04/05/2025 - 04/05/2027
Il modello tradizionale di gestione alberghiera, basato su proprietà, gestione diretta, stagionalità rigida e logiche tariffarie statiche, sta attraversando una fase irreversibile di obsolescenza. La trasformazione tecnologica, il cambiamento della domanda, l’evoluzione della distribuzione e l’emergere di nuove forme di ospitalità (ibrida, flessibile, esperienziale) stanno rendendo inadeguato il modello storico. Questo articolo analizza perché questo cambiamento è strutturale e quali azioni possono intraprendere oggi gli operatori per restare competitivi.
Caratteristiche principali:
Prodotto standardizzato e focalizzato sull’ospitalità fisica
Ricavi concentrati sul solo room revenue
Organizzazione gerarchica con costi fissi elevati
Pricing annuale o stagionale, poco flessibile
Dipendenza dalle OTA e ridotta vendita diretta
Esperienza ospite poco personalizzata
Limiti strutturali emersi post-Covid:
Inadeguatezza rispetto a nuove abitudini di viaggio (bleisure, workation, short stay flessibili)
Scarsa digitalizzazione dei processi e dell’esperienza
Marginalità compressa da costi operativi rigidi e intermediazione crescente
Asset immobiliari sottoutilizzati
a. Evoluzione della domanda
Il cliente moderno richiede personalizzazione, flessibilità, servizi accessori e integrazione digitale.
Aumentano le esigenze di esperienze autentiche, di soggiorni brevi e prenotazioni last-minute.
b. Pressione sui margini
L’aumento del costo del lavoro, dell’energia e dell’intermediazione ha reso il modello classico economicamente fragile, specialmente per le PMI.
c. Innovazione dei competitor non tradizionali
Oltre agli OTA, anche i player come Airbnb, Sonder, Casai, Selina, The Student Hotel propongono modelli ibridi, asset-light, scalabili e tech-driven.
d. Ingresso di capitali istituzionali
I fondi richiedono asset liquidi, performanti, scalabili. Il modello full ownership e gestione diretta è considerato troppo rigido e poco performante.
Valutare formule alternative: management contract, lease, franchise, asset-light.
Internalizzare solo le funzioni core e automatizzare/esternalizzare il resto.
Implementare PMS cloud, check-in automatico, CRM, AI per pricing e guest profiling.
Integrare esperienze phygital (fisico + digitale) durante tutto il soggiorno.
Sfruttare spazi sottoutilizzati: coworking, food delivery, eventi ibridi, wellness day-use.
Pacchettizzare servizi ancillari e upselling in ottica personalizzata.
Superare la logica dell’hotel “generico”: serve un’identità chiara, orientata a target specifici.
Puntare su valori ESG, localismo, community building e storytelling.
Ristrutturazione edilizia in ottica funzionale e sostenibile
Rinegoziazione della struttura finanziaria per sostenere nuovi investimenti
Adeguamento alle metriche richieste da investitori: EBITDA multipli, ESG rating, occupancy targetizzata
Il modello di business tradizionale degli hotel è incompatibile con le dinamiche attuali di mercato, con una domanda fluida e con l’ingresso di attori più agili e scalabili. La sopravvivenza e la crescita richiedono un cambiamento radicale, ma perfettamente realizzabile, se guidato da una visione strategica e una gestione integrata. Chi non si adatta oggi, rischia di uscire dal mercato domani.
Roberto Necci
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