova nei mercati internazionali uno stimolante approdo”.
Non a caso, il 2026 vedrà confermata la partecipazione al ProWein, ormai da anni tappa imprescindibile, a sottolineare la crescente sintonia con il mercato tedesco, complice anche una ristorazione di livello che trova nelle etichette calabresi qualità e unicità. La presenza in Germania rappresenta solo una tappa di un ciclo di appuntamenti e iniziative destinato ad accompagnare la Regione Calabria per tutto l’arco del 2026. Verrà ampliato lo spazio nell’ambito di Wine Paris, a dimostrazione di come la promozione dei vini di questa splendida terra debba necessariamente passare per i mercati più importanti. Nutritissimo il calendario di appuntamenti che caratterizzeranno l’agenda calabrese nelle giornate di Vinitaly, tra degustazioni, focus e face to face con giornalisti italiani e internazionali. E si consolida ulteriormente la liaison con la manifestazione scaligera, con la terza edizione di Vinitaly and the City che si terrà a Sibari alla fine di luglio.
“Se è vero che è importante portare i nostri vini in giro per l’Italia e per il mondo - ha ribadito l’assessore Gallo - risulta fondamentale accogliere i principali player del vino nella nostra bellissima regione. Perché solo attraversando la conoscenza dei nostri territori, lasciandosi travolgere dalla bellezza dei luoghi in cui i nostri vini nascono, si può capire fino in fondo cosa significa realmente la viticoltura calabrese”.
E in tal senso vanno viste le diverse attività che si svolgeranno nella regione, oltre quelle già descritte. Sarà infatti il comune di Cirò il teatro del Merano WineFestival che, dal 6 all’8 giugno 2026, tornerà in Calabria per scoprire da vicino i luoghi, i vitigni e le persone che custodiscono l’unicità di questo straordinario patrimonio enologico. Sempre Cirò ospiterà a fine marzo la Sessione Rosè del Concours Mondial de Bruxelles, con decine di operatori del settore provenienti da ogni parte del mondo a conferma di una partnership ormai storica con il CMdB. Un’attenzione all’incoming confermata anche dal fatto che sono in fase di definizione dei press tour che consentiranno alla stampa di settore, italiana e internazionale, di vivere delle esperienze uniche in quella che sempre più viene percepita come 'Calabria Straordinaria'.
11/26/2025 04:10 PM
(Adnkronos) - Si è concluso oggi a Torino il 28° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg), che si è svolto dal 24 al 26 novembre. Michele Vigne è stato riconfermato praticamente all’unanimità presidente nazionale per il prossimo quadriennio, segno della fiducia ...
(Adnkronos) - Si è concluso oggi a Torino il 28° Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg), che si è svolto dal 24 al 26 novembre. Michele Vigne è stato riconfermato praticamente all’unanimità presidente nazionale per il prossimo quadriennio, segno della fiducia nel percorso intrapreso e nelle priorità strategiche individuate in questi anni. All’evento di apertura, dedicato all’80°anniversario dei bombardamenti su Torino, si legge in una nota dell'Anvcg, sono intervenuti Paola Frassinetti, sottosegretario al ministero dell'Istruzione e del Merito in rappresentanza del Governo, e di Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze, in rappresentanza della Camera dei Deputati. A testimoniare la vicinanza delle istituzioni al lavoro dell'Anvcg, hanno portato il loro saluto l’Assessore Maurizio Marrone per la Regione Piemonte, il Vicesindaco Jacopo Suppo per la Città Metropolitana di Torino e l’Assessore Marco Porcedda per il Comune di Torino. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno inviato messaggi di saluto, sottolineando il valore dell’impegno dell’Associazione nella tutela dei civili colpiti dalla guerra. ( VIDEO )
La cerimonia è stata arricchita dalla testimonianza di alcune vittime civili di guerra. Presenti, inoltre, gli studenti del Liceo Germana Erba di Torino, che hanno proposto una performance musicale dedicata alla pace, e gli studenti vincitori del concorso 'Memoria e Pace', segno del forte legame dell’Associazione con il mondo della scuola e con i giovani. Durante i tre giorni di lavoro, i delegati provenienti da tutta Italia hanno tracciato un bilancio degli obiettivi raggiunti e hanno definito le sfide future per assicurare un sostegno sempre più efficace ai civili colpiti dalle conseguenze dei conflitti armati. L’assemblea, inoltre, ha eletto i nuovi Consiglieri nazionali, che affiancheranno Vigne nel governo dell'Anvcg, e i componenti degli organi statutari, chiamati a garantire il funzionamento democratico e trasparente dell'Associazione.
"Negli ultimi quattro anni abbiamo portato avanti iniziative che hanno rafforzato in modo concreto la presenza della nostra Associazione sul piano nazionale e internazionale, ottenendo risultati di grande rilievo", ha dichiarato il Presidente nazionale riconfermato, Michele Vigne. "Desidero esprimere un sincero ringraziamento ai delegati per la fiducia che ancora una volta hanno riposto in me: è un mandato che accolgo con profondo senso di responsabilità. La nostra storia nasce per dare voce e dignità a chi non l'aveva e questo impegno resta il cuore pulsante della nostra missione. Oggi, a oltre ottant'anni dalla fondazione, ribadiamo con forza che solo il Diritto internazionale umanitario può garantire la protezione dei civili coinvolti nei conflitti armati. Continueremo a impegnarci per promuovere la cultura della pace e per ridurre il costo umano delle guerre che, purtroppo, continuano a mietere vittime innocenti in ogni parte del mondo". Con la chiusura del 28° Congresso Nazionale, l’Anvcg rinnova dunque la propria missione a tutela delle vittime civili di guerra, confermando il proprio ruolo storico e la volontà di affrontare con determinazione le sfide del futuro.
11/26/2025 04:02 PM
(Adnkronos) - "Forse siamo stati un po' ottimisti a scrivere che la riforma 'è in cammino'. Mi pare che ci siano sostanzialmente in campo due partiti, se possiamo definirli così: uno convinto che con una manutenzione ordinaria del sistema ...
(Adnkronos) - "Forse siamo stati un po' ottimisti a scrivere che la riforma 'è in cammino'. Mi pare che ci siano sostanzialmente in campo due partiti, se possiamo definirli così: uno convinto che con una manutenzione ordinaria del sistema si possa andare avanti a lungo e qualcun altro, fra cui il sottoscritto, convinto che siamo arrivati al punto che sia necessario ripensare più complessivamente il sistema". Sono le parole di Federico Spandonaro, professore all'università degli Studi di Roma Tor Vergata, fondatore e presidente del comitato scientifico di Crea Sanità, alla 20esima edizione del Forum Risk Management in corso fino al 27 novembre ad Arezzo.
"Credo che la natura pubblica del sistema, alla fine, si possa sempre ricondurre all'elemento chiave dell'equità e, quindi, della riduzione delle disparità - aggiunge Spandonaro - I dati che abbiamo dicono che in questi 40 anni le disparità non si sono ridotte: siamo riusciti, forse, a tamponare in buona parte l'effetto dell'invecchiamento, ma non siamo riusciti a cambiare la traiettoria in termini di disparità sia geografiche, sia socio economiche. In una condizione di questo genere, le risorse sono scarse e credo che il sistema si debba interrogare su cosa è prioritario dare e cosa invece debba essere riorganizzato, anche con una collaborazione del privato".
Il Pnrr "è un evento unico e irripetibile, che speriamo sia un investimento che porterà a casa dei risultati e un rendimento - auspica l'esperto - Però il problema vero è la crescita nel medio-lungo periodo. Si stima per i prossimi anni una crescita della spesa nei sistemi sanitari di 1,5 punti. Se invece andiamo a vedere la crescita negli ambiti più tecnologici, farmaci e dispositivi, parliamo di 7-8 punti. In quel gap si capisce che c'è una difficoltà di sostenibilità", conclude.
11/26/2025 03:43 PM
(Adnkronos) - "L'intelligenza artificiale è molto pervasiva e può essere vista sotto diverse angolature. Da un certo punto di vista, il 90% dei lavoratori dell'Unione Europea utilizza dei dispositivi digitali e il 30% ne utilizza anche di avanzati, tipo i chatbox eccetera. ...
(Adnkronos) - "L'intelligenza artificiale è molto pervasiva e può essere vista sotto diverse angolature. Da un certo punto di vista, il 90% dei lavoratori dell'Unione Europea utilizza dei dispositivi digitali e il 30% ne utilizza anche di avanzati, tipo i chatbox eccetera. Molti segnalano effetti positivi, per esempio nell'aiuto nella redazione di un testo, nella traduzione o compiti relativi ai testi, ai calcoli, con risparmio di tempo e aumento di produttività. Altri lavoratori segnalano il timore che possa essere utilizzato per monitorare l'orario di lavoro o che il loro calendario di lavoro possa essere fissato in maniera più o meno autonoma o automatica da parte degli algoritmi. In generale, un tratto abbastanza comune è che l'opinione pubblica sembra essere convinta che l'intelligenza artificiale debba essere gestita, al fine di garantire la trasparenza, e tutelare la privacy sul luogo di lavoro". E' lo scenario sul ruolo crescente dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro europeo, che, intervistato da Adnkronos/Labitalia, traccia Mario Nava, direttore generale della Dg occupazione, affari sociali e inclusione (Dg Empl) della Commissione Europea.
I rischi percepiti dai cittadini
Tra i cittadini dell'Unione Europea "c'è chiaramente la preoccupazione che un eccesso di uso di intelligenza artificiale, o meglio dei compiti che vengono fissati autonomamente da una gestione algoritmica, porti a un sovraccarico di lavoro, porti a decisioni non perfettamente leggibili, e a una perdita di autonomia. Ed è per questo che un altro punto su cui c'è abbastanza consenso è che le parti sociali sono degli attori fondamentali per promuovere l'uso degli strumenti di intelligenza artificiale. Non per nulla, il nuovo Patto per il dialogo sociale europeo, rinnovato a marzo del 2025, a marzo, sottolinea che il dialogo sociale e una contrattazione collettiva aiutano le politiche sul luogo del lavoro ad adattarsi ai cambiamenti. Quindi il legame tra intelligenza artificiale, contrattazione collettiva, ruolo delle parti sociali è abbastanza messo in evidenza", sottolinea Nava.
L'arrivo della Quality Jobs Roadmap'
"C'è un principio fondamentale -spiega Nava- che io sottolineo sempre, ed è il principio fondamentale dell'Unione Europea: la tecnologia deve essere messa a servizio delle persone e non viceversa. Non sono le persone a servizio della tecnologia e quindi in questo senso la 'Quality Jobs Roadmap' che pubblichiamo fra qualche settimana ha appunto l'obiettivo di assicurare che vengano garantite buone condizioni di lavoro, e una forte protezione dei lavoratori in presenza di nuove tecnologie".
Il ruolo delle skills digitali
"C'è uno studio abbastanza recente del Fondo monetario -ricorda Nava- che dice che il 60% dei posti di lavoro nelle economie avanzate può essere influenzato dall'intelligenza artificiale. Quindi diciamo che l'intelligenza artificiale 'entra' nei lavori più o meno di tutti, non solo dei più fragili o di coloro che beneficiano del salario minimo, ma anche per esempio nel lavoro di voi giornalisti, nel lavoro di noi policy makers, nel lavoro dei traduttori, quindi entra nel lavoro di tutti. Quindi la questione non è se l'intelligenza artificiale entra o non entra nel nostro lavoro, ma piuttosto come ci si adatta. E la questione dell'adattamento all'intelligenza artificiale è legato a filo doppio con la questione delle skills. E cioè se un lavoratore ha, o ha potuto nel passato acquisire, buone skills digitali, avrà più facilità ad adattarsi e tenderà a vedere l'intelligenza artificiale come un aiuto, uno strumento. Se invece un lavoratore più anziano, o semplicemente meno che ha beneficiato di minore formazione, allora farà più fatica", sottolinea il direttore generale della DG Emply.
"Detto tutto ciò, l'intelligenza artificiale ovviamente crea anche delle nuove opportunità", sottolinea Nava. E sulle competenze Nava aggiunge: "Chi paga per lo skilling e reskilling? Nella nostra comunicazione di Union of Skills abbiamo dato atti del fatto che l'Unione Europea ha investito oltre 150 miliardi nell'ultimo periodo finanziario nello sviluppo delle competenze, nell'unione delle competenze mettiamo in chiaro come appunto upskilling e reskilling sono fondamentali per l'adattamento al mercato del lavoro e in particolar modo per coloro che hanno davanti a se stessi tanti anni di attività, quindi i giovani".
"Anche nel rapporto Draghi, dove si dice che la competitività dell'Europa non deriva da un'eventuale riduzione dei salari, e quindi competitività attraverso i salari, ma al contrario deriva da un miglioramento delle skills e quindi la capacità di guardare a prodotti e servizi che 'comandano' più valore aggiunto, perché necessitano di più skills, e in questo ovviamente l'intelligenza artificiale può aiutare", aggiunge Nava.
Il ruolo della direttiva Ue sul salario minimo
Secondo Nava "un attore cruciale dell'introduzione dell'intelligenza artificiale nel mercato del lavoro sono le parti sociali. E l'articolo 4 della direttiva Ue sul salario minimo -spiega- rafforza la contrattazione collettiva, facendo in modo che tutti i Paesi abbiano un piano per avere una contrattazione collettiva di buon livello. E quindi sostanzialmente c'è un legame molto forte tra la direttiva sul salario minimo che rinforza la contrattazione collettiva e il dialogo tra le parti sociali e appunto il fatto che l'intelligenza artificiale ha bisogno delle parti sociali per un'introduzione equa, giusta e corretta nel mercato del lavoro".
Gli algoritmi e gli strumenti legislativi a disposizione
Rischi dagli algoritmi? Si, ma gli strumenti legislativi per fronteggiarli ci sono. "Sul fatto che i lavoratori possano percepire di essere comandati da un algoritmo abbiamo già tre strumenti legislativi -spiega Nava- abbastanza forti. Uno: il regolamento sull'intelligenza artificiale che istituisce un quadro giuridico abbastanza globale per un'intelligenza artificiale trasparente con i rischi attenuati eccetera. Due: la 'platform work directive', la direttiva sul lavoro tramite piattaforme digitali che contiene norme chiare sulla gestione algoritmica e sul tipo di lavoro, tipo di rapporto di lavoro che una persona che è comandata da un algoritmo ha. E poi ovviamente c'è il famoso Gdpr, il regolamento generale sulla protezione dei dati e su come i dati che vengono recuperati possono essere utilizzati. Quindi diciamo che c'è una base giuridica abbastanza forte sulla quale si innesca quello la consultazione, il lavoro delle parti sociali. C'è quindi -ribadisce Nava- una base normativa su cui si può innescare il lavoro delle parti sociali al fine di verificare se c'è bisogno di avere un'altra base, o di aggiungere una base. Che poi è più o meno quello che stiamo facendo, perché entreremo nella prima fase della consultazione delle parti sociali in vista della preparazione del 'Quality Jobs Act' nel 2026 e quindi quello proprio sarà il punto dove si troverà l'equilibrio. Quello che voglio dire è che non si parte da zero, si parte da almeno tre strumenti legislativi, il Gdpr ha dieci anni e gli altri due hanno uno quattro e l'altro due anni", sottolinea il dirigente della Commissione Europea.
(di Fabio Paluccio)
11/26/2025 03:07 PM
(Adnkronos) - Giovanni Marcantonio è il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. L’incarico di segretario del Cno da oggi sarà assunto da Luca Paone, che subentra nella funzione precedentemente ricoperta dallo stesso Marcantonio. La ...
(Adnkronos) - Giovanni Marcantonio è il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro. L’incarico di segretario del Cno da oggi sarà assunto da Luca Paone, che subentra nella funzione precedentemente ricoperta dallo stesso Marcantonio. La riorganizzazione dell’ufficio di presidenza si è resa necessaria dopo la prematura scomparsa dell’ex vicepresidente, Luca De Compadri, avvenuta il 10 ottobre scorso. Marcantonio e Paone resteranno in carica fino alle prossime elezioni del consiglio nazionale, previste nel mese di ottobre 2026.
“Accolgo questo incarico con profondo impegno e senso di responsabilità. Proseguiremo il nostro lavoro nel segno della continuità, portando avanti quanto avviato da Luca De Compadri. Il nostro obiettivo sarà rafforzare ulteriormente il ruolo dell’Ordine, sostenere la crescita della professione e accompagnare i consulenti del lavoro in una fase di profondi cambiamenti per il mondo del lavoro e per il Paese”, ha così commentato il nuovo vicepresidente del Consiglio nazionale dell’ordine, Giovanni Marcantonio.
“Lavoreremo per valorizzare i principi e l’etica che guidano la nostra professione, con grande attenzione alle esigenze della categoria. Ci attendono sfide importanti, a partire dal progetto di riforma della legge istitutiva. Sarà un percorso storico, che intendiamo portare avanti coinvolgendo pienamente tutti i colleghi”, ha dichiarato il segretario del Cno, Luca Paone.
Nel corso della seduta odierna è stata, infatti, nominata anche la commissione di studio della riforma della legge n. 12/1979 incaricata di elaborare proposte, con l’obiettivo di aggiornare e rilanciare il quadro normativo di riferimento. La Commissione, composta dai 21 coordinatori regionali dell’ordine dei consulenti del lavoro e dai presidenti nazionali di altri organismi di categoria, avrà il compito di formulare modifiche alla legge istitutiva, così da adeguarla alle esigenze attuali della professione, alla luce dei contenuti del Ddl di riforma in discussione in Parlamento
11/26/2025 02:52 PM
(Adnkronos) - Nuova Collaborazione (Associazione nazionale datori di lavoro domestico) accoglie con favore l’approvazione definitiva del Decreto Flussi, che "conferma l’attenzione delle istituzioni verso il settore del lavoro domestico e di cura, ambito sempre più centrale per ...
(Adnkronos) - Nuova Collaborazione (Associazione nazionale datori di lavoro domestico) accoglie con favore l’approvazione definitiva del Decreto Flussi, che "conferma l’attenzione delle istituzioni verso il settore del lavoro domestico e di cura, ambito sempre più centrale per il benessere e la tenuta sociale delle famiglie italiane. Le misure contenute nel provvedimento rappresentano un passo verso una gestione più strutturata dei fabbisogni di assistenza, soprattutto in un Paese che invecchia e che vede crescere costantemente la domanda di professionalità dedicate alla cura", spiega l'associazione.
"L’approvazione del Decreto Flussi rappresenta un segnale importante per migliaia di famiglie italiane – afferma Alfredo Savia, presidente di Nuova Collaborazione- perché conferma la centralità del lavoro domestico e di cura all’interno delle politiche nazionali dedicate all’ingresso dei lavoratori stranieri. Questo settore, spesso poco visibile ma fondamentale per il benessere del Paese, garantisce ogni giorno sostegno alle persone fragili, equilibrio nella vita familiare e serenità nelle case degli italiani".
Secondo Savia "riconoscere il lavoro domestico nel quadro del Decreto Flussi significa riconoscerne il ruolo sociale: un pilastro del welfare familiare che contribuisce in modo decisivo alla coesione della nostra comunità. In questa prospettiva, la proroga fino al 2028 degli ingressi extra-quota destinati all’assistenza familiare e sociosanitaria assume un valore ancora più significativo. Essa risponde alle esigenze reali delle famiglie e dà continuità a un comparto in cui la richiesta di figure qualificate è in costante crescita. Garantire un canale stabile, regolato e programmabile permette di assicurare servizi affidabili, professionali e pienamente regolari, offrendo alle famiglie strumenti concreti per far fronte ai bisogni di cura sempre più diffusi”, conclude.
11/26/2025 02:16 PM
(Adnkronos) - Totally Innovation, startup innovative tecnologica che progetta e sviluppa piattaforme digitali che uniscono intelligenza artificiale, know how, creatività e semplificazione per i settori media, retail e turismo, annuncia la chiusura di un round di investimento da quasi 600.000 ...
(Adnkronos) - Totally Innovation, startup innovative tecnologica che progetta e sviluppa piattaforme digitali che uniscono intelligenza artificiale, know how, creatività e semplificazione per i settori media, retail e turismo, annuncia la chiusura di un round di investimento da quasi 600.000 euro nella fase pre-seed, sostenuto da Invitalia, Ventive, Studio Villa & Associati ed altri investitori privati. Questo traguardo consente alla società di accelerare lo sviluppo della piattaforma, potenziare il team e avviare le attività di go-to-market.
Il primo prodotto della startup è Totally In Store, una piattaforma di gestione della musica e della comunicazione audio all’interno dei punti vendita. La tecnologia proprietaria di generazione musicale basata su AI permette di creare musica originale e personalizzata in base al brand, al contesto e alla fascia oraria, eliminando completamente i costi delle licenze musicali obbligatorie (Siae, Scf, Soundreef). Oltre alla musica, la piattaforma consente di gestire spot commerciali, messaggi informativi e comunicazioni promozionali, trasformando il punto vendita in un vero e proprio canale media controllato in tempo reale dal retailer. Oltre al modello in abbonamento, con il prezzo enterprise, la nostra tecnologia consente a brand e catene retail di sviluppare una propria identità sonora esclusiva: una musica progettata su misura, unica e non replicabile, che diventa parte integrante dell’esperienza del marchio.
"Abbiamo trasformato la musica instore da una voce di costo a strumento strategico di marketing", dichiara Francesco Tenti, ceo di Totally Innovation. "Con Totally In Store, la musica non è più un sottofondo casuale, ma un elemento di comunicazione integrata. Il retailer può decidere cosa trasmettere, quando farlo e con quale obiettivo, riducendo drasticamente i costi e aumentando l’efficacia della propria comunicazione", conclude.
11/26/2025 02:16 PM
(Adnkronos) - Il 2024 è stato un anno record per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in Spagna: gli investimenti diretti hanno superato 987 milioni di euro, triplicando i valori del 2023. Secondo il Barometro Ccis-Afi, il 71% delle aziende italiane già attive nel Paese ...
(Adnkronos) - Il 2024 è stato un anno record per l’internazionalizzazione delle imprese italiane in Spagna: gli investimenti diretti hanno superato 987 milioni di euro, triplicando i valori del 2023. Secondo il Barometro Ccis-Afi, il 71% delle aziende italiane già attive nel Paese prevede di aumentare gli investimenti nel 2025, e il 95% considera la Spagna un mercato strategico. È innegabile quanto possa risultare attraente per un imprenditore italiano l’idea di una nuova sede iberica. Il problema è che troppo spesso si parte da un presupposto errato: “Se funziona in Italia, funziona anche in Spagna”. Non è così. "I due Paesi sono simili per molti aspetti, ma la cultura, il modo di lavorare, ragionare e prendere decisioni sono profondamente diversi e non basta replicare modelli operativi, gestionali o commerciali", spiega Roberto Bosco, avvocato italiano da vent’anni in Spagna e founder di Lawants, studio legale internazionale con sedi a Barcellona e Madrid, specializzato nel supportare imprese italiane di medie e grandi dimensioni che entrano nel mercato iberico.
In 20 anni di esperienza sul campo, Lawants ha aiutato centinaia di aziende e affrontato tutte le problematiche che un’operazione di internazionalizzazione può comportare. "Non costituiamo società a scatola chiusa e non ci limitiamo a fare quello che i clienti ci chiedono. Prima ancora di parlare se fare una società, una stabile organizzazione ai fini Iva, una branch o succursale, verifichiamo insieme al cliente il progetto, la sua idea di impresa in Spagna e forniamo le informazioni necessarie per permettergli di prendere le migliori decisioni possibili", precisa Bosco.
"Ho visto tante aziende scontrarsi con difficoltà che non avevano minimamente messo in conto, per questo ho deciso di stilare una lista di consigli che ogni imprenditore intenzionato a fare business in Spagna dovrebbe tenere bene in mente", continua.
Ciò che funziona in Italia non necessariamente funziona in Spagna, come la migliore pizza napoletana fatta a Barcellona... Magari agli spagnoli non piace e nessuno la mangia. Bisogna allora elaborare una variante in base a gusti, usanze e costumi locali. "Qui è normale che un imprenditore oggi coltivi patate e domani, se l’attività va male, chiuda l’azienda senza troppe preoccupazioni e inizi un’altra attività", racconta Bosco.
"Tale mentalità -continua- influenza anche il mercato dei servizi professionali. Molte imprese non valorizzano la gestione, il controllo, la contabilità, le dichiarazioni fiscali e l’attività consulenziale di alto livello, e questo spinge tanti professionisti locali ad adeguare la propria offerta a standard più bassi, limitandosi a fare ciò che viene richiesto".
"Per questo motivo Lawants non lavora con clienti spagnoli né con ditte individuali, attività commerciali di piccole dimensioni o persone fisiche. Tutti i nostri clienti sono società straniere che investono in Spagna e che richiedono un livello di servizio eccellente, professionale e internazionale. Il nostro lavoro parte dalla convinzione che un’impresa che entra in un nuovo mercato meriti un team di consulenti capaci di osservare dall’alto, anticipare i problemi e accompagnarla strategicamente nel percorso di crescita", conclude.
11/26/2025 02:05 PM
(Adnkronos) - La XVII Conferenza nazionale sull’efficienza energetica organizzata dagli Amici della Terra ha aperto i lavori ponendo al centro l’esigenza di resettare le politiche europee. “L’analisi dei dati e dei risultati raggiunti dall’Unione Europea ...
(Adnkronos) - La XVII Conferenza nazionale sull’efficienza energetica organizzata dagli Amici della Terra ha aperto i lavori ponendo al centro l’esigenza di resettare le politiche europee. “L’analisi dei dati e dei risultati raggiunti dall’Unione Europea evidenzia con chiarezza una verità ormai difficilmente contestabile: il percorso delineato dall’European Green Deal si è rivelato inefficace e contraddittorio - afferma la presidente degli Amici della Terra Monica Tommasi - Per chi, come Amici della Terra, ha espresso fin dall’inizio posizioni critiche verso l’impianto del Green Deal, il suo fallimento non rappresenta una sorpresa. Ma oggi, con una consapevolezza più diffusa anche sul piano istituzionale, come testimoniano le recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, diventa imprescindibile avviare una riflessione basata su fatti, dati e responsabilità politiche”.
"Per superare l'impasse europea non basta correggere i limiti del Green Deal: occorre abbandonarne l’impostazione ideologica, fondata su un approccio catastrofista al cambiamento climatico e sempre più condizionato dalle strategie economiche e geopolitiche della Cina", osservano gli Amici della Terra per i quali "è necessario rilanciare le politiche energetico-climatiche europee con una nuova impostazione basata su neutralità tecnologica, obiettivi realistici e priorità all’efficienza energetica, valorizzando il ruolo delle pompe di calore, del teleriscaldamento, del recupero energetico dei rifiuti, di biocarburanti, e massimizzando le sinergie con le filiere industriali italiane ed europee".
Per Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica, “è urgente rivedere il quadro normativo europeo per consentire una transizione energetica realmente sostenibile. Le imprese nostre associate stanno investendo in bioGpl, Dme rinnovabile e bioGnl, ma servono regole chiare e flessibili che valorizzino i biocarburanti nell'utilizzo finale sia per la mobilità leggera e pesante sia per il settore residenziale".
"Chiediamo che il processo di revisione dei regolamenti comunitari sulle emissioni di CO2 sia rapido, elimini il bando dei motori a combustione interna e introduca il 'carbon correction factor' per riconoscere il contributo dei carburanti rinnovabili - afferma Cimenti - Allo stesso tempo, anche nel settore residenziale è fondamentale adottare un approccio pragmatico: le moderne caldaie a condensazione alimentate da gas rinnovabili consentono di raggiungere i target della direttiva Epbd con costi molto più contenuti e senza disagi per i consumatori, dimostrando che la decarbonizzazione può essere perseguita con soluzioni tecnologiche diversificate e non basate su un’unica opzione. Solo così sarà possibile ridurre le emissioni, sostenere gli investimenti e garantire soluzioni accessibili ai cittadini, evitando obiettivi irrealistici che rischiano di penalizzare l’Europa e l’Italia”.
11/26/2025 01:57 PM
(Adnkronos) - Green Deal o Green Crash? Un bilancio sulla transizione energetica, sulla riduzione dell’uso dei combustibili fossili, sul ricorso alle energie rinnovabili e sulla promozione di modelli industriali sostenibili è scaturito dal confronto di questa mattina, all’Annual ...
(Adnkronos) - Green Deal o Green Crash? Un bilancio sulla transizione energetica, sulla riduzione dell’uso dei combustibili fossili, sul ricorso alle energie rinnovabili e sulla promozione di modelli industriali sostenibili è scaturito dal confronto di questa mattina, all’Annual European Report 'Green Deal o Green Crash', evento organizzato da Istud Business School, insieme e Cottino Social Impact Campus di Torino (AdnKronos tra i media partner).
Il Green Deal europeo dovrebbe costituire un fine invece si sta trasformando in un mezzo. "Non è il percorso che può assicurarci un futuro sostenibile - esordisce Danilo Bonato, direttore Sviluppo Strategico e Relazioni Istituzionali di Erion Compliance Organization - ma un freno alla crescita mascherato da rivoluzione verde. Se questa è la prospettiva della transizione ecologica, si rischia di regalare il dominio industriale alla Cina, pagando un prezzo altissimo in competitività e autonomia. In questo scenario incerto, le famiglie e le imprese sono soffocate dal caro energia: aumenti insostenibili che chiedono risposte immediate e concrete".
Il Green Deal sta determinando sicuramente un impatto economico "dovuto principalmente all’uso di materie prime a basse emissioni - commenta Alessandro Bottarelli, Sustainability Leader, Abb Electrification Smart Power Division - e alla decarbonizzazione dei siti produttivi, nonché all’attività di rendicontazione ambientale. Ciò si traduce nell’aumento dei costi ma anche della competitività, visto che la sostenibilità sta diventano un elemento discriminante anche in campo industriale, purtroppo non ancora monetizzabile". "Il management - spiega Marella Caramazza, direttore generale Istud Business School e Board Member Cottino Social Impact Campus - è per noi una disciplina a forte orientamento sociale, che può giocare un ruolo decisivo a generare impatto positivo a partire dalla definizione di nuovi modelli di business, dalla valutazione degli investimenti, dalla definizione di nuove metriche e comportamenti attesi".
Attenzione anche al tema dell'economia circolare e del riciclo dei rifiuti plastici. "Serve cominciare con altre forme di riciclo - spiega Roberto Sancinelli, presidente di Montello Spa - che possono essere non solo di riciclo 'plastica in plastica' ma possono essere 'plastica in carburanti', 'plastica in combustibili solidi o gassosi' da utilizzare in sostituzione di combustibili fossili primari, riciclo in energia per autoconsumo della plastica non più riciclabile in materia".
Quali sono le soluzioni al caro energia d’imprese e famiglie? Secondo Valentino Piana, Direttore Economics Web Institute e Senior Climate Strategist dell’European Network of Living Labs, professore associato alla Yonsei University e membro della task force sulla mobilità delle Nazioni Unite, "al consumatore che vuole risparmiare, l’economia verde offre auto che costano meno di quanto spende oggi, pannelli rimovibili (adatti quindi a chi è in affitto e in appartamento) che hanno tempi di ritorno di un solo anno, sistemi di isolamento e riscaldamento che costano meno quando saremo in pensione. Il lavoratore che vuole avere un lavoro stabile e sicuro sarebbe folle a preferire di lavorare in un settore a tecnologia obsoleta, protetto temporaneamente da dazi che non possono durare".
Per Paolo Peroni di Rödl&Partner, "le imprese e i cittadini sentono come stringente la necessità di ridurre i costi dell’energia elettrica e perseguire il massimo livello di autonomia e indipendenza energetica. Le soluzioni oggi più vicine, concrete, realistiche sono le rinnovabili, la cui diffusione troverà nuova forza propulsiva nei sistemi di accumulo (i Bess), nelle comunità energetiche rinnovabili e nei Ppa tra imprese e produttori di energia verde, a beneficio della sostenibilità e della tanto ambita competitività".
Nell’energia l’Italia ha visto negli ultimi anni uno sviluppo significativo delle fonti rinnovabili, con investimenti crescenti in fotovoltaico, eolico e accumuli. E’ l’analisi del professor Alessandro Marangoni, Althesys Strategic Consultants, direttore scientifico dell’Irex il principale think thank in Italia sulle energie rinnovabili e l’efficienza energetica. "Nel 2024 l’Irex Annual Report di Althesys ha mappato 121 miliardi di euro e 86,6 GW di progetti nelle rinnovabili, con una crescita del 60% sull’anno precedente - aggiunge - Solo una parte però sarà realizzata, con le procedure autorizzative e i fenomeni Nimby che ancora frenano i progetti di grandi dimensioni. Storicamente l’autorizzato è in media circa il 25% delle richieste. Nell’eolico off-shore, ad esempio, l’Italia è ancora al palo. La conseguenza è che molto ancora dipende dal gas e i costi in bolletta non scendono".
"La penetrazione delle rinnovabili non emissive - spiega Riccardo Bani, presidente di Teon - nel settore termico che pesa per il 55% dei consumi finali in energia, in Italia è solo del 5%. L’evoluzione tecnologica delle pompe di calore (che vede un’importante filiera produttiva in Italia) oggi ne permette l’impiego efficiente e diffuso anche nell’edificato esistente dotato di tradizionali radiatori senza dover sostenere costi invasivi all’interno delle unità abitative ma sostituendo la vecchia caldaia e in molti processi industriali (alimentare, cartario, tessile, farmaceutico, sanitario) con risparmi di spesa compresi tra il 40 e il 70%".
Il Green Deal funziona quando è semplice da usare. Lo pensa Massimiliano Braghin, presidente e Co-Founder di Infinityhub Spa Benefit. "Quando vincono veramente tutti e quando la conoscenza diventa informazione e coscienza comune e diffusa - dice - La tecnologia c’è, ma manca ancora la consapevolezza e lo scambio di informazione intima tra chi la produce, la progetta, chi la finanzia e chi la utilizza. Il capitale e la finanza seguono e si moltiplicano con la fiducia, e l’esperienza comune e la fiducia sono acceleratori fantastici e così nascono anche la governance aperta e i modelli replicabili. La twin transition accelera solo se diventa win win e perciò desiderabile, non obbligata".
Questo ragionamento introduce il tema dell’Intelligenza Artificiale (Ai) che può contribuire alla transizione verde in molti modi. Andrea Farinet, docente di Economia e Gestione delle imprese della Liuc-Università Cattaneo e presidente di Socialing Institute spiega: "L’Ia può intervenire nella gestione delle reti energetiche, nell’ottimizzazione dei consumi negli edifici, nell’industria e nei trasporti, può ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza nel monitoraggio ambientale, consente di ridurre guasti e prolungare la vita di impianti e infrastrutture, riducendo sia i costi sia gli impatti ambientali. L’Ia, però, non è priva di limiti: i modelli più complessi richiedono grandi quantità di energia e la costruzione di data center molto energivori. Questo significa che l’intelligenza artificiale può essere un alleato potente della sostenibilità solo se si adotteranno tecniche di progettazione più efficienti, algoritmi meno energivori e infrastrutture alimentate da fonti rinnovabili".
Allora, Green Deal o Green Crash? In un momento di profonda crisi di identità industriale e tecnologica, l'Europa rischia di rinunciare a un pezzo importantissimo delle sua identità "rifugiandosi nella falsa illusione - esordisce Mario Calderini, School of Management del Politecnico di Milano, Scientific Advisor Cottino Social Impact Campus, membro del comitato di esperti della Commissione europea sull’Economia Sociale - che l'eccesso di attenzione al clima e alla società sia il problema principale della perdita di competitività della sua finanza e della sua industria. Si tratta di riconciliare le due traiettorie rappresentate da sostenibilità e innovazione tecnologica, storicamente separate. Le aziende si sono concentrate sul raggiungimento di obiettivi di sostenibilità più facili da implementare, mentre si sono trascurati gli obiettivi più rischiosi, maggiormente investiti dai trade-off, ma con un potenziale più alto".
"Tra i cittadini - conclude l’editorialista e saggista Maurizio Guandalini, chairman dell’evento, tra i più qualificati analisti indipendenti del sistema finanziario globale - aleggia da un lato, la consapevolezza di sostenere il peso dei sacrifici per benefici che saranno goduti da altri, dalle generazioni che verranno e, dall’altro lato, che i cambiamenti climatici che stiamo vivendo saranno irreversibili. La sfida è riuscire a coniugare crescita economica e tutela ambientale" .
11/26/2025 01:48 PM
(Adnkronos) - Il ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori’, l’evento sui consumi, è tornato quest’anno con un’edizione speciale dedicata ai 70 anni dell’Unione nazionale consumatori, fondata nel 1955 da Vincenzo Dona. Il tema scelto per questa diciannovesima edizione è ‘...
(Adnkronos) - Il ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori’, l’evento sui consumi, è tornato quest’anno con un’edizione speciale dedicata ai 70 anni dell’Unione nazionale consumatori, fondata nel 1955 da Vincenzo Dona. Il tema scelto per questa diciannovesima edizione è ‘Unconventional: come avere successo fuori dagli schemi’; un viaggio attraverso visioni ‘out of the box’ per vedere le relazioni imprese-consumatori. Non una conferenza, ma un'esperienza immersiva condotta come sempre dal presidente di Unc, Massimiliano Dona. Cosa vuol dire essere unconventional? Qual è la ricetta per avere successo uscendo dagli schemi? Cosa possono fare le aziende per instaurare un nuovo rapporto con i consumatori? Queste le domande fatte ai protagonisti del ‘Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori’.
Massimiliano Dona, presidente di Unione nazionale consumatori, afferma: “La cosa più non convenzionale che si possa fare oggi è ascoltare. In un mondo che ci spinge a parlare, a mostrarsi, a imporsi con la propria voce, dove tutti vogliono essere ascoltati, tutti cercano attenzione. E visibilità. In questo rumore costante, scegliere di fermarsi e ascoltare davvero, non per rispondere, ma per capire, è un gesto profondamente rivoluzionario. Io l’ho capito grazie alle persone. Più entri in connessione con gli altri, più la tua comunicazione diventa significativa, radicata, vera. Perché quando vivi il quotidiano della gente non perdi la tua voce: la amplifichi. Per questo non chiamo ‘follower’ quel pubblico di un milione di persone che mi segue sui social. Sono io che seguo loro: ogni giorno ascolto le loro storie, le loro paure, le loro idee. Ed è proprio dal quotidiano delle persone che nascono i miei video sui social, i progetti, i format, le battaglie. E’ l’ascolto che si trasforma in risposta, in energia: perché a pensarci bene, forse oggi la vera voce fuori dal coro è quella che sa fare spazio alle altre. E così le rende più forti”.
“Aristotele - ricorda Francesco Morace, sociologo e presidente Future Concept Lab - parlava della meraviglia come la scintilla prima della conoscenza: desideriamo comprendere, conoscere, approfondire, prendere-con-noi ciò che ci sorprende. Nell’era dei social questa regola funziona più che mai, a ogni età, perché l’engagement, l’ingaggio percettivo e cognitivo, conferma la sua centralità per ‘Consumautori’ che nel momento delle scelte vogliono sentirsi unici e creativi. Per questo motivo il successo fuori dagli schemi non rappresenta più l’eccezione ma la regola: ciò significa valorizzare ad esempio il ruolo dell’Arte nelle strategie d’impresa. Non più la ciliegina sulla torta del business ma il suo ingrediente principale, che ne caratterizza l’impasto".
"Il tocco artistico e la creatività fuori dagli schemi, diventano un ricostituente per rigenerare il dna aziendale, per intercettare le generazioni più giovani - particolarmente sensibili ai linguaggi della sorpresa - e per valorizzare i territori. L’Italia costituisce - per storia e capacità creative - un laboratorio per valorizzare e comprendere la logica delle sincronie creative tipiche del fare artistico in cui prevale la visione poetica che orienta scelte e decisioni, proponendo una alternativa avanzata al modello di management anglosassone, fondato prioritariamente sui numeri. Ma troppo spesso questa potenzialità non viene compresa”, aggiunge.
Per Riccarda Zezza, founder and chief science officer of Lifeed, “si può avere successo fuori dagli schemi solo se si cambiano gli schemi. Altrimenti si può avere solo il tipo di successo che gli schemi sono in grado di riconoscere e tollerare". E’ allora necessario chiedersi se si vuole avere quel tipo di successo: che rafforza gli schemi, che corre insieme a loro e ne amplifica le conseguenze già note, o se si vuole andare controvento, rinunciando alla più classica definizione di successo per inseguire, invece, la ricerca di un senso. Sapere ogni giorno perché faccio quel che faccio: questa è la definizione di successo che mi guida”, dice.
“Nel mondo che ci attende - osserva Giuseppe Stigliano, docente e imprenditore - dove i consumatori delegheranno alla tecnologia e all’intelligenza artificiale parti sempre più rilevanti del loro customer journey, il vero marketing non convenzionale non consisterà nell’aumentare i canali di vendita e comunicazione, né nello stimolare consumi. La vera sfida sarà aiutare domanda e offerta, aziende e persone, a incontrarsi davvero. Il lavoro dei marketer sarà ascoltare i consumatori, servendosi tanto degli strumenti tecnologici quanto della propria esperienza, per allineare al massimo aspettative, bisogni ed esigenze. In questa prospettiva, il marketing torna alle sue origini, quelle disegnate dal patriarca Kotler: la creazione di valore per il consumatore e, di conseguenza, per l’impresa. Le vendite diventano così una naturale conseguenza di questo processo, e non hanno bisogno di essere forzatamente incentivate”.
“Nella mia personale esperienza - sottolinea Vincenzo Schettini, professore di Fisica - ha giocato un ruolo importantissimo, il mio entusiasmo e la mia originalità. Partiamo dalla prima, dall’entusiasmo. Oggi nessuno mostra entusiasmo, è davvero molto raro come stato d’animo da trovare in giro e quando troviamo qualcuno che lo fa non c’è nulla da fare, risulta contagioso! Chi segue i miei contenuti si diverte perché io mi diverto, ma questa cosa è autentica, non sto fingendo. Un esperimento che riesce? Io sono felice! Una legge affascinante? Io la commento e i miei occhi brillano. Questo si connette direttamente alla capacità delle persone di comprendere un concetto, d’altronde il buon insegnante fissa i concetti nella mente dei propri studenti, davvero in questa maniera. Ma non basta: mi sono reso conto negli anni di essere originale, certamente non lo dico io, ma me lo dicono gli altri: è stato sempre un mestiere, quello dell’insegnamento, visto in maniera vecchia ed il mio modo di approcciare differente viene apprezzato proprio perché è diverso. Il linguaggio chiaro, la capacità di guardare gli altri negli occhi, l’ascolto reciproco, l’essere sulla linea dei miei studenti ma mantenendo sempre una personale autorevolezza”.
Per Richard Romagnoli, autore e creatore del metodo Happygenetica, “il successo nasce dall’allineamento tra ciò che siamo e ciò che facciamo". "E’ la capacità di creare la felicità necessaria - chiarisce - non da ciò che accade fuori, ma da ciò che scegliamo di attivare dentro di noi. In un mondo in cui parlare di felicità sembra banale, Richard introduce la felicità biologica: uno stato fisico, mentale ed energetico che può essere attivato consapevolmente per sostenere i nostri risultati. Con il metodo Happygenetica si mostra come sia possibile trasformare il proprio stato interiore in pochi minuti grazie a pratiche che uniscono scienza, respiro e centratura. Un invito a vivere un successo fuori dagli schemi: misurabile, esperienziale e profondamente radicato nella nostra dimensione interiore”.
“L’atmosfera che respiriamo fin da piccoli - afferma Maura Gancitano, filosofa e co-fondatrice di Tlon - è quella della società della performance, in cui ogni gesto viene misurato e in cui quello che conta è solo il risultato. Questo ci spinge a sentirci inadeguati e a credere che per le altre persone sia tutto facile. L’alternativa a questa pressione sociale, però, non è certamente quella di sentirsi impotenti e rimanere bloccati, perché come esseri umani abbiamo bisogno di tracciare un percorso che abbia senso e di sentire che stiamo fiorendo. Tlon nasce dal desiderio di dare vita a un progetto culturale senza l'ossessione dei risultati immediati, cercando di trasmettere l’idea che la filosofia trasforma lo sguardo che abbiamo sulle cose, e quindi ha un effetto tangibile nella vita personale. In questo senso, pensare fuori dagli schemi per me significa tracciare un percorso in cui i cambi di strada e le soste fanno parte del processo di immaginazione, perché proprio lì si custodisce la possibilità di costruire qualcosa di autentico”.
Nico Acampora, fondatore PizzAut, sottolinea: “Fuori dagli schemi, è l’unico modo in cui sappiamo ragionare e agire tutti noi di PizzAut. Perché pensiamo in modo inclusivo, quando abbiamo bisogno di una soluzione a un problema noi consideriamo tutti e tutto ciò che quella soluzione deve coinvolgere. Realizzando PizzAut abbiamo sicuramente rotto uno schema, abbiamo posto all’attenzione di molte persone che la neurodiversità, la “non-normalità”, è molto più comune e diffusa di quello che si immagina e che per questo non deve essere vista come un limite ma al contrario come una risorsa. PizzAut capovolge il modo tradizionale e comune di vedere il mondo e il nostro sguardo sotto-sopra include tutti e cambia radicalmente il modo in cui ci approcciamo, non solo ai nostri ragazzi, ma a ogni aspetto della vita. L’inclusione è di per sé ‘fuori dagli schemi’, ti consente di guardare oltre al limite per agire nel modo più utile e sano per tutti, con coraggio, amore, entusiasmo e tanto impegno. Sembra un sogno? E allora Sogniamo”.
Il Premio Vincenzo Dona è anche l’occasione per consegnare i riconoscimenti a chi nel corso dell’anno si è distinto per il suo impegno a favore dei consumatori. Ad aggiudicarsi il premio 2025, nella sezione ‘Personalità’ è Nico Acampora, fondatore di Pizza Aut, ‘per aver saputo trasformare la fragilità in forza, offrendo a tante persone la possibilità di sentirsi parte di una comunità accogliente e solidale’. Ad aggiudicarsi il Premio Dona 2025 nella sezione stampa è il giornalista Giampaolo Colletti ‘per il suo impegno nel raccontare con professionalità, accuratezza e stile le trasformazioni del digitale, contribuendo a una maggiore consapevolezza del pubblico rispetto alle tematiche dell’innovazione’.
Ad aggiudicarsi il Premio per la miglior tesi di laurea in materia di tutela del consumatore: Giulia Di Mario, Università di Roma La Sapienza-Facoltà di Economia, tesi dal titolo: ‘Le ombre della platform society: tra valori pubblici e potere’ e Isabella Durante, Università telematica internazionale Uninettuno-Facoltà di Economia, tesi dal titolo: ‘Il potere del packaging: l'arte di influenzare le scelte e l'esperienza del consumatore nei supermercati’.
11/26/2025 01:21 PM
(Adnkronos) - Si chiude con un risultato molto positivo l'avviso 2/2025 'Metamorfosi imprenditoriali: la formazione manageriale a supporto della crescita delle pmi' di Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per la formazione continua del management, promosso da Confindustria e ...
(Adnkronos) - Si chiude con un risultato molto positivo l'avviso 2/2025 'Metamorfosi imprenditoriali: la formazione manageriale a supporto della crescita delle pmi' di Fondirigenti, il fondo interprofessionale leader in Italia per la formazione continua del management, promosso da Confindustria e Federmanager. I numeri testimoniano il forte interesse delle imprese italiane verso percorsi formativi dedicati ai momenti cruciali di trasformazione: passaggio generazionale, operazioni societarie e digitalizzazione. Sono stati presentati 203 piani formativi che coinvolgono 312 dirigenti per un totale di 17.836 ore di formazione (in media 57 ore a dirigente). Le richieste di finanziamento hanno raggiunto 2,5 milioni di euro, quasi il 67% in più rispetto allo stanziamento iniziale di 1,5 milioni, a conferma della forte domanda di competenze manageriali per affrontare le grandi trasformazioni aziendali. Si tratta di un risultato particolarmente significativo considerando l'esclusione delle grandi imprese e la specificità dei temi proposti.
"Questi dati dimostrano quanto le pmi italiane abbiano compreso l'importanza strategica della formazione manageriale nei momenti di discontinuità", commenta il direttore generale Massimo Sabatini. "Passaggio generazionale, operazioni societarie e digitalizzazione rappresentano, per le imprese piccole e medie, delle vere e proprie metamorfosi, che richiedono consapevolezza, visione di lungo periodo e, soprattutto, competenze manageriali solide per essere affrontate con successo", sottolinea.
Particolarmente rilevante è la partecipazione delle piccole imprese, che hanno superato la media storica del 15%, confermando come anche le realtà di minori dimensioni siano consapevoli della necessità di investire in competenze manageriali per governare i grandi processi di cambiamento. L'Avviso ha inoltre generato un importante effetto di attrazione: 12 nuove aziende hanno aderito a Fondirigenti e ben ¼ dei piani ha riguardato imprese che di rado hanno utilizzato in passato la leva formativa.
Dal punto di vista territoriale, il Veneto si conferma regione best performer con 48 piani presentati, seguito da Emilia-Romagna (41 piani) e Lombardia (29 piani), a testimonianza della crescente importanza di tali trasformazioni nei territori più industrializzati del nostro Paese. Significativa è anche la partecipazione del Sud Italia, con il 14% dei piani presentati e la Campania come regione più attiva (14 piani). La copertura nazionale è ampia: solo 3 regioni risultano assenti.
L'analisi delle aree di intervento rivela, come principale ambito di interesse, la trasformazione digitale, seguita a breve distanza dal passaggio generazionale. L'area delle operazioni societarie, pur presente, è risultata meno prescelta, interessando soprattutto le imprese di medie dimensioni, dove operazioni straordinarie come fusioni o acquisizioni sono più frequenti.
I percorsi formativi evidenziano un indirizzo chiaro: la governance è il pilastro centrale per affrontare le sfide di evoluzione e continuità aziendale. La formazione si configura come leva strategica per rafforzare leadership, competenze manageriali e capacità di gestione del cambiamento, con una visione integrata che coniuga necessità di stabilità e innovazione.
I contenuti si articolano in tre ambiti chiave. Nel passaggio generazionale, l’attenzione è rivolta alla governance strategica, alla leadership e alla continuità, per garantire un ricambio efficace e valorizzare le competenze. Nelle operazioni societarie, il focus è sulle competenze manageriali relative a finanza straordinaria, compliance e change management, elementi indispensabili per presidiare fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni. Infine, la trasformazione digitale punta sulle competenze relative a Intelligenza Artificiale, integrazione dei processi e data-driven management, leve fondamentali per sostenere innovazione e competitività in scenari evolutivi.
In un contesto in cui la digitalizzazione ridefinisce i modelli di business e le operazioni straordinarie richiedono solidità organizzativa e responsabilità d’impresa, la formazione si conferma strumento essenziale per guidare il cambiamento e garantire sostenibilità nel lungo periodo nelle grandi trasformazioni.
"La risposta delle pmi conferma le evidenze delle nostre ricerche – sottolinea il presidente Marco Bodini – la capacità di affrontare e superare i momenti di discontinuità dipende in modo decisivo dalla presenza di manager preparati. Le imprese hanno colto la grande spinta che la formazione manageriale può garantire ai processi di trasformazione, soprattutto in ambito digitale dove l'innovazione tecnologica sta ridefinendo i modelli di business". I piani formativi saranno ora valutati da una commissione di esperti e la graduatoria sarà pubblicata entro fine gennaio 2026.
11/26/2025 01:20 PM
(Adnkronos) - Si rinnova dal 6 al 14 dicembre a Fieramilano Rho l'appuntamento più atteso dell'Avvento meneghino: è Artigiano in Fiera, la più grande manifestazione al mondo dedicata agli artigiani e alle micro e piccole imprese, che quest'anno taglia il traguardo della ...
(Adnkronos) - Si rinnova dal 6 al 14 dicembre a Fieramilano Rho l'appuntamento più atteso dell'Avvento meneghino: è Artigiano in Fiera, la più grande manifestazione al mondo dedicata agli artigiani e alle micro e piccole imprese, che quest'anno taglia il traguardo della trentesima edizione, confermandosi la destinazione ideale per fare il pieno di regali di Natale originali e di qualità. Lo si legge in una nota. L'esperienza si completa con i sapori da tutta Italia e dal mondo, grazie a un’incredibile varietà di prodotti gastronomici, stand culinari, ristoranti e aree ristoro. Quest’anno la manifestazione chiama a raccolta nei nove padiglioni di Fieramilano Rho (uno in più rispetto all’anno scorso) circa 2.800 artigiani provenienti da circa 90 Paesi dei cinque continenti e da tutte le regioni d’Italia: un vero e proprio "giro del mondo" in soli nove giorni tra la bellezza e la bontà delle arti e dei mestieri del globo.
La più grande vetrina mondiale dedicata al saper fare artigiano offre una vasta gamma di prodotti unici e fatti a mano, originali per definizione. Ogni prodotto è un pezzo di storia artigiana, perfetto per fare (o farsi) un regalo speciale da mettere sotto l'albero. Dall’abbigliamento al design, dall’arredo agli accessori, dai gioielli ai prodotti per la salute, il benessere e il tempo libero, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Curiosando tra gli stand degli artigiani si scopre un mosaico di manufatti unici.
Si va dai gioielli spagnoli ispirati a Gaudì ai saponi equo-solidali, frutto del lavoro delle artigiane del Burkina Faso, fino alle candele e ai bouquet in cera di soia che arrivano dal Veneto o alle uniche candele piatte al mondo in arrivo dalla Lituania e decorate come tele artistiche. Senza dimenticare i tanti prodotti sostenibili come le marmellate e composte sarde, inno all’imperfezione della bontà e della lotta allo spreco, i prodotti di cosmesi naturale e botanica e quelli riciclati. Non mancano i tanti prodotti dell'ingegno italiano come la Turbo Moka, invenzione di un ingegnere lombardo che, come suggerisce il nome, mette il turbo al caffè.
La selezione prosegue con gli eleganti abiti e tessuti giordani, creati da un gruppo di artigiane di Amman, gli infusi e i tè locali del Togo, dai sapori davvero unici, le borse ricamate con fili di seta dall’Armenia, le splendide ceramiche della Cabilia, solo per citare alcune delle novità in mostra quest’anno ad Artigiano in Fiera. Per chi non sa resistere agli acquisti, è possibile usufruire del centro servizi Kipoint di Poste Italiane attivo in fiera, per farsi recapitare comodamente a casa la merce con tariffe che variano in base a pesi e ingombri. Artigiano in Fiera è anche l’occasione per viaggiare tra i tanti sapori e cucine dell’Italia e del mondo in un’incredibile varietà di specialità da assaggiare e comprare tra gli stand e da gustare nei 30 ristoranti e nei 20 Luoghi del Gusto che raccontano le diverse identità gastronomiche. Tra le novità tutte da provare di quest’anno ci sono i ristoranti calabrese, sardo e indiano, oltre al nuovo Luogo del Gusto caraibico con ropa vieja e chips al platano.
Nei giorni della fiera sarà possibile assaggiare le specialità da nord a sud dello Stivale, passando canederli altoatesini e la pasta alla norma tipica della Sicilia, ma anche agnolotti piemontesi o pizza napoletana. Tra i ristoranti italiani si potrà scegliere - solo per citarne alcuni - tra le specialità di Piemonte, Alto Adige, Valtellina, Toscana, Umbria, Abruzzo e ancora Veneto, Puglia, Liguria e Lazio. Altrettanto ampia è l’offerta internazionale, ben rappresentata – tra gli altri paesi – da Argentina, Grecia, Messico, Spagna, Germania, Austra, Irlanda e Stati Uniti ma anche Africa, Sri Lanka e Giappone. Accanto ai grandi classici della tradizione italiana, sarà quindi possibile avventurarsi tra tante specialità internazionali, come i tacos messicani, la paella spagnola, il ramen giapponese, il chana masala indiano e molte altre sorprese.
L’ingresso ad Artigiano in Fieraè gratuito: i nuovi visitatori possono ottenere il proprio pass sul sito artigianoinfiera.it in pochi e semplici click: basta inserire la propria email nella sezione 'Ottieni il tuo pass gratuito' per ricevere il QR code da salvare sul cellulare e mostrare all'ingresso. Chi è già iscritto alla community, ha visitato le scorse edizioni o è cliente della piattaforma digitale, invece, ha già ricevuto il biglietto d’accesso direttamente via email. I principali mezzi di trasporto per raggiungere la manifestazione restano la linea M1 della metropolitana (fermata Rho Fiera), le linee regionali e del passante ferroviario Trenord e l'Alta Velocità con Italo. La disponibilità totale di parcheggi sarà di oltre 10.000 posti auto. Artigiano in Fiera vanta tra le media partnership quella di Rai Italia e Tgr, che hanno espresso il proprio sostegno riconoscendo il valore sociale e culturale dell’evento.
11/25/2025 03:39 PM
(Adnkronos) - “Alla luce dell’evoluzione dei rapporti tra Italia e Paesi del Golfo, riteniamo che questa sia la fase ideale per aprire una nuova stagione di cooperazione. Per questo Protom ha definito un piano industriale che prevede, nei ...
(Adnkronos) - “Alla luce dell’evoluzione dei rapporti tra Italia e Paesi del Golfo, riteniamo che questa sia la fase ideale per aprire una nuova stagione di cooperazione. Per questo Protom ha definito un piano industriale che prevede, nei prossimi cinque anni, investimenti mirati proprio nell’area del Golfo, con l’obiettivo di avviare partnership stabili nei settori dell’innovazione”. Lo dichiara in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia il fondatore di Protom, Fabio De Felice, a margine del Forum imprenditoriale Italia Arabia Saudita, iniziato oggi a Riad. De Felice da anni è tra i membri italiani della task force dedicata al digitale del B20, il business forum del G20.
L’azienda è certificata Elite, il programma di Borsa Italiana per le aziende ad alto potenziale ed è entrata in TechShare è il programma di preparazione alla quotazione di Euronext dedicato alle società tecnologiche. “Da oltre trent’anni - spiega - Protom lavora per portare soluzioni ad alto valore aggiunto alle imprese e alle istituzioni, con un approccio che combina competenze tecniche, cultura del progetto e una forte identità italiana. L'azienda è la prima kti company italiana che opera in diversi settori dell’innovazione tecnologica, dalla digital transformation allo smart manufacturing”.
“L’intervento del ministro Tajani a Riad - commenta - conferma una realtà che come imprenditori italiani percepiamo da tempo: l’Arabia Saudita non è più soltanto un mercato in espansione, ma un partner strategico con cui costruire progetti di lungo periodo. La Vision 2030 rappresenta una delle più grandi trasformazioni economiche al mondo, e l’Italia ha oggi l’opportunità di inserirsi in modo strutturale in questo processo. Quello che emerge dal summit è un messaggio chiaro: non parliamo solo di scambi commerciali, ma di cooperazione industriale, di innovazione condivisa e di investimenti bilaterali".
Secondo De Felice ,"il fatto che siano già stati siglati accordi per circa 10 miliardi di dollari conferma che i due Paesi stanno costruendo un vero partenariato, che unisce know-how italiano e capacità di investimento saudita. Rispetto ai piani strategici della mia realtà intravedo diverse scenari in diversi settori dall’energia alla transizione sostenibile alla tecnologia. L’Italia ha competenze tecnologiche d’eccellenza su varie dimensioni tecnologiche mentre l’Arabia Saudita sta investendo in modo massiccio su questi fronti. L’incontro tra queste due realtà può generare filiere nuove e progetti ad alta scalabilità”.
“Queste aree - sottolinea - unite al nuovo corridoio economico tra India, Medio Oriente ed Europa, offrono all’Italia la possibilità di posizionarsi come piattaforma mediterranea della crescita. Per questo ritengo che sia il momento giusto per un approccio più integrato: imprese, università e istituzioni italiane devono presentarsi come un unico sistema in grado di costruire valore, non solo di vendere prodotti. L’Italia e l’Arabia Saudita hanno oggi una convergenza strategica: loro cercano tecnologia e competenze, noi cerchiamo nuovi mercati e stabilità nelle catene del valore. La collaborazione tra i due Paesi può essere una leva fondamentale per la nostra competitività globale”.
11/25/2025 03:26 PM
(Adnkronos) - Contrastare la violenza sulle donne favorendone l'indipendenza economica. Una battaglia sociale, culturale e valoriale che i Consulenti del lavoro conducono attraverso l'intesa siglata con la 'Fondazione Doppia Difesa', con l’obiettivo di ampliare le opportunità lavorative delle ...
(Adnkronos) - Contrastare la violenza sulle donne favorendone l'indipendenza economica. Una battaglia sociale, culturale e valoriale che i Consulenti del lavoro conducono attraverso l'intesa siglata con la 'Fondazione Doppia Difesa', con l’obiettivo di ampliare le opportunità lavorative delle vittime di violenza attraverso la formazione, l'inserimento e la ricollocazione nel mondo del lavoro.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la categoria mette a disposizione un opuscolo illustrativo che riassume le misure esistenti per aiutare le donne a ritrovare la loro libertà.
Dal sostegno economico per l’autonomia abitativa e personale, agli incentivi alle assunzioni per i datori di lavoro fino al congedo retribuito e all’assegno di inclusione.
11/25/2025 03:25 PM
(Adnkronos) - Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha inaugurato l'Unità di Medicina d'urgenza del Policlinico Tor Vergata di Roma, realizzata grazie ai fondi del Giubileo e destinati al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Dea). L'intervento, consegnato nei ...
(Adnkronos) - Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha inaugurato l'Unità di Medicina d'urgenza del Policlinico Tor Vergata di Roma, realizzata grazie ai fondi del Giubileo e destinati al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Dea). L'intervento, consegnato nei tempi programmati - si legge in una nota - costituisce un tassello strategico nel rafforzamento dell'area dell'Emergenza e Urgenza, in un contesto di crescita costante degli accessi al Pronto soccorso. Negli ultimi anni, infatti, il Policlinico Tor Vergata ha registrato un incremento significativo della domanda assistenziale urgente, con un aumento dei pazienti ad alta complessità clinica e un ricorso più frequente ai percorsi di osservazione e trattamento intensivo. Il completamento dell'Unità di Medicina d'urgenza risponde a questa esigenza, offrendo nuovi spazi, tecnologie avanzate e un'organizzazione più efficiente per la presa in carico dei pazienti acuti.
Situata al 4° piano della Torre 8, la nuova unità - descrive la nota - dispone di 20 posti letto, già pienamente operativi. La dotazione comprende: 14 posti letto di degenza ordinaria (6 stanze doppie e 2 stanze singole, di cui una con bagno accessibile alle persone con disabilità); 6 posti letto monitorizzati, conformi agli standard della Terapia sub-intensiva, collocati in 3 stanze doppie poste all'ingresso del reparto. Gli spazi sono stati progettati per garantire un'assistenza tempestiva, continuativa e multidisciplinare, facilitando la gestione dei pazienti che necessitano di monitoraggio clinico avanzato e/o di una rapida stabilizzazione prima del trasferimento nei reparti specialistici.
L'intervento di ristrutturazione e completamento ha interessato circa 1.000 metri quadrati di superficie funzionale, cui si aggiungono circa 300 metri quadrati di aree comuni e spazi di attesa, per un investimento complessivo pari a 4.209.000 euro. L'ampliamento permette al Dea di disporre di percorsi assistenziali più fluidi, riducendo tempi di attesa e congestione nelle aree ad alta intensità del Pronto soccorso. Con questo intervento strategico - conclude la nota - il Policlinico Tor Vergata conferma il proprio impegno nel migliorare la qualità dei servizi e nel rendere il percorso di emergenza-urgenza più efficiente, accessibile e adeguato ai bisogni di una popolazione in continua evoluzione.
11/25/2025 02:05 PM
(Adnkronos) - Uno strumento avanzato per misurare e ridurre l’impatto ambientale delle imprese italiane con 250 dataset relativi ai settori come allevamento, frutta, legumi e olio d’oliva ma anche fonderie d’alluminio, carta tissue e cartongesso. È uno dei ...
(Adnkronos) - Uno strumento avanzato per misurare e ridurre l’impatto ambientale delle imprese italiane con 250 dataset relativi ai settori come allevamento, frutta, legumi e olio d’oliva ma anche fonderie d’alluminio, carta tissue e cartongesso. È uno dei risultati degli studi del Gruppo di ricerca Grins dedicato alla sostenibilità delle imprese e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università Bocconi. (VIDEO)
I team di lavoro, che hanno visto oltre 100 ricercatori del partenariato Grins impegnati in tre anni di progetto Pnrr, iniziano a presentare i risultati per identificare, misurare e valutare le strategie aziendali e le azioni necessarie per affrontare le sfide della sostenibilità, con particolare attenzione agli aspetti ambientali e ai percorsi verso l’economia circolare.
“Abbiamo adottato un approccio olistico e multidisciplinare, combinando la prospettiva della finanza sostenibile con quella dei processi produttivi e gestionali a livello d’impresa e integrando al tempo stesso le dimensioni del consumo, dei prodotti e delle catene globali del valore, fino alla gestione del fine vita dei beni - spiega Marco Frey, professore ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del gruppo di ricerca Grins - L’attività ha portato alla creazione di due strumenti principali: database e configuratori. I database sviluppati riguardano dati di survey sulle abitudini e le scelte ‘green’ dei consumatori, come essi reagiscano a messaggi social e digitali di imprese che comunicano il loro impegno verso la sostenibilità e dataset di inventario dei principali settori produttivi italiani”.
In particolare, i dataset di inventario (Life Cycle Inventory - Lci) nazionali e regionali riguardano i principali sistemi produttivi italiani, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nella gestione circolare delle risorse lungo l’intera catena del valore. Si sono analizzati gli impatti ambientali di filiere strategiche come quella agroalimentare (allevamento, frutta, legumi, olio d’oliva) e industriale (fonderie di alluminio e carta tissue), promuovendo modelli di simbiosi industriale e soluzioni innovative e sostenibili. L’inventario, sviluppato secondo la metodologia Life Cycle Assessment (Lca) e integrato con sistemi Gis, raccoglie dati da fonti statistiche, monitoraggi territoriali e indagini dirette, fornendo così solide fondamenta su cui prendere delle direzioni più mirate e con minor rischi. Conforme agli standard dell’International Reference Life Cycle Data System (Ilcd) del Jrc, il database sarà ospitato sulla piattaforma Amelia di Grins e includerà oltre 250 dataset relativi ai settori analizzati, offrendo uno strumento avanzato per misurare e ridurre l’impatto ambientale delle imprese italiane.
Un secondo filone strategico di ricerca e analisi riguarda l’impatto ambientale delle filiere e la valutazione della sostenibilità e resilienza delle Pmi italiane rispetto ai cambiamenti climatici. Su questo tema si è concentrato un team di lavoro composto da 30 ricercatori di cinque università italiane partners - Torino, Bologna, Ca’ Foscari Venezia, Roma Tor Vergata e Sant’Anna Pisa - insieme al Centro di ricerca Unioncamere Guglielmo Tagliacarne, coordinato da Vera Palea, Università di Torino. L’ampia indagine esamina il livello di percezione del rischio climatico, il grado di preparazione organizzativa e l’accesso ai finanziamenti verdi delle Pmi italiane, fornendo un quadro dettagliato delle dinamiche in atto. Ha coinvolto 9.630 imprese non quotate in 5 regioni (Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Lazio e Toscana), con attenzione al periodo 2021–2026, considerando anche gli investimenti previsti.
I risultati delineano quattro profili di impresa: dalle ‘attendiste’, che non hanno ancora avviato investimenti di mitigazione, alle ‘proattive’, già impegnate nel percorso verso la sostenibilità. Colpisce il dato sulla percezione del rischio che evidenzia la scarsa consapevolezza: circa il 53% delle imprese ritiene che il cambiamento climatico non incida significativamente sulle proprie attività e il 45% rientra tra le aziende attendiste. Solo il 13% ha investito per ridurre il rischio fisico acuto, anche in aree colpite da eventi estremi come l’Emilia-Romagna. Gli interventi più diffusi sono di tipo protettivo - come le polizze assicurative - più che trasformativo. Circa il 25% delle imprese ha invece avviato investimenti di mitigazione, orientati alla riduzione delle emissioni. I risultati mostrano inoltre che le imprese più proattive sono anche quelle dotate di assetti organizzativi orientati alla sostenibilità: la presenza di un Csr manager, la redazione di un bilancio di sostenibilità, la formazione sui temi climatici e sulla normativa rilevante sono fattori determinanti.
I risultati dell’indagine saranno disponibili in una dashboard interattiva all’interno della piattaforma Amelia di Grins, attualmente in fase di finalizzazione. La dashboard sarà accompagnata da uno strumento di benchmarking che consentirà alle imprese di confrontarsi con i propri pari per territorio o settore, valutando così il proprio posizionamento all’interno del sistema produttivo di riferimento. L’output di questo lavoro, assieme ai risultati dei gruppi di ricerca sui temi della finanza sostenibile e dell’innovazione circolare, è una delle attività strategiche di Grins. L’obiettivo è offrire una serie di servizi web-based per le Pmi italiane (Portale Imprese) per monitorare e accrescere la consapevolezza alla sostenibilità e fornire al contempo supporto al ministero dell'Economia e delle Finanze, al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica attraverso toolkit progettati per monitorare la sostenibilità territoriale nel tempo, con attenzione sia agli aspetti finanziari sia all'impatto materiale.
“Oggi - sottolinea Vera Palea ordinaria di Economia Aziendale all’Università di Torino - siamo in grado di offrire un ulteriore configuratore che aiuta le imprese a valutare la propria capacità di adattarsi ai cambiamenti economici, ambientali e organizzativi. Il contesto sempre più competitivo crea infatti sfide complesse che solo con strumenti adeguati e una visione condivisa possiamo affrontare con successo”.
11/25/2025 01:59 PM
(Adnkronos) - Il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro accoglie con favore il disegno di legge di 'Delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali', giudicandolo un passo decisivo verso l’ammodernamento e l’...
(Adnkronos) - Il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro accoglie con favore il disegno di legge di 'Delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali', giudicandolo un passo decisivo verso l’ammodernamento e l’armonizzazione di un sistema atteso da molti anni. Il Ddl valorizza il ruolo sociale delle professioni regolamentate, riafferma l’indipendenza e l’autonomia intellettuale del professionista e riconosce le competenze specifiche degli iscritti agli albi, garantendo al cittadino prestazioni qualificate e adeguate. È quanto precisato oggi da Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine e di ProfessionItaliane, l’associazione che raggruppa 23 ordini e collegi professionali, nel corso dell’audizione sul testo presso la commissione Giustizia del Senato.
Apprezzata anche la scelta di definire con chiarezza l’oggetto di ciascuna professione, stabilendo che tutte le attività non riservate siano liberamente esercitabili dai professionisti iscritti. Positivi gli interventi sull’accesso alla professione tramite esame di Stato, l’uso esclusivo del titolo professionale, le specializzazioni, l’ammodernamento dei sistemi elettorali, la disciplina più snella dei procedimenti deontologici e l’introduzione di regole sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle prestazioni professionali.
Di rilievo, secondo la categoria, anche le norme introdotte per favorire il principio dell’equo compenso, le convenzioni assicurative collettive, maggiori tutele sociali e la revisione delle Società tra Professionisti. Alla luce della complessità della riforma e dell’impatto trasversale che questa avrà sui diversi ordinamenti professionali, il Consiglio Nazionale ha ribadito l’esigenza di istituire una Cabina di regia permanente con i tre Ministeri vigilanti sottoscrittori, al fine di garantire una maggiore uniformità applicativa, il coordinamento delle competenze, il monitoraggio dei decreti attuativi e una gestione condivisa delle innovazioni introdotte. “Il Ddl rappresenta una riforma necessaria e molto attesa: ora serve una cabina di regia stabile per assicurare coerenza, qualità e piena operatività delle nuove norme”, ha sottolineato in conclusione De Luca.
11/25/2025 12:42 PM
(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra ...
(Adnkronos) - Per il 2025, le analisi indicano un lieve aumento delle emissioni di gas serra in Italia: +0.3% rispetto al 2024, a fronte di una crescita del Pil pari allo 0.5%; questo comporta una riduzione dell’intensità emissiva (emissioni di gas serra per unità di Pil) dello 0.5% rispetto all’anno precedente. L’incremento delle emissioni è dovuto prevalentemente a un maggior consumo di gas naturale per la produzione di energia elettrica (+2.5%), legato anche a una riduzione della produzione idroelettrica. Lo comunica Ispra che pubblica la stima trimestrale delle emissioni in atmosfera anno 2025 - III trimestre.
Come previsto dalla strategia di decarbonizzazione, si registra un sensibile calo delle emissioni legate ai consumi di carbone per la produzione di energia - si legge in una nota - Nel complesso si stima un aumento delle emissioni dalla produzione di energia dell’1.2%. In leggera flessione le emissioni del settore dei trasporti (-0.5%) principalmente per la riduzione nei consumi nel trasporto navale, mentre la riduzione dei consumi di gasolio per autotrazione è quasi del tutto compensata dall’incremento dei consumi di benzina. Per il riscaldamento si prevede un moderato aumento delle emissioni (+0.9%), legato ancora una volta a un maggior utilizzo di gas naturale. Anche l’industria registra un leggero incremento (+0.3%) rispetto all’anno precedente.
Nel 2025 la richiesta di energia elettrica (233,264 GWh) risulta inferiore al valore dello stesso periodo del 2024 (-1.2%) ed è stata soddisfatta per il 42.7% da Fonti Energetiche Rinnovabili, per il 42.2% dalla produzione da fonti non rinnovabili, e la restante quota del 15.1% dal saldo estero.
Per quanto riguarda le emissioni provenienti dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024.
11/25/2025 10:51 AM
(Adnkronos) - Attraverso ambienti digitali tridimensionali i lavoratori potranno svolgere esercitazioni pratiche in totale sicurezza, simulando situazioni di lavoro o di emergenza senza alcun rischio reale. Un nuovo modo di formarsi: più immersivo, più efficace, più umano, perché mette ...
(Adnkronos) - Attraverso ambienti digitali tridimensionali i lavoratori potranno svolgere esercitazioni pratiche in totale sicurezza, simulando situazioni di lavoro o di emergenza senza alcun rischio reale. Un nuovo modo di formarsi: più immersivo, più efficace, più umano, perché mette le persone al centro dell’innovazione. Accade a Bacoli dove il progresso incontra la formazione grazie a un progetto che unisce tecnologia, sicurezza e visione: Flegrea Lavoro S.p.a., l’azienda comunale che gestisce i servizi di igiene urbana, e Lapis s.r.l., società dell’università degli studi di Napoli “Parthenope”, avviano un innovativo percorso di formazione professionale basato sulla realtà virtuale e il metaverso.
La trasformazione digitale è sempre più parte della nostra quotidianità e prende forma anche nei luoghi del lavoro. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza sul lavoro, valorizzare le competenze del personale e diffondere una cultura della prevenzione e dell’innovazione all’interno dell’azienda e della comunità. Bacoli si conferma così un territorio aperto al futuro, capace di trasformare la sfida tecnologica in un’opportunità di crescita collettiva. Il progetto, coordinato dal prof. Fabio De Felice e dal team dell’Università Parthenope, rappresenta il primo esperimento in Italia di utilizzo della realtà virtuale per la formazione all’interno di un’azienda pubblica di servizi ambientali. Un passo concreto verso il domani: un futuro in cui la sostenibilità passa anche dalla conoscenza e dalla sicurezza di chi ogni giorno lavora per rendere le nostre città più pulite e vivibili.
“Con questo progetto – dichiara il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione– diamo un segnale forte di come un’amministrazione pubblica possa innovare con coraggio. La formazione con la realtà virtuale è un investimento sulle persone, sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro. Crediamo nella tecnologia come strumento di progresso umano e sociale”. “La collaborazione con Flegrea Lavoro – sottolinea il prof. Fabio De Felice dell’università Parthenope – rappresenta un modello di trasferimento tecnologico virtuoso tra università e pubblica amministrazione. Portare la realtà virtuale nella formazione degli operatori ambientali significa utilizzare la tecnologia per migliorare le competenze e la sicurezza, avvicinando l’innovazione alle persone e ai territori”. “Ogni innovazione ha senso solo se migliora la vita delle persone", dichiara Valentina Sanfelice di Bagnoli, amministratore unico di Flegrea Lavoro. "Con la realtà virtuale costruiamo un modo nuovo di lavorare e prendersi cura di sé e della comunità. Perché la sicurezza è, prima di tutto, un atto di rispetto verso chi lavora, verso la vita delle persone”, conclude.
11/24/2025 10:35 AM
(Adnkronos) - La startup innovativa Finapp, nata come spinoff dell’Università di Padova e dal 2022 in accelerazione nel Village by Crédit Agricole Triveneto, ha chiuso un round di investimento Serie A da 8,64 milioni di euro per accelerare il ...
(Adnkronos) - La startup innovativa Finapp, nata come spinoff dell’Università di Padova e dal 2022 in accelerazione nel Village by Crédit Agricole Triveneto, ha chiuso un round di investimento Serie A da 8,64 milioni di euro per accelerare il percorso di internazionalizzazione e crescita industriale. "Siamo estremamente orgogliosi della chiusura di questo round: ringraziamo il lead investor, il fondo Linfa di Riello Investimenti, e tutti gli investitori che hanno creduto e continuano a credere in Finapp, in particolare gli investitori preesistenti che hanno partecipato al follow-up: Mito Technology, Crédit Agricole Italia e il Polo di Trasferimento Tecnologico Tech4Planet di Cdp Venture Capital”, dichiara Luca Stevanato, Ceo e co-founder di Finapp.
Fondata nel 2019 come spin-off del Dipartimento di Fisica Nucleare Applicata dell’Università di Padova, Finapp sviluppa e produce sonde brevettate basate sulla tecnologia Crns (Cosmic Ray Neutron Sensing), che misurano la quantità d’acqua nel suolo e nella neve rilevando i neutroni generati dai raggi cosmici.
La tecnologia Finapp consente misure in tempo reale e su larga scala dell’umidità del suolo (soil moisture) e del contenuto di acqua nella neve (snow water equivalent), applicabili in agricoltura di precisione, monitoraggio ambientale, prevenzione di frane, alluvioni e incendi, e rilevamento di perdite nelle reti idriche.
“Questo round non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, segna per noi un nuovo inizio: l’apertura di Finapp al mondo. I partner supporteranno il nostro percorso di internazionalizzazione e di crescita industriale, con l’obiettivo di portare la rivoluzione nella misura dell’acqua non solo in Italia e in Europa, ma a livello globale. Stiamo cambiando radicalmente il modo in cui il pianeta misura una risorsa che non è solo strategica, ma sempre più critica per l’industria, l’agricoltura e la mitigazione del cambiamento climatico”, spiega Stevanato.
Il finanziamento consentirà a Finapp di aprire due nuove sedi operative in Francia e negli Stati Uniti, ampliare il team per sostenere la domanda crescente di soluzioni Crns nei mercati internazionali e potenziare le linee produttive e di ricerca in Italia. La tecnologia Crns consente di correlare il conteggio di neutroni generati dai raggi cosmici alla quantità d’acqua presente nel terreno o nella neve.
11/24/2025 08:05 AM
(Adnkronos) - “Per noi, come Deloitte, è fondamentale e molto significativo sponsorizzare il Rewriters Fest. Infatti siamo impegnati da anni, attraverso diverse attività e collaborazioni, attraverso il nostro programma di volontariato aziendale, a promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale ...
(Adnkronos) - “Per noi, come Deloitte, è fondamentale e molto significativo sponsorizzare il Rewriters Fest. Infatti siamo impegnati da anni, attraverso diverse attività e collaborazioni, attraverso il nostro programma di volontariato aziendale, a promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno del nostro Paese, l’Italia. Questo entra propriamente in linea con il nostro purpose aziendale, Making impacts on matters, ovvero fare la differenza generando un impatto positivo e duraturo per la società, per le nostre persone, per i nostri clienti e per le generazioni future”. Lo ha detto Chrystelle Simon, Diversity, Equity & Inclusion Leader di Deloitte, a margine del panel “Le organizzazioni alla guida della sostenibilità sociale italiana” al Rewriters Fest 2025, in corso alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, a Roma.
Simon è intervenuta con uno speech dal titolo “Un futuro sostenibile: cultura, ambiente e inclusion”, prima del dibattito “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità”, che ha visto protagonisti Diego Pisa, Ceo Tp Italia, Gianluca Bilancioni, Direttore Hr Tp Italia, e don Alessandro Argentero, parroco della Chiesa SS. Angeli Custodi di Taranto.
L’evento, dedicato alla sostenibilità sociale e ai temi dell’inclusione, dei diritti e della responsabilità collettiva, ha riunito professionisti, istituzioni e associazioni impegnate a “riscrivere” visioni e pratiche della contemporaneità nel cuore della capitale.
11/24/2025 08:02 AM
(Adnkronos) - È Anlaids il vincitore dell’edizione 2025 del Reward Prize for Social Sustainability, il primo premio europeo dedicato a progetti di sostenibilità sociale rivolti a organizzazioni profit e non profit che generano impatti positivi su persone e territori. La ...
(Adnkronos) - È Anlaids il vincitore dell’edizione 2025 del Reward Prize for Social Sustainability, il primo premio europeo dedicato a progetti di sostenibilità sociale rivolti a organizzazioni profit e non profit che generano impatti positivi su persone e territori. La giuria, presieduta da Enrico Giovannini, ex ministro e co-fondatore di ASviS, ha assegnato due premi ex aequo a Dire, Fare, Cambiare e Deloitte, mentre Tp Italia si è classificata al secondo posto, ricevendo un riconoscimento per l’impegno nella trasformazione sostenibile dei propri processi e luoghi di lavoro. Il vincitore Anlaids ha ricevuto un’opera dell’artista italiano Marco Lodoli.
A margine del panel “Oltre l’impresa, riscrivere la comunità” al Rewriters Fest 2025, in corso alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi a Roma, è intervenuto il Ceo di Tp Italia Diego Pisa: “Tp è una realtà human-intensive, abbiamo più di duemila persone in Italia e 500 mila nel mondo, quindi lavoriamo con le persone: sono il nostro asset più importante. Per noi farle lavorare in un contesto sostenibile è il punto di partenza, è stata anche la parte centrale della rivoluzione aziendale che abbiamo fatto in Italia. La collaborazione con Rewriters Festival è stata naturale: abbiamo implementato il concetto di sostenibilità sociale in un contesto diffuso come i nostri uffici, quindi è sembrato naturale essere parte di questo festival”.
Il festival, dedicato alla sostenibilità sociale e alla trasformazione culturale, riunisce aziende, istituzioni, artisti e realtà del terzo settore impegnate a ripensare le relazioni tra comunità, organizzazioni e contemporaneità.
11/24/2025 07:57 AM
(Adnkronos) - “È più facile essere bravi genitori o nonni piuttosto che buoni antenati, perché si tratta di prendersi cura di persone che non si incontreranno mai. È un po’ questa la frase che ha ispirato cinque anni fa il Rewriters ...
(Adnkronos) - “È più facile essere bravi genitori o nonni piuttosto che buoni antenati, perché si tratta di prendersi cura di persone che non si incontreranno mai. È un po’ questa la frase che ha ispirato cinque anni fa il Rewriters Fest, il primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale”. Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice del Rewriters Fest 2025, a margine dell’iniziativa inaugurata oggi alla Mondadori Bookstore della Galleria Alberto Sordi, nel cuore di Roma.
Romanelli ha spiegato come il festival affronti oltre metà degli obiettivi dell’Agenda 2030 dedicati alle persone: “In questo festival, attraverso ospiti, istituzioni, organizzazioni profit e non-profit, si prende in carico la felicità di tutte le persone, cercando di trasformare una visione ecologica in una visione ecologica”. All’apertura sono attesi l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, Enrica Battaglia, e le madrine del festival Violante Placido e Chiara Francini. La direttrice ha descritto l’atmosfera della Galleria, animata da volontari e partecipanti: “Sono tantissime le persone che hanno deciso, a titolo volontario, di inondare la Galleria Sordi di pensieri, domande, contributi, professionalità, stand-up comedy, concerti”.
Il festival adotta registri diversi — dalle tavole rotonde alla comicità — per affrontare temi come violenza contro le donne, cyberbullismo, potere dei dati e dei media: “Vi aspettiamo nel cuore pulsante dell’Italia, nel cuore della capitale, a Piazza Colonna, a Roma”, ha concluso Romanelli.
11/21/2025 06:56 PM
(Adnkronos) - L’Agidae, associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica, in occasione del 65mo anniversario della sua istituzione, organizza il convegno nazionale di studi e l’assemblea ordinaria, dal tema: 'Identità e missione - le attività degli enti ...
(Adnkronos) - L’Agidae, associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica, in occasione del 65mo anniversario della sua istituzione, organizza il convegno nazionale di studi e l’assemblea ordinaria, dal tema: 'Identità e missione - le attività degli enti religiosi tra norma canoniche e leggi civili'. L’evento si terrà sabato 22 novembre 2025, alle ore 8.30, presso la Pontificia Università Urbaniana – Scv. Il convegno vuole costituire un momento di confronto e di crescita condivisa per gli Istituti associati i quali saranno chiamati ad accettare le sfide future a partire dalla riforma del codice civile sugli adeguati assetti amministrativi per gli enti collettivi, dalla soluzione prospettata in tema di Imu, dal ricorrente confronto tra le attività svolte dal terzo settore e le opere degli enti ecclesiastici, ai nuovi scenari collegati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la cyber security in materia di tutela dei dati e rischi e responsabilità dei gestori degli istituti ai sensi del d.lgs 231/2001.
Ampio spazio sarà dedicato all’introduzione del Previfonder, ossia, della Previdenza complementare per tutti i lavoratori degli enti ecclesiastici aderenti ai tre Ccnl Agidae: istruzione, socio-sanitario assistenziale e Università pontificie. L’evento avrà inizio con la lettura del messaggio che il Santo Padre, Papa Leone XIV, ha rivolto all’Agidae, sulla necessità “dell’armonizzazione tra principi del diritto civile italiano e la normativa canonica e di proseguire nel prestare l’attenzione ai valori sociali e civili, come pure alla formazione permanente dei gestori e dei dipendenti”.
Seguirà la concelebrazione eucaristica, presieduta da S.e. mons. Michele Di Tolve, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, dal presidente di Agidae - Padre Francesco Ciccimarra e dai sacerdoti componenti del consiglio direttivo. Tra gli interventi al convegno si segnalano la presenza di Maurizio Leo, vice-ministro dell’Economia e Finanza, Mario Pepe, Presidente Covip, Fulvio Baldi, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, Ciro Santoriello, procuratore aggiunto Procura di Cuneo, Rosa Del Prete, magistrato Corte di Appello Napoli e Filippo Trefiletti, direttore generale di Accredia.
11/21/2025 05:27 PM
(Adnkronos) - Cristian Camisa è stato confermato presidente di Confapi per il prossimo triennio nel corso dell’assemblea generale privata svoltasi oggi al Parco dei Principi Grand Hotel di Roma. Piacentino, 51 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T....
(Adnkronos) - Cristian Camisa è stato confermato presidente di Confapi per il prossimo triennio nel corso dell’assemblea generale privata svoltasi oggi al Parco dei Principi Grand Hotel di Roma. Piacentino, 51 anni, Camisa è presidente e amministratore delegato della T.T.A., azienda che opera nel settore meccanico. Alla guida della Confederazione italiana della piccole e medie industrie private italiane da novembre del 2022, è attualmente anche membro del Cese, il Comitato economico e sociale europeo.
“Sono commosso e onorato – le prime parole del presidente Camisa dopo l’elezione – ringrazio l’assemblea e tutte le imprenditrici e imprenditori di Confapi per la fiducia che mi è stata rinnovata. Una grande responsabilità nel rappresentare una parte così importante del sistema produttivo italiano in un momento storico così delicato e carico di sfide, tra cui quelle legate a innovazione e sostenibilità, per continuare a essere competitivi sui mercati internazionali. Continueremo a portare avanti con ancora più forza e determinazione le istanze delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori, staremo loro vicini, saremo il megafono delle loro esigenze senza compromessi e alchimie dialettiche”.
Nel corso del suo intervento in assemblea, Camisa ha ricordato i risultati conseguiti in questo triennio da Confapi. “Abbiamo consolidato in modo significativo – ha detto – il nostro ruolo nel sistema della rappresentanza imprenditoriale italiana, ampliando la nostra presenza non solo nei principali tavoli decisionali nazionali, ma anche in quelli europei. Siamo rientrati nel Cnel, siamo stati riconfermati al Cese e siamo stati nominati nella Cabina di regia del Piano Mattei e dell’Internazionalizzazione. Sempre sul fronte dell’internazionalizzazione abbiamo stipulato protocolli d’intesa con Sace e Simest e collaboriamo fattivamente con Ice per supportare le nostre aziende per massimizzare l’efficacia delle azioni internazionali sotto ogni punto di vista. Sul fronte della bilateralità, vero pilastro del welfare e dell’assistenza sanitaria per i nostri dipendenti, collaboriamo con Cgil, Cisl e Uil”.
Il presidente ha quindi presentato il programma strategico per il suo prossimo mandato che metterà i territori ancora di più al centro della Confederazione. “La ricchezza di Confapi – ha sottolineato – risiede proprio nella pluralità dei nostri territori: farli dialogare, metterli in rete e valorizzarne le specificità significa rendere l’Associazione più forte, più rappresentativa e al servizio di chi fa impresa. Promuoveremo un’agenda di dialogo e proposte per affrontare le crisi industriali del Centro-Nord, il cuore produttivo del Paese, rafforzare le filiere, sostenere la transizione verde e digitale nonché valorizzare il capitale umano come leva di competitività e coesione. Per il Sud del Paese, invece, avvieremo un progetto che punterà su legalità, innovazione, reti e sviluppo sostenibile, creeremo sportelli territoriali e percorsi di formazione per dirigenti. Continueremo a svolgere il nostro ruolo all’interno delle Istituzioni, italiane ed europee, e a incidere sulle politiche industriali, promuovendo un modello di sviluppo fondato su innovazione, equità e competitività”.
“I prossimi tre anni saranno fondamentali per rimanere competitivi sui mercati nazionali e internazionali. Per farlo – ha concluso - vogliamo sempre di più essere un punto di riferimento come l’unica vera Confederazione della piccola e media industria privata italiana”.
L’assemblea di Confapi ha eletto all’unanimità Filiberto Martinetto presidente emerito della Confederazione che prende il posto di Maurizio Casasco che da oggi non ricopre più alcun ruolo all'interno di Confapi. Martinetto, 91 anni, è uno dei pilastri di Confapi dove ricopre l’incarico di tesoriere nonché di presidente della commissione dei saggi.
11/21/2025 05:18 PM
(Adnkronos) - A Cinecittà World si accendono le luci del Natale. Fino al 6 gennaio il Parco divertimenti del cinema e della tv di Roma diventa un magico set cinematografico dove adulti e bambini possono vivere in prima persona il ...
(Adnkronos) - A Cinecittà World si accendono le luci del Natale. Fino al 6 gennaio il Parco divertimenti del cinema e della tv di Roma diventa un magico set cinematografico dove adulti e bambini possono vivere in prima persona il più bel film delle feste.
“Il Natale a Cinecittà World -spiega ad Adnkronos/Labitalia David Tommaso, direttore generale Cinecittà World- rappresenta un momento speciale per i nostri ospiti, che qui nel Parco divertimenti di Roma possono vivere in prima persona il più bel film delle Feste. Quest’anno possiamo contare su una squadra di oltre 220 persone, che con professionalità e dedizione, contribuisce a rendere unica l’esperienza nel Parco".
"La nostra offerta natalizia -aggiunge- si rinnova di anno in anno e registra una crescita significativa di affluenza di pubblico. Anche per Natale abbiamo ampliato le attività dedicate alle famiglie e ai bambini con tante novità per tutti, tra cui: la nuova Casa di Babbo Natale, la pista di pattinaggio e gli spettacoli a tema completamente inediti. Per il Capodanno, inoltre, stiamo preparando la festa di Capodanno più grande d’Italia con eventi, djset, discoteche, cene, cenoni, fuochi d‘artificio e attrazioni aperte fino a notte”.
L’esperienza a Cinecittù world nel periodo natalizio inizia sulla Christmas Street, una scintillante New York anni ’20 vestita a tema tra luci, carrozze e pacchi regalo giganti, qui gli ospiti vengono avvolti da un’atmosfera incantata fatta di attrazioni, spettacoli dal vivo inediti e novità degne dei migliori film natalizi, tra cui la nuova pista di pattinaggio, icona dei grandi classici delle feste, e la suggestiva nevicata di Natale che imbianca la Street.
Ad aprire le porte alla magia è il Christmas Show, lo spettacolo che accende il Parco sulle note delle più amate colonne sonore natalizie, insieme ai personaggi simbolo del periodo. È così che inizia una giornata al Polo Nord…ma senza spostarsi dalla Capitale.
Grandi novità anche per la Casa di Babbo Natale: Santa Claus ha traslocato in un luogo ancora più grande e magico ed è pronto ad accogliere i piccoli ospiti nel suo caldo e accogliente salotto per scattare insieme la foto più emozionante delle feste. I bambini possono scrivere la letterina e inviarla direttamente dalla Sala degli Elfi, dove i laboriosi aiutanti smistano la posta diretta al Polo Nord. Per completare l’esperienza, c’è il viaggio su I-Fly, la montagna russa virtuale che trasporta gli ospiti sulla slitta di Babbo Natale sfrecciando in volo per consegnare i doni in tutto il mondo.
Lo spirito del Natale si fa sentire anche nei cuori più freddi con il nuovo spettacolo 'La notte che cambiò il Natale', la storia del Maestro Fiocco, un burbero giocattolaio che, grazie a un incontro speciale, riscopre la magia del Natale e torna a donare sorrisi ai bambini, celebrando i valori più autentici delle feste. Tra le vie del Far West, invece, arriva l’inedito 'Elf Express – Lettere dal West', un divertente show in cui gli elfi postini devono consegnare tutte le letterine in tempo per la Vigilia, tra colpi di scena e risate. Ma attenzione: tra le vie del Parco si aggira anche il dispettoso Grinch, riuscirà a resistere alla magia del Natale?
Per concludere l’anno in grande stile, Cinecittà World si prepara per la festa di Capodanno più grande d’Italia. Il 31 dicembre dalle 18 fino alle prime luci del nuovo anno, il Parco diventa un enorme villaggio del divertimento con 40 attrazioni aperte fino a notte, spettacoli dal vivo, concerti, dj set, discoteche, cene, cenoni e dinner show e la mezzanotte con i fuochi d’artificio. A chiudere le festività, il 6 gennaio, arriva la Befana con dolci, sorprese e tanta allegria per tutti i bambini.
11/21/2025 04:21 PM
(Adnkronos) - "In un'epoca segnata da accelerazioni e fragilità, l'università rappresenta uno degli spazi istituzionali in cui il presente può essere compreso e il futuro può essere preparato con serietà e lungimiranza". Così il rettore dell'università degli Studi di ...
(Adnkronos) - "In un'epoca segnata da accelerazioni e fragilità, l'università rappresenta uno degli spazi istituzionali in cui il presente può essere compreso e il futuro può essere preparato con serietà e lungimiranza". Così il rettore dell'università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, nella sua prolusione all'apertura del 43esimo anno accademico dell'ateneo. Il rettore ha evidenziato "lo spessore del ruolo dell'istituzione universitaria nel futuro da costruire". Il titolo scelto per l'evento, 'Un futuro da plasmare nello spazio della comunità', sottolinea "il valore della conoscenza di cui l'università è custode come strumento per comprendere e costruire un futuro condiviso, fondato sulla responsabilità, sulla collaborazione e sull'impegno collettivo". Presenti alla cerimonia il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
"La cura della comunità" e "la responsabilità della conoscenza" sono stati i temi che il rettore ha più volte toccato: sia riferendosi all'impegno degli ospiti presenti all'inaugurazione, che con "le loro responsabilità, pur distinte, convergono nella consapevolezza che il futuro non si attende e non si eredita: si costruisce, attraverso la conoscenza, la visione e un senso concreto di appartenenza alla comunità", sia riconoscendo il ruolo dell'ateneo che è "un luogo capace di generarle e sostenerle".
La giornata ha preso avvio con l'ingresso solenne del Corteo accademico dei rettori e delle rettrici in rappresentanza di 17 università italiane, e il coro gospel dell'ateneo diretto dal maestro Alberto Annarilli che ha incantato l'auditorium strapieno di studenti e studentesse con l'esplosione dell'Inno alla Gioia di Ludwig Van Beethoven, inno dell'Unione europea. La prolusione del rettore, dedicata al ruolo dell'università come spazio di crescita, dialogo e partecipazione consapevole, ha quindi ripercorso il cammino virtuoso dell'ateneo delineando le prospettive dell'anno accademico 2025-2026, anno che impone una nitidezza di sguardo nei confronti del sistema globale che il Global Risks Report 2025 del World Economic Forum descrive segnato da tensioni strutturali: "Le università appartengono a questa architettura essenziale della democrazia contemporanea. Sono luoghi in cui si produce conoscenza verificabile, si formano competenze critiche, si riconosce che ogni progresso richiede un equilibrio tra innovazione e responsabilità". Nel segno della pace l'università di Roma Tor Vergata, ha ricordato il rettore, quest'anno "ha vissuto un momento che resterà nella sua storia: il grande Giubileo dei giovani, quando circa 1 milione di ragazze e ragazzi, provenienti da ogni parte del mondo, hanno riempito la spianata di Tor Vergata per incontrare Papa Leone XIV".
E i dati presentati dal rettore Levialdi Ghiron sul numero di iscritti mostrano con chiarezza una crescita costante. Gli studenti iscritti sono passati da circa 27.000 nel 2019 a 32.000 nel 2024. Le matricole sono infatti salite da 6.400 nel 2019 a circa 8.500 nel 2024. L'ampliamento dei posti disponibili nei corsi di Medicina, sia in italiano sia in inglese, insieme all'accreditamento della sede di Tirana presso l'università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, valutata positivamente da Anvur dopo un lungo iter, ha portato al riconoscimento come nostri studenti anche dei frequentanti di quella sede. Fortissima la spinta del corso di laurea in Medicina veterinaria: unico nel Lazio, il corso attrae gli studenti tanto da avere 680 aspiranti matricole per 80 posti disponibili, a conferma della solidità dell'iniziativa avviata lo scorso anno.
I nuovi corsi di laurea di questo anno accademico ampliano l'offerta formativa: tra questi il programma blended in Diritto, Innovazione tecnologica e Sostenibilità; la laurea magistrale in Digital Humanities; il nuovo corso magistrale in Psicologia e Salute mentale nel ciclo di vita che prosegue una laurea triennale di grande successo, con oltre 500 matricole l'anno; il corso di laurea magistrale in Biotecnologie agrarie. Per il prossimo anno sono già in fase di accreditamento tre ulteriori corsi: due nella sede di Tirana, in ambito medico, e un nuovo corso in Storia, società e culture. E' stato ricordato l'avanzamento significato dell'ateneo nei ranking internazionali: nell'ultima edizione del Qs World University Ranking Tor Vergata si è stabilmente posizionata nel top 23% mondiale. Oltre a essere seconda in Italia per numero di studenti internazionali rispetto al numero di studenti. Ulteriore menzione alla Sustainability sempre nel Qs Ranking che vede l'ateneo 15esimo in Italia.
Il rettore ha rimarcato l'impegno nell'ambito dell'internazionalizzazione, che in questi ultimi anni è stato potenziato: l'ateneo offre oggi 17 corsi di studio e 7 curricula interamente in lingua inglese, e ha ampliato in modo significativo i percorsi di doppio titolo, le summer e le winter school, nonché i progetti di didattica transnazionale. Potenziato anche l'Erasmus per gli studenti e per il personale con oltre 2.000 persone in viaggio, oltre al numero crescente di visiting professor e molti progetti concreti con i Paesi europei ed extraeuropei nei continenti americano, asiatico, africano. Il rettore ha sottolineato anche lo sforzo importante che ha portato all'aumento di risorse economiche attratte dall'impegno scientifico: ha ricordato che nell'ultimo anno i finanziamenti europei sono cresciuti del 126,88%, quelli ministeriali del 27,13%, quelli provenienti da imprese italiane del 64,28%. Rafforzato il trasferimento tecnologico, anche coordinando le collaborazioni con il sistema produttivo. Tor Vergata infatti svolge un ruolo guida nello Spoke dedicato al trasferimento tecnologico del Rome Technopole, l'ecosistema dell'innovazione del Lazio finanziato dal Pnrr.
Nel corso della cerimonia, hanno preso la parola un rappresentante delle studentesse e degli studenti, seguito da un intervento di una rappresentante del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, offrendo una riflessione sul valore della comunità universitaria e sulla forza della collaborazione quotidiana. Annalisa De Cesare, avvocato, lavora all'università di Roma Tor Vergata dal 2005 ed è oggi responsabile dell'Area gestione del personale della Direzione VI: "Il futuro dell'ateneo nasce da una rete di relazioni: è nella comunità che la conoscenza prende vita, unisce e diventa responsabilità verso il mondo".
Per le studentesse e gli studenti è intervenuto Antonio Infante, 24 anni, studente del V anno del corso di laurea in Medicina e chirurgia dell'università di Roma Tor Vergata, che vive con forte partecipazione la vita universitaria: "La nostra università è un organismo vivo: il suo cuore pulsante nasce qui, ma la sua forza arriva lontano, raggiungendo studenti e territori che ne condividono la missione".
11/21/2025 04:16 PM
(Adnkronos) - “Il modello italiano del riciclo è virtuoso. Il nostro paese è sicuramente da prendere ad esempio”. Così, Letizia Moratti (Mep Commissione Itre), all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, ...
(Adnkronos) - “Il modello italiano del riciclo è virtuoso. Il nostro paese è sicuramente da prendere ad esempio”. Così, Letizia Moratti (Mep Commissione Itre), all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, dal titolo ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’.
“L'Italia ha già superato i target del 2025 e nel 2024 siamo arrivati ad un 76,7% di riciclo, quindi un modello che deve essere preso in considerazione dall'Europa e da altri paesi. Per far questo - prosegue Moratti - il vecchio continente deve semplificare le regole, orientarle al risultato, puntare sull'innovazione di processo e prodotto, favorendo quindi gli investimenti. Deve fare in modo che le procedure per le autorizzazioni, per esempio quelle ambientali, siano più rapide. Inoltre bisogna superare il concetto di rifiuto in modo tale che ci sia in Europa un'armonizzazione che non porti un paese a pensare ad un rifiuto in un certo modo e un paese a classificarlo in un modo diverso”.
11/21/2025 04:12 PM
(Adnkronos) - “Dal punto di vista economico abbiamo distribuito valore sul territorio direttamente, agendo verso gli enti locali, le pubbliche amministrazioni e quindi i territori per la promozione della raccolta differenziata, con oltre 780 milioni di euro in un solo ...
(Adnkronos) - “Dal punto di vista economico abbiamo distribuito valore sul territorio direttamente, agendo verso gli enti locali, le pubbliche amministrazioni e quindi i territori per la promozione della raccolta differenziata, con oltre 780 milioni di euro in un solo anno; 20 milioni di euro sono stati poi destinati come valore distribuito alle piattaforme che si occupano di ritirare, riparare e rigenerare gli imballaggi commerciali industriali e altri 520 milioni di euro sono stati destinati a sostegno delle attività di riciclo e recupero dei materiali di imballaggio”. Così Simona Fontana, direttore generale Conai, il Consorzio nazionale imballaggi, intervenendo, oggi a Milano, all’evento ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato dal Consorzio in collaborazione con il Corriere della Sera, nella sede della Borsa di Milano.
Sono numeri importanti quelli illustrati da Fontana che si sommano a quelli generati dall’effetto “indiretto e indotto sull'economia italiana - aggiunge - Stiamo parlando di oltre 3,8 miliardi di euro in un solo anno, pari a 2 miliardi di Pil generato”. Cifre che raccontano di un “indotto e di una filiera industriale che oggi occupa circa 25mila addetti”, ricorda. Risultati raggiunti grazie al sistema italiano di gestione degli imballaggi che si basa “su un approccio di sistema collaborativo tra Conai e i consorzi di filiera, tra le filiere del riciclo e le imprese, ma soprattutto con le istituzioni nazionali e locali - approfondisce il direttore generale del Consorzio - Una collaborazione che ha portato, nel 2024, al riciclo di oltre il 76,7% degli imballaggi che usiamo nelle nostre case e nelle nostre aziende”.
Fontana si sofferma poi sulle principali criticità che rischiano di rallentare l'evoluzione del modello italiano per l'economia circolare: “Siamo oggi in una fase di transizione competitiva, dove la transizione ecologica deve ancora di più rafforzare il suo legame con una sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale ed economica per le imprese - spiega - Da questo punto di vista diventa importante andare verso regole sempre più chiare e orientate ai risultati. Nel settore degli imballaggi si è lavorato tanto su riduzione, riutilizzo, riciclo. Oggi è il momento di lavorare ancora di più di quanto non sia stato fatto fino ad oggi sul tema del riciclato, sostituendo i materiali vergini con materiali da riciclo - raccomanda Fontana - Un passaggio utile a prevenire fenomeni di scambi commerciali non equi, dove la competizione e il costo al ribasso rischiano di mettere a repentaglio il grande lavoro che la manifattura italiana e le filiere del riciclo hanno saputo generare in questi 27 anni di attività”.
11/21/2025 03:45 PM
(Adnkronos) - Tre giorni intensi di incontri per esplorare il concetto di sostenibilità sociale e riscrivere insieme l’immaginario contemporaneo. Tutto questo è il ReWriters fest, primo e unico festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale, fondato e diretto da Eugenia ...
(Adnkronos) - Tre giorni intensi di incontri per esplorare il concetto di sostenibilità sociale e riscrivere insieme l’immaginario contemporaneo. Tutto questo è il ReWriters fest, primo e unico festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale, fondato e diretto da Eugenia che andrà in scena nella storica Piazza Colonna, accanto a Palazzo Chigi, da oggi, venerdì 21, a domenica 23 novembre, all’interno della cornice della Social Sustainability Week. Madrina dell'edizione di quest'anno è Violante Placido, accompagnata da Chiara Francini. Tra le ospiti e gli ospiti, presenti anche registi, attori e attrici che porteranno le platee dalla commozione alla risata, a partire da Vera Dragone, Giobbe Covatta, Carlotta Parodi, Cosimo Damiano Damato, fino alla stand-up comedy dei seguitissimi Gabriele Piazza e Lorenzo Balducci. E poi giornalisti e giornaliste come Valeria Manieri, Francesco Acampora, Rory Cappelli, Cristina Sivieri Tagliabue, e volti noti della tv come Licia Colò, Myrta Merlino, Eleonora Daniele e Giovanni Ciacci. Ma anche numerosissimi altri ospiti, dal mondo dello spettacolo a quello dell’associazionismo, dal mondo dell’arte a quello della società civile.
“Con questa quinta edizione il ReWriters fest allarga i propri orizzonti e punta a offrire al pubblico una lettura ancora più intuitiva del concetto di sostenibilità sociale - afferma Eugenia Romanelli, ideatrice e direttrice artistica del ReWriters fest -. Lo facciamo con gli strumenti che da sempre caratterizzano la manifestazione, quelli della creatività, della cultura, dell'arte, dell’impresa innovativa, dell’attivismo, individuale e collettivo. E anche dell'ironia, del gioco e del divertimento. Vogliamo raccontare come costruire insieme il cambiamento culturale imprescindibile per il benessere del pianeta e delle varie specie che lo abitano, compresa la nostra: un'avventura bellissima, una sfida che vale la pena cogliere e che può essere un’opportunità piena di gioia”.
Forti e attuali i temi trattati: violenza maschile contro le donne, gender pay gap, medicina di genere, violenza sugli animali, violenza digitale, le nuove frontiere del food integrato, criminalità organizzata, cyberbullismo, educazione sessuoaffettiva, maternità consapevole, discriminazioni LGBTQIA+, e identità trans, il nuovo capitalismo dei dati e il rapporto tra informazione e potere, giovani e salute mentale, genocidio e guerra, body positività e sport come leva sociale, disabilità. Il ReWriters fest si svolge in partnership con Mondadori Bookstore e Galleria Alberto Sordi, sostenuto dalle mediapartnership con Repubblica, Adnkronos e Radio Radicale, patrocinato dal ministero della Cultura, ministero dell'Ambiente, Rai per la sostenibilità, Fondazione Treccani Cultura, Sapienza Università di Roma, Asvis, Lav, Wwf, ActionAid Italia, Save The Children, Fridays for Future, Fondazione Libellula, Side by Side, Crumb Gallery.
11/21/2025 03:45 PM
(Adnkronos) - “La sfida è produrre nuovi materiali e tecnologie, quindi puntare sull'innovazione, che significa dare spazio ai giovani, elemento che forse spesso viene sottovalutato, nei campi della ricerca, nella gestione delle aziende e nelle scelte produttive più importanti. Costa ...
(Adnkronos) - “La sfida è produrre nuovi materiali e tecnologie, quindi puntare sull'innovazione, che significa dare spazio ai giovani, elemento che forse spesso viene sottovalutato, nei campi della ricerca, nella gestione delle aziende e nelle scelte produttive più importanti. Costa poco ed è elemento chiave con cui si può aprire una nuova pagina”. Lo spiega Guido Tonelli, fisico Cern, all’evento organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano, dal titolo ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’.
“La fisica produce leggi generali, studia le proprietà dei materiali. Di per sé non dà una soluzione, ma nel momento in cui si sono trovate le simmetrie profonde nascoste in alcuni materiali, se ne possono inventare di nuovi, ingegnerizzandoli. È già avvenuto spesso nel passato, ma siamo solo all'inizio. Oggi abbiamo strumenti come l'intelligenza artificiale, che ci permette di fare simulazioni di nuovi materiali prima ancora di produrli e guadagnare così un'enorme quantità di tempo, scartando le soluzioni poco promettenti e concentrando, invece, gli esperimenti materiali e fisici su quelle che, sulla base delle simulazioni, si presentano come le soluzioni più significative”, conclude.
11/21/2025 03:41 PM
(Adnkronos) - “C’è sostanzialmente una leva strategica che le imprese devono attivare per trasformare la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio competitivo: l'innovazione, perché per raggiungere gli obiettivi di lungo termine bisogna avere una transizione competitiva, ossia capace di ...
(Adnkronos) - “C’è sostanzialmente una leva strategica che le imprese devono attivare per trasformare la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio competitivo: l'innovazione, perché per raggiungere gli obiettivi di lungo termine bisogna avere una transizione competitiva, ossia capace di generare Ebitda anche nel breve termine e l'unico modo per farlo è l'innovazione, che è anche trasferimento di tecnologie che qualche volta possono essere mature nel settore”. Sono le dichiarazioni di Carlo Cici, Partner e Head of Sustainability Teha Group, all’incontro ‘Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva’, organizzato da Conai, in collaborazione con il Corriere della Sera, presso la Borsa di Milano.
“Questo è l'argomento chiave e per farlo è necessario fare due cose: anzitutto individuare in modo chiaro le priorità, perché non si può fare innovazione su tutto, e cercare di fare leva anche sulla collaborazione con altre aziende, in quanto sugli aspetti precompetitivi si possono cogliere economie di scala e ridurre ulteriormente i costi”, conclude.
11/21/2025 02:44 PM
(Adnkronos) - Nel 2024 il sistema Conai ha prodotto 3,8 miliardi di euro di valore economico, contribuendo per 2 miliardi di euro al Pil nazionale e sostenendo oltre 24mila posti di lavoro lungo l’intera filiera del riciclo. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ...
(Adnkronos) - Nel 2024 il sistema Conai ha prodotto 3,8 miliardi di euro di valore economico, contribuendo per 2 miliardi di euro al Pil nazionale e sostenendo oltre 24mila posti di lavoro lungo l’intera filiera del riciclo. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha presentato oggi a Milano in Borsa Italiana l’edizione 2025 del suo Rapporto integrato di sostenibilità, che, come ogni anno, quantifica i benefici economici ed ambientali del riciclo in Italia.
“Il Rapporto integrato 2025 conferma la capacità del modello Conai di convertire la sostenibilità in valore tangibile e misurabile, e di operare in coerenza con i principali indicatori Esg e con le aspettative del sistema economico nazionale. Lo vediamo nei numeri ma anche nel ruolo più ampio che il sistema svolge: non gestiamo semplicemente i materiali di imballaggio post consumo, ma attiviamo filiere, abilitiamo settori strategici, generiamo lavoro e riduciamo la dipendenza dalle risorse naturali - commenta Ignazio Capuano, presidente Conai - Ogni euro di Contributo Ambientale genera valore che si moltiplica nel Paese, dimostrando che la sostenibilità può essere non solo doverosa, ma anche straordinariamente produttiva. Ambiente e competitività non sono in contrasto: il riciclo è una vera infrastruttura industriale nazionale, capace di produrre benefici economici, occupazionali e ambientali. I numeri ci raccontano la strada fatta; il nostro impegno quotidiano indica quella da seguire: trasformare il riciclo in un’opportunità reale, misurabile e condivisa per un’Italia più efficiente e sostenibile”.
Grazie al riciclo degli imballaggi l’Italia ha risparmiato nel 2024 12,2 milioni di tonnellate di materie prime vergini, ossia il peso di oltre 830 Torri di Pisa; ha evitato l’utilizzo di 55 TWh di energia primaria, pari ai consumi domestici della metà delle famiglie italiane; e ha ridotto le emissioni di gas serra fino a 11,4 milioni di tonnellate di CO2eq, che corrispondono a quelle di circa 9mila voli intorno al mondo. Dal Report emerge così "la crescente interdipendenza tra sostenibilità, innovazione e competitività. Le analisi relative alle imprese soggette a schemi Epr (Extended Producer Responsibility) mostrano infatti come alti tassi di riciclo e modelli collaborativi producano nel tempo maggiore efficienza, fiducia degli investitori e valore finanziario".
“Sostenibilità significa capacità di trasformare una visione ambientale in valore industriale. Ogni cifra del Rapporto non è solo un dato, ma il racconto di un impegno che coinvolge imprese, comunità e territori, e che rende visibile ciò che spesso rimane nascosto: le storie dei materiali, delle persone e delle filiere che lavorano insieme come in un film a più livelli - sottolinea Simona Fontana, direttore generale Conai - La qualità delle filiere, l’innovazione tecnologica e la collaborazione con i territori sono i pilastri che ci consentono di ottenere risultati concreti e di rafforzare la competitività del Sistema Paese, consolidando il ruolo dell’Italia nella transizione circolare europea. La sostenibilità è esperienza e partecipazione. Ogni parola, ogni scelta può diventare azione, innovazione e esempio: Conai ha anche una missione formativa e culturale, e attraverso progetti come Green Jobs e Fenice Conai per il giornalismo ambientale giovane, coinvolge scuole, università, giornalisti e territori nella diffusione di una cultura della sostenibilità più consapevole”.
In un contesto storico-economico segnato da dinamiche tecnologiche, geopolitiche e di mercato sempre più complesse, Conai ha promosso un dialogo tra istituzioni, imprese e operatori finanziari che ha portato all’individuazione di un insieme di priorità strategiche fondamentali per rafforzare la resilienza e la competitività del sistema. È emersa, innanzitutto, la necessità di regole chiare, orientate ai risultati e capaci di consolidare fiducia e pianificazione industriale. Una maggiore stabilità normativa rappresenta infatti un presupposto imprescindibile per creare condizioni favorevoli agli investimenti.
“Questo rapporto è uno strumento prezioso anche per orientare le politiche pubbliche, perché offre indicazioni concrete su ciò che serve alle filiere e ai territori - afferma Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - I numeri presentati oggi confermano che il riciclo non è solo una scelta ambientale, ma una vera politica industriale. Risultati importanti che devono essere consolidati con iniziative mirate a sostenere e sviluppare la competitività di un settore energivoro e sottoposto a forte concorrenza internazionale, rendendo il materiale riciclato competitivo anche nei costi. In questa direzione va l’Energy Release, appena operativo, che garantirà energia rinnovabile a prezzo stabile alle imprese più energivore. Continuiamo inoltre a contribuire al Circular Economy Act, per costruire un mercato unico delle materie prime seconde, semplificare norme e autorizzazioni e incentivare l’utilizzo di materiali riciclati. A livello nazionale prosegue il confronto con gli operatori, dal tavolo sulla plastica alla sperimentazione dei certificati bianchi per l’economia circolare. Il sistema italiano del riciclo è un modello riconosciuto in Europa e il governo è impegnato a sostenerlo, rimuovendo ostacoli e creando condizioni di crescita. Ringrazio Conai per il contributo alla strategia nazionale”.
Un pilastro altrettanto rilevante riguarda la promozione dell’innovazione e delle partnership, insieme all’integrazione sempre più stretta tra transizione verde e trasformazione digitale, considerate una leva unica per sostenere una crescita competitiva e duratura. A ciò si affianca la necessità di prestare particolare attenzione alle piccole e medie imprese, garantendo loro un accesso più semplice agli strumenti finanziari necessari per affrontare la transizione ecologica. Parallelamente, la valorizzazione della formazione e della conoscenza si conferma un motore decisivo di competitività per le filiere, mentre il rafforzamento del ruolo delle amministrazioni locali è ritenuto essenziale per assicurare l’implementazione efficace delle politiche di sostenibilità sui territori.
“L’Italia si conferma tra i leader europei nella gestione dei rifiuti con risultati superiori alla media dell’Unione. I numeri dell’economia circolare testimoniano un sistema produttivo solido e competitivo. Negli ultimi cinque anni il valore aggiunto è in crescita e il settore coinvolge oltre 600mila lavoratori. Tuttavia, per mantenere questa rotta dobbiamo rafforzare la capacità di innovazione: il numero di brevetti legati al riciclo e ai processi circolari è ancora inferiore rispetto ai nostri competitor come Germania, Francia e Spagna. Per questo servono politiche mirate, più investimenti e una collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato, così da sostenere un modello di sviluppo davvero sostenibile e orientato al futuro", ha concluso Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la transizione ambientale e obiettivi Esg.
11/21/2025 11:46 AM
(Adnkronos) - "La transizione ambientale viene vissuta dalle imprese come un freno", l'utilizzo di materiali riciclati potrebbe essere una risorsa "per non vedere la transizione ambientale come un costo". Lo ha detto oggi il presidente di Conai, Ignazio Capuano, ...
(Adnkronos) - "La transizione ambientale viene vissuta dalle imprese come un freno", l'utilizzo di materiali riciclati potrebbe essere una risorsa "per non vedere la transizione ambientale come un costo". Lo ha detto oggi il presidente di Conai, Ignazio Capuano, intervenendo in apertura all'evento "Il futuro della sostenibilità tra sfide emergenti e transizione competitiva", in corso a Milano.
La transizione ambientale si somma "al costo dell'energia, alla disponibilità di materiali critici che non abbiamo - ha sottolineato Capuano - e ci mettono in posizione di debolezza geopolitica". "Ci proponiamo di essere sostenibili, ma tanti non riescono a fare ciò", per questo "un sistema che utilizza materie prime seconde permetterebbe di ridurre le emissioni di co2, il consumo di energia e metterebbe a disposizione materiali".
11/20/2025 10:41 AM
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha siglato un accordo di collaborazione con le associazioni dei consumatori per la gestione informale delle segnalazioni degli utenti. L'intesa nasce ...
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha siglato un accordo di collaborazione con le associazioni dei consumatori per la gestione informale delle segnalazioni degli utenti. L'intesa nasce dalla volontà di rafforzare il dialogo con le organizzazioni che tutelano i diritti dei cittadini, creando un canale operativo diretto che consenta di affrontare e risolvere le problematiche in modo tempestivo, prima di ricorrere alle procedure formali di conciliazione.
L'accordo prevede che le associazioni dei consumatori possano trasmettere le segnalazioni ricevute dai cittadini attraverso un canale a loro dedicato, gestito dall'Ufficio sostenibilità di Gruppo Cap. Una volta ricevuta la richiesta completa di tutte le informazioni necessarie, l'azienda si impegna a fornire una risposta scritta entro 15 giorni. Questo meccanismo non sostituisce i canali ufficiali previsti dalla normativa, né limita in alcun modo il diritto degli utenti di attivare la procedura di conciliazione, che rimane sempre praticabile secondo quanto stabilito dalle norme di settore.
L'accordo rappresenta uno strumento operativo di confronto collaborativo, che le parti si impegnano a monitorare e aggiornare nel tempo per migliorarne l'efficacia. Gruppo CAP organizzerà infatti almeno un incontro all'anno con le associazioni firmatarie -Federconsumatori Regionale Lombardia Aps, A.i.Con. Lombardia Aps, Movimento consumatori nuovo comitato regionale lombardo Aps, Casaconsum Lombardia, Assoutenti Lombardia Aps, Codici Lombardia, U.di.Con. Lombardia, Unione nazionale consumatori Lombardia, Coniacut, Adiconsum Milano e Lombardia, Confconsumatori Lombardia Aps, Acu-Associazione consumatori utenti, Casa del consumatore Aps, Adoc Lombardia, Altroconsumo, Cittadinanzattiva Lombardia Aps, Movimento difesa del cittadino, Lega consumatori, Codacons Lombardia- per mantenere vivo il dialogo su tematiche prioritarie e condividere best practice utili.
L'obiettivo è rendere più efficiente la risoluzione delle criticità, riducendo tempi e complessità nell'interesse sia dei consumatori sia dell'azienda, in un'ottica di apertura, trasparenza e miglioramento continuo della relazione con i cittadini. "Questo accordo testimonia la nostra volontà di costruire un rapporto sempre più solido e trasparente con chi rappresenta i cittadini -ha dichiarato Yuri Santagostino, Presidente di Gruppo Cap-. Crediamo fortemente nel valore del dialogo preventivo e nella collaborazione con le associazioni dei consumatori, che svolgono un ruolo fondamentale nella tutela dei diritti degli utenti. Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che è possibile affrontare le problematiche in modo costruttivo, mettendo al centro le esigenze dei cittadini e la qualità del servizio".
"L'apertura di un canale ancora più diretto con le associazioni dei consumatori rappresenta un passo concreto verso una gestione più efficace e condivisa dei reclami", le parole di Matteo Colle, direttore relazioni esterne e sostenibilità di Gruppo Cap. "Il nostro obiettivo è semplificare i processi e ridurre i tempi di risposta, garantendo al contempo il massimo rispetto per i diritti dei consumatori. Questo accordo non è un punto di arrivo ma l'inizio di un percorso di collaborazione strutturata, che intendiamo consolidare attraverso il confronto costante e il monitoraggio dei risultati".
Tutte le informazioni trattate nell’ambito dell’accordo saranno gestite nel pieno rispetto del Regolamento (Ue) 2016/679 (Gdpr) e della normativa italiana in materia di protezione dei dati personali.
11/20/2025 07:36 AM
(Adnkronos) - "Siamo molto attenti ai temi Esg, lo abbiamo fatto anche in termini di innovazione tecnologica, lo abbiamo fatto ponendo al centro l'innovazione tecnologica per cercare di portare vantaggi all'ambiente, di mettere le condizioni di consumare meno. A ...
(Adnkronos) - "Siamo molto attenti ai temi Esg, lo abbiamo fatto anche in termini di innovazione tecnologica, lo abbiamo fatto ponendo al centro l'innovazione tecnologica per cercare di portare vantaggi all'ambiente, di mettere le condizioni di consumare meno. A marzo del 2024 abbiamo lanciato il free route a 6.500 metri di altezza che garantisce maggiore efficienza delle traiettorie nei cieli, risparmio di carburante e Co2. Le compagnie al 31 dicembre di quest'anno hanno risparmiato, soltanto per il 2025, circa 90 milioni di chilogrammi di CO2". Lo ha sottolineato Pasqualino Monti, amministratore delegato del Gruppo Enav, intervenuto oggi, presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, all’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi ESG nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo ENAV, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati.
"Abbiamo raccontato al mercato come nel 2024 l'azienda ha raggiunto risultati incredibili sotto tutti i punti di vista - prosegue Monti - È migliorato il bilancio del gruppo, sono migliorate le performance operative, la capacità di vendere nel mondo. Questo mettendo sempre al centro la nostra gente, le persone che operano e lavorano all'interno dell'azienda e che certamente hanno dato un contributo al raggiungimento di questi risultati".
"Abbiamo poi un piano di assunzione di 400 risorse nei prossimi cinque anni. Questo è un segnale perché la tecnologia e l'intelligenza artificiale sono fattori importanti che aiutano l'uomo a lavorare meglio, ma che non potranno mai sostituirlo" conclude.
11/20/2025 07:34 AM
(Adnkronos) - Si è svolto presso l’Associazione della Stampa Estera l’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi Esg nel settore ...
(Adnkronos) - Si è svolto presso l’Associazione della Stampa Estera l’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi Esg nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo Enav, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati.
Ad aprire i lavori è stata Alessandra Bruni, Presidente di Enav, che ha richiamato l’importanza del momento storico, segnato da una fase di assestamento normativo ma anche da nuove opportunità strategiche: “In una fase come questa, stretta fra regolamentazioni in via di assestamento, priorità economiche che cambiano e un dibattito pubblico che chiede risultati concreti, emerge la differenza tra chi considera la sostenibilità un adempimento formale e chi la vive come elemento strutturale della propria strategia industriale. La sostenibilità è parte integrante del Gruppo Enav e rappresenta il nostro modo di creare valore”.
Il programma dell’Esg Day di Enav ha previsto un confronto tra Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e coautore del libro “Ritrovare l’umano – Esg+H”, e l’Amministratore Delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti. Il dialogo ha preso spunto proprio dalla centralità della “H”, che richiama Health, Human e Happiness, tre dimensioni fondamentali per ridefinire la sostenibilità in termini più umani e inclusivi.
Monti ha focalizzato l’attenzione sulla centralità della persona nel percorso di crescita del Gruppo Enav e sulla visione futura della Società. L’AD ha ricordato l’importante piano di assunzioni di oltre 400 controllori di volo nei prossimi anni e il progetto strategico che Enav sta portando avanti nel Sud Italia, volto a creare nuove opportunità professionali per i giovani e rafforzare la presenza del Gruppo nei territori meridionali: “Essendo un’azienda di servizi ad alta specializzazione, le persone sono il nostro vero asset. Abbiamo avviato un importante piano di assunzioni, con un focus sul ricambio generazionale e sull’attrazione di nuovi talenti, perché innovazione e crescita passano dalla professionalizzazione e dalla formazione continua. Nel nostro settore la tecnologia rappresenta un ausilio all’uomo, non una sostituzione. L’innovazione, se governata bene, non sostituisce il lavoro: lo evolve”.
Il progetto di Enav, nello specifico, prevede accordi con le principali università del Mezzogiorno, tra cui Palermo e Napoli. ENAV sta contribuendo allo sviluppo di percorsi formativi altamente specializzati e coerenti con le sue esigenze operative e tecnologiche. Grazie a questo progetto sono iniziate le prime assunzioni di giovani che potranno lavorare senza doversi spostare. L’obiettivo è chiaro: offrire ai giovani del Sud concrete opportunità professionali senza costringerli a lasciare il proprio territorio, valorizzando al contempo le eccellenze locali.
Nel corso dell’evento, l’intervento di Patrizia Celia, Responsabile Large Caps, Investment Vehicles & Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana, ha introdotto i temi principali su cui è stata incentrata la tavola rotonda “Gli impatti Esg nel nuovo scenario” – con la partecipazione di Nadia Giuliani di Inarcassa, Concetta Testa di Cassa Depositi e Prestiti e Davide Tassi di Enav. I relatori hanno approfondito i cambiamenti introdotti dal nuovo contesto europeo e la necessità per le imprese di adottare strategie Esg integrate e orientate alla catena del valore, evidenziando come, nonostante lo slittamento dell’entrata in vigore di alcune normative come la Csrd, la sostenibilità continui a rappresentare un fattore competitivo, rafforzato da un mercato della finanza sostenibile che nel 2025 raggiungerà un valore stimato di 13,4 trilioni di dollari.
11/19/2025 04:48 PM
(Adnkronos) - "Quando facciamo un acquisto online, gran parte di quello che ci arriva a casa, ben confezionato e imballato, è aria. Imballaggi troppo grandi, volume non utilizzato e packaging inefficiente contribuiscono ad alimentare il fenomeno dell’overpackaging, che porta ...
(Adnkronos) - "Quando facciamo un acquisto online, gran parte di quello che ci arriva a casa, ben confezionato e imballato, è aria. Imballaggi troppo grandi, volume non utilizzato e packaging inefficiente contribuiscono ad alimentare il fenomeno dell’overpackaging, che porta con sé una serie notevole di conseguenze". Così Paolo Marini, Managing Director, South East Emea Ds Smith, an International Paper Company.
Infatti, "un imballo sovradimensionato non comporta soltanto un maggior numero di rifiuti da smaltire. Ogni centimetro cubo di spazio vuoto trasportato implica container meno efficienti, un maggior numero di viaggi e quindi più carburante consumato. Il risultato è un aumento significativo delle emissioni di CO2, oltre a costi extra lungo tutta la supply chain".
"Già nel 2018 uno studio di Ds Smith e Forbes Insights - spiega - aveva evidenziato il problema a livello internazionale. I dati raccolti mostravano che, in media, i pacchi spediti dagli operatori di e-commerce erano vuoti per il 45% del loro volume e molti rivenditori ammisero di spedire confezioni, grandi anche il doppio rispetto all’oggetto contenuto. Questa inefficienza aveva un prezzo altissimo: circa 122 milioni di tonnellate di CO2 emesse ogni anno solo per trasportare imballaggi e aria, un valore paragonabile alle emissioni di un Paese di medie dimensioni. Dal punto di vista economico, il costo globale dello spreco si aggirava sui 46 miliardi di euro all’anno. Nel frattempo, dal 2018 al 2025 il commercio online è più che raddoppiato, passando da circa 87 miliardi di pacchi spediti ogni anno a una proiezione di 200 miliardi e il problema è diventato urgente".
Da qui la ricerca di nuove soluzioni. "In Ds Smith abbiamo abbracciato la visione dell’economia circolare, sviluppando strumenti innovativi come le Circular Design Metrics che ci aiutano a valutare oggettivamente quanto un imballaggio sia efficiente e sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita. Grazie alle Circular Design Metrics, siamo in grado di analizzare e migliorare diversi aspetti chiave del packaging", continua Marini.
Innanzitutto, "riduciamo l’uso di risorse vergini, privilegiando materiali riciclati e facilmente riciclabili, in modo da diminuire l’impatto ambientale legato all’estrazione e alla produzione delle materie prime. In secondo luogo, minimizziamo gli sprechi, progettando imballaggi che usano solo la quantità di materiale realmente necessaria e che possono essere riutilizzati o riciclati facilmente. Inoltre, puntiamo a ottimizzare i costi logistici e produttivi, scegliendo soluzioni che permettano di trasportare più prodotti con meno spazio occupato e meno viaggi".
Un esempio concreto della filosofia di Ds Smith è rappresentato da "Fanfold, una soluzione di imballaggio innovativa e flessibile che consente la realizzazione di imballaggi su misura per ogni esigenza. Fanfold consiste in fogli continui di cartone che possono essere tagliati e piegati al momento, adattandosi perfettamente alle dimensioni del prodotto da spedire. Questo permette di eliminare gli spazi vuoti all’interno delle confezioni, di evitare l’uso di riempitivi superflui e di ridurre drasticamente il volume e il peso degli imballaggi".
11/19/2025 03:44 PM
(Adnkronos) - Come nasce l’informazione sulla plastica? Quanto pesa la scienza e quanto la percezione pubblica? A queste domande ha provato a rispondere il convegno 'Evidenze scientifiche e percezioni sugli imballaggi in plastica: un confronto necessario', promosso oggi ...
(Adnkronos) - Come nasce l’informazione sulla plastica? Quanto pesa la scienza e quanto la percezione pubblica? A queste domande ha provato a rispondere il convegno 'Evidenze scientifiche e percezioni sugli imballaggi in plastica: un confronto necessario', promosso oggi dall’Osservatorio Plastica e dall’Università Roma Tre. L’incontro - ospitato dal Dipartimento di Economia Aziendale e aperto dall’intervento di Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Marketing, Innovazione e Sostenibilità dell’ateneo - ha riunito imprese, comunicatori scientifici, associazioni ambientaliste e dei consumatori per un confronto diretto su uno dei temi più sensibili della transizione ecologica: come si costruisce un’informazione attendibile su un materiale tanto diffuso quanto discusso.
Maria Cristina Poggesi (Ippr) ha presentato l’indagine realizzata con Plastic Consult, che offre una fotografia aggiornata sull’impiego delle materie plastiche riciclate nel nostro Paese. La ricerca conferma una filiera dinamica e tecnologicamente avanzata, sostenuta da investimenti e da un crescente impiego di materia prima seconda, ma anche da sfide legate alla disponibilità di materiali, alla qualità dei flussi e alla stabilità del quadro normativo. Secondo il Rapporto, infatti, nel 2024 l’industria italiana ha utilizzato 1,340 milioni di tonnellate di plastiche riciclate in aumento rispetto ai risultati 2021 del +5,1%, e in leggero incremento (+0,2%) rispetto al 2023; il 75% dei materiali proviene da riciclo post-consumo e il 25% da scarti pre-consumo; i polimeri più impiegati sono polietilene (33%), polipropilene (25%) e Pet (20%); i principali settori applicativi sono packaging (39%), edilizia (24%) e arredo urbano.
“La sinergia tra il mondo del riciclo e quello della trasformazione ha consentito all’Italia di raggiungere risultati eccellenti proprio dove si compie la realizzazione dell’economia circolare, ovvero nell’effettivo reimpiego delle plastiche riciclate. È un patrimonio che non possiamo perdere, per questo abbiamo ritenuto importante ascoltare le voci di tutta la filiera”, ha dichiarato Maria Cristina Poggesi, direttore di Ippr - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo.
“Per centrare gli obiettivi europei non basta più aumentare il volume della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica - ha dichiarato Davide Pollon, responsabile Ricerca e Sviluppo di Corepla - Oggi la priorità è migliorare la qualità della raccolta, ampliare l’impiego di riciclato e fondare l’informazione su evidenze chiare e scientifiche. Solo così potremo accompagnare imprese, cittadini e istituzioni verso decisioni realmente sostenibili e capaci di generare un impatto positivo nel lungo periodo”.
“Non esiste un materiale migliore in assoluto: esiste il materiale giusto per ogni utilizzo - ha affermato Erika Simonazzi, direttrice marketing e comunicazione di Flo Group - Quando riciclabile e riciclata, la plastica rappresenta una scelta pienamente sostenibile. Per questo abbiamo appena lanciato il primo bicchiere per distributori automatici con polistirolo riciclato post consumo food grade”.
La seconda parte del convegno, dedicata a “Comunicare la scienza”, ha esplorato il ruolo dei media – tradizionali e digitali – nella costruzione dell’immaginario collettivo. Ruggero Rollini, divulgatore scientifico, Giorgio Bagordo, WWF Italia e Silvia Bollani, Responsabile test comparativi di Altroconsumohanno evidenziato come, su temi complessi, la comunicazione rischi spesso di semplificare e polarizzare il dibattito.
Il confronto ha mostrato l’importanza di un dialogo costante tra mondo accademico, industria, società civile e comunicazione per migliorare la qualità del dibattito pubblico. Mettere insieme dati, competenze e punti di vista diversi permette infatti di superare percezioni distorte e favorire scelte più consapevoli, essenziali per la transizione ecologica e l’economia circolare.