»
Address : Via Montebello 47
00185 Roma
Hotel in Italia: senza management non c’è futuro
03/05/2025 - 03/05/2027
In Italia si contano oltre 33.000 strutture alberghiere, ma quante di queste generano realmente valore? La risposta, per quanto scomoda, è: molto poche. Il nostro Paese vanta un patrimonio immobiliare alberghiero tra i più ammirati al mondo, spesso situato in location strategiche e storicamente attrattive. Tuttavia, l’equazione “bellezza del bene = redditività” è ormai superata, se mai è stata valida.
Il dato è impietoso: circa il 70% degli hotel è costituito da strutture indipendenti, gestite con logiche artigianali, poco scalabili e prive di reali strumenti manageriali. Meno del 10% utilizza in modo sistematico un approccio professionale al revenue management, mentre nella maggior parte dei casi il valore immobiliare dell’asset risulta completamente scollegato dalla sua capacità di generare flussi operativi.
Il paradosso del patrimonio senza redditività
Gli investitori internazionali hanno già tratto le loro conclusioni: in assenza di governance, brand e processi, il capitale non investe. Ecco perché privilegiano strutture “branded”, con standard operativi consolidati, margini prevedibili e modelli industrializzati. In questo scenario, il vero asset non è più l’immobile, ma la capacità di generare utile in modo sostenibile.
Azionisti o gestori? Serve una scelta chiara
Nel nostro mercato è ancora molto diffusa la sovrapposizione tra proprietà e gestione. L’azionista – spesso erede del fondatore – mantiene il controllo operativo, pur non possedendo le competenze manageriali necessarie per affrontare le nuove sfide del mercato. È un errore strategico. In ogni impresa moderna, la distinzione tra ownership e management è un pilastro: l’azionista definisce visione e obiettivi, il management li realizza attraverso strumenti analitici, metriche di performance (KPI) e accountability.
La mancata professionalizzazione della gestione è oggi il vero freno allo sviluppo dell’hotellerie italiana. L’hotel non è più (solo) un immobile con camere, ma un’azienda di servizi complessa, digitale e orientata alla performance. Il suo successo dipende da leve strategiche: ottimizzazione della distribuzione, controllo dei costi, branding, customer experience, digital marketing, gestione della reputazione online, e naturalmente una solida cultura finanziaria.
Tre opzioni per chi possiede un hotel oggi
Nel 2025, chi detiene un asset alberghiero ha davanti a sé tre strade:
Innovare: investire in strumenti di controllo di gestione, revenue management, business intelligence, e formazione manageriale.
Delegare: affidare la struttura a un operatore professionale o a un management qualificato, anche attraverso formule come il management contract o l’affiliazione a un brand.
Disinvestire: uscire dal mercato prima che il disallineamento tra valore immobiliare e redditività diventi insanabile.
Il futuro dell’ospitalità italiana passa da una scelta culturale prima che strategica: professionalizzare la gestione o abbandonare il campo. Gli hotel possono tornare ad essere aziende redditizie solo se guidati con competenze, strumenti e visione. L’imprenditore deve imparare a fare l’azionista, lasciando il timone a chi conosce il mestiere. In gioco non c’è solo la sopravvivenza della singola struttura, ma la competitività dell’intero sistema turistico nazionale.
Vuoi analizzare le tue perfomance aziendali ed analizzare le criticita? Contattaci info@investhotel.it
Roberto Necci
Vuoi sapere di più sul mio percorso professionale?
https://www.robertonecci.it/it/percorso-professionale.html
Se ti piacciono le news del blog vedi tutti articoli qui: https://www.robertonecci.it/it/news.html
Sei già iscritto al nostro canale Telegram? https://t.me/neccihotels
Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo sui social cliccando sull'icona corrispondente.
Maggiori informazioni, sulle nostre attività consulenziali sono disponibili sul sito www.neccihotels.it , relativamente alla finanza di impresa ed all'assistenza in situazioni speciali www.investhotel.it