23/09/2025 - 23/09/2027
Il turismo, e con esso l’hotellerie, è un comparto estremamente sensibile al contesto politico. Ogni scelta di politica economica, fiscale, urbanistica o infrastrutturale ricade direttamente sul modo in cui gli hotel operano, investono e pianificano il futuro. La stabilità di un governo non è quindi soltanto una questione istituzionale: per gli albergatori significa poter contare su un ambiente più prevedibile e meno esposto a scosse improvvise.
Prevedibilità normativa e fiscale
Un governo stabile riduce il rischio di cambiamenti repentini nelle norme che regolano il lavoro, la fiscalità o le autorizzazioni urbanistiche. Per un hotel, ciò si traduce in maggiore sicurezza nel pianificare:
investimenti immobiliari e ristrutturazioni, sapendo che le regole edilizie e urbanistiche non cambieranno a metà percorso;
piani finanziari di medio-lungo termine, con minore rischio di tasse straordinarie o modifiche improvvise dell’IVA sul comparto turistico;
politiche di assunzione e contrattualizzazione del personale in un quadro più stabile.
Migliore accesso al credito
La stabilità politica è un fattore osservato con grande attenzione da banche e investitori istituzionali. Un governo che trasmette continuità e affidabilità riduce il cosiddetto “rischio Paese”. Di conseguenza:
le banche sono più propense a concedere finanziamenti al settore alberghiero;
i tassi applicati risultano meno onerosi, poiché il rischio percepito è minore;
i fondi esteri guardano con maggiore interesse al mercato italiano, anche per operazioni di M\&A o sviluppo di nuove catene alberghiere.
Politiche di lungo periodo per il turismo
Un esecutivo solido ha maggiore capacità di impostare strategie di lungo respiro:
piani di promozione turistica nazionali e internazionali;
incentivi fiscali per ristrutturazioni e sostenibilità ambientale;
progetti infrastrutturali (aeroporti, ferrovie, viabilità) che incidono direttamente sull’accessibilità delle destinazioni.
La continuità politica permette di portare avanti iniziative strutturali, senza la discontinuità che spesso caratterizza governi brevi o instabili.
Fiducia degli stakeholder
Per clienti, partner commerciali e investitori, la stabilità politica genera fiducia. Un Paese che trasmette solidità istituzionale è percepito come un luogo sicuro dove viaggiare, investire, soggiornare e fare affari. Questa percezione si riflette positivamente anche sugli hotel, che operano in un ecosistema più attrattivo.
Limiti e rischi da considerare
La stabilità politica, tuttavia, non è di per sé garanzia di efficienza o di riforme a favore del settore. Può anche tradursi in immobilismo decisionale, con politiche poco incisive sul turismo o con la tendenza a privilegiare altri comparti economici. Per gli hotel, la vera opportunità si realizza solo se la stabilità si accompagna a politiche mirate alla crescita e alla competitività.
Per gli hotel, un governo stabile significa più certezza normativa, migliore accesso al credito, continuità nelle politiche turistiche e maggiore fiducia degli stakeholder. È un presupposto fondamentale per pianificare investimenti, ristrutturazioni e strategie di sviluppo a lungo termine. Tuttavia, la stabilità deve essere accompagnata da visione e competenza: solo così può diventare un reale motore di crescita per il comparto alberghiero.
Roberto Necci
info@robertonecci.it
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