21/07/2025 - 21/07/2028
Il turismo è un motore economico fondamentale per Roma e per l’Italia. Tuttavia, per sostenere e potenziare la crescita dei flussi turistici non basta il patrimonio culturale e artistico: servono infrastrutture adeguate, moderne e scalabili. L’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino rappresenta oggi il principale hub di accesso alla Capitale, ma ha raggiunto la quasi saturazione operativa. L’espansione dello scalo — in particolare la realizzazione della quarta pista — è una condizione necessaria per lo sviluppo del turismo e per la competitività di Roma nel sistema aeroportuale europeo.
Negli ultimi dieci anni, Fiumicino ha costantemente migliorato la qualità dei servizi, risultando tra gli scali più apprezzati d’Europa. Nel 2024 ha movimentato 49,2 milioni di passeggeri, tornando ai livelli pre-Covid e avvicinandosi al massimo della capacità infrastrutturale attuale. L’aeroporto opera su tre piste (di cui due realmente attive per i voli commerciali), il che pone limiti fisici al numero di slot disponibili e alla frequenza dei voli, specialmente nelle fasce di picco.
La conseguenza è una crescita rallentata rispetto ai principali concorrenti europei:
| Aeroporto | Passeggeri 2024 (milioni) |
|---|---|
| Londra Heathrow | 83,9 |
| Parigi Charles de Gaulle | 70,3 |
| Madrid Barajas | 66,2 |
| Roma Fiumicino | 49,2 |
(Fonte: Wikipedia, Eurostat, Skytrax)
Il Master Plan di ADR (Aeroporti di Roma), approvato nel 2025 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, prevede la realizzazione di una quarta pista (16R/34L) lunga 3.300 metri, parallela alle piste esistenti ma collocata in un'area meno impattante per le zone residenziali. Il piano include anche:
Nuove aree di parcheggio e di manovra;
L’espansione del Terminal 1 e la realizzazione di nuovi moli;
Miglioramenti alla viabilità esterna (strade e connessioni ferroviarie);
Un incremento della capacità fino a 100 milioni di passeggeri/anno.
Questa infrastruttura è fondamentale per portare Fiumicino al livello dei grandi hub europei, garantendo affidabilità operativa, flessibilità negli orari e attrattività per nuove compagnie aeree.
Oltre agli effetti diretti sul traffico aereo, l’espansione dell’aeroporto genera importanti ricadute economiche. Secondo stime consolidate (York Aviation, ACI Europe):
Ogni milione di passeggeri aggiuntivi genera in media:
€16 milioni di GVA (valore aggiunto lordo)
Circa 150 nuovi posti di lavoro diretti, indiretti e indotti.
Se la capacità di Fiumicino venisse portata a 100 milioni di passeggeri, l’impatto stimato potrebbe superare:
€800 milioni di GVA aggiuntivi annui;
7.500 nuovi occupati nel sistema aeroportuale e nei settori connessi (turismo, logistica, mobilità, accoglienza).
Queste stime non tengono ancora conto dell’effetto moltiplicatore legato alla maggiore attrattività per investimenti, eventi internazionali, sedi aziendali e conferenze.
Nonostante il potenziale, l’espansione di Fiumicino è ostacolata da una serie di fattori:
Vincoli ambientali e urbanistici, soprattutto nella zona nord dello scalo, dove dovrebbe sorgere la nuova pista;
Iter autorizzativi complessi e lenti, aggravati da opposizioni locali e da un contesto normativo poco lineare;
Resistenze di alcune comunità per l’impatto acustico, nonostante il nuovo tracciato sia stato progettato per limitare l’esposizione al rumore.
Il turismo internazionale richiede accessibilità aerea fluida, ampia e conveniente. Parigi, Londra, Madrid, ma anche Istanbul, Lisbona e Atene stanno rafforzando i propri hub. Roma, senza interventi, rischia di perdere competitività nonostante il suo enorme capitale culturale.
In assenza di una quarta pista e di un’espansione coordinata dell’intero ecosistema aeroportuale:
I voli intercontinentali verranno dirottati su altri scali;
I tour operator avranno difficoltà a pianificare rotte competitive;
Le tariffe tenderanno a restare elevate a causa della scarsità di slot.
Roma dispone di uno dei sistemi alberghieri più estesi d’Europa, con oltre:
1.200 strutture alberghiere ed un numero enorme di strutture Extra Alberghiere
Una distribuzione ricettiva significativa anche in ambito extraurbano (Ostia, Fiumicino, Castelli Romani, Viterbo, Latina).
Il Lazio rappresenta il secondo polo ricettivo d’Italia dopo la Lombardia per volume di presenze turistiche e, storicamente, una delle mete più apprezzate da visitatori extra-europei ad alta capacità di spesa.
Tuttavia, l’occupazione e la redditività del settore ricettivo romano restano inferiori rispetto alle principali città concorrenti (Parigi, Londra, Barcellona), soprattutto a causa di vincoli infrastrutturali che rallentano l’arrivo di flussi turistici ad alto valore.
L’aumento della connettività aerea e la maggiore disponibilità di voli intercontinentali diretti porterebbero a:
Aumento dell’occupazione media delle camere (oggi al 66–70% annuo, sotto la media europea);
Miglioramento dell’ADR (Average Daily Rate): +10–15% stimabili entro 3 anni dall’espansione completa dell’hub;
Incremento del RevPAR (Revenue per Available Room) del 15–20%, soprattutto nei segmenti luxury e upper-upscale.
Questo effetto “acceleratore tariffario” è documentato in diversi casi europei: l'espansione degli aeroporti di Istanbul, Madrid e Lisbona ha generato un boost nei prezzi medi degli hotel fino al 20–25% nel triennio successivo, grazie al maggiore afflusso di viaggiatori a lunga distanza e business.
Un aeroporto più grande, più internazionale e con slot a disposizione significa:
Nuovi mercati a lungo raggio (Nord America, Golfo, Asia, Sud America) che generano soggiorni più lunghi e più remunerativi;
Destagionalizzazione dei flussi, grazie a viaggi MICE, religiosi e culturali in bassa stagione;
Più facile riposizionamento tariffario dell’offerta a 4 e 5 stelle, che soffre di underpricing cronico rispetto al livello dei servizi offerti.
Oggi, il prezzo medio per una camera 4 stelle a Roma è di circa €140–€160 a notte (fonte: STR, 2024), contro i €210–€250 di Parigi e i €230 di Londra. Con un aumento della domanda di qualità, Roma potrebbe raggiungere i €180–€200 medi entro 5 anni.
L’espansione del comparto alberghiero trainata dal traffico aereo genera effetti trasversali:
Più occupazione diretta: ogni 100 camere in più occupate generano 8–12 nuovi posti di lavoro nel settore alberghiero (fonte: HOTREC);
Effetto indotto su ristorazione, trasporti locali e commercio;
Valorizzazione immobiliare e attrazione di investimenti esteri (fondi e catene alberghiere) in aree secondarie come Fiumicino, Ostia, e il quadrante EUR–Appia.
L’infrastruttura aeroportuale non è solo un terminal passeggeri: è un motore di valore per l’intero ecosistema turistico locale. La realizzazione della quarta pista a Fiumicino, aumentando capacità e frequenza dei voli, può diventare il principale driver per la ripresa dei prezzi, dell’occupazione e della marginalità nel comparto alberghiero romano e laziale.
L’espansione di Fiumicino non è un progetto solo tecnico, ma un’azione strategica di politica industriale e turistica. La realizzazione della quarta pista è essenziale per sostenere lo sviluppo economico di Roma e del Paese.
Serve ora un impegno congiunto tra governo, enti locali, imprese e cittadini per superare le resistenze e garantire un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Roma ha il potenziale per essere tra le prime destinazioni del mondo, ma senza accesso, non c’è crescita. E senza crescita aeroportuale, non c’è turismo che possa decollare.
Roberto Necci
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Aeroporti di Roma – Master Plan 2030: www.adr.it
Skytrax World Airport Awards 2024: www.worldairportawards.com
Eurostat – Air transport statistics: ec.europa.eu/eurostat
Wikipedia – Rome Fiumicino Airport, Heathrow Airport, Paris CDG
TalkCity.it – “Aeroporto di Fiumicino, si punta ai 100 milioni di passeggeri”
Reuters – “Lufthansa’s risky Italy bet hinges on Rome airport expansion” (2024)
ACI Europe – “The economic impact of airports”
York Aviation – “The economic value of aviation” (Commissione UE, 2020)
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