18/10/2025 - 18/10/2028
Il settore turistico e alberghiero italiano si trova oggi di fronte a una fase di profonda ridefinizione.
Molte strutture, nate in epoche e contesti economici differenti, non rispondono più alle esigenze del mercato attuale: standard obsoleti, rendimenti insufficienti, vincoli urbanistici e una domanda profondamente mutata.
Parallelamente, le recenti pronunce della Corte Costituzionale — come la sentenza n. 143/2025, che ha limitato la validità del vincolo di destinazione d’uso alberghiera — hanno aperto nuovi spazi di manovra per proprietari e investitori.
Questo scenario rende la riconversione degli immobili turistici una delle sfide più complesse, ma anche più promettenti, per il prossimo decennio.
Per anni, la proprietà alberghiera è stata concepita come un bene da conservare e non come un asset da rigenerare.
Oggi, tuttavia, la pressione competitiva e i nuovi modelli di consumo impongono un cambio di paradigma:
l’albergo non più come edificio statico,
ma come piattaforma funzionale e modulabile, capace di adattarsi a destinazioni d’uso multiple (ospitalità, co-living, student housing, senior living, mixed use).
La vera ricchezza di un immobile turistico risiede nella sua capacità di evolversi, non nella permanenza di una funzione che il mercato non remunera più.
La sentenza della Corte Costituzionale ha ridefinito un principio chiave: non si può imporre la destinazione alberghiera se l’attività non è più economicamente sostenibile.
Ciò non significa deregolamentazione, ma riqualificazione guidata, in cui il pubblico e il privato collaborano per individuare nuove forme di utilizzo coerenti con l’interesse territoriale.
I Comuni, in questo contesto, sono chiamati a gestire la transizione: da un lato tutelare l’offerta ricettiva, dall’altro favorire la rigenerazione urbana.
È un equilibrio delicato, che richiede valutazioni economico-finanziarie, analisi di impatto e progettualità di medio periodo — ambiti che non possono essere improvvisati.
La riconversione non deve essere interpretata come “disimpegno”, ma come strategia di valorizzazione attiva.
Le nuove funzioni compatibili con l’ex destinazione ricettiva includono:
residenze temporanee o studentesche
co-living o short rental ad alta efficienza gestionale
ospitalità ibrida (wellness, business, medical, extended stay)
riqualificazioni miste con spazi commerciali e leisure
La sfida è mantenere la vocazione turistica e urbana del bene, adattandola a una domanda più articolata e a modelli gestionali flessibili.
In questa logica, ogni operazione di riconversione deve partire da un’analisi integrata: immobiliare, urbanistica, economica e finanziaria.
Solo una visione completa consente di individuare il punto di equilibrio tra valore immobiliare e rendimento gestionale.
In un contesto normativo in evoluzione e in un mercato sempre più selettivo, la consulenza specializzata diventa un fattore critico di successo.
Investhotel Capital Partners rappresenta oggi uno dei pochi interlocutori capaci di offrire una visione a 360° sulla trasformazione e valorizzazione degli asset alberghieri, integrando competenze in:
analisi economico-finanziaria (redditività attuale e potenziale)
studio di fattibilità immobiliare e urbanistica
modelli di governance e contratti di gestione o affitto d’azienda
strutturazione di operazioni UTP/NPL e piani di risanamento
ricerca di partner operativi o investitori strategici per la nuova destinazione d’uso
Grazie a un approccio tecnico e indipendente, Investhotel affianca la proprietà nel processo di decisione strategica, trasformando un problema di sostenibilità in un progetto di rigenerazione redditizia e coerente con il mercato.
Ogni progetto viene analizzato secondo tre dimensioni fondamentali:
Sostenibilità economica (cash flow e ritorno sull’investimento)
Compatibilità urbanistica e normativa
Attrattività gestionale e commerciale nel nuovo posizionamento
Le operazioni di riconversione, se ben progettate, generano un triplice impatto positivo:
per la proprietà, che recupera valore patrimoniale e rendimento
per gli investitori, che accedono a asset già infrastrutturati e riconvertibili a costi competitivi
per il territorio, che beneficia di rigenerazione urbana, nuova occupazione e valorizzazione turistica
La consulenza di Investhotel Capital Partners diventa dunque il ponte tra opportunità di mercato e sostenibilità tecnica, garantendo processi chiari, interlocutori qualificati e risultati misurabili.
La riconversione degli immobili turistici non è solo una necessità economica, ma una strategia di sistema per preservare e rilanciare il patrimonio alberghiero italiano.
Superare la logica del vincolo rigido significa aprire la strada a nuove forme di ospitalità e di investimento, più aderenti alle esigenze reali del mercato e alla sostenibilità territoriale.
In questo percorso, Investhotel Capital Partners si pone come advisor indipendente e regista strategico:
capace di connettere capitale, proprietà e competenze operative
di tradurre la complessità normativa in piani concreti
e di accompagnare gli investitori in operazioni di valorizzazione consapevole e duratura
La sfida della riconversione è, in fondo, la stessa dell’hotellerie italiana nel suo complesso: trasformare il patrimonio in valore, e il valore in futuro.
Roberto Necci
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